Sono cosi belli i vostri interventi.
Non sto scherzando.
Tutti questi colori, odori, suoni. Mi piacono questi posti dove la vita scorre senza tanti complimenti.

Rileggo questo Topic e mi sembra di tornare a passeggiare nel souk di Belleville. (quello vero; ucciso poi da Pennac).

Grazie a tutti.

Toh, Lucia Lumbelli insegna nella mia città !
Riguardo la scuola, la mia teoria è presto formulata: abolirla come Ente inutile.

Ciao.

Faccio l'ignorante, ma non m'importa: meglio una brutta verità che una ben condita bugia, che prima o poi si viene sempre a scoprire.

No, non ho mai letto alcunchè della docente universitaria.

Ho una parziale giustificazione a mio favore e te la dico: ho smesso di leggere testi di docenti universitari alcuni anni fa, dopo un'esperienza traumatica per me e per il gruppo di cui facevo parte. Ci siamo nauseati con dei testi che dovevamo studiare, perchè ci volevano anche solo per tre righe almeno una ventina di letture per comprendere cosa volevano dire.

Se quello è il modo di scrivere, allora il mio modo di comprendere non è all'altezza.

La bravura sta nello spiegare/scrivere cose complesse in modo semplice.

A fine corso ti assicuro che tutti noi abbiamo fatto sparire per sempre quelle cose chiamate libri.

Certo, non tutti scriveranno in quel modo contorto e strizzacervellotico, ma intanto ci siamo disinnamorati di certe produzioni.

:-)

E' il difetto congenito di molta cultura italiana, rendere le cose quasi incomprensibili, con frasi contorte e parole difficili. Ma questi contorcimenti si constatano di più nella pedagogia (che, non offrendo rimedi chiari e certi per avere buoni risultati, deve essere resa oscura come certe profezie), nel linguaggio giuridico e burocratico (che, dovendo accontentare tante campane diverse e contrastanti, devono dire questo ed anche il possibile contrario, dando foraggio a schiere di consulenti).
Consolati, se erano testi incomprensibili vuol dire che non sapevano che cosa esattamente proporvi.
Al contrario, a volte leggo Alberoni sul Corriere, ed è semplice e lineare ... ma anche ovvio e scontato, a mio parere.

Ecofive, quanto strazio e dolore ti è costato scrivere in quel modo?

E a noi leggere il tuo scritto ...

:-)

Ottme cose scrivi, Rare. Spesso il linguaggio pedagogico è contorto perché si vuol dare valore anche alle teorie più assurde e strampalate. Il linguaggio guiridico è invece volutamente contorto perché se le leggi fossero scritte in modo comprensibile non ci sarebbe bisogno degli avvocati, sono pienamente d'accordo con te.

Ciao.

Giusto, io passo e chiudo, vado a stendere il "Manifesto dell'abolizione della scuola italiana".

ciao.

Non va abolita la scuola: è la Didattica che deve esser riformata alla radice (eliminando l'idea che la scuola debba "educare" e chiarendo che essa deve, invece, specificamente "insegnare" [agli allievi, a "pensare con la propria testa" e a rifiutare il "principio di autorità" quale prova certa di verità -insomma, una data cosa, quale che sia, NON è affatto più vera solo perché così afferma il libro di testo o l'insegnante o anche perfino Domineddio in persona]) ed è il "metodo didattico" che deve, in conseguenza, esser reinventato (partendo dall'idea che l'intera "scuola dell'obbligo" dev'esser solo e unicamente "formativa" e NON dev'esser minimamente "selettiva" ["selettivo" sarà l'iter scolastico successivo alla "scuola dell'obbligo"])...
Insomma, è "il modo di far scuola" (e "di concepire la scuola") degli insegnanti che va modificato a fondo. Sia restituendo -per intero- alla famiglia le responsabilità (educative) che la famiglia stessa è anche troppo lieta di delegare agli insegnanti, sia rigettando per intero l''approccio didattico imposto dall'epistemologia genetica piagettiana.

Non sono sicuro di aver capito bene tutto quello che sostieni, monsee. Ho molti dubbi che la scuola non debba anche educare, oltre che istruire (l'educazione mi pare che sia quasi un corollario della buona istruzione, se non addirittura un prerequisito). Che sia opportuno insegnare agli alunni a rimettere in discussione tutto, potrebbe andar bene, ma finirebbero per contestare - anche praticamente - quei poveri insegnanti, già abbastanza poco autorevoli ...

Te lo do io, il kebab... tortellini e un po' di lambrusco, ci vogliono...