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No comment Risultto finale bugiardissimo perchè Donnarumma ci ha evitato la gogna della goleada spagnola. Non mi aspettavo una Spagna così stratosferica.
Ancor meno avrei previsto un'Italia spenta, senza personalità, assolutamente amorfa nel gioco! La Spagna ha giocato come una squadra di club con l'amalgama ben oliato in cui il tutto si coordina perfettamente. Chapeau Cmq le furie rosse alla fine hanno vinto con un nostro autogol e hanno sprecato tantissimo...Riguardo all'Italia posso capire il divario tecnico individuale, ma non capisco la differenza di freschezza atletica, la mancanza di grinta agonistica e l'assenza di lucidità negli schemi tattici. San Gigio Salvatore, Di Lorenzo horror, Spalletti non pervenuto...
Oltre Donnarumma in difesa i due centrali Bastoni e Calafiori hanno retto all'urto. Barella ha provato ad imbastire qualcosa.
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Abbiamo ancora buone possibilità di superare il turno.
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Allora, facciamo un focus confrontando le prestazioni di Croazia e Italia dopo che hanno giocato entrambe contro la Spagna.
Al netto del risultato, la stats dicono che la prestazione della Croazia è stata nettamente superiore alla nostra: ha subito di meno dala Spagna come tiri ed è stata molto più propositiva delle nostre 4 miserissime conclusioni.
Sopra ho detto, prima di Italia-Spagna, che la Croazia è il vaso di coccio del girone dopo il loro pareggio con l'Albania. Ora, non saprei... dopo la delusione sconcertante di questa sera... Essere stracciati dal gioco della Spagna mi ha destabilizzato, non sparei più come dimensionare la Nazionale nei valori del panorama calcistico.
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football-italia.netEstratti L'immagine della partita si è vista subito, c'era un collettivo organizzato contro un gruppo di giocatori che si aggirava per il campo. La differenza tra Spagna e Italia, da quello che abbiamo visto ieri sera, è enorme. La Nazionale di De la Fuente pratica un calcio di dominio, ha conoscenze tecnico-tattiche, sa muoversi e, soprattutto, lo fa con i giusti tempi. L'Italia purtroppo non è ancora una squadra, ci vuole tempo, ci vuole pazienza. L’Italia è apparsa sconcertata, quasi intimidita, e questo atteggiamento è frutto di una mentalità che gli italiani si portano sempre dentro. E' troppo facile elencare gli errori. La marcatura è stata insufficiente, in fase difensiva non c'è stata l'attenzione necessaria, non c'è mai stato alcun tentativo di anticipare l'azione e, di conseguenza, non ci sono state contromosse. Quindi è normale cadere nell'oscurità totale. Vedi che gli altri ti vengono incontro e ti portano via la palla, e tu non hai la forza né la consapevolezza per andare a riprenderla. Bah... Sacchi "assolve" Spalletti ma... elenca una serie di criticità della Nazionale che dovrebbero essere proprio competenza del CT risolvere con la preparazione.
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Il giorno dopo che dire... sbollita la cocente delusione, quest'Italia mi fa quasi tenerezza
Mai vista una squadra così amorfa, sensa testa, senza personalità, totalmente in balia dell'avversatrio.
Come juventino i miei "incubi" più rencenti sono il 1° tempo a Cagliari con degli zombi in campo, le statuine del 1° tempo in casa con la Salernitana già retrocessa, i 70' da burattini a Bologna. Per dire che il "momento" del blackout può capitare, ma poi c'è stata pure uno straccio di reazione!
Si sente la mancanza di un leader. Buffon si sarebbe sgolato. A Chiellini sarebbe bastato uno sguardo, un gesto verso i compagni. Bonucci faceva la faccia feroce.
Mi è rimasto impresso un intervento in diretta della telecronista in campo della RAI durante Italia-Turchia. Che fra l'altro ci hanno annullato!
Il gioco si era fermato per un infortunio di un giocatore turco. I nostri nel frattempo si vedeva che restavano in campo ognuno nella sua posizione, come i pupazzetti del subbuteo.
E la giornalista osservato questo esclamava "non si parlano"!
