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Domani parte ufficialmente la campagna informativa sul nucleare, su tv, giornali e cinema. Ricordo che il Governo ha approvato le norme per l'attivazione del nucleare, anche se non sono stati ancora individuati ufficialmente i siti. Gli spot sono sponsorizzati dal Forum nucleare italiano, al cui interno sono Aziende "interessate" e molti temono che la campagna informativa non sarà del tutto neutrale. Il suggerimento è quindi quello di informarsi bene: è un tema importante per il futuro del nostro Paese e personalmente sarei orientato a ritenere che costituisca ormai una scelta obbligata. Ovviamente mi documenterò a dovere. Ecco in anteprima lo spot. http://www.ecoblog.it/post/11741/chicco-testa-allattacco-delle-tv-con-spot-pro-nucleare
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25 anni fa con il referendum contro il nucleare l'Italia ha fatto una scelta errata e paghiamo care le conseguenze. Ci siamo "denuclearizzati" quando attorno a noi le altre nazioni europee hanno costruito una quantità enorme di centrali, comprando poi dalla Francia energia prodotta dal nucleare. Non avendo poi combustibile fossile, dobbiamo farci dare metano dalla Russia e dalla Libia. Per questo quando Qaddafi viene in Italia può permettersi le pagliacciate che fa, e noi dobbiamo abbozzare. Le centrali nucleari sono costruite in piena sicurezza. La famigerata centrale ucraina di Chernobyl aveva un tecnologia degli anni '50 (era poco più che una grossa pila del modello costruito da Fermi nel '44) e per produrre le quantità di energia pianificate erroneamente dai sovietici, lavorava con i dispositivi di sicurezza disinseriti. Tutti gli incidenti alle centrali nucleari occidentali si sono risolti magari con gravi danni, ma senza significativa perdita di materiale radioattivo. Anche l'uranio ( 238 e 235) non è eterno, ma nei prossimi decenni le centrali avranno come materiale fissile il torio, molto più abbondante, meno costoso e soprattutto con un half life di un centinaio d'anni, contro il miliardo d'anni dell'uranio e del plutonio (che si produce dalla fissione dell'uranio stesso). Nella prossima campagna elettorale ci sarà certamente un dibattito acceso tra centro-destra favorevole al nucleare e centro-sinistra invece poco favorevole o anche decisamente contrario (gruppo Vendola).
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Salve radiosi Mi son venuti i brividi qualche mese fa, quando ho sentito la notizia dell'avvio del programma nucleare civile. Mi sembra oramai una scelta obbligata, ma spero tanto venga nominata una commissione di vigilanza indipendente, possibilmente internazionale, per controllare la qualità dei lavori ed il rispetto delle norme in fase di costruzione. Il cocktail locale di mafia, sub-sub-sub-sub appalti, cordate di furbi faccendieri e lavori "in economia" potrebbe rivelarsi devastante a medio termine (... e larghissima scala) in questo campo che non tollera il pressapochismo.
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sioux ha scritto:Salve radiosi Per fortuna radiosi e non ancora radioattivi. In ogni caso non si può che essere totalmente d'accordo sulla tua opinione.
