I fenomeni migratori fanno parte della storia dell'umanità. Ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Quello che stiamo vivendo in questi anni durerà ancora a lungo e non solo perchè in tante zone dell'Africa vi sono guerre civili in essere, ma anche per la desertificazione di tante zone che comporta fame e povertà. Quelli che muovono verso l'Europa, spesso intere famiglie, sanno che dovranno attraversare l'inferno, sanno i rischi che correranno e sanno che non tutti ce la faranno.
Non serve chiuderli nei "campi di concentramento" libici con tutto quel che sappiamo, cercheranno comunque di fuggire non verso l'Eldorado ma verso una vita migliore. E spesso l'Italia non è nemmeno la meta, ma una tappa verso Paesi nordici che già ospitano da tempo i loro parenti. I Paesi europei debbono certamente trovare una linea concorde per affrontare il problema, accogliendo i rifugiati un pò tutti e favorendo i ricongiungimenti familiari.
Ma più importante è che l'Europa abbia una visione politica comune verso i Paesi dell'Africa. In Libia -ed è cronaca di questi giorni- gli interessi economici dell'Italia (v. petrolio, gas) divergono da quelli della Francia. Il nostro governo appoggia un "rais", la Francia un altro; il risultato è la guerra tra bande e tribù.
Se poi passiamo ad altri Paesi ci accorgiamo che le armi vengono fornite in buona misura dall'Europa.
Insomma, vorremmo -in pratica- farci gli affari nostri per lo sfruttamento delle risorse di quei territori, continuare a rifornire di armi questo o quel signore della guerra facendo guadagnare Beretta e C., mandare un pò di viveri ogni tanto, magari non troppo scaduti, e bloccare i migranti con il filo spinato pagando quelli che li trattengono (nella maniera che conosciamo)!
Come a dire "volere la botte piena e la moglie briaca".
Non sarebbe ora che l'Europa predisponesse dei piani per lo sviluppo di questi Paesi?

piani di sviluppo? anni fa erano stati fatti pozzi per l'acqua con tanto di pompe a mano ma hanno preferito continuare ad andare a cercarla nei fossi. sono stati inviati migliaia di macinini ma continuano a macinare col mortaio. le loro usanze sono radicate e difficili da cambiare. i veri affamati non riescono a fare chilometri e ore di barconi per migrare. e ricordiamoci che i popoli del mediooriente e africa mentono per natura. chi migra non paga niente perchè non ha soldi. gli scafisti e gli altri criminali sono pagati dalle ONG , cooperative varie e criminalità che recuperano i soldi sfruttando chi arriva in italia e in europa.

Salvini, dopo la sentenza inerente la restituzione di NOSTRI soldi percepiti illegalmente, quando la Lega di Bossi (Roma ladrona, ricordate?) e il giovane Salvini imparava, oggi dice: Decreto anticorruzione "Giusto ma va cambiato. Non ci possono essere 60 milioni di indagati”[/b][/u] Stronzata. Io sono italiano ma non sono e non sarò indagato!

E sul sequestro dei 49 milioni alla Lega: “Processo politico senza precedenti. Tutti gli italiani sono con noi. Stronzata. Io sono italiano ma non sono e non sarò con te, fino a quando non verranno restituiti i NOSTRI soldi!

https://www.ilfattoquotidiano.it/?refresh_ce

e gli HONESTI zitti.

x Giza.
Rispetto la tua opinione , ma non la condivido.
Io scrivevo di piani di sviluppo del Sud del mondo predisposti dagli Stati e non di iniziative -meritevoli di rispetto e di ammirazione- di associazioni cattoliche e non , come CISV, Amref ecc., che finanziano le costruzioni di pozzi, ma che sono una goccia nel mare di povertà di quella parte del mondo.
Piuttosto mi chiedo: cosa spinge uomini, donne e bambini ad affrontare viaggi pieni di tormenti prima in luoghi di raccolta dove vengono derubati e violentati e poi in mare dove molti muoiono affogati? Sono esseri umani come noi o figli di un dio minore?

Non è strana.
E' consona all'uomo che la detiene. Spirito eversivo farcito protagonismo mediatico.
Nel 2016 faceva parte della schiera dei paladini della Costituzione. Ora questa è carta da culo.
Proprio un arguto e fine uomo politico.

