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azzurrag ha scritto:
Non ti arrabbiare, ma ... pur ammettendo qualsiasi cosa, Leopardi lo lascio.
Dopo 9 ore passate nello stesso ambiente, devo dirti che sono interessatissima al Cantico del GATTO SILVESTRO che, non ho dubbi, potrebbe essere un vero toccasana. Se lo recuperi ... ti ricorderò nelle mie preghiere :-)
EDIT: ma non credo che lo troverai, anche perché non mi pare che Gatto Silvestro sia di Hanna & Barbera ...
Lo lasci? Stavo per proporti Dialogo della Natura e di un Islandese. E' ancora più famoso (e molto più tetro)... Comunque, come si possono dimenticare poesie come il Sabato del Villaggio, La quiete dopo la Tempesta, l'Infinito? A parte la bellezza, fanno parte integrante dellla infanzia e adolescenza di noi tutti... ... Quanto al Cantico del Gatto Silvestro, mi hai messo sulla pista giusta... vado a cercare nell'archivio di Looney Tunes... :)
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Commenta:come si possono dimenticare poesie come il Sabato del Villaggio, La quiete dopo la Tempesta, l'Infinito? A parte la bellezza, fanno parte integrante dellla infanzia e adolescenza di noi tutti... Già, me ne hai fatte venire in mente anche diverse altre di Leo, imparate tutte rigorosamente a memoria, soprattutto in tenera età. Per rimembrar meglio una di Esse, ecco il (secondo) manoscritto autografo de "L'infinito"
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Personalmente, di Giacomo Leopardi (dei versi suoi, naturalmente), amo moltissimo Le ricordanze. Grandissimo, l'attacco. E -nel complesso- un esempio davvero notevole di musicalità e di stile. Amo assai meno il resto, ma anche solo quei versi bastano a dagli un posto d'onore nel grande Libro della Poesia. Ci son versi che "ispirano" (come, ad esempio, quelli bellissimi dell'Invito al viaggio del grande Charles Baudelaire). E penso che Le ricordanze, sian proprio versi di tal genere. Non credo sia solamente un caso che abbiano ispirato grandi artisti, successivamente (fino alla straordinaria pellicola che ne cavò Luchino Visconti).
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............ e che dire del " Canto notturno di un pastore errante dell'Asia"
Nasce l'uomo a fatica, Ed è rischio di morte il nascimento. Prova pena e tormento ........ .............
davanti a questo canto........non trovo parole
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Pensierino della notte :-)
... io preferisco le poesie ermetiche e non ci posso fare nulla per cambiare gusto.
Bye
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E perché mai dovresti "cambiare gusto", scusa? L'attacco di Il sogno del prigioniero (Montale) non ha da invidiar gran che a quello di Le ricordanze. E non è il solo caso, certamente... Oppure certi folgoranti "lampi" ungarettiani. Gli esempi di grandissima poesia (nell'ermetismo italiano) son parecchi. Inclusi tanti versi del mio quasi-compaesano Salvatore Quasimodo.
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panchoz ha scritto:
Non sono un uomo di Lettere, neanche un esimatore o conoscitore Leopardi, se non come correligionario.
MA.
Propri in quei luoghi che hai visitato ospitano spesso delle manifestazioni dedicate a...
E proprio nella piazzetta antistante l'antico palazzo della famiglia Leopardi (i discendenti vivono a Roma) ho incontrato, assaporato, gustato il Poeta dalle corde vocali di Riccardo Cucciolla.
.................... forse non ci siamo capiti,o mi sono espressa male, la visione di tanta bellezza tutta intorno ha smorzato il pessimismo che mi aveva pervaso negli anni precedenti....... non so come spiegartelo ma è una sensazione e come tale non si riesce a esprimere con sintetiche parole....... io però all'improvviso ero libera............
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[quote=monsee]Personalmente, di Giacomo Leopardi (dei versi suoi, naturalmente), amo moltissimo Le ricordanze. Grandissimo, l'attacco. E -nel complesso- un esempio davvero notevole di musicalità e di stile. Amo assai meno il resto, ma anche solo quei versi bastano a dagli un posto d'onore nel grande Libro della Poesia.
