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paolopa ha scritto:monsee,per quel che mi concerne CHIUNQUE puo' fare l attivita' sessuale che piu' gli aggrada,purchè sia tra adulti consenzienti.quello che non tollero,se le cose sono andate come sembra siano andate,è che un uomo pubblico(chiunque e qualsiasi carica ricopra)possa cedere ad un ricatto senza denunciarlo,e che invece che raccontare la verita' alla prima occasione cerchi,con tecniche che farebbero invidia a walter bonatti,di arrampicarsi sugli specchi alla ricerca di una dignitosa via d uscita.queste sono le cose che gli contesto e che,secondo me,lo avrebbero dovuto moralmente obbligare alle dimissioni.poi,se preferisce un travestito ad una donna,sono solo affari suoi,non puo fregarmene di meno,e non certo per questo avrei meno stima di una persona che stimo. Sono della stessa opinione.
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paolopa ha scritto:...poi,se preferisce un travestito ad una donna,sono solo affari suoi,non puo fregarmene di meno,e non certo per questo avrei meno stima di una persona che stimo. Allora dov'è il limite, che cosa ci fa capire che - oltre lo scandalo politico - c'è evidentemente anche uno scandalo sessuale? il fatto che sia sposato? o che sia stato con un trans? Lo chiedo non per provocazione, ma per capire meglio la situazione. E dato che stiamo discutendo senza bigotteria.
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Non è mi pare sensato dire che "il vero male" sia il "cedere al ricatto". Non è quello, il problema. Mi par più verosimile affermare che il vero problema (posto vi sia un problema, che può anche non esserci) è quella situazione, magari a noi ignota epperò ben precisa, che ha messo la persona (o il gruppo o anche il partito) a cedere al ricatto... In questo caso, mi par ci sia lo sforzo (da parte della componente ex-DC dell'attuale PD [specie quella che viene dalla Margherita]) di non cedere il controllo della situazione alla componente "nemica" [quella che proviene dall'ex-PCI]), sforzo che -per poter prevalere- richiede una base finanziaria alquanto ampia... tale da consentire di tenere sotto scacco, per l'intero decennio a venire, i "compagni di partito" di provenienza ex-comunista... Non c'è, ho il sospetto, alla base di tutto, tanto una lotta contro la parte politica ufficialmente "avversa" (ovvero, contro il PdL): lo sforzo (fallito con l'emerger del cosiddetto "scandalo Marrazzo" [emersione forse dovuta all'intervento di quegli stessi "amici" che il piano attuato puntava ad affossare] che ora bisogna subito insabbiare), verosimilmente, puntava a cumular risorse nascoste destinate a combattere gli "amici" ex-comunisti nella lotta quotidiana per il controllo del Partito Democratico. Ripeto: si tratta di una ipotesi speculativa pura e semplice. Un rude e confuso canovaccio privo d'ogni prova (e che, se rispondesse al vero, prove non ne avrà mai, giacché non è interesse di nessuno che ne ottenga), ma che sembra spiegare decisamente bene l'attuale situazione. Non credo, insomma, che quello che conta, qui, sia davvero "il ricatto", né il cosiddetto "scandalo sessuale". Sospetto sia invece -more solito- il denaro...
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square ha scritto:paolopa ha scritto:...poi,se preferisce un travestito ad una donna,sono solo affari suoi,non puo fregarmene di meno,e non certo per questo avrei meno stima di una persona che stimo. Allora dov'è il limite, che cosa ci fa capire che - oltre lo scandalo politico - c'è evidentemente anche uno scandalo sessuale? il fatto che sia sposato? o che sia stato con un trans? Lo chiedo non per provocazione, ma per capire meglio la situazione. E dato che stiamo discutendo senza bigotteria. Se una persona tradisce la propria moglie a cui ha giurato fedeltà per quale motivo non dovrebbe tradire anche i propri elettori che manco li conosce? Nel caso del politico la regola vale sia per la SX che per la DX; inoltre considerate che chi ha uno scheletro nell'armadio è facile preda di ricatti situazione non consona alla politica. Ora io penso sempre male, sono maligno e, come direbbe qualcuno, comunista ma per quale motivi Mister B ha chiamato Mister M per dirgli che aveva il filmato ma non lo pubblicava? Certamente non perchè è un filantropo ma per farglielo sapere.
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Non vedo alcuna stretta relazione fra quello che si prova per la propria moglie (che la si ami o la si odi) e quello che si prova per i propri elettori... Son mondi (non solo socialmente, ma anche psicologicamente) fra loro assai distanti, che non hanno in comune proprio niente.
