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cbbusto ha scritto:arpimar ha scritto: Certo che, se come ha detto Sky TG24 su Cielo oggi, tra i ministri prossimi ci sarà anche quel vecchio rincoglionito di Umberto Veronesi, ...
Arpimar, questa offesa gratuita a un grande della medicina, te la potevi risparmiare non ti fa certo onore. Per me Umberto Veronesi è colui che voleva farci costruire le centrali nucleari. Il grande della medicina è morto da parecchio... Sinceramente sono pronto a riscrivere il mio post tale e quale.
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Visto che nominare Veronesi ha suscitato tanto scandalo, che ne dite allora di Giuliano Amato? Comunque basta attendere e vedere che succede, ma visto che i politici sono sempre quelli (nessuno è sparito, sono sempre troppi), continuo a essere pessimista. Per il momento, se non lo avete ancora fatto, date un'occhiata a Servizio Pubblico. servizio pubblico
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Arpimar, non esageriamo, non è che non si può parlare di Veronesi, io ho trovato scorretto offenderlo, si può non condividere le sue idee, non credo il suo operato di medico, senza bosogno di offendere, tu lo rifaresti, ok è una tua scelta. Per quanto riguarda Santoro, che io ho seguito spesso, apprezzato in certi momenti e in disaccordo in altri, comunque questo signore che si erge a giudice e fa il moralista contro sprechi e sperpero di denaro, si è cuccato, oltre al lauto stipendio, un bel pò di milioni di euro come buonuscita dalla RAI, alla faccia dei contribuenti e di quanti pagano il canone, io sono fra questi. Tante belle chiacchiere...ma con le tasche belle piene ??????
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@ cbbusto
Eh no! Non mi va bene se usi due filtri e due misure con le persone che ti garbano oppure no. Veronesi, che ti chiedeva € 300 solo perché ti diceva buongiorno, è una persona onestissima mentre invece Santoro, che è stato licenziato da una ditta e giustamente si becca la liquidazione, invece è un ladro? Ha preso tanto, secondo te? Devi comunque tenere presente che chi lavora in televisione normalmente è un libero professionista che, con i soldi che prende, si deve pagare pure i contributi ecc. Mi sembra tu abbia un po' di nebbia nel cervello.
Comunque tornando al tuo medico "eroe", ritorno a dire:
1. Ha 85 anni e il medico non lo fa più da parecchio; 2. Visto che ha un'esperienza notevole con i tumori, quello che tu continui inspiegabilmente a chiamare medico, è diventato capo del gruppo che doveva organizzare il ritorno del nucleare in Italia. Così il tumore (da radiazioni) lo faceva venire a un bel po' di persone, garantendo così un futuro al suo Centro Oncologico di Milano. Il bello poi, dopo il referendum, ha avuto anche la faccia tosta di incazzarsi e dire che gli Italiani si erano sbagliati. Il nucleare è sicuro, nonostante Fukushima. Ma che cazzo ci capisce di nucleare un medico? Fosse stato un ingegnere nucleare... 3. Non avrei mai offeso il Veronesi medico, ma il Veronesi del 2011 SI, un miliardo di volte.
Il brutto è che non si può nemmeno sperare che non farà parte del nuovo governo per l'età. Boh! Aspettiamo qualche ora e si vedrà di che morte dovremo morire.
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Senti arpimar è meglio chiudere il discorso, tu hai le tue idee ed io ho le mie, stai usando dei termini che non mi piacciono, non ho il cervello annebbiato, quindi argomento chiuso.
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archangel256 ha scritto:Non ho seguito tutto il discorso, ma vorrei dire ad Alfonso che le sue idee sul commercio internazionale ("la prima cosa da fare e bloccare le importazioni dall'estero") sono fondamentalmente sbagliate, non è la delocalizzazione produttiva il principale problema oggi. Il problema oggi è principalmente la delocalizzazione, e non solo in italia ma in tutta europa e anche in america. Se le ditte chiudono perche nei paesi emergenti il lavoro costa meno 1 a 10, ci sarà sempre più gente disoccupata che non ritroverà il lavoro, e gente disoccupata non spende, non paga le tasse, hai voglia ad aumentare le tasse, più le aumenti e meno incassa lo stato perché la gente deve tirare la cinghia. Immagina di avere una fabbrica con cento operai, ad ognuno degli operai dai 1000 euro di stipendio al mese, se chiudi la fabbrica e lo apri in Romania dove lo stipendio e di 200 euro al mese, hai un risparmio di 800 euro, 800x100= 80.000 euro al mese, senza fare nulla ogni mese guadagni circa 160 milioni delle vecchie lire. Andresti ad aprire la fabbrica in Romania? Certo che lo faresti e cosi stanno facendo tutti gli imprenditori Poi mi chiedo, come accidenti si fa a far entrare in Europa paesi come la Romania? Per entrare in Europa come minimo dovrebbero portare lo stipendio allo stesso livello degli altri, come fa a competere l'Italia con uno stipendio base di 1200 euro copntro i 2400 che prendono i tedeschi, non ha senso, non funziona, è un sistema sbagliato. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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a.roselli ha scritto: Il problema oggi è principalmente la delocalizzazione, e non solo in italia ma in tutta europa e anche in america. Se le ditte chiudono perche nei paesi emergenti il lavoro costa meno 1 a 10, ci sarà sempre più gente disoccupata che non ritroverà il lavoro, e gente disoccupata non spende, non paga le tasse, hai voglia ad aumentare le tasse, più le aumenti e meno incassa lo stato perché la gente deve tirare la cinghia.
