|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
Sondaggi su cosa pensano gli italiani sui temi sollevati dai vari movimenti degli agricoltori.
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
1° Exit poll: l'Abruzzo è contendibile! link
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
Alla 1^ proiezione dei voti reali... l'Abruzzo non è più contendibile.
Buonanotte
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
dagospiaUna volta la Sinistra era animata, anzi diciamo bella carica nella lotta come rivendicazione sociale. I tema della dignità e della remunerazione nel rapporto di lavoro e, più in generale, della sicurezza sociale erano primari.
E ci si era arrivati ad un certo livello di welfare, tanto che si diceva: la classe operaia va in paradiso! Uno status che permetteva l'acquisto della casa, far studiare i figli, curarsi senza rovinarsi, magari la seconda auto, mettiamoci una gita, una pizzata, ecc
Ora ci siamo ridotti all'involuzione: la proletarizzazione del ceto medio. L'agognato traguardo è sfumato dall'immaginario collettivo e nel peggiore dei modi: l'inferno di arrivare alla fine del mese!
Che fa la politica? Beh, l'immagine è che i partiti siano più impegnati a coltivare il loro orticello, a sgomitare di tattica, che di elaborare proposte di sviluppo per migliorare la vita della gente.
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 10/31/2004 Posts: 7,178
|
........ sono scettico sulla volontà dei partiti di fare veramente qualcosa per la gente ............ che poi, sono PERSONE ASPETTARE ???? le persone stanno morendo di fame ..........
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,433
|
l'unico impegno della sinistra è di criticare la destra. fossero almeno critiche costruttive ! e poi quando è al potere non fa niente. quella svizzerotta piena di soldi non la sopporto.
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
Osservare sopra il confronto con gli altri paesi europei economicamente sviluppati con i quali mi sembra ragionevole confrontarci, e non con la Romania o la Grecia. Ebbene il divario mi sembra evidente, soprattutto nel trend un misero +6,6% contro il 24,8% di Francia e 25% Germania.
Logico che se lo stato non incrementa la spesa sanitaria per tenere il passo con l'inflazione... è come se tagliasse i servizi!
Considerato che il problema dell'erosione del potere d'acquisto ce l'hanno anche i cittadini che purtroppo debbono curarsi, la manovra diventa forzatamente a tenaglia: meno servizi sanitari pubblici e minor reddito "reale" dei pazienti.
Perciò non mi sorprende che per salvarsi la pelle si ricorra all'indebitamento.
E ci sarebbero una serie di di ulteriori riflessioni da fare. Per esempio, CHI gli presterebbe i soldi ad un malato con relative probabilità di vita?
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
La7Ospite dell'Aria che tira, il prof Carlo Cottarelli ha presentato il suo ultimo libro "Dentro al Palazzo", rispondendo alle domande del conduttore. Riporto le 2 più pertinenti al tema della riforma costituzionale della Meloni. Parenzo: Ma qual è la fotografia dell anostra classe dirigente che esce da “Dentro al Palazzo” Cottarelli: La fotografia che esce è una fotografia che mi preoccupa abbastanza. Perché è una fotografia in cui conta sempre di più l’esecutivo, cioè il Governo, conta sempre di meno il Parlamento. E questo è stato realizzato da un po' di anni, anche se questo governo sta un po' esagerando da questo punto di vista, attraverso l’uso ripetuto dei decreti legge, l’uso ripetuto della fiducia che blocca la discussione parlamentare e, forse, soprattutto con un eccesso di leggi delega. Le leggi delega sono leggi in cui il Parlamento delega il governo a scrivere le leggi entro certi paletti, come richiesto dalla Costituzione, però questi paletti sono diventati sempre più larghi, per cui di fatto le leggi le scrive il governo. E quindi quella separazione di poteri fra esecutivo e legislativo, che dovrebbe essere, secondo me, una caratteristica fondamentale delle democrazie liberal-democratiche si sta un po' perdendo. E la perdita sarebbe accentuata se si andasse poi al Premierato, perché a questo punto l’esecutivo, in particolare il Presidente del Consiglio assumerebbe ancora un peso maggiore di fatto. Parenzo: … e Dentro il Palazzo, l’impressione qual è che le liste vengano fate con dei nomi civetta, dei nomi roboanti, dei nomi acchiappa-click? Cottarelli: Beh, insomma, senz’altro c’è questa componente. Ricordiamoci una cosa per altro che uno dei problemi molto gravi della politica italiana è che le liste vengono fatte dal Capo del partito e gli elettori, non stiamo parlando delle elezioni europee per fortuna, ma gli elettori normalmente non votano per una persona, non possono scegliere, le preferenze sono state eleminate. Questo ha contribuito alla ulteriore personalizzazione della politica portando in prima il leader del partito, che alla fine mette in lista quelli che sono o particolarmente visibili, hanno una faccia simpatica, o i super-fedelissimi perché sono quelli che danno meno problemi. E non è una cosa bella che i cittadini non possano scegliere le persone che vanno effettivamente in Paralamento. In definitiva, concetti che avevo già posto in evidenza, anzi denunciato nei miei precedenti posts, ossia il combinato disposto di un Super Premier con la Legge elettorale attuale, che gli permette di avere al seguito un manipolo di parlamentari dal Lei/Lui nominati!
|
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 2/4/2011 Posts: 3,772
|
dagospiaAvvenireEstratti dell'intervista di 2 mesi fa. Nando Pagnoncelli, ad di Ispos parla da esperto sondaggista, ma dice la sua anche da membro del Comitato nazionale del cammino sinodale quando, nel dirsi scettico sul fatto che ci sia spazio per un nuovo “Ppe italiano” che volesse misurarsi alle prossime elezioni, ne dà una spiegazione non confortante: « Anche i cattolici, con la crisi dei partiti, hanno preso a comportarsi come gli altri - sostiene -: non si cerca più chi lavori per il bene comune, ma ci si accontenta della proposta di un leader* che prometta di migliorare la nostra condizione». * Nel 2022 il voto dei cattolici è andato alla Meloni. Però nelle elezioni precedenti si spostato, vedi sotto.Un nuovo partito non potrebbe offrire una risposta in positivo? Dai nostri rilevamenti non c’è una nostalgia diffusa per un partito dei cattolici e questo anche in considerazione del fatto che un’intera generazione, ormai, non ha nemmeno conosciuto la Dc e neanche ha una idea precisa di che cosa sia stata o rappresenti ancora la tradizione di impegno politico di area popolare. Avvenire, lì 30 maggio 2019 Facciamo un recap. Dopo le Elezioni europee del 2019, Avvenire commissionò sempre a Pagnoncelli un sondaggio su come avevano votato i cattolici. Come si evince i cattolici avevano votato come tutti gli altri cittadini, con circa le stesse %:
- Politiche 2018, coloro che andavano a messa dettero il voto:
M5S 30,9% (max storico 32%) PD 22,4 FI 16,2 Lega 15,7
- Europee 2019:
Lega 32,7 (max storico 34,3%) PD 26,9 M5S 14,3 FI 9,9 FdI 6,1
Gli elettori cattolici, come diceva sopra Pagnoncelli, si sono buttati sul Leader che "sembrava" al momento quello che potesse combinare qualcosa di buono per risollevare le sorti dell'Italia: Grillo 2018 e Salvini 2019. Nel 2022 è toccato alla Meloni. Vediamo il prossimo...
Si può dire che non esiste più un "voto cattolico"[EDIT], inteso come visione comune per una presenza nella politica. Perciò trovo difficile pensare alla ri-costruzione di un partito d'ispirazione cristiana come era la DC.
|
|
Guest |