Giustamente quando la partita non va, questi momenti di pausa sono utilissimi per rifocalizzare, darsi una registrata, valutare qualche cambiamento anche così fra compagni. Nulla.
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linkIl Napolista azzanna Spalletti!A proposito del "nostro DNA": Il dramma è che non sappiamo fare più il contropiede. Poi la spara grossa: Con Allegri non avremmo perso EstrattoA Spalletti, almeno in questo caso, va riconosciuta la sincerità. In conferenza stampa, alla domanda sulla prossima partita con la Croazia, ha risposto: « la differenza la facciamo noi con la possibilità di scelte che abbiamo di giocare la palla. Se non abbiamo scelte, è dura, ma io non so insegnare altro calcio, un calcio solo di attesa non mi piace». Per dirla in breve, il contenuto dell'articolo verte sulla fissità di Spalletti innamorato della sua idea di gioco senza pragmatismo, cioè adeguarsi all'avversario.
In verità, debbo dire che la prima parte del lavoro di CT è stata all'insegna di far necessità virtù, la qualificazione all'Europeo l'abbiamo raggiunta con un gioco pratico, un modulo 4-3-3 con raccordi flessibili fra i reparti.
Sinceramente, pensavo che proseguisse su quella linea tattica, perché vedevo che aveva gli interpreti in grado di coprire quei ruoli e seguire le sue indicazioni.
Poi, Spalletti vira verso il 4-2-3-1 cambiando continuamente formazione, con tempi strettissimi che non hanno consentito l'assuefazione. Si è visto fin dalle amichevoli in USA che ci stavamo perdendo, anziché consolidare l'affiatamento di un core group di giocatori.
-- Errata corrige In America la difesa era a 3, con gravi problemi in fase di impostazione da dietro. In seguito, il modulo 4-2-3-1 attuale. --
In meno di un anno Spalletti a provato 3 moduli tattici diversi.
Le critiche de Il Napolista nn sono ingiustificate, Spalletti non può atteggiarsi a "profeta" del calcio, ma deve scendere dall'Olimpo e poggiare i piedi in terra.
Invece a Roberto Mancini riuscì l'operazione "guru": fece credere agli Azzurri che avevano le ali ai piedi e... quelli volavano veramente! L'effetto transfert durò circa 2 anni...
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Dagoreport linkGli Azzurri OLTRE ALLA TENUTA PSICOLOGICA, COL PAN DI SPAGNA ANCORA SULLO STOMACO, CORRONO UN ALTRO RISCHIO, MOLTO PIÙ PERICOLOSO DEI CROATI CAPITANATI DAL 39ENNE MORIC: LUCIANO SPALLETTI - È BEN NOTA LA SUA FRAGILITÀ NERVOSA QUANDO LE SUE SQUADRE VENGONO A TROVARSI IN DIFFICOLTÀ - SE ANCELOTTI POSSIEDE LA PERSONALITÀ DI TENERE INSIEME LO SPOGLIATOIO NEI MOMENTI PIÙ DURI E DI SUPPORTARE LA SQUADRA IN CAMPO FINO AL 90ESIMO, SPALLETTI È UNO CHE SCAPOCCIA IN PANCHINA, NON TIENE UNITO LO SPOGLIATOIO, NON CE LA FA A GALVANIZZARE LA SQUADRA FINITA IN UN CUL DE SAC - COME IERI SERA, CON L’ITALIA MIRACOLOSAMENTE ANCORA INCHIODATA SULLO ZERO A ZERO, QUANDO GLI È PARTITO L’EMBOLO E HA URLATO DI TUTTO DALLA PANCHINA, FRASI DEL TIPO: “ JORGINHO CHE SE LA VENGA A FAR DARE. ALTRIMENTI È INUTILE CHE GIOCHI” – VIDEO
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linkSecondo Alessandro Vocalelli il vero errore sta alla base. Senza troppi giri di parole, Luciano Spalletti ha sbagliato la formazione e i suoi giocatori ne hanno pagato le conseguenze: “Lo avevo già detto nelle ore che hanno preceduto Italia-Spagna, il più grosso errore che avrebbe potuto fare Spalletti era lasciare invariata la formazione messa in campo contro l’Albania. Ci hanno massacrato sulle fasce, Di Marco e Di Lorenzo erano nel panico più totale, soprattutto Di Lorenzo. A centrocampo ho visto giocatori fuori ruolo: Barella a un certo punto ha giocato da centrale, Pellegrini e Frattesi sembravano due pesci fuor d’acqua, senza una posizione precisa. I due centrali di difesa non potevano mai uscire perché spesso si ritrovavano in una difesa a due e Morata ha fatto un po’ quello che voleva. Lo dico subito: il peggiore in campo di Italia-Spagna è stato Spalletti, Di Lorenzo ha fatto un disastro, ma un allenatore non può costringere un giocatore per 90 minuti a subire quel calvario“
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Ipotesi (?) di formazione contro la Croazia
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Ragazzi, la Juventus va di moda...