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epipactis ha scritto:sioux ha scritto:Salve radiosi Per fortuna radiosi e non ancora radioattivi\.. - Beh, ho volutamente evitato il gioco di parole, non sono superstizioso ma... ;) - Il nucleare è stato lasciato da parte in Italia per volontà popolare (Referendum se non sbaglio). Il tempo dedicato e sopratutto l'esperienza acquisita (e la sua trasmissione) in questo campo sono primordiali. Oltre all'aspetto che ho evidenziato nel primo post, c'è anche un'enorme incognita sull'aspetto gestione (tecnica) e guida di tali strutture. I Francesi e i Tedeschi sono persino confrontati ad un problema sorprendente: la progressiva perdita di competenze e\o la mancanza di Know How legato al nucleare. In parole povere, in Francia la generazione di ingegneri che ha costruito e pilotato il parco francese sta andando in pensione, e la trasmissione del sapere non è stata assicurata a dovere. L'ultima legislatura ad avere investito seriamente sul nucleare ( formazione addetti \ricerca\sviluppo) è stata quella della grenouille (Mitterrand). Chirac ed il Nano Sarko hanno poi raccolto questo capitale tecnologico senza fornire gli investimenti necessari ad arricchirlo. In Germania (Chi l'avrebbe detto...) è la carenza generalizzata di "cervelli" a destare preoccupazioni. E un discorso molto serio, quello della ripresa del nucleare in Italia. Complesso anche. Ci vorrebbe un formidabile slancio di buona volontà (da tutte le parti) e sopratutto un senso enorme dello stato -e delle responsabilità- per portarlo a termine nel migliore dei modi. Non può essere trattato come un confronto politico o una mera ricerca di consensi, ma bensì come un delicatissimo investimento sul futuro. Ti confesso che sono dubitativo. Salve :)
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Sapendo come vanno le cose in Italia sulla serietà degli appalti e corruzione, costruiscono ospedali ,case ,etc su aeree che per legge andavano bonificate,Figuriamoci fidarsi di costruire centrali nucleari. Bilodiego
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credo che non ci siano alternative al nucleare in italia, fonti alternative possono essere usate certo, ma non riescono a provvedere alla fame di energia, inoltre comprandola da altri paesi la paghiamo carissima, il nostro paese non puo' dipendere sempre e solo da altri, dobbiamo saper pensare a noi stessi e ai nostri figli. Il nucleare di oggi non e' certo quello di 30 anni fa, basta voler fare le cose perbene.
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antonpaco ha scritto: Il nucleare di oggi non e' certo quello di 30 anni fa, basta voler fare le cose perbene.
- No. Non basta la buona volontà; ci vuole competenze. Competenze spinte. Bilodiego ha scritto: Sapendo come vanno le cose in Italia sulla serietà degli appalti e corruzione, costruiscono ospedali ,case ,etc su aeree che per legge andavano bonificate,Figuriamoci fidarsi di costruire centrali nucleari.
Sarebbe comunque un formidabile motore per il tuo paese. Per questo auguro una " sacra ed onesta intesa" politica e sociale su questo progetto. C'è un accordo EDF\ENEL a proposito. Ma ribadisco; vigilanza assoluta oltretutto. Qui non si tratta di costruire una centro Fitness in società. Una Joint Venture (“Sviluppo Nucleare Italia”) è una struttura economica che rischia al massimo il fallimento. L'aspetto tecnico (progettazione costruzione e gestione operativa) e tutt'altra cosa. La faccenda nella sua globalità non si può ridurre all'usufruire di un "piano atomo" fornito da terzi e teoricamente pronto alla messa in opera. C'è la realtà nazionale, politica e sociale, da prendere attentamente in considerazione. - L'orizzonte 2020 per la prima messa in funzione mi sembra ottimista... Diciamo che per evitare irradiazioni, bisognerebbe andarci .... con i piedi di piombo ;)
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Sioux: chapeau! ottima analisi, obiettiva e soprattutto basata su informazioni serie.
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Sai com'è, Epi: Un colpo al cerchio .... - Non posso mica trollare ad oltranza. Una volta tanto faccio il bravo ragazzo. Ma solo quel poco che basta per nutrire l'incertezza...
