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tegwane
Inviato: Friday, October 29, 2004 4:47:03 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 12/20/2003
Posts: 128
Fonte : punto-informatico.it

Quasi 500 gli europei finiti nei guai in questi giorni. In Italia scattano nuove denunce penali contro sette utenti. Finiscono nei guai i grandi condivisori. Le major: vi avevamo avvertito

Roma - La battaglia d'Europa è ufficialmente cominciata con l'annuncio, atteso ormai da qualche giorno, di una raffica di denunce che ha colpito utenti Internet in diversi paesi tutti con la stessa accusa: aver illegalmente diffuso sulle reti di scambio peer-to-peer quantità ingenti di file protetti da diritti d'autore.

Sono nel complesso oltre 650 le azioni legali che le major della musica e gli altri aderenti della IFPI, l'associazione internazionale dei fonografici, hanno intrapreso contro altrettanti utenti in Italia, Austria, Germania, Francia, Gran Bretagna e Danimarca. A queste azioni nei prossimi mesi ne seguiranno, stando ad IFPI, molte altre anche in altri paesi del Vecchio Continente.

La sventagliata di denunce ha lo scopo di servire da deterrente per tentare di scoraggiare l'uso delle piattaforme di peering da parte di molti milioni di utenti che anche in Europa ogni giorno sfruttano questo mezzo per scambiare file della più diversa natura. Nei termini posti ufficialmente dalle major, naturalmente, si tratta invece di un'operazione di sensibilizzazione pensata per comunicare con maggiore efficacia la necessità di rispettare le leggi sul diritto d'autore e, in particolare, i diritti dei discografici. "La campagna - si legge in una nota - vuole rappresentare un appello ai consumatori ad acquistare la loro musica in maniera legittima e a non esporsi alle conseguenze legali derivanti dall’uso del file sharing di opere tutelate".

Secondo le major il deterrente funziona. Le stime dell'industria indicano infatti che Kazaa a gennaio 2004 era utilizzato dal 20 per cento in più di utenti rispetto a quanto accada oggi.

Le azioni sono improntate nella stragrande maggioranza dei casi a colpire chi pone in condivisione grandi quantità di file su reti di sharing come quelle di eDonkey, Direct Connect, WinMX, Kazaa e via dicendo.

Per quanto riguarda l'Italia, sono 7 le persone segnalate dalle major e denunciate dalla Guardia di Finanza in diverse località, tutte per violazione del diritto d'autore. "Si tratta - si legge in una nota distribuita alla stampa da IFPI - sia di soggetti attivi nel diffondere sulle reti p2p materiale illecito in grande quantità tramite il proprio pc, sia di gestori di server Openap e Edonkey".

Stando alle major, qualora vengano riconosciuti colpevoli di aver posto in condivisione molti brani musicali protetti senza autorizzazione, i 7 rischiano una sanzione variabile da 2.500 a 15.000 euro a cui si potrà aggiungere anche il risarcimento del danno.

Per l'Italia quanto accaduto non rappresenta una novità assoluta. Come si ricorderà lo scorso marzo erano stati denunciati 30 italiani con accuse del tutto simili. In tutti i casi erano finiti nel mirino quelli che vengono definiti dalle major gli "heavy uploaders", utenti che nelle proprie cartelle condivise detenevano numeri elevati di file ritenuti illegali.

"Abbiamo intrapreso queste azioni - ha dichiarato il presidente IFPI Jay Berman - come misura estrema e lo facciamo dopo una lunga campagna di sensibilizzazione. Per più di un anno abbiamo parlato del danno che la condivisione illegale di file sta procurando all’industria musicale, senza contare i numerosi avvisi sulle conseguenze legali. Ci siamo rivolti ai network per chieder loro di fermare l’attività illegale tramite i loro servizi e siamo andati direttamente da chi commetteva illeciti tramite le reti peer to peer attraverso milioni di messaggi".

Secondo Berman la legge va rispettata "e non ci sono più scuse per coloro che scambiano illegalmente file. Le persone che amano la musica dovrebbero comprarla online e non scambiarla illegalmente. Se continuano a farlo commettono un furto e devono affrontarne le conseguenze legali". Una posizione condivisa anche da Enzo Mazza, direttore generale di FIMI, secondo cui il mercato online si va consolidando e "ostacolare lo scambio illegale dei file in rete diventa un passo fondamentale affinché il mercato della musica del futuro possa realmente decollare".
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Inviato: Friday, October 29, 2004 4:47:03 PM

 
alfonso
Inviato: Friday, October 29, 2004 6:16:23 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/5/2000
Posts: 19,132
La data dell'articolo e il link per accedervi, questo argomento e troppo vario, ultimamente una legge aveva dichiarato fuorilegge chi usava il P2p e poi sembra che i privati non siano denunciabili.

Certo é che scaricare i file coperti dai diritti d'autore e illegale, ma é ancora in corso la legge se chi scarica un file deve andare in galera oppure no <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>


Collaboratore Aiutamici
tegwane
Inviato: Friday, October 29, 2004 7:25:08 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 12/20/2003
Posts: 128
tegwane
Inviato: Friday, October 29, 2004 7:28:18 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 12/20/2003
Posts: 128
Certamente è illegale, nessun dubbio.
Ma non credi che i cd costino un pò troppo???
Forse se qualcuno si passasse una mano sulla coscienza non farebbe male.<img src=icon_smile.gif border=0 align=middle>
alfonso
Inviato: Saturday, October 30, 2004 11:23:41 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/5/2000
Posts: 19,132
Se il CD costasse 5 euro invece di 25, chi fa il P2P continuerebbe a farlo, perché pagare 5 euro quando lo si può avere gratis? <img src=icon_smile_big.gif border=0 align=middle>

Trovo invece assurdo che chi vende musica MP3 on line lo fa agli stessi prezzi del CD originale, dove la qualità audio di un MP3 non é mai eccellente se ascoltato con un impianto HI-FI, non c'é la spesa del supporto, non c'é copertina e testi, Un MP3 dovrebbe costare un quarto di quello originale e certo il CD dovrebbe costare molto meno in quanto e vero che l'autore deve guadagnarci, ma perché deve farci pagare anche i brani inseriti nel CD solo per riempirlo, quando uno o due pezzi saranno quelli che più interessano, premetto che prima dell'Hobby del computer avevo quello della musica, possiedo un centinaio di LP e circa 150 CD originali, ne acquistavo uno o due a settimana e posso affermare che non sono un incompetente in materia, anche se oggi non ne acquisto più.

Ritengo inoltre che chi usa il P2P per scaricare musica, non fa pirateria ma agevola le case discografiche, ad esempio, per provare i programmi per la sezione software ho scaricato dei brani musicali e fra questi e capitato alcuni brani di MadonnaCiccone dall'album Ray of Light fra cui il brano Frozen, un album bellissimo secondo i miei gusti musicali e appena capito in negozio lo acquisterò. In questo caso la pirateria ha fatto vendere un album originale. Inoltre chi scarica migliaia di brani musicali senza avere neanche la possibilità di ascoltarli per mancanza di tempo, non ruba soldi alle case discografiche, nessuno acquisterebbe mai tutti quei brani.

Secondo me la pirateria anche se illegale non danneggia le case discografiche, le vendite sono scese perché e salito il costo della vita e bisogna rinunciare alle cose frivole. Il costo della vita e salito alle stelle, gli stipendi sono rimasti fermi per non dire diminuiti.
Anche se il costo di un CD dimunisse del 50 per cento, le vendite non ripartirebbero perché non ci sono soldi e arrivare alla fine del mese e dura per tutti.




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