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linkIl grande Teo ci offre alcune sue tipiche gags Cosa devono fare gli azzurri di Luciano Spalletti per qualificarsi? Qui il parere di Teo Teocoli. «Vedere la nazionale non giocare in quel modo contro gli spagnoli mi ha fatto venire in mente il grande Cesare Maldini che, da lassù, avrebbe sicuramente sbottato (Teo fa la voce di Maldini): “ Ma perdirindina! Ma cosa l’è quella roba lì? Quella difesa? Avrebbero dovuto richiamare il mio Paaaoooolinooo!”... Anche Mazzone si sarebbe scatenato (fa la voce di Carletto): “ Ma li mortacci vostri! Annate a lavorà! Ma correte! Ma lottate!”. Parlando seriamente, ho visto la più sconfortante Italia degli ultimi anni. Mi auguro che in vista della Croazia Spalletti sia meno poeta nelle dichiarazioni e più pratico nelle scelte. Giocatori decisivi domani? Scamacca e, sic, l’interista ma incredibile Barella».
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link Di Lorenzo: Spalletti lo salva, non butta a mare il capitano dello scudetto. Ci sarà in campo contro la Croazia. È quel che scrive la Gazzetta dello Sport. A salvare Di Lorenzo non solo il commissario tecnico, anche l’infortunio di Dimarco. Il ct non se la sente di cambiare il 50% della difesa in vista della partita decisiva. E così Darmian, che sembrava dover sostituire il capitano del Napoli sulla fascia destra, sarà invece spedito a sinistra a prendere il posto di Dimarco. La Croazia non ha scattisti alla Williams da quelle parti, anche se orbita Kramaric, l’attaccante migliore. Ieri Di Lorenzo ha lavorato in linea con Bastoni e Calafiori, da titolare. Confermare un giocatore che tutti vorrebbero fuori rientra nell’orgogliosa psicologia del c.t. Spalletti non getta a mare tanto facilmente il capitano dello scudetto. Anche Napoleone faceva così con i suoi valorosi generali. Avrei sostituito Di Lorenzo alla fine del 1° con la Spagna. Sembra che il CT si fosse accorto della sofferenza del terzino ed abbia chiesto a Chiesa di raddoppiare in difesa per supportarlo, ma lo Juventino non reggeva neanche il suo ruolo. Di Lorenzo è stato negativo anche dopo la sostituzione di Nico Williams con il subentrato, sembrava anche lui una furia.
Se programmi la squadra per disputare la gara da giochista, poi essa va in confusione se deve obtorto collo reinventarsi difensivista a partita in corso. Specialmente se il CT insiste con i giocatori a fargli seguire le istruzioni tattiche iniziali... anche quando gli altri ti surclassano! In un post in cui mi riferivo al"test" con la Spagna, mettevo in guardia dal pressing degli spagnoli a centrocampo fatto di raddoppi, ed anche più 3/4 sul portatore di palla della Croazia.
Con gli Azzurri è andata molto molto peggio... le Furie Rosse ci hanno sovrastato uno-contro-uno in ogni settore del campo!