E piantiamola per cortesia con l’ipocrisia degli aiuti a casa loro!

Le prediche non risolvono il problema del razzismo, anzi lo alimentano. E il primo atto di una politica antirazzista è regolare e legalizzare i flussi: bloccare per regolare. Il resto sono chiacchiere pericolose. E sul punto qui la sinistra è proprio naufragata da tempo, perché non fa più politica ma è diventata anch’essa una crocerossina dell’ Ong.

Sempre i soliti slogan ancorati ai refrain del vetero comunismo, che non riesce ad entrare in una discussione concreta , realistica, che sta creando un pericoloso clima di tensione e possibili involuzioni dal basso, potenzialmente incontrollabili.

Qualsiasi persona dotata di un minino di onestà intellettuale e buon senso, capisce che questo è solo uno slogan poco credibile , giacché si parla di diritti quando il liberismo da decenni non li tollera nemmeno a casa “nostra”; come si può parlare di aiutarli a casa loro quando questi governi, questi partiti hanno creato disagio, malessere e povertà a casa propria? Quando ogni anno, i giovani italiani emigrati sono stati più numerosi degli immigrati?

Del resto che queste sono solo chiacchere inconcludenti degli irriducibili di quella sinistra ormai scomparsa da tempo, e dei suoi governi perennemente al servizio del grande capitale finanziario sovranazionale, è dato certo e incontestabile.

Sul punto, basta leggere i dati sulla cooperazione allo sviluppo italiana, pubblicati sul sito openaid.aics.gov.it, per scoprire voci davvero ipocrite, nel senso che gran parte dei fondi istituzionali hanno alimentato voci di bilancio di ONG in misura significativa, e quanta cooperazione è veramente tale, chi ottiene davvero benefici (se il paese donatore, o il paese ricevente), e quanti di quei soldi finisce ad aumentare le diseguaglianze premiando le elites parassitarie, è tutt’altro che limpido.

Detto questo, aiutiamoli a casa loro, anche…non dicendolo, però facendolo…e chi lo dice è acclarato in quanto documentato che non lo ha fatto. Basterebbe ci fosse un qualche rapporto tra le parole e i fatti, per dare un minimo di credibilità, a chi ha permesso – senza opporre alcuna opposizione- all’abbattimento di ogni sovranità nazionale, agli interessi del grande Capitale finanziario che detesta ogni concetto di sovranità nazionale e di frontiere.

Continuate imperterriti a creare confusione accostando il concetto di nazionalismo a quello di spirito nazionale patriottico nazionale, quest’ultimo che sottolinea l’attaccamento dei popoli alla propria Storia, alla propria identità e cultura, che si ritiene un patrimonio da tramandare alle generazioni future in contrasto con la visione del multiculturalismo ibrido e senza frontiere imposto per gli interessi sovranazionali e del capitale finanziario.

I sostenitori dell’irreversibilità dell’euro, dell’abbattimento delle frontiere e della rinuncia alle sovranità nazionali - i maggiori esponenti della sinistra- sono gli stessi che hanno favorito il processo neocolonialista imposto dal grande capitale finanziario che ha ridotto paesi come la Grecia (ed a seguire Italia), alla mercè degli interessi delle grandi banche e corporations, mediante quegli organismi come Commissione Europea, FMI, grandi banche, che hanno privato i popoli (lavoratori salariati, piccoli commercianti, imprenditori ed artigiani) di ogni tutela sociale ed economica , creando miseria e sfruttamento in nome dei mercati aperti e della irreversibilità dell’euro. Un processo di neo-colonizzazione abilmente ammantato dalla retorica europeista, del “progresso e della pace fra i popoli”, della libertà economica e delle opportunità per tutti.

In punto di fatto, oggi gli esponenti dei movimenti anti europeisti come Salvini in Italia, sono gli unici a cercare di difendere le tutele sociali per i lavoratori e gli interessi delle piccole imprese nazionali, mentre i politici della sinistra tradizionale si sono venduti anima e corpo al grande capitale finanziario ed alle regole della globalizzazione economica imposta.

