Montero che salta dalla pazza gioia... esce dall'inquadratura e vola in cielo






Bologna Juventus 3-3: emozioni infinite


Il Bologna pur con le assenze di Ferguson e Zirkzee ci ha fatto vedere i sorci verdi.

Una riflessione. Avete visto il calcio di Thiago Motta, ne trovate una pallida traccia in questo ultimo triennio di Allegri alla Juve?

L'Allegri "maestro" che però vuole i giocatori maturi che se la sbrogliano da loro la partita.



Montero spregiudicato nei cambi.

Al 46' toglie un Cambiaso spento, strano, inserisce Alcaraz; Miretti entra Weah

Fuori Gatti per Yildiz al 57'

Al 63' Vlahovic out, male stasera, per Milik

70' fuori Rabiot per Fagioli



Fra i cambi della Juventus, azzeccati, e quelli del Bologna che forse pensava già di essere in controllo della gara... si è accesa una luce di speranza con il gol di Chiesa. D'acchitto sembrava destinato a rimanere il gol della bandiera. Ma la mestizia durava poco.

Si sono scatenati i giovani! Alcaraz, iling, Yildiz, Fagioli, è sembrato ringiovanito d'un colpo anche Federico Chiesa.

Tutta la Juventus si è ridestata, una scossa di energia fisica e mentale la pervasa. Tutta la squadra, si buttata in avanti, anche perché non c'era più nulla da perdere, e con attacchi martellanti ha riagguantato il pareggio e perfino sfiorato un paio di volte il vantaggio.


Le mosse tattiche di Montero sul 3-0:

- tolto un difensore, Gatti, inserito Yildiz

- Chiesa e Yildiz anzichè "subire" la staffetta, hanno giocato insieme!

- i due formano il tridente d'attacco con Milik

- Fagioli nel suo ruolo naturale di play

... finale 3-3

Domani si gioca... prevale l'ottimismo in una parte del pubblico italiano, ma l'app...

Paolononmollo


Mi e’ giunta la voce che Berardi ha richiesto al Sassuolo di liberarlo a zero con risoluzione contrattuale non solo in base al “ vi ho dato tutto adesso tocca a voi “ ma anche all’esistenza di qualche clausola exit nel contratto in caso di retrocessione. Se e dico se fosse vero ovvero si prendesse con qualche ragazzotto beh vi dico che e’ gia a Torino


Una voce... vedem


Certo che farebbe comodo Berardi ad una squadra che il prossimo anno sarà impegnata in ben 5 competizioni, fra cui quelle di massimo livello internazionale come Champions League e Mondiale per Club.

Alla Juventus resta pochissimo tempo per la programmazione, e il punto centrale resta la scelta dell'allenatore.

La prima dichiarazione di Gasperini: "ci era rimasta indigesta la finale... "

In effetti anche noi juventini facciam fatica a metabolizzare la vittoria della Coppa Italia... ma così va la vita!


Complimenti Mister, abbiamo vinto entrambi... di sicuro è andata meglio a Voi

26' - 2-0 la svolta definitiva!

Lookman recupera ancora una palla alta, infila un tunnel a Xhaka, punta il secondo palo e scocca un tiro a giro fantastico.

Da qui in poi il Bayern Leverkusen va in confusione, non riesce più ad organizzare una risposta. Deludente Xavi Alonso nella gestione dei suoi, perché dalla panchina non arrivano indicazioni per raddrizzare la gara.





Il dilemma delle Finali


Ieri sera abbiamo visto il vero valore del Bayer Leverkusen? (poveri tifosi... quante aspirine!)


Qual'è la vera Atalanta, quella della finale di Coppa Italia battuta dalla Juventus o quella che ha vinto l'Europe League eliminando il Liverpool e stracciando il Neverlosen?

Il giornalista Romeo Agresti twitta autorevolmente...

Tratto da SkySport 23 mag 2024 - 15:51 - Paolo Aghemo


Rifondazione in 5 punti

La rifondazione bianconera segue 5 linee precise. Comanda Giuntoli. Nessuna spesa folle e ingaggi ridotti. Pochi innesti di qualità e fiducia ai giovani. Una mentalità offensiva nel gioco che aiuti a tenere l’ambiente entusiasta e compatto intorno a squadra e società.



Penso che l'espressione "mentalità offensiva nel gioco che aiuti a tenere l’ambiente entusiasta" sia una ricostruzone giornalistica, non vedo la Juve metterlo nero su bianco.

