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Università on line, ne sapete qualcosa? Opzioni
ma13irob
Inviato: Saturday, March 06, 2010 7:46:51 PM

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Posts: 531
epipactis: vero, anche se è un peccato..
epipactis
Inviato: Saturday, March 06, 2010 9:24:51 PM
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ma13irob ha scritto:
epipactis: vero, anche se è un peccato..

Non scoraggiarti; è meglio un piccolo dispiacere prima che un grosso bidone dopo. Le Università italiane pur nei loro limiti, restano ancora performanti; scegli il percorso che ti è più confacente e fatti sotto. Auguri di cuore!
monsee
Inviato: Sunday, March 07, 2010 12:53:15 PM
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ma13irob ha scritto:
Monsee, ginodalcol, vi avevo mandato una comunicazione per un problema nei messaggi personali:per caso l'aveto letto? Grazie

Messaggio ricevuto, amica mia... Ti ho subito risposto, peraltro, tramite la messaggeria di Aiutamici. Controllaci: dovresti trovarlo. Se non fosse così, dimmelo e te lo re-invio.
In quanto alla questine del "valore legale", si tratta di un criterio di scelta -a mio parere- abbastanza privo di valore...
Non conta se il tuo "pezzo di carta" vien riconosciuto dalla Legge oppure no. Non conta affatto, a dirla tutta, manco il materiale "pezzo di carta", a parer mio.
Quello che conta è l'aver imparato per davvero, l'aver sviluppato con intelligenza e impegno competenze specifiche, concrete e approfondite nel campo di proprio interesse.
In questo senso, la Open University britannica ha valore (che poi l'Italia voglia riconoscerglielo oppure no, non conta assolutamente: ci rimette solo e unicamente l'Italia, a non aver in tante sue troppo burocratizzate Facoltà i Corsi che son capaci di offrire alla Open University... perché il voler dare valore al "pezzo di carta" PER LEGGE, come per un editto divino [come impone -insensata- la Legge italiana], anziché sulla base pura e semplice delle REALI effettive competenze e del prestigio conquistato "in concreto" da ciascuno "sul campo" [come prescrive l'etica britannica, che guarda dritta al merito e non solo alla "forma"], è solamente un'altra delle tante forme che storicamente assume l'ottuso provincialismo italiota che la Santa Sede [unicamente al fine di meglio poter "imperare"], lungo i secoli, ha diffuso per tutto il Paese a piene mani).
epipactis
Inviato: Sunday, March 07, 2010 8:40:36 PM
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Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
monsee ha scritto:

In quanto alla questine del "valore legale", si tratta di un criterio di scelta -a mio parere- abbastanza privo di valore...
Non conta se il tuo "pezzo di carta" vien riconosciuto dalla Legge oppure no. Non conta affatto, a dirla tutta, manco il materiale "pezzo di carta", a parer mio.
Quello che conta è l'aver imparato per davvero, l'aver sviluppato con intelligenza e impegno competenze specifiche, concrete e approfondite nel campo di proprio interesse.
In questo senso, la Open University britannica ha valore (che poi l'Italia voglia riconoscerglielo oppure no, non conta assolutamente: ci rimette solo e unicamente l'Italia, a non aver in tante sue troppo burocratizzate Facoltà i Corsi che son capaci di offrire alla Open University... perché il voler dare valore al "pezzo di carta" PER LEGGE, come per un editto divino [come impone -insensata- la Legge italiana], anziché sulla base pura e semplice delle REALI effettive competenze e del prestigio conquistato "in concreto" da ciascuno "sul campo" [come prescrive l'etica britannica, che guarda dritta al merito e non solo alla "forma"], è solamente un'altra delle tante forme che storicamente assume l'ottuso provincialismo italiota che la Santa Sede [unicamente al fine di meglio poter "imperare"], lungo i secoli, ha diffuso per tutto il Paese a piene mani).