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DOPPIO INVIO. Non so com'è successo, ne domando scusa.
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crilupa ha scritto: Se una persona tradisce la propria moglie a cui ha giurato fedeltà per quale motivo non dovrebbe tradire anche i propri elettori che manco li conosce? Nel caso del politico la regola vale sia per la SX che per la DX; inoltre considerate che chi ha uno scheletro nell'armadio è facile preda di ricatti situazione non consona alla politica. Ora io penso sempre male, sono maligno e, come direbbe qualcuno, comunista ma per quale motivi Mister B ha chiamato Mister M per dirgli che aveva il filmato ma non lo pubblicava? Certamente non perchè è un filantropo ma per farglielo sapere.
Quindi ogni politico che tradisce la moglie dovrebbe più o meno dimettersi. Ed il fatto del trans c'entra o non c'entra affatto? Sono curioso di sapere se voi maschietti accettate con naturalezza la possibilità di rapporti con un tizio/a in uno stadio indefinito di evoluzione femminile.
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square ha scritto:[ Ed il fatto del trans c'entra o non c'entra affatto? Sono curioso di sapere se voi maschietti accettate con naturalezza la possibilità di rapporti con un tizio/a in uno stadio indefinito di evoluzione femminile. Stiamo scivolando in terreno pericoloso, perchè entriamo nel campo delle piscopatologie che sono di stratta competenza medica, per cui qualsiasi nostro intervento potrebbe essere scorretto, proprio perchè non siamo qualificati ad esprimerci in una materia tanto delicata.
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epipactis ha scritto:Stiamo scivolando in terreno pericoloso, perchè entriamo nel campo delle piscopatologie che sono di stratta competenza medica, per cui qualsiasi nostro intervento potrebbe essere scorretto, proprio perchè non siamo qualificati ad esprimerci in una materia tanto delicata.
No,no, credimi, non chiedo per morbosità, ma perchè mi è parso che le idee non siano affatto chiare, malgrado una parte o l'altra porti spiegazioni con tutta sicurezza. Molti hanno detto che ognuno a casa propria può fare ciò che vuole ... il che significherebbe che i rapporti (non solo sessuali) anche con trans siano ormai accettati normalmente. Altri mi sembra considerino la cosa degna di scandalo anche per una persona normale che vi si coinvolgesse; e tu parli di patologie psicologiche, cosa ancora più seria. Ma l'imbarazzo con cui ne parliamo, e lo scandalo enorme, significano - secondo me - che questi rapporti non sono affatto accettati con naturalezza; e che proprio qui sta lo scandalo.
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mi sembrava di essere stato chiaro nell esprimere il mio pensiero,lo ripetero' perchè evidentemente non lo sono stato:non ho parlato di scandalo sessuale,a me che tizio,caio o sempronio preferiscano dei maschietti vestiti da donna a delle donne non fa ne caldo ne freddo,se sono buoni amministratori,onesti e capaci basta e avanza.invece,se un amministratore non denuncia un tentativo di ricatto che subisce,ed anzi paga come un banco,non mi da nessuna garanzia di essere un buon dirigente pubblico,magari sbagliero',ma questo è il mio pensiero. david letterman sarebbe stato l esempio da seguire,non pinocchio. @monsee,possiamo ipotizzare nel nostro intimo tutto cio che vogliamo,non avremo mai risposte,almeno non credo,io ho detto,e ne sono profondamente convinto,che il vero problema è avere un amministratore incapace di farsi carico dei propi errori.di piu',avvallare col suo comportamento un atto odioso come il ricatto.per quel che mi concerne se avesse immediatamente denunciato quello che stava succedendo la sua immagine ne sarebbe uscita rafforzata.non voglio imporre il mio modo di vedere le cose,ma credo che non pochi avrebbero fatto la stessa considerazione.
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square ha scritto: Quindi ogni politico che tradisce la moglie dovrebbe più o meno dimettersi. Ed il fatto del trans c'entra o non c'entra affatto? Sono curioso di sapere se voi maschietti accettate con naturalezza la possibilità di rapporti con un tizio/a in uno stadio indefinito di evoluzione femminile.
