Il direttore Enrico Mentana, sintetizza il contenuto di una telefonata ricevuta in diretta tv dal Presidente Berlusconi, pochi minuti dopo che lo stesso Tg aveva diffuso il suo secondo audio shock, nel quale si attribuisce la colpa della guerra al Presidente ucraino. Il sen. Berlusconi "cerca" di spiegare che c'è stata un'estrapolazioine dal contesto.


«Era Silvio Berlusconi come avete intuito e ci pregava di riassumere quello che dirò, cercando di essere il più fedele possibile. Le parole registrate vanno inquadrate in un discorso più generale di cui si è preso solo questo aspetto, che era il racconto di una preoccupazione generale, sto citando Berlusconi, riguardo al clima che si è creato nel rapporto tra Russia, Europa ed Occidente, con il governo degli Stati Uniti che ha disatteso le premesse multilaterali date da Donald Trump e con una situazione che è diventata sempre meno favorevole, anche perché dopo 23 anni si è creata una situazione con un solo beneficiario, la Cina».

«La preoccupazione generale di Berlusconi - prosegue Mentana - era che ci fosse la rottura tra Europa e Russia, che in qualche modo interrompeva una spirale già rallentata dopo gli accordi di Pratica di Mare, con il fatto che la Cina potesse approfittare di tutto questo. Questa è - conclude - la contestualizzazione dell'interessato e che era alla base delle sue parole».
«Una posizione che - chiosa Mentana - è diversa da quella del governo italiano e dalla leader del futuro governo di centrodestra».

link



«In 28 anni di vita politica la scelta atlantica, l’europeismo, il riferimento costante all’Occidente come sistema di valori e di alleanze fra Paesi liberi e democratici sono stati alla base del mio impegno di leader politico e di uomo di governo – dice Berlusconi "

«La mia posizione personale e quella di Forza Italia non si discostano da quella del governo italiano, dell’Unione europea, dell’Alleanza atlantica né sulla crisi ucraina, né sugli altri grandi temi della politica internazionale. Lo abbiamo dimostrato in decine di dichiarazioni ufficiali, di atti parlamentari, di voti alle Camere».





Boh, ma quanti Silvio Berlusconi ci sono in circolazione?

No, perché altrimenti l'unica spiegazione ce la può fornire la psichiatria, con il Disturbo dissociativo di personalità.

è chiaro che il berlusca ormai soffre di viagrite. prima accusa, poi difende il suo amico putin. si ostina a voler inserire nel governo la sua infermiera personale, non vota per il residente del senato, e altre assurdità. io sono convinto che prima di eleggere un capo politico andrebbe fatta una visita psichiatrica e psicoattitudinale come la fanno ai piloti di aerei, andrebbe fatta anche a chi pilota una nazione.

Ogni tanto vado a vedere se ha fatto nuovi video, poi ognuno trae le sue considerazioni ....

https://www.youtube.com/watch?v=LkWT-Y7XI3Q

Ad onor del vero ( e non parlo per me , o meglio la mia opinione sul web non l'ho mai scritta ) non è o comunque non sarebbe lunico. .....

Non credo più a nessuno,le notizie prima erano pilotate,ora è pure peggio......
Detto questo una cosa la ricordo: era il periodo del covid,facevano un servizio sui malati ,i morti per strada.

In un video vidi un tal cadavere che si aggiustava il telo addosso: insomma stando al servizio che stava facendo il "gentil signor *** " erano morti quelli li per terra,eppure ci stava quello che si aggiustò la coperta ,vuoi perchè si vedeva il viso,vuoi perchè aveva freddo o vuoi perchè si era stancato nella stessa posizione.

..... poi se ne sentono e vedono di tutti i colori,la verità ,quella autentica la sanno solo loro.
Una cosa è certa: questa guerra è un indecenza ,sia per le persone che stanno soffrendo e sia per il pianeta.

Poi i tipi green vanno a macchiare il quadro,si mettono sulle carreggiate: vadano li a protestare. Chissà se lo hanno capito che ogni missile di quello che cade per terra (e sta volta non è la cicca della sigaretta!) farà danni che il pianeta si porterà dietro per interi decenni.
Il fumno che sprigiona quello o quell'altro dispostivo non è un danno all'ambiente ,ma di più.
Le risorse per fabbricare quella merdaglia,vengono sottratte ed estratte dalla natura.

Mi dispiace solo per la povera gente che sta patendo e ovviamente per il pianeta.

Quanto alle notizie ripeto:
vi "danno da mangiare" quello che dicono ""loro""
vi fanno vedere quello che dicono ""loro"""
vi inducono a pensare quello che vogliono ""loro""
Finirà quando dicono ""loro"".

Edit : e putacaso finirà male ""loro"" hanno già rifugi,risorse e tutto quanto per sopravvivere,
i cazzi saranno per la gente qualunque.

link


Calma e gesso! Vediamo come si mette


Tengo sempre presente l'adagio Il male comincia razionalmente e finisce irrazionalmente. E lo trovo più che pertinente all'iniziale concezione perversa di Putin di aggressione all'Ucraina: pensava di cambiare regime ed instaurare uno stato fantoccio... invece guarda un pò come ci siamo ritrovati.

Se poi, in tempo di guerra si aggiunge la Legge di Murphy... la scintilla malefica è un rischio elevatissimo!


