Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Non scordiamoci, però, ragazzi, che -sul piano legale, se non altro- i "diritti della Classe Nobile italiana" (diversa è la faccenda per quelli di Paesi -tipo la Svezia, la Spagna e la Gran Bretagna,- nei quali l'istituto monarchico ancora c'è) son solo pura e semplice "acqua fritta". Il principe italiano può di certo fregiarsi del suo titolo, ma non ne acquisisce altro privilegio. Questo per significar che "i figli" pagan comunque (nella giusta misura, a parer mio) "le colpe dei padri", giacché la Monarchia (come istituto di gestione effettiva del potere), almeno qui in Italia, a seguito della "fuga del Re"... proprio non esiste più... Sicché, a parer mio, come ogni altra persona, un principe può ballare, può cantare, può fare l'uncinetto, può pure darsi al rugby... posto lo sappia fare e fare bene a sufficienza da farsi anche notare... Ma ciò non condizionerà mai e poi mai, naturalmente, le mie scelte di voto... Vero è che il voto dell'analfabeta (della vecchietta semisorda e semicieca, dello sbruffone che parla a vanvera e ben di rado sa quello che dice, etc... etc...) vale esattamente quanto vale il mio. Ma trattasi di cosa che mi piace pienamente e condivido: esattamente QUESTO è la Democrazia: il voto è un DIRITTO inalienabile (fatti salvi i casi di Legge) di ciascun individuo, è ANONIMO e vale uguale-uguale CHIUNQUE l'abbia espresso: è GIUSTO e sacrosanto che il voto di ciascuno valga quanto quello dato da chiunque altro. Votan diversamente da come voto io?... Beh, riconosco ch'è accaduto di sovente. Ma NON me ne rammarico, se l'esito finale è che la MAGGIORANZA dei votanti (e nessun altro, neppure la Magistratura!) pervenga a stabilir chi debba stare in Parlamento oppure no e chi debba o non debba andare a governare il Paese. Soltanto così il Paese avrà il governo che propriamente merita e che vuole (se poi questo governo non mi piace, son libero di sceglier di restare e di darmi da fare per cercar di mutar le cose alle prossime elezioni... oppure trasferirmi altrove).
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