Ed è per tali ragioni che oggidì questo Governo è costretto a drastici interventi necessari per avere legittimità, credibilità, coerenza verso la propria popolazione e verso i paesi africani al fine di non ripetere politiche neocoloniali che in larga parte sono alla base del problema.

Quanto a Salvini, non sono mai stata una simpatizzante della Lega, tutt'altro, però anche alla luce dell’avviso di garanzia ricevuto che personalmente ritengo ingiusto - nei confronti di un Ministro che sta solo tutelando un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante agendo per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell'esercizio della funzione di governo- non posso che esprimergli la mia più sincera e personale vicinanza e solidarietà garantendo il mio prossimo voto, affinché anch’io possa vantare di aver sostenuto il “reato” se questo dovesse ritenersi tale, in quanto al controllo dei confini nazionali, alla limitazione gli sbarchi e all'espulsione dei clandestini.

Un Sincero Augurio a Matteo Salvini, affinché vada avanti, a non mollare di un millimetro ( questo è il volere degli italiani) e di riservare la stessa sorte alla prossima nave carica di clandestini, e puta caso dopo il caso della Diciotti non è arrivato più nessuno.

In soli tre mesi, questo Ministro può vantare quello che altri non hanno fatto per decenni, e Grazie a tutti e un Bacione se con il vostro falso perbenismo e con la falsa politica dell’assolutizzazione dell’accoglienza , ci rinforzate giorno dopo giorno.

Saluti, Ladyd.

1. E' uno slogan che piace a tutti, da Renzi a Salvini, ma, se da domani iniziassero a moltiplicare gli investimenti per aiutare i Paesi africani in difficoltà, affinchè tutto questo possa aiutarli ci vorranno almeno 20 anni. E’ giusto aiutarli, è giusta la cooperazione, ma quello slogan per il problema di oggi non serve a niente.

Ma il dato piuttosto impressionante è che , nostro malgrado, la sinistra come la concepisco io non esiste più, o forse non è mai esistita ; d'altronde continua a non accorgersi cosa sta succedendo rispetto al malumore che serpeggia all'interno di vaste fasce dell'elettorato fino a "costringerci" a votare la Lega per tutelare i nostri interessi.

2. Per quanto di sua conoscenza, il Senatore Matteo Salvini, è il ministro dell'Interno di una più ampia coalizione di governo giallo-verde composta dalla Lega e dal M5S , la cui matematica parla chiaro, sicchè c'è una sola certezza : hanno la maggiornza dei seggi sia alla Camera che al Senato.

Salvini sta facendo quello che italiani gli chiedono a gran voce di fare, e dati statistici riportano che perfino gran parte dell'elettorato del PD si schiera con il governo Lega-M5S sulla questione delicatissima dell'immigrazione clandestina. Se l’attuale centrosinistra è moribondo, lo si deve al fatto che è assolutamente privo di identità , arrogante, dato che nel corso degli anni ha dato l'immagine di una forza cinica , capace di digerire le alleanze più innaturali e contraddittorie pur di arrivare al potere, e che si è dimostrato capace di rimuovere la sacralità dei diritti e delle libertà dei cittadini e dei lavoratori.

3. Quanto a Minniti, a Salvini la posizione da prendere è solo quella di abbassare i toni, e di alzare il tricolore piuttosto che le singole bandiere dei partiti e dei movimenti politici : solo la bandiera nazionale rappresenta tutti noi. L'amara e tragica realtà che sta a monte delle decisioni è che si sono stretti accordi con la Libia; pur di gestire il fenomeno migratorio ed evitare gli sbarchi si tollerano le torture e i trattamenti disumani dei detenuti nei campi libici.

Senza una Europa pronta a contrastare gli indegni traffici umani, senza adeguati meccanismi di solidarietà, che operino una ridistribuzione più equa, tutti dovrebbero prendere atto e coscienza che l'Italia non può essere considerata l'America dell'Africa per fenomeni migratori talvolti economici, dunque è impensabile incanalare da soli qualsivoglia progetto di cooperazione per lo sviluppo di questi Paesi.

QUESTO E' UN LEADER!

Salvini: “Nessun golpe giudiziario in atto”
Di Maio: “Gli ho detto di non attaccare i giudici”

“Rispetto lavoro di tutti. Non sono al di sopra della legge, aspetto con curiosità sentenze giudici”