Premetto che non mi interessa se uno/a vada con uno/a sono affari e gusti suoi, io sono uomo e mi piacciono le donne gli altri facciano come vogliono. La questione del politico è solo di correttezza, affidabilità, credibilità e fiducia che si può trasferire tranquillamente anche nel rapporto di coppia a maggior ragione nel matrimonio. Lo sò che questo è un concetto difficile o sconosciuto a molti (l'uomo sposato che và a donne è un figo) ma la credibilità di una persona deve essere a 360° e deve essere credibile nella vita pubblica, nella professione e nella vita privata.
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Le posizioni di Paolopa e Crilupa mi sembrano molto assennate ed ampiamente condivisibili, espresse molto chiaramente e con la ponderatezza che una situazione così delicata richiede. Quanto "ai tizi in uno stato indefinito di evoluzione femminile" sono persone che sono a loro volta vittime di una società moralmente corrotta che le sfrutta come "fenomeni" per appagare pulsioni che rientrano, lo ripeto, nelle psicopatologie. Sono anche queste persone delle vittime, perchè credo che nel loro intimo siano estremamente infelici in quanto sono costrette a non essere psicologicamente nè uomini nè donne.
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square ha scritto:Sono curioso di sapere se voi maschietti accettate con naturalezza la possibilità di rapporti con un tizio/a in uno stadio indefinito di evoluzione femminile. Per come la vedo io, non c'è nulla di "innaturale". Si ama (o non si ama) una persona, innanzitutto. Poi, gioca un grosso ruolo il gusto personale (che, per sua propria natura, conta unicamente per il singolo in questione e non è di certo adatto a ricavarne regole generali). Non ritengo, peraltro, vi sia alcunché di "patologico" nel preferire una sessualità che non è quella -nella società dell'epoca- più diffusa e comunemente accettata. Sicché, non ho assolutamente niente contro gli eterosessuali, gli omosessuali e i bisessuali (maschi o femmine che siano) e nulla ho contro i "normali" (oddio, si fa per dire!), contro i "travestiti", contro i "transessuali" o contro chi ha scelto di farsi operare al fine di cambiar definitivamente il proprio sesso... Né ho assolutamente nulla contro l'esercizio della prostituzione (femminile, maschile o trans che sia), laddove ho molto, invece, contro lo sfruttamento che del lavoro di chi vende il proprio corpo vien fatto da coloro che ci guadagnano sopra (insomma, io ritengo che dovrebbe essere lo Stato a garantire che le entrate di chi si prostituisce vadano solo e unicamente alla persona che ha venduto il proprio corpo e, per nessunissima ragione, ad altri). Solo sfruttamento è il male, non la prostituzione in sé.
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monsee ha scritto: Per come la vedo io, non c'è nulla di "innaturale"..............
Vedi, monsee, è questa moda del “politicamente corretto” che a me non va giù: si ha timore di fare qualche necessaria distinzione; anche nella sessualità dovremmo alla fin fine accettare tutto. E non sono convinto (forse sbaglio) che bisogni accettare tutto; cercherò di spiegare le mie distinzioni, su cui mi baserei per giudicare un ipotetico comportamento di un mio figlio. Trovo da accettare come naturali gli aspetti sessuali, anche se non ortodossi (come l’omosessualità), che coinvolgano i sentimenti; perché è pur sempre un’unione che si baserà sul presupposto dello stare insieme ed amarsi. Il caso della prostituzione è già un po’ diverso, ma c’è qualche aspetto che potrebbe farla accettare, benchè sia avvilente per le donne che la praticano. Nel fatto di Marrazzo invece trovo caratteristiche diverse: non è un fatto sessuale basato su un’inclinazione generale “naturale” (come nel caso dell’omosessualità), ma è stato chiaramente un episodio vizioso (non ultima, la cocaina), per cui non possiamo scrollare le spalle e dire che “ognuno è libero di fare quello che vuole nella sua camera da letto”, a mo’ di giustificazione. Ha commesso un grave errore di comportamento; per me sarebbe un errore anche per chi non fosse politico. Riconosciamogli l’onestà di volersi mettere da parte e di essersi dispiaciuto; ma è stato una sua grave debolezza, doppiamente grave per un politico.
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Con ogni probabilità la coca ce l'hanno messa: è un classico per incastrare qualcuno.
Ciao.