Immagina di avere una fabbrica con cento operai, ad ognuno degli operai dai 1000 euro di stipendio al mese, se chiudi la fabbrica e lo apri in Romania dove lo stipendio e di 200 euro al mese, hai un risparmio di 800 euro, 800x100= 80.000 euro al mese, senza fare nulla ogni mese guadagni circa 160 milioni delle vecchie lire.
Andresti ad aprire la fabbrica in Romania? Certo che lo faresti e cosi stanno facendo tutti gli imprenditori
Poi mi chiedo, come accidenti si fa a far entrare in Europa paesi come la Romania? Per entrare in Europa come minimo dovrebbero portare lo stipendio allo stesso livello degli altri, come fa a competere l'Italia con uno stipendio base di 1200 euro copntro i 2400 che prendono i tedeschi, non ha senso, non funziona, è un sistema sbagliato.
Scusa Alfonso, ma sto preparando proprio in questi mesi l'esame di Economia Internazionale, e di offshoring ormai ne ho sentito parlare parecchio. Quello che dici è vero se guardi solo il singolo settore (in questo caso il settore manifatturiero ad alta intensità di lavoro), ma se guardi il sistema economico nel suo complesso è chiaro che la delocalizzazione produttiva alla fine può essere conveniente per tutti. Per tornare al tuo esempio, è vero che mi ritrovo con 100 operai in meno in Italia, ma è anche vero che in Italia restano quelle attività della catena del valore considerate strategiche, come progettazione, R&S, marketing, servizi, ecc.; inoltre se un'impresa diminuisce i suoi costi, può vendere ad un prezzo più basso (e lo farà, se c'è abbastanza concorrenza). Le economie dei Paesi oggi sono profondamente interconnesse, molto più che in passato: chiudersi al commercio internazionale è semplicemente un suicidio. I problemi dell'Italia sono altri, e sono ben noti da almeno 15 anni: siamo un paese che non cresce più, siamo schiacciati dal peso di un debito pubblico troppo elevato, siamo governati da una classe politica che ha saputo coltivare solo i propri interessi e non ha affrontato quelle riforme strutturali (pensioni, welfare, sanità, giustizia, istruzione) delle quali il paese avrebbe disperatamente bisogno.
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Mi dispiace ma non sono daccordo, non puoi mettere decine di milioni di persone a fare progettazione, R&S, marketing, servizi, ecc., le decine di milioni di persone sono operai che giorno per giorno stanno perdendo lavoro perché le ditte si trasferiscono all'estero, mio fraello fa il camionista, prima se lo litigavano per assumerlo, oggi fa qualche viaggio ogni tanto, le ditte di camion sono tutte in fallimento, le vendite calano perché la gente senza lavoro non spende, se si continua cosi saranno guai neri. Se l'europa non mette un dazio, tanto per rendere inutile la produzione all'estero, qui si finisce davvero male, le tasse le puoi aumentare fino ad un certo punto, superata una certa soglia scoppia la rivoluzione, e poi con tutte le fabbriche che chiudono giorno per giorno da quelle grandi per fare più soldi all'estero a quele piccole perché non possono competere, la gente che pagherà le tasse saranno sempre meno. Se si vuole arrivare alla terza guerra mondiale siamo sulla strada giusta. Io la vedo cosi, posso anche sbagliarmi, ma certamente chi perde il lavoro non lo ritrova e questi in qualche modo devono pur mangiare, come si risolve se non mettendo un dazio alla produzione estera per rende i prodotti locali più convenienti o almeno alla pari tanto da non convenire all'impresa ad andare a produrre all'estero? alfonso_aiutamici@hotmail.it
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a.roselli ha scritto:Mi dispiace ma non sono daccordo, non puoi mettere decine di milioni di persone a fare progettazione, R&S, marketing, servizi, ecc., le decine di milioni di persone sono operai che giorno per giorno stanno perdendo lavoro perché le ditte si trasferiscono all'estero, mio fraello fa il camionista, prima se lo litigavano per assumerlo, oggi fa qualche viaggio ogni tanto, le ditte di camion sono tutte in fallimento, le vendite calano perché la gente senza lavoro non spende, se si continua cosi saranno guai neri.
