Quoto tutto il tuo discorso alfonso (anche se troppo pessimistico, la guerra civile mi pare esagerata!), ma sinceramente non capisco questa frase... Non ha molto senso...
Cosa c'entra "l'andare in chiesa" con "dare i soldi al Vaticano?"

E come dire che mio padre fuma perchè il mio vicino ha un'auto rossa....
E sinceramente non mi risulta che lo stato dia soldi al vaticano... semmai bisognerebbe far pagare l'ICI alle proprietà della chiesa che sono sul territorio italiano. E su questo sarei d'accordo... ma non è la stessa cosa.
Il Vaticano prende una marea di soldi soprattutto dal turismo nel suo stato e sicuramente da donazioni, anche se queste ultime ricoprono una cifra irrisoria di tutto quanto.

Comunque mi pare inappropriato tirare in ballo il Vaticano, visto che l'80% dei finanziamenti annui alle missioni nel mondo e ai centri di aiuto (anche qui in italia) vengono proprio da lì...
Non posso certo dire che il Vaticano è povero come stato, ma almeno fa qualche cosa con il suo denaro, anche per gli altri.

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By Granuz88

io pensoi che questa discussione mi ha fatto capire tante cose:
-ognuno di noi si e' fatto una propia idea su quello che sta accadendo e va rispettatta!!ringrazio tutti voi x aver partecipato e contiuato a dire la propia sono contento di stare in mezzo a voi !!!roselli sara + drastico ,monsee ha una propieta' di linguaggio e semplicita' nel dire le cose unica!!!!rudewolf e' perspicace e tutti gli altri siete super intelligenti e pieni di idee.ciao amici !!!!! tutti vanno rispettati ed anche se abbiamo dei caratteri diversi come si capisce da questa discussione abbiamo sempre una cosa che ci accomuna:l'intelligenza ed il pensiero buono

Granuzz apri gli occhi, o meglio apri Google e cerca la parola Finanziamenti alla Chiesa cattolica ne leggerai delle belle. E' giusto i cattolici non possono pagare il biglietto come nel cinema, se venissero tolti tutti i finanziamenti, un biglietto di entrata costerebbe un milione di euro cadauno.

Io sono drastico? Metto questa discussione nei preferiti e ve lo ripropongo fra dieci anni, spero di sbagliarmi o meglio che i politici si rendano conto di quello che fanno e trovino rimedio, perché altrimenti non credo che potremmo più accedere a internet, dopo la terza guerra (civile) mondiale.

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alfonso_aiutamici@hotmail.it