Certamente, anche le Ricordanze... di Leopardi mi piace tutto, anche lo Zibaldone. Perfino poesie imparate a memoria a scuola e che ci sembravano noiose, come il Sabato del Villaggio, racchiudono un significato profondo: al di là delle metafore del sabato (giovinezza) e della domenica (età adulta e delle illusioni), io mi sono ritrovato tante volte nell'immagine di un sabato vissuto intensamente, con spensieratezza, e di una domenica vissuta quasi con tristezza e preoccupazione, perché magari ci si proietta già sul ritorno al lavoro del lunedì...
Azzurra Per rimembrar meglio una di Esse, ecco il (secondo) manoscritto autografo de "L'infinito
Siamo sicuri che non sia il foglietto (manoscritto autografo tuo) che tenevi sotto al banco in quinta elementare, il giorno della verifica di italiano? :))
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magomagu ha scritto: Azzurra Per rimembrar meglio una di Esse, ecco il (secondo) manoscritto autografo de "L'infinito
Siamo sicuri che non sia il foglietto (manoscritto autografo tuo) che tenevi sotto al banco in quinta elementare, il giorno della verifica di italiano? :))
Oh che tu dici mai? Primo: a quei tempi non esisteva ancora la verifica, bensì l'INTERROGAZIONE. Secondo: sempre a quei tempi, le poesie (e non solo quelle) dovevano essere rigorosamente imparate a memoria e recitate con espressività. La Signora Maestra ci chiamava alla cattedra e ce le faceva recitare davanti a tutti. Se eri sf....ato e ti toccava essere tra i primi, era dura; se eri tra gli ultimi avevi delle chance in più di acchiappare un voto gradevole. Terzo: ancora sempre a quei tempi, eravamo a scuola talmente immobili sulle nostre sedie con lo sguardo sempre rivolto alla Signora Maestra che se solo si azzardava un'occhiatina in altra direzione si veniva beccati all'istante, con conseguenze nefaste a scuola e fisicamente dolorose a casa (almeno a casa mia funzionava così). Onde per cui, non ho mai sprecato foglietti (anche perchè non c'era molta abbondanza) per cose per le quali poteva bastarmi l'uso della memoria, dopo aver studiato ovviamente. Il manoscritto autografo, quindi, non può essere mio. E' tutto e solo di LEO e l'ho preso da Wikipedia. Ecco, ho dimostrato la mia verità ASSOLUTA :-)))
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dead ha scritto: L'ombra dello scorpione di King. Come letteratura ricreativa poi mi piace molto il fantasy e la fantasicenza se scritte bene dead... io con king ci son cresciuta. ma in me ha lasciato il segno la lunga marcia . un libro, forse tra i più citati in questo 2009, che a parer mio è molto molto buono, è angeli e demoni , al di là degli scandali, dello strano chiacchericcio del vaticano, credo sia tra i migliori. al primo posto però, metto come mio preferito uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello. comunque, oltre a leggere, mi son cimentata nella scrittura di un piccolo libro. Lakurius e i viaggi di Jek. se volete leggerlo si prende solo in internet. http://www.uni-service.it/lakurius-house-e-i-viaggi-di-jek.html
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sioux ha scritto:Francesca; Si si; è lui; attore e scrittore. Un uomo torturato, dunque generoso e senza inibizioni. E una persona speciale per me, forse perché ho la presunzione di riconoscermi in certi suoi scritti. Non so se fu tradotto in Italiano il suo "C'est beau une ville la nuit". Mi viene la pelle d'oca solo a ricordarlo. E per me un libro particolare. Sicuramente non ortodosso, ma scritto con le trippe. Bye ho provato a chiedere in libreria,non si trova nulla,neanche in lingua originale.............. proverò in qualche altra più fornita o............. cercherò in internet. ciao
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==>> Suppongo non sia stato tradotto. E quasi impossibile da tradurre, infatti. Non è assolutamente complesso come struttura o sintassi, ma è un susseguirsi di istanti, di sentimenti spesso confusi in apparenza. Per semplificare al massimo, diciamo che è un delirio. Chi potrebbe mai tradurre un delirio?? Poi, l'amico usa un po di linguaggio di strada: l'argot (sarebbe qualcosa che assomiglia allo Slang americano, non so se esiste qualcosa di simile in Italia. Non è dialetto, comunque).