Sono pareri che sono condivisibili nella sostanza, però resta il fatto reale, al di là della discussione fine a sè stessa, che se in Italia a fini lavorativi viene richiesto un diploma o laurea a valore legale, qualsiasi altro "pezzo di carta" rilasciato da una qualsiasi istituzione per quanto prestigiosa ed indipendentemente dalle reali ed effettive competenze personali, resta sempre e solo "un pezzo di carta". Personalmente sono contrario al valore legale del titolo di studio che di per sè non garantisce nulla (quante lauree sono state comprate...) e mi sono sempre meravigliato della concordanza "bipartisan" dei nostri politici a volerlo assolutamente mantenere. Trovo inutile il corollario dell'ultima parte dell'intervento; cosa c'entra la "Santa Sede" con la diffusione dell'"ottuso provincialismo italiota "?
monsee
Inviato: Monday, March 08, 2010 1:40:20 AM
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Iscritto dal : 4/5/2005
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epipactis ha scritto:
Personalmente sono contrario al valore legale del titolo di studio che di per sè non garantisce nulla (quante lauree sono state comprate...)

Com'è -spero- ben chiaro, anch'io sono della tua identica opinione.
epipactis ha scritto:
Trovo inutile il corollario dell'ultima parte dell'intervento; cosa c'entra la "Santa Sede" con la diffusione dell' "ottuso provincialismo italiota"?

Il riferimento del "corollario" (che poi, più che un semplice corollario, è anzi la vera causa, l'origine -anche storica- del problema in questione) è alla ben nota tendenza di certa (dominante) cultura italiana ad arroccarsi nel chiuso del proprio orticello: atteggiamento provincialistico di lunga data e d'origine assai antica che ci deriva da lunghi secoli di "lavorio sottile" (anche culturale) fatto proprio dalla Santa Sede al fine di tenere "separati" quanto più possibile i popoli fra loro (da qui, anche il campanilismo tipico italiota, per esempio, marcito frutto dell'Italia dei Comuni) così da poter meglio dominarli (magari, anche mettendoli "l'uno contro l'altro", quando serve).
Anche l'intellighenzja italica (inclusa quella strettamente accademica) è da sempre asservita a queste logiche d'utile chiusura culturale.
Perfettamente naturale, in questo senso, che il merito, qui in Italia, abbia -alla fin fine- scarso peso e contino assai più i "titoli" che si possono vantare (ancorché vuoti e magari anche comprati o addirittura taroccati) di quel che non conti quanto effettivamente fatto, invece, in concreto, sul campo.
Personalmente, se mai mi capitasse di dover assumere qualcuno, NON terrei in alcun conto i "titoli di studio" che mi porta, ma baderei piuttosto a scegliere chi sa per davvero fare al meglio il suo proprio lavoro (che poi ne abbia oppure no anche "titolo" legale, purché lo sappia far comunque al meglio, per la mia ottica di vita conta poco).
ma13irob
Inviato: Tuesday, March 09, 2010 2:18:36 PM