Ciao :)
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epipactis ha scritto:25 anni fa con il referendum contro il nucleare l'Italia ha fatto una scelta errata e paghiamo care le conseguenze. Ci siamo "denuclearizzati" quando attorno a noi le altre nazioni europee hanno costruito una quantità enorme di centrali, comprando poi dalla Francia energia prodotta dal nucleare. Non avendo poi combustibile fossile, dobbiamo farci dare metano dalla Russia e dalla Libia. Per questo quando Qaddafi viene in Italia può permettersi le pagliacciate che fa, e noi dobbiamo abbozzare. Le centrali nucleari sono costruite in piena sicurezza. La famigerata centrale ucraina di Chernobyl aveva un tecnologia degli anni '50 (era poco più che una grossa pila del modello costruito da Fermi nel '44) e per produrre le quantità di energia pianificate erroneamente dai sovietici, lavorava con i dispositivi di sicurezza disinseriti. Tutti gli incidenti alle centrali nucleari occidentali si sono risolti magari con gravi danni, ma senza significativa perdita di materiale radioattivo. Anche l'uranio ( 238 e 235) non è eterno, ma nei prossimi decenni le centrali avranno come materiale fissile il torio, molto più abbondante, meno costoso e soprattutto con un half life di un centinaio d'anni, contro il miliardo d'anni dell'uranio e del plutonio (che si produce dalla fissione dell'uranio stesso). Nella prossima campagna elettorale ci sarà certamente un dibattito acceso tra centro-destra favorevole al nucleare e centro-sinistra invece poco favorevole o anche decisamente contrario (gruppo Vendola). Quoto in pieno. Quand'era il momento ce la siamo fatta sotto infarciti da un sacco di propaganda antinucleare, quando altri governi più intelligenti facevano le scelte giuste. Adesso, come al solito arriviamo lustri in ritardo a propugnare una scelta ormai obsoleta e sul viale del tramonto. Non sarà che ormai finita l'alta velocità, le cazzate sul ponte di Messina, i nostri politici sono a secco di fonti per appalti truccati, commissioni mangia soldi ed altre amenità del genere??? E poi, perchè all'epoca c'è voluto un referendum per dire no, mentre adesso quattro politici di m... decidono a favore del si, calpestando le decisioni del "popolo italiano"? Eppure certi ignobili personaggi sbrodolano sempre queste due parole, quando si tratta di legittimare la loro presenza in parlamento... Adesso è il momento di impegnarsi su eolico e solare, non come sostituto del fossile, ma in attesa della fusione (non quella fredda) che è la vera energia del futuro. E nelle ricerche sulla fusione che dovrebbero essere investite le nostre tasse, non su uno sfigato ponte di 15km!! Così forse potremo essere finalmente all'avanguardia della tecnologia in un settore importante e trarne i benefici.... tanto per la cronoaca, l'ultima volta che l'Italia fu veramente all'avanguardia in qualcosa di tecnologico, fu nel settore dell'aviazione nei lontani anni '30. Sarà ora dopo quasi cent'anni di rifare una scelta intelligente, o no? Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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NUCLEARE ? NO GRAZIE. Ognuno è libero di avere il proprio pensiero. Non voglio dilungarmi troppo, solo alcune considerazioni, sapete quanto verranno a costare queste centrali ? una montagna di soldi, quelli che verranno preventivati, lieviteranno a dismisura, e per ammortizzare questi costi ci vorrà un secolo, l'anno della messa in funzione, se si faranno ???? si arriverà forse al 2030, quando altri paesi ne avranno già dismesse molte per sostituirle con nuove fonti. Problema gravissimo di cui si parla troppo poco, LE SCORIE ????????? ecco quello che lasceremo ai ns figli e nipoti, io ci rifletterei ben bene prima di dire che è una necessità.
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Iscritto dal : 3/11/2009 Posts: 2,276
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dead ha scritto:Adesso è il momento di impegnarsi su eolico e solare, non come sostituto del fossile, ma in attesa della fusione Putroppo eolico e solare sono fonti energetiche a basso contenuto di entalpia per cui possono costituire un surrogato energetico solo a nuclei abitativi molto piccoli. Un'abitazione di montagna per due persone può già essere energeticamente sufficiente con un collettore solare e pannelli fotovoltaici usando per il riscaldamento biogas ottenuto dai rifiuti. Questo è impossibile per grossi nuclei o per le città (e pensiamo poi alle metropoli di milioni di abitanti!). L'energia di fusione è effettivamente l'unica soluzione ma la risoluzione dei vari problemi tecnologici è stata assolutamente ostacolata dai petrolieri e dai politicanti (non uso volutamente il termine "politici"). Alcuni anni fa Rubbia qui a Trieste con il nostro sincrotrone aveva proposto per qualche decina di miliardi di lire di allora di utilizzare l'impianto esistente per un progetto di fattibilità sulla fusione stessa. Purtoppo non se ne è fatto niente ed abbiamo perso un'occasione unica!