Anche la formula "mentalità offensiva" è di per se tanto ampia quanto vaga.



Il dna della Juventus è la mentalità vincente. Chiaro che un tifoso/spettatore juventino preferisce una propensione offensiva ad una catenacciara o attendista.

Ritorno all'intervista di Arrigo Sacchi su La Stampa, che riportai, nella quale focalizzava i due concetti di gioco speculativo e propositivo:
- giocare aspettando/approfittando degli errori altrui
- avere una propria idea di gioco per vincere

Possiamo dire che la scelta di Thiago Motta come allenatore indica l'opzione "propositiva". La sua filosofia di gioco è antitetica al recente passato della Juve:
- una squadra in continuo movimento negli spazi, con e senza palla, per farsi trovare da compagni creando linee di passaggio
- pressione alta, per recuperare palla nella metà campo dell'avversario e impedirgli di ripartire

Problema. Tale impostazione può essere impegnativo atleticamente e bisogna saper gestire strabenissimo le energie











Di Redazione JuventusNews24 - 23 Maggio 2024 link



Thiago Motta Juve, il pallone al centro di tutto ma non solo: ecco quali sono le quattro regole da seguire del prossimo allenatore

Thiago Motta è ormai pronto a firmare per la Juve, dando così inizio al nuovo ciclo bianconero dopo i tre anni dell’Allegri-bis. Tuttosport analizza il modo di pensare il calcio dell’allenatore italo-brasiliano.


I PRINCIPI DI GIOCO DI THIAGO MOTTA

- La consapevolezza di tutti gli elementi della squadra di essere protagonisti tatticamente utili allo sviluppo del gioco, determinata dalla fiducia in loro stessi nel possesso della palla. Quella fiducia che ad esempio permette, per passare dalla teoria alla pratica, a Calafiori di sganciarsi dalla difesa e trasformarsi in centrocampista o in attaccante.

- Il possesso della palla non deve essere una sterile serie di passaggi orizzontali, ma propedeutico ad una verticalizzazione più efficace e rapida possibile.

- È fondamentale sviluppare al massimo, assieme alle capacità tecniche, una forma fisica ideale, proprio per massimizzare il vantaggio degli spazi conseguiti grazie al possesso del pallone.

- Il concetto di libertà di scelta. Questi meccanismi, che derivano ovviamente anche da indicazioni tattiche dell’allenatore, guadagnano la loro massima efficacia solo grazie alla consapevole applicazione dei giocatori stessi e questa deriva non solo dal loro conoscimento delle strategie tattiche, ma altresì dalla loro naturale e, dove necessario, migliorata relazione con lo strumento del gioco, il pallone.

1 -

Dove sta Yildiz??? (come si può pensare di sostituirlo con Soulè?)

Dove sta Fagioli???

Dove sta Danilo??? ...non ce lo vedo seduto in panchina!

Bremer è appetito in UK. Cerchiamo di resistere, ma non darei per scontata la sua presenza.

Si da per scontato il rinnovo di Rabiot?!

Nuovo arrivi: Calafiori, probabile; Di Gregorio, non saprei; Koop, se non costa troppooooo e se l'Atalanta accetta uno scambio in "natura"

Zirkzee al posto di Vlahovic: fantasia...







2 -


Vedere sopra. Non riesco a pensare ad una Juve che non ha titolari Fagioli e Yildiz

Fanpage.it





Estratti


Raffaele Palladino ha ricordato con profondo rispetto e ammirazione il periodo trascorso con Paolo Montero alla Juventus.

Il tecnico dei brianzoli era uno dei gioielli del settore giovanile della Vecchia Signora mentre Montero uno dei pilastri della formazione allenata allora da Marcello Lippi. E Palladino ricorda proprio quegli anni evidenziando come Montero anche dal punto di vista umano fosse una persona buonissima.


“È una delle persone più buone che abbia mai conosciuto nel mondo del calcio – ha spiegato – Sembra un paradosso perché uno lo vede rude, tosto, espulsioni, e invece è stato uno dei migliori a livello umano e io lo racconto sempre"


"Noi che eravamo al settore giovanile ci andavamo ad allenare in prima squadra con Lippi e lui era un pilastro insieme ai vari Ferrara, Thuram e altri giocatori di un certo livello – ha raccontato – Ogni volta che noi andavamo in prima squadra lui con noi era fantastico, ci difensiva, ci aiutava, ci dava dei consigli".


"A volte ci portava anche fuori a fare degli apertitivi... ".