Allora se l'obiettivo primario è la vittoria dell'Italia, la vecchia idea di un calcio conservativo, speculativo, fatto di arroccarsi in difesa e sfruttare i pertugi dell'avversario per scatenare il contropiede.. non è affatto un'idea lunare ne una bestemmia al proprio credo calcistico... bensì, all'occorrenza, razionalissimo buonsenso!!!
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linkEstrattoSpalletti: "Si possono fare dei cambi inserendo giocatori con caratteristiche diverse, ma il piano di gioco non cambia e vogliamo fare la partita. Io sono più tranquillo quando abbiamo la palla noi e più agitato quando ce l'hanno gli avversari. Mister sapesse quanto eravamo "agitati" noi davanti alla tv... con la Spagna che ci massacrava. Cambi in vista?Spalletti: " Cambieremo qualche attitudine di squadra. Avremo bisogno di più certezze di continuità di gioco e di resilienza dentro la partita. Cercheremo di avere meno bellezza, ma più sostanza per non rischiare di finire in mano alla loro qualità. Poi è chiaro che la gara la vogliamo fare ugualmente a metà campo e non davanti alla nostra area di rigore perché è sempre rischioso. Loro hanno tiratori e sanno giocare con qualità scegliendo le giuste posizioni da assumere. Vogliamo essere attenti e quadrati, ma tenere anche la palla" Cioè... in pratica tutto quello che non ci è riuscito con la Spagna! Se i "vecchietti" della Croazia s'inventano la partita della vita , il canto del cigno prima della..., ce l'abbiamo un piano B di resistenza? Una linea del Piave?
Una squadra della levatura dell'Italia non può essere tatticamente monocorde, ma deve contemplare assetti variabili per gestire al meglio ogni evoluzione della gara.
Tutto qui.
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Incomprensibile!!!!4-1-4-1? Ci devo un attimo riflettere, è il 4° modulo tattico in anno scarso. Ossia, siamo in pieno Campionato europeo e stiamo sperimentando... !
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Giusto una curiosità, formazioni a confronto: Campioni d'Europa e... oggi
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dagospiaIl fattore determinante nelle partite "decisive" è l'atteggiamento mentale, e qui la Croazia la vedo in vantaggio, non fosse altro perché non hanno nulla da perdere.
Mentre l'Italia, dopo le qualificazione alla fase finale degli Europei, ha sempre vagato alla ricerca di un qualcosa che non è arrivato... a darle un assetto, un fondamento sicuro. Infatti Spalletti ha sperimentato in poco tempo cambiando giocatori e moduli tattici.
Mentre la Croazia ha un nucleo solido, affiatato di "gladiatori" rotti a tutto e a tutte le sfide.
Spalletti lo vedo vagheggiare "filosofie" di gioco più da sciamano che da tecnico: siamo arrivati al 4-1-4-1 , allora fai un solido 4-4-2 così ti copri e lasci 2 uomini avanti per il contropiede; a sua volta, la Croazia deve coprirsi in difesa con almeno 3 difensori per non essere presa d'infilata.
Altra cosa non da poco, mi sembra che lo spirito di gruppo dei nostri nazionali non si sia cementato, forse sono più preoccupati di mettere in atto i dettami del CT che di cercare una loro visione d'insieme. Sarebbe un disastro. Una simil citazione del dipinto dell'artista francese Jean-Léon Gérôme
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dagospiaSorpresona-ona... Allegri riciccia in Nazionale, il suo, in teoria, 3-5-2 diventava in campo un bel 5-3-2.
Che Dio, o qualcuno chi sia sia... ce la mandi buona
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Oooopssss... non ci capisco più nullaaaa... solito 4-2-3-1
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Partita equlibrata, l'Italia si è avvicinata di più con un paio di occasioni, però la Croazia controlla meglio il centrocampo.Raspadori vaga per il campo
Pellegrini non incisivo
Calafiori sottotono
Dimarco non brillante
Jorginho... Booohhh... !
Barella ci prova ad inspirare; Di Lorenzo riesce ad affondare sulla fascia; buona prova di Darmian
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Assetto tattico dell'Italia, nei primi minuti, quando il possesso palla è della Croazia: 5-3-2
Direi moltoooo prudente. In pratica, già in partenza, Spalletti ha deciso di concedere campo agli avversari.
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