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Iscritto dal : 1/5/2008 Posts: 2,336
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Il progetto I.T.E.R è finalmente in fase di decollo. E un esempio unico di collaborazione quasi globale sulla tecnologia di fusione, collaborazione portata avanti tra 1000 difficoltà in un periodo di vacche magre. Comunque sta, la fase di sfruttamento industriale - se arriva- è per dopo domani (40 anni ...se tutto va bene). Condivido l'opinione di Epi: non penso che le energie alternative possano fronteggiare il fabbisogno energetico fino all'arrivo della fusione calda. Il nucleare "tradizionale" è dunque una via obbligatoria da seguire per un periodo assai lungo. C'è solo da sperare che non diventi una Via Crucis. Fonte: www.casaeclima.com, wikipedia.org
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Iscritto dal : 12/27/2008 Posts: 2,018
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vi sono altre energie alternative rinnovabili il nucleare è la peggiore incominciamo magari dall'idrogeno
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Iscritto dal : 3/11/2009 Posts: 2,276
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thepiratebay ha scritto:vi sono altre energie alternative rinnovabili il nucleare è la peggiore incominciamo magari dall'idrogeno Per produrre idrogeno c'è bisogno di una fonte di energia primaria quale fossile o nucleare........ Con l'idrogeno si sostituirebbero gli attuali motori endotermici che utilizzano come combustibile i derivati dal petrolio con motori che utilizzano idrogeno. Si ridurrebbe certamente l'inquinamento da CO e CO2, NOx ma resterebbe il problema principale: produrre idrogeno. C'è poi un grosso errore ideologico di fondo: nessuna energia è rinnovabile, ma solo trasformabile. (Nulla si crea o si distrugge ma solo si trasforma; lo affermava già qualche anno fa un compatriota di Sioux, un tale Lavoisier che perse letteralmente la testa per la chimica....).
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Iscritto dal : 3/2/2010 Posts: 2,994
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Istintivamente concordo con il pensiero di Dead,anche se devo ammettere la mi ignoranza in materia per esprimere un opinione vera con cognizione di causa,quello che mi lascia perplesso è che i governanti a a Roma sono favorevoli ,quelli della stessa area politica, i governatori delle regioni ,manco uno che vuole il nucleare sul suo territorio, mi sa che vederemo altre barricate in proposito. Bilodiego edit non ero aggiornato sul Piemonte .
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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sioux ha scritto:
E un discorso molto serio, quello della ripresa del nucleare in Italia. Complesso anche. Ci vorrebbe un formidabile slancio di buona volontà (da tutte le parti) e sopratutto un senso enorme dello stato -e delle responsabilità- per portarlo a termine nel migliore dei modi. Non può essere trattato come un confronto politico o una mera ricerca di consensi, ma bensì come un delicatissimo investimento sul futuro.
Ecco, qui secondo me hai colto il punto centrale. Quello che temo di più infatti è il nucleare "all'amatriciana" o se preferisci "spaghetti e mandolino". Cioé, che la discussione si ideologizzi di nuovo, anziché guardare ai contenuti (cioé alle risultanze della tecnologia e della scienza, e all'interesse del nostro Paese). Qualche segnale c'é, purtroppo. Il Governo ha rallentato, fa fatica a dominare una questione complessa e seria come il nucleare e teme di perdere consensi quando dovrà prendere posizione sulle localizzazioni. Un altro versante di debolezza, sono le conflittualità istituzionali: tutti i Presidenti di Regione (escluso il Piemonte) hanno detto che non vogliono il nucleare. Se dobbiamo pensare di andare avanti a suon di ricorsi (Tar, poi Consiglio di Stato, poi Consulta), stiamo freschi. Ecco perché hai detto bene: dovrebbero guidarci serietà scientifica, senso dello stato e consapevolezza del nostro bene e interesse futuro.
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Manca anche una cultura scientifica che permetta al cittadino di conoscere effettivamente cosa sia il nucleare. Negli anni '50 l'Italia è stata invasa dalle centrali idroelettriche che hanno apportato danni irreversibili all'ambiente. Il disastro del Vajont è stato il frutto della fame d'energia (e anche della speculazione più aberrante) degli anni '50. Però il termine "energia elettrica" non faceva paura alla gente, mentre "nucleare" nell'immaginario collettivo si associa all'idea di radiazioni devastanti e funghi atomici. Se dal punto di vista della sicurezza gli ingegneri ed i fisici ci possono rassicurare e garantire la massima tranquillità, resta la questione dello stoccaggio dei rifiuti nucleari, che è il vero problema. Se vogliamo aggiungere ancora il pericolo di atti terroristici, allora veramente il futuro ci fa paura. Ma un futuro senza energia sarebbe ancora più terribile perchè torneremmo nel buio del Medio Evo.
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