ragazzi la crisi economica per il ceto basso e medio c'e' ed e' assolutamente vera.
io opero nel settore della legislazione del lavoro per essere terra terra le maledette buste paga e lavoro in uno studio di professionisti dove gestiamo un migliaio di cedolini al mese di vari settori produttivi e contrattuali e l'aria che tira e' pesantissima.
L'inflazione e il passaggio lira euro ha falcidiato le retribuzioni e oggi per avere un tenore di vita normale bisogna assolutamente lavorare almeno in due per nucleo familiare e sperare di non avere tanti vizi.
d'altronde la storia che purtroppo e' maestra di vita insegna che quando le difficolta' aumentano ci si affida alla fortuna.avete notato quanto si e' incrementato il gioco in senso lato in tutte le sue forme e modalita'.
dal punto di vista produttivo il grosso problema e' che in questa crisi chi comincia a risentirne molto sono le piccole e medie imprese che sono la spina dorsale del paese mentre spesso le grosse aziende hanno solo lavorato e investito utilizzando i finanziamenti messi
a loro disposizione dallo stato e dai vari governi collusi che si sono succeduti.Si salvano solo realta' che sono riuscite a defilarsi inventando delle realta' produttive basate sulle idee innovative enon su delle produzioni che oramai vengono quasi tutte delocalizzate
nei paesi coditti emergenti dell' Europa dell'est.oltre a questi problemi strutturali si innesta anche la totale incapacita' e volonta' di togliere alle attivita' finaziarie in primis le banche quel potere di potere fare e operare senza il minimo sensa etico e morale che il periodo
richiederebbe.il costo del denaro che loro prendono per le loro operazioni e' oggi quasi a zero mentre i tassi che vengono applicati hanno ancora dei differenziali da paura e da sempre hanno sempre e solo sostenuto attivita' produttive e finaziarie che avevano gia'
di loro una copertura reale senza mai aiutare tentativi di iniziative produttive votate all'innovazione se non con coperture politiche ben definite.La finanza e la speculazione ad essa collegata e ai vari furbetti in suv e a settimane bianche d'inverno e rosa a pasqua
ha distrutto la reale volonta' dei nostri veri imprenditori.d'altronde pensate se dovreste investire miliardi di euro in nuove fabbriche per avere magari dei profitti al massimo al 20% ad avviamento avvenute e se invece con gli stessi soldi in azzardate speculazioni
finanziarie e vere il triplo di interesse economico con minori impegni sociali e di tempo per ottenerli.E la finaza e' scoppiate,le banche chiedono il rientro ma non a Berlusconi o ai marcegaglia o alla Fiat ecc ma ai piccoli imprenditori o artigiani che per le loro attivita'
hanno rischiato del loro.E per ultimo mettero' che se la crisi dovesse assumere le proporzioni che tutti pensiamo potranno avvenire anche scontri sociali perche' in questi anni sono riusciti a dividevere anche le rappresentanze sindacali che se ricordate bene sono state
le forze politiche che sono riuscite a tenere ferme e unite le masse in tante ricorrenze .
In questo paese e' venuta a mancare la coesione sociale,siamo tutti gli uni contro gli altri,la cattiveria e l'arroganza dei nuovi ricchi raggiunge livelli di cafoneria da vergognarsi e i nostri giovani sono succubi delle mostruose nefandezze che la televisione e i media ci
proponano tutti i santi giorni.Bisogna apparire e non essere e questo e' un altro segno del decadimento perche' le nuove generazioni avranno molte difficolta' a non avere piu' i cento euro a week end per bere o sballarsi essendo a loro dire degli esclusi:
tutte queste cose porteranno a grossi problemi che la nostra classe politica non e' capace di gestire .ed inoltre co vorrebbe anche un diverso approccio alla vita tornare ad una umilta' che e' persa e che la fame eventuale forse fara' tornare.
Riocordiamoci che non tutti hanno i bot e che almeno un terzo della popolazione italiana combatte tutti i mesi con i denari che incassa dal proprio lavoro senza avere tesoretti nascosti da nessuna parte.
era uno sfogo
grazie fabrizio

Non ero mai entrato in questa sezione, ora ci sono capitato per caso, e ho visto questa interessante discussione.
Devo dire che sono rimasto un pò perplesso nel leggere certi post, non immaginavo Alfonso così pessimista.
La risposta che mi trova concorde è quella di Otellox, alias fabrizio, secondo me ha fatto una analisi molto oculata, giusta.
Ovviamente tutte le opinioni sono rispettabilissime.
E' evidente che ci troviamo di fronte a una crisi economica abbastanza grave, però mi sembra esagerato avere una visione apocalittica della situazione, col pessimismo ed il catastrofismo non si va da nessuna parte. Non è la prima crisi e non sarà nemmeno l'ultima.
Ci attendono momenti difficili, ma secondo me superabili. Questa grave crisi economica è scoppiata in America ed ha coinvolto tutto il pianeta, purtroppo, ed è da li che deve iniziare il risanamento, ovviamente poi dovranno collaborare tutti.
Siccome c'è stato un cambiamento molto importante, direi epocale, con l'elezione di Obama, io sono convinto che vedremo abbastanza presto dei miglioramenti significativi, io sono ottimista. Bisognerà forse ridurre un pochino il tenore di vita, magari rinunciando al superfluo, ovvio che questo sarà difficilissimo per quelle famiglie dove manca il necessario, questi sono casi gravi, e quì il Governo è poco attento.
Un po di fiducia non guasta.
Un cordiale saluto a tutti.

ha ragione monsee bisognaestrarre un coniglietto

bellissimo