Tuttavia, sono sereno nel dirvi che ci sarà una soluzione pacifica e onorevole.

link


Early Wednesday morning, the Associated Press reported, citing three unnamed U.S. officials, that preliminary assessments indicated “the missile that struck Poland had been fired by Ukrainian forces at an incoming Russian missile.*”

Other media agencies cited similar details on Wednesday with Reuters reporting a NATO source saying President Joe Biden had told the G-7 and NATO partners that the strike was caused by “a Ukrainian air defense missile,” while the Wall Street Journal cited two senior Western officials briefed on the preliminary U.S. assessments as saying the missile was from a Ukrainian air-defense system.



* Come già si pensava, un missile della difesa dell'Ucraina non si sa per quale combinazione di eventi è caduto... dove non avrebbe dovuto!

Teniamo presente che nella giornata di ieri la Russia ha lanciato circa 90 missili sul territorio ucraino, la maggior parte con obiettivi le centrali energetiche per ridurre la popolazione alla disperazione nell'imminente inverno.

Cmq, più in generale, il bombardamento russo ha rpovocato un blackout che ha paralizzato tutte le attività in Ucraina.

Ricordo, sopra, la presa di posizioe del vescovo di Kiev contro il "terrorismo" di Putin nel colpire le strutture civile che impediscono il riscaldamento anche e soprattutto agli ospedali, orfanotrofi, ospizi, disabili e altri servizi assistenziali per gli svantaggiati e deboli.

link


Un fantastico articolo, anzi un vero reportage di guerra, tratto da Avvenire che dimostra che la Chiesa è chiaramente schierata contro l'invasione di Putin ai danni dell'Ucraina.

Se si era parlato dopo certe frasi del Santo Padre di una "equidistanza" della Santa Sede riguardo alle parti in conflitto, il segretario di Stato cardinal Parolin aveva poi spiegato che si trattava di una "equivicinanza" verso tutti coloro che si trovano nella sofferenza, e cioè verso anche i combattenti e famiglie di parte russa che sono rimasti coinvolti nella guerra loro malgrado.



Stralci

Poco lontano, la “Legion of Freedom” è un fantasma che appare e svanisce. Guardati a vista dall’intelligence ucraina, non si sa mai che qualcuno faccia il doppio gioco, dalle seconde linee spesso si inoltrano in campo aperto, per regolare vecchi conti e rimandare indietro i compagni di un tempo.
Non è solo un raggruppamento militare, ma il progetto di un “Movimento popolare” con una presenza politica clandestina in Russia. La sua “Combat wing” è l’ala combattente composta da dissidenti russi, bielorussi e anche soldati di Mosca catturati da Kiev e tornati liberi per venire immessi nella legione.


Per essere raggiunti usano canali pubblici, ma poi si passa alle comunicazioni criptate. Il numero di persone «della nostra “Combat Wing” è notevolmente aumentato», premettono. Fonti militari parlano di oltre un migliaio di uomini, dislocati in Donbass e qui nel Sud. Si ritrovano in luoghi poco in vista. Spesso usano mezzi camuffati, come vecchi camioncini telonati trasformati in “tecnica”, un veicolo militare improvvisato che nasconde una pesante mitragliatrice. Nell’ultima settimana sono stati avvistati anche lanciarazzi inglesi dentro a furgoni commerciali. Basta aprire il portellone e parte una raffica di tre piccoli missili. Poi fuggono via.




Non gli piace essere definiti “Legione antirussa”. «Noi lottiamo contro la mafia di Putin, non contro il nostro Paese», precisano. Il covo della “Legione Libertà” è un posto anonimo. Rivelare dove si trova non è una buona idea. Probabilmente cambiano spesso sede. C’è una piccola aula per il primo apprendimento. Su una parete sono ben disposti un lanciatore Javelin americano, di quelli a spalla con cui vengono sventrati i carri armati russi, alcuni mitra leggeri, differenti dagli onnipresenti kalashnikov, e diversi droni. Alcuni velivoli radiocomandati sono dei quadricotteri, più lenti ma stabili e adatti a riprese dall’alto: dotati di una mano meccanica, possono trasportare bombe di diversi chili e farle precipitare al suolo. I minijet, appena più grandi di aerei giocattolo, servono invece a sorvolare rapidamente le zone di combattimento e duellare con i droni russi, fino a scontrarsi precipitando entrambi.


«Sempre più nostri concittadini muoiono come "carne da macello". Centinaia ogni giorno - ripete il loro portavoce -. Facciamo appello a tutti i russi che stanno per essere mandati al massacro: il Cremlino sta mentendo, non siete difensori, ma invasori. Il regime ti getterà al fronte "nudo", senza protezione, e morirai». I filmati che sfuggono al controllo di Mosca confermano quanto male equipaggiati siano i soldati giunti nelle ultime settimane. Bastimenti di fanteria da sacrificare per stancare gli ucraini e intanto riposizionare i battaglioni meglio equipaggiati. Chi si rifiuta di firmare la partenza come “volontario” della “operazione speciale”, viene condotto agli arresti. Un uomo di mezza età prelevato da una fabbrica nella Russia Orientale e portato in caserma per addestrarsi, domanda che genere di kit di pronto soccorso sarà loro fornito: “Fatevi prestare dalle vostre mogli degli assorbenti. Con quelli potrete tamponare le ferite”, gli risponde l’ufficiale mentre un coscritto di nascosto riprende la scena.


Della Legione fanno parte anche dissidenti bielorussi. Per loro Putin e Lukashenko sono la stessa cosa. «E in questa guerra - osserva un ragazzo fuggito prima dalla Bielorussia alla Lituania e poi entrato a Kiev via Polonia - si è capito che il destino dei due dittatori non è separato».

Ci salveranno loro!