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square ha scritto:è questa moda del “politicamente corretto” che a me non va giù: si ha timore di fare qualche necessaria distinzione; anche nella sessualità dovremmo alla fin fine accettare tutto. Onestamente, da questa moda "del politicamente corretto", son sempre stato completamente immune. Distinzioni, di certo, ne faccio. Anche se non sono le stesse che magari fai tu. Una, ad esempio, è che la sessualita di Tizio è questione prettamente intima di Tizio e non è certo giusto che la società gli vada a rompere "i quaglioni" (quaglie alquanto cresciute di gucciniana memoria). Il fatto che io, personalmente, non ami questa o quella pratica sessuale (o che non mi sia mai rivolto ad una prostituta) NON mi dà alcun diritto di pretender che altri (mio figlio incluso) non possan scegliere d'andare e praticarle (o di accompagnarsi anche a 300 prostitute [purché le paghino come richiesto]). Né che io abbia il diritto di impedire a viva forza a mia figlia di diventare una prostituta (se lei lo vuole, è suo diritto: il corpo in gioco è il suo -non certamente il mio- così come sua è la vita). In quanto "agli aspetti della sessualità che coinvolgono i sentimenti", io reputo (per la mia esperienza) che qualsivoglia atto sessuale la coinvolga (incluso l'atto condiviso con delle professioniste). Non dico che non ci siano persone capaci di consumare un atto sessuale anche pensando al conto salato che hanno pagato, il giorno prima, per una tosatura o una messa in piega dal proprio parrucchiere... C'è gente di ogni tipo, in ogni campo. Ci son perfino dei genitori che (come chiese Domineddio in persona e come subito s'affrettò a concedergli il pio Abramo) scannan come vitelli i propri figli (o sgozzando come troie le proprie figlie)... e ne van, poi, anche fieri!... Ma questo non vuol dire che l'esser genitori voglia significare "essere sempre pronti ad ammazzare anche i propri figli" (se te lo chiede un dio). In modo uguale ci son persone che vivon l'amplesso come una sorta di "puro sfogo carnale" (un orgasmino [se ci scappa] e via) addirittura quando fanno sesso coniugale (peraltro, prima opportunamente santificato da una qualche setta o qualsivoglia chiesa). Che gente consimile esista non vuol significare, però, che esista davvero il "far sesso senza provar dei sentimenti". E dato che i "sentimenti", per loro propria natura, sono un tantino immateriali (difficile, "pesare" un'emozione) è chiaro che non sarò io (né alcun altro) a poter misurare quanto "sentimento" Tizia e Caio stiano immettendo nel proprio rapporto sessuale. Soltanto Tizia e Caio posson saperlo. E non è certo il caso che altri ci ficchino il naso. Cosa che vale uguale (ovviamente) anche se Caio è mio figlio o figlia mia è Tizia. Infine, non ritengo affatto "avvilente per le donne che la praticano" la prostituzione (quel che avvilisce, invece, è che tale prostituzione venga imposta... ma questa è un'altra -differente- situazione). In quanto alla cocaina: dubito che sia stata messa a bella posta per "incastrare" il sig. Marrazzo: si tratta, al contrario, di pratica assai comune, che è molto diffusa ovunque. Quel che, invece, non è comunque da scordare è che quel che veramente conta (parlando di droga e cocaina), come recita anche la Legge, è la "quantità". Se la quantità in gioco è tale da garantir che può esser stata usata soltanto e unicamente "per uso personale", non c'è da rilevare alcun reato: la Legge, di drogarsi, lo concede. Non gli riconosco (a Marrazzo) affatto, invece, "l'onestà di volersi mettere da parte" (se davvero l'avesse avuta, l'avrebbe fatto semplicemente dimettendosi dal proprio ruolo). D'altra parte, son anche persuaso che -se quello che il sig. Marrazzo ha fatto è quel che sino ad ora gli viene ufficialmente imputato- non c'è nessunissima ragione né di dimettersi né di autosospendersi... Né vedo una particolare "debolezza" nei suoi comportamenti: cercando di comprare il video "compromettente" ha fatto quel che -giustamente- avrebbe fatto chiunque altro (politico o no). Giacché nessuno apprezza che degli emeriti impiccioni possan ficcare i loro nasini lucenti e eccitati fin dentro ai casi suoi.
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Piccola riflessione: il dott. Marrazzo pagava 5.000 euro per ogni incontro, ergo fare il politico rende assai (ma che bella scoperta, eco mio, oggi sei più "rimba" del solito).
Ciao.
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Se i soldi sono i suoi, è liberissimo di sperperarli come vuole. Che abbia pagato 50 o 5000, il punto è che la cosa non è, di per sé, reato. E proprio il fatto che sia derivata una tale nube da codeste inezie, mi fa temere che -dietro, ben nascosto- ci sia di molto peggio e molto altro...
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O Tempora o Mores Mala Tempora Currunt
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