Se l'europa non mette un dazio, tanto per rendere inutile la produzione all'estero, qui si finisce davvero male, le tasse le puoi aumentare fino ad un certo punto, superata una certa soglia scoppia la rivoluzione, e poi con tutte le fabbriche che chiudono giorno per giorno da quelle grandi per fare più soldi all'estero a quele piccole perché non possono competere, la gente che pagherà le tasse saranno sempre meno. Se si vuole arrivare alla terza guerra mondiale siamo sulla strada giusta.
Io la vedo cosi, posso anche sbagliarmi, ma certamente chi perde il lavoro non lo ritrova e questi in qualche modo devono pur mangiare, come si risolve se non mettendo un dazio alla produzione estera per rende i prodotti locali più convenienti o almeno alla pari tanto da non convenire all'impresa ad andare a produrre all'estero?
Alfonso, a me dispiace per tuo fratello e per altre centinaia di migliaia di persone (e non decine di milioni, a quanto mi risulta) che hanno perso il lavoro a causa della globalizzazione, però a volte bisogna guardare le cose da un punto di vista leggermente più ampio. E' importante ricordare che l'Italia (come tutte le nazioni industrializzate) è ormai un Paese con un'economia post-industriale. Il nostro settore industriale poi è atipico, una vera anomalia per tra i paesi industrializzati: poche grandi imprese, rilevante ruolo dello Stato (almeno fino agli anni '90), grande numero di imprese piccole o molto piccole, spesso a gestione familiare, ruolo fondamentale dei distretti industriali. Se imponessimo elevati dazi, tariffe o quote di produzione, si innescherebbe una "guerra protezionistica", che finirebbe per distruggere le nostre esportazioni e lì sì che sarebbe la fine per la nostra economia. Una soluzione semplice io non la ho e sinceramente credo che non esista. Si potrebbero tassare gli extraprofitti che le imprese realizzano producendo all'estero e finanziare un programma di reinserimento del personale non specializzato nel mondo del lavoro, anche se col mercato del lavoro in queste condizioni è più facile a dirsi che a farsi.
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Non ho detto che ora sono decine di milioni le persone che hanno perso il lavoro, ma lo diventeranno se non fanno qualcosa al più presto, siamo una catena, se perde il lavoro una sola persona, questo si tira dietro anche altri, sarà solo questione di tempo prima di arrivare alla rivoluzione. Il mondo globalizzato sta per finire, che lo si voglia o no. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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a.roselli ha scritto:Non ho detto che ora sono decine di milioni le persone che hanno perso il lavoro, ma lo diventeranno se non fanno qualcosa al più presto, siamo una catena, se perde il lavoro una sola persona, questo si tira dietro anche altri, sarà solo questione di tempo prima di arrivare alla rivoluzione. Il mondo globalizzato sta per finire, che lo si voglia o no. Scusa ma è da più di 100 anni che viene predetta la fine del capitalismo e queste nefaste previsioni, puntualmente, non si realizzano. Che ci siano dei problemi non lo metto in dubbio. Che la risposta a questi problemi sia un'economia chiusa e autarchica invece non mi pare plausibile: invece che andare avanti, torneremmo al medioevo e a un'economia di sussistenza.
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Lo spero anch'io che non avvenga una cosa simile, si tornerebbe all'età della pietra, penso che prima o poi troveranno una soluzione, a rimetterci con una rivoluzione sarebbero in primis i capitalisti. Non ricordo chi lo ha detto giorni fa in TV, ma un candidato europeo ha espresso il parere che bisognerà rivedere la legge sula globalizzazione, che cosi non va bene, stesse cose che ho detto io, staremo a vedere, noi nel nostro piccolo possiamo solo preoccuparci. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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cbbusto ha scritto:Senti arpimar è meglio chiudere il discorso, tu hai le tue idee ed io ho le mie, stai usando dei termini che non mi piacciono, non ho il cervello annebbiato, quindi argomento chiuso. A usare termini che non piacciono hai cominciato tu dandomi del qualunquista. Comunque non si è più bambini e sono d'accordo a chiudere qui l'argomento, tanto più che non vengo su questo forum per farmi un'opinione politica, ma per aiutare e avere un aiuto informatico. Per la politica ci sono altri siti, il fatto quotidiano, lettera 43, il blog di Beppe Grillo, servizio pubblico, rai.tv per vedersi Report, la7.tv per vedersi Italialand di Crozza, youtube, ecc.
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Arpimar, cosa dice Grillo sulla globalizzazione? Ragazzi non litighiamo sulla politica, è solo tempo perso. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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arpimar ha scritto:cbbusto ha scritto:Senti arpimar è meglio chiudere il discorso, tu hai le tue idee ed io ho le mie, stai usando dei termini che non mi piacciono, non ho il cervello annebbiato, quindi argomento chiuso. A usare termini che non piacciono hai cominciato tu dandomi del qualunquista. Comunque non si è più bambini e sono d'accordo a chiudere qui l'argomento, tanto più che non vengo su questo forum per farmi un'opinione politica, ma per aiutare e avere un aiuto informatico. Per la politica