Per farmi perdonare (potevo fare a meno di indicarlo, immaginando che non fosse disponibile in IT.), ti lascio un piccolo assaggio di un altro suo "libro":
"La scrittura è la mia unica verità. Rincorrere la grazia per scrivere la prima frase. Trovare il suono che rimbalzerà. Cercare la parola che mi restituirà la gioventù. Non sono un tipo da sintassi. Sono da sincope, da soqquadro ultimo. Scrivo per essere con gli altri. Quelli che ho conosciuto. Quelli che conoscerò. Quelli che non potrò mai conoscere. Scrivo per diventare migliore umano. Per evitare la disgrazia."
R. Bohringer "Le bord intime des rivières".
Notte.
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Leggendo questo bel topic sui libri, mi era venuto il mente un libretto , con copertina di raso verde, dove io da ragazza ricopiavo le mie frasi preferite, tratte dai libri. Cercavo anche di ottenere (con dei grossi limiti) una bella calligrafia, usando la penna stilografica. Ci sono dell frasi che mi piacevano così tanto, che periodicamente, a distanza di tanti anni, ancora mi tornano in mente. Nei momenti di difficoltà mi consolano anche un po'. Tipo quando (descrivo sommariamente) Siddharta si siede sul fiume e aspetta e dopo un po' di tempo, dice: "..anche questo ho imparato dal fiume, tutto ritorna.." Voi avete qualche motto imparato dai libri?
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ma13irob ha scritto:Leggendo questo bel topic sui libri, mi era venuto il mente un libretto , con copertina di raso verde, dove io da ragazza ricopiavo le mie frasi preferite, tratte dai libri. Cercavo anche di ottenere (con dei grossi limiti) una bella calligrafia, usando la penna stilografica. Ci sono dell frasi che mi piacevano così tanto, che periodicamente, a distanza di tanti anni, ancora mi tornano in mente. Nei momenti di difficoltà mi consolano anche un po'. Tipo quando (descrivo sommariamente) Siddharta si siede sul fiume e aspetta e dopo un po' di tempo, dice: "..anche questo ho imparato dal fiume, tutto ritorna.." Voi avete qualche motto imparato dai libri? lo sai che io con il siddharta in mano son diventata buddhista?
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c'è una frase, di Elizabeth Barrett Browning che mi è rimasta impressa e se dio vuole ancor meglio t'amero dopo la morte
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.......... a me questa ......... non consola per niente,ma mi è molto cara
.......E' giunta l'ora di andare.Ciascuno di noi va per la propria strada,io a morire,voi a vivere. Che cosa sia meglio Iddio solo lo sa. Platone,Apologia di Socrate
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Ho riesumato questo vecchio post(cosa volete farci sono una nostalgica)per tornare a parlare di libri. Dall’apertura del post è passato parecchio tempo,nove mesi per l’esattezza,e nel rileggerlo ho provato un sottile piacere nel trovare una condivisione quasi unanime per la lettura. Certo,come sempre,qualche divagazione non è mancata ma siamo umani, che diamine!! Allora cosa ne dite di confrontarci sulle letture fatte in questo periodo,su libri che ci hanno affascinato o ci hanno fatto maledire l’inizio della lettura o che semplicemente abbiamo letto e basta. Visto che il forum è frequentato da molte leve giovanili,sarebbe anche interessante sapere cosa e quanto leggono rispetto a “noi matusalemme”e trovare magari un proficuo scambio di letture o semplicemente di idee.
Inizio col dire che mi sono data molto da fare in questo lungo inverno,ho voluto sperimentare un genere di lettura lontano dai miei interessi e gusti letterari ma nulla di ciò che ho letto vale la pena, a mio avviso ,di essere ricordato, proprio come il lungo inverno passato.
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In questo periodo, quando ho un ritaglietto di tempo, sto leggendo Il bambino senza nome. A scanso di equivoci, non è un libro per sole maestre :-) Qui la recensione: http://www.wuz.it/recensione-libro/3147/bambino-senza-nome-mark-kurzem-piemme.htmlCiao :-)
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Ciao azzurra, a giudicare dalla recensione proprio un libro interessante,grazie per la "soffiata".
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