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Posts: 531
Monsee ed epipactis, le vostre considerazioni sono condivisibili e profondamente motivate.
Vorrei fare un aggiornamento che mi sembra dovuto: ho ricevuto le brochures della O.U.
Lo debbo dire: sono ancora più interessanti di quello che si legge sul sito ( e dire che il sito è vasto..). Avevo chiesto informazioni in particolare su alcuni corsi e mi sono arrivati dei veri e proprii mini-manuali di ogni corso di studio, con delle materie, che neanche mi sognavo.. Mi piacerebbe che li leggeste.
Io spero di esprimere bene ciò che penso, altrimenti mi dispiacerebbe. Ma ora io penso: " quando un adulto, come me, decide di riavvicinarsi allo studio, lo fà con consapevolezza e curiosità. Si tratta di scegliere tra un corso di studio riconosciuto e più spendibile (cosa ragionevole) ed uno studio non riconosciuto, ma moderno, aggiornato, super interessante. Anxious Anxious Anxious
Comunque sia, vedo che i siti delle università si aggiornano in maniera rapidissima e sono sicura che nel giro di poco tempo ci saranno altre innovazioni.Scriverò di nuovo alla O.U., per sentire se ci sia una sorta di probabilità di fare gli esami, come dire, in "parallelo alla legge italiana".
Sarebbe bello parlare con qualche iscritto alla O.U. oppure a qualche iscritto a Modena /Reggio Emilia.
Granuz, mi piacerebbe tanto leggere cosa ne pensi tu, se fosse possibile Angel
Appena ho novità, vi aggiorno.
A presto.
epipactis
Inviato: Tuesday, March 09, 2010 11:16:33 PM
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Ormai hai perfettamente recepito le possibilità offerte dalla O.U. e dai corsi delle varie Università italiane. Certamente seguire corsi meno tradizionali può essere molto appagante: prima del mio pensionamento ho partecipato ad un progetto di e-learning (apprendimento tramite strumenti informatici) sulle biotecnologie con annessi laboratori.E' stato entusiasmante, ma me lo sono potuto permettere perchè avevo già un lavoro sicuro alle spalle ed un titolo accademico "certificato". Certamente se fossi stato uno studente o giovane laureato in cerca di prima occupazione, il tutto si sarebbe risolto con un bidone ( a parte l'accrescimento culturale ma "carmina non dant panem") perchè per un anno di lavoro ho ricavato 600 euro (che ho investito in una digireflex Nikon). Pertanto se si guarda solo all'aspetto culturale certamente un corso universitario appagante è la scelta migliore, se invece bisogna reinvestire il danaro speso per gli studi, bisogna andare con i piedi di piombo. Sarebbe interessante avere altre informazioni da chi ha realmente usufruito dei corsi O.U., perchè sulla carta e sulle brochures informative anche le nostre Università promettono mirabilie. In ogni caso avrai sempre da noi affetto, simpatia ed incoraggiamento per il proseguimento dei tuoi studi (detto per inciso tenere sempre occupata la mente è il miglior modo per sentirsi e tenersi giovani e non sentire mai il peso del tempo che passa).
monsee
Inviato: Wednesday, March 10, 2010 2:16:58 PM
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Iscritto dal : 4/5/2005
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La cosa che conta (e quoto Epipactis nel dire che le cose stan così) è che tu abbia compreso come davvero stan le cose.
Personalmente, fra l'ottenimento di un titolo che mi apre la strada al lavoro e al guadagnar dei soldi (ma non mi forma con la completezza che vorrei) e un altro che non mi fornisce accesso a niente (né soldi né lavoro), ma che mi mette in grado di imparare per davvero e far, poi, le cose per bene, sceglierei -senza esitazione alcuna- la seconda alternativa. Si può andare a lavorar tranquillamente all'estero, se serve.
Perché ad essere sbagliata (e totalmente), a parer mio, è l'impostazione italica, non quella del mondo anglosassone.
epipactis
Inviato: Wednesday, March 10, 2010 2:21:31 PM
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Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
monsee ha scritto:
Si può andare a lavorar tranquillamente all'estero, se serve.

Solo se si è molto giovani, non si hanno legami affettivi e si è molto ottimisti.......
ma13irob
Inviato: Monday, November 15, 2010 9:58:07 PM

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Iscritto dal : 3/14/2009
Posts: 531
Ciao.
Dopo tanto tempo, mi sento di dare il mio contributo a questo lungo topic sull'Università on line.
Avevo deciso di iscrivermi ad Urbino, ho messo via per mesi la cifretta per l'iscrizione, ma al momento decisivo ho avuto l'amara sorpresa: la tassa di iscrizione rispetto lo scorso anno era molto più alta. Non volevo mollare, ma neanche pagare così tanto per qualcosa che alla fine, mi sembrava un salto nel buio.
Presa dallo sconforto -anche un bel po' arrabbiata-ho preso a navigare il web...alla fine ho trovato e mi sono iscritta qui:
http://www.uopeople.org/
Da pochi giorni mi hanno comunicato che sono stata ammessa e sono pronta per questa avventura insolita.
Non é riconosciuta, ma alla fine il mio obiettivo è imparare.
Speriamo bene, non sarà facile; io sono iscritta a "Computer and Science".
A presto.
maidavale
Inviato: Saturday, December 15, 2012 5:54:48 PM
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Iscritto dal : 12/15/2012
Posts: 2
buona sera a tutti,
arrivo con 2 anni di ritardo ma l'importante è arrivare :)
Sono capitata qui per caso, stavo cercando online la corrispondenza italiana per la votazione del bachelor che ho appena preso preso presso la Open University.
Confermo quello che ha scritto qualcuno in precedenza: la OU non è automaticamente riconosciuta in italia, come del resto nessuna altra università straniera credo lo sia appunto perchè in italia sono riconosciute solo le lauree rilasciate da istituti italiani riconosciuti dallo stato.
Nel mio caso la cosa mi importa poco: risiedo in svizzera dal 2002 e ho iniziato questo corso di laurea per un mio personal development e non tanto per ragioni lavorative. Ma ho una domanda da farvi: siete sicuri che sia assolutamente necessario che il titolo di studio sia riconosciuto legalmente nel bel paese? perchè io non ho mai visto niente del genere se non nel pubblico. Non ho mai visto nelle aziende dove ho lavorato che un candidato venisse respinto per dubbi sulla sua laurea: si fa invece attenzione alle competenze e precedenti esperienze lavorative. Se uno parla n lingue, ha esperienza in n mansioni, non credo proprio che questo dettaglio faccia la differenza.
maidavale
Inviato: Saturday, December 15, 2012 6:04:47 PM
Rank: Newbie

Iscritto dal : 12/15/2012
Posts: 2
dimenticavo.

la mia esperienza con la OU è stata molto positiva. La OU non è una università per calciatori nata l'altro ieri, ma è stata fondata dal 69 per volere del governo labour ed ha permesso di studiare a distanza a moltissime persone che lavorano. Io stessa ho un lavoro a tempo pieno e mai avrei potuto nè voluto lasciarlo per seguire le lezioni presso qualche istituto specie con i mezzi che ci sono al giorno d'oggi.
Tutorials online, tutors sempre disponibili via mail o telefono per spiegazioni e gruppi di studenti divisi per zone geografiche con un massimo di 15 studenti facenti capo a un tutor. Per francese ho anche fatto una settimana di residential school obbligatoria in normandia organizzata alla perfezione.
La OU in UK è molto ben vista dai datori di lavoro perchè chi ci va è gente che già lavora o ha famiglia (anche se negli ultimi anni molti giovanissimi si sono iscritti) quindi l'impegno che ci si mette è il triplo rispetto a quello di uno studente 20enne classico che studia e basta. E' anche vero però che i corsi sono 'pensati' per gente che lavora, per cui non studi solo su libri di testo ma hai delle specie di utilissimi bigini che ti spiegano come affrontare il piano di studio.
Ho imparato moltissimo specie ad argomentare in maniera accademica, quindi critica, che è ben diverso dal sapere a memoria date & fatti. Purtroppo non posso fare un paragone con l'università italiana perchè non ci sono mai andata (me ne sono andata dall'italia a 22 anni, nel 2001).
in bocca al lupo! sono molto soddisfatta del mio First Class bachelor in european studies :)
epipactis
Inviato: Sunday, December 16, 2012 7:12:58 PM
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Iscritto dal : 3/11/2009
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maidavale ha scritto:
buona sera a tutti,
Ma ho una domanda da farvi: siete sicuri che sia assolutamente necessario che il titolo di studio sia riconosciuto legalmente nel bel paese? perchè io non ho mai visto niente del genere se non nel pubblico. Non ho mai visto nelle aziende dove ho lavorato che un candidato venisse respinto per dubbi sulla sua laurea: si fa invece attenzione alle competenze e precedenti esperienze lavorative. Se uno parla n lingue, ha esperienza in n mansioni, non credo proprio che questo dettaglio faccia la differenza.

In un'azienda privata possono essere assunti candidati ritenuti idonei anche se sprovvisti di laurea, almeno se lo statuto dell'azienda non lo richieda specificatamente. Nel pubblico invece la laurea deve avere valore legale e quindi deve essere stata rilasciata da un'università legalmente riconosciuta. C'è un altro dettaglio: nessuno può fregiarsi del titolo di "dottore" in qualcosa che richieda una laurea se non è in possesso della relativa laurea legale. Per cui un laureato in economia presso qualche università riconosciuta può farsi chiamate "dottore " (vezzo molto italiano peraltro...) ma se ha conseguito lo stesso titolo di studio presso una O.U., per la legge italiana è reato se si dichiara come tale.
ma13irob
Inviato: Sunday, December 16, 2012 8:31:27 PM

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Posts: 531
Ciao a tutti.
Ogni tanto passo da qui a dare un'occhiata ed ho visto il mio vecchio thread.
Attualmente sono circa al secondo anno, calcolando i crediti che ho ottenuto dai corsi.
Non ce l'ho fatta a seguire "computer science" perchè è difficilissima e richiedeva delle conoscenze precedenti molto
alte, che io non avevo. Siccome ci sono molti esami di cultura generale e mi dispiaceva tanto mollare, dato che avevo già dato abbastanza esami, sono passata a "business administration".
Sono contenta di questa scelta, perchè sono migliorata tanto in inglese, dato che praticamente ogni giorno da 2 anni a questa parte scrivo, posto, leggo in questa lingua straniera.
Ho dato esami molto belli, tra cui storia dell'arte, psicologia, sociologia, etica e responsabilità sociale, ed esami che riguardano il bilancio, il marketing, ecc..
I miei compagni vengono da ogni parte del mondo e spesso, la parte più istruttiva è quella delle comunicazioni con loro, le loro esperienze, religioni, cultura, valori, ecc..
Faccio fatica a seguire, tuttavia le mie attuali nuove conoscenze mi hanno aiutato tantissimo sul lavoro, soprattutto per quanto riguarda il gruppo, la gestione delle spese (anche in famiglia), il bilancio, il budget. In aggiunta, devo dire che ho trovato lavoro fisso a maggio di questo anno, ho fatto una selezione in varie fasi, con psicologo e test da 200 domande: la mia scelta scolastica ha favorevolmente impressionato il mio selezionatore.
È stata una soddisfazione per me ed anche per gli scettici; ci sto mettendo tanto impegno per questi studi e sono stata felice di vedere che i miei sforzi sono stati riconosciuti.
All'inizio mi sembrava un salto nel buio, invece negli Stati Uniti e non solo, molte scuole offrono corsi on-line.
Per ora è tutto, spero un giorno di postare il messaggio definitivo e dirvi: "ragazzi ho finito". Dovrebbe essere tra 2 anni.
In realtà, non è così: non voglio mai smettere di studiare...quando avro' terminato, non saro' un dottore, ma cerchero' delle nuove cose da imparare Angel
epipactis
Inviato: Sunday, December 16, 2012 8:46:48 PM
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ma13irob ha scritto:

In realtà, non è così: non voglio mai smettere di studiare...quando avro' terminato, non saro' un dottore, ma cerchero' delle nuove cose da imparare Angel

Questa è la giusta filosofia di vita: tanti complimenti per i risultati raggiunti sinora e auguri per i prossimi successi. Ad maiora!
ma13irob
Inviato: Sunday, December 16, 2012 9:20:37 PM

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Grazie mille epipactis, detto da te mi fa particolarmente piacere.
Qualcuno mi da anche della pazza ma io alla fine sto bene così.
Invece debbo sottolineare una nota dolente riguardo la pigrizia del mio cervello: accidenti, sono vecchiotta e, lo giuro, a forza di sforzare le meningi per comunicare in inglese, ho iniziato a balbettare!!!
Lo giuro, quando sono stanca, ogni tanto mi inceppo Anxious Whistle d'oh!
davix
Inviato: Thursday, December 20, 2012 7:41:35 PM

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Iscritto dal : 2/4/2011
Posts: 4,198
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Il sito è gestito e curato dalle migliori univerisità del mondo (anglosassone). Per rendere fruibile il contenuto al maggior pubblico possibile trascrivono il parlato in sottotitoli. Per fortuna Applause


Al momento non si ottengono "crediti" trasferibili all'interno del sistema accademico.
Però, sono in atto delle procedure American Council on Education to Evaluate Credit Equivalency for Coursera’s Online Courses


davix
Inviato: Friday, December 21, 2012 7:49:39 PM

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Iscritto dal : 2/4/2011
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ma13irob ha scritto:
Ciao a tutti.
Ogni tanto passo da qui a dare un'occhiata ed ho visto il mio vecchio thread.
Attualmente sono circa al secondo anno, calcolando i crediti che ho ottenuto dai corsi.
Non ce l'ho fatta a seguire "computer science" perchè è difficilissima e richiedeva delle conoscenze precedenti molto
alte, che io non avevo.



Dai, riprovaci con questo Introduction to Computer Science




UDACITY www.udacity.com

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ma13irob
Inviato: Friday, December 21, 2012 10:01:33 PM

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ciao davix, grazie per il link, ora vado a vedere poi ti dico.
Business administration mi piace molto, ma quando avro' terminato, potrei seguire il tuo consiglio.
Scusa se non ho risposto subito, in questo giorni sono molto impeganta con il lavoro.
ma13irob
Inviato: Friday, December 21, 2012 10:12:10 PM

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Bello, caspita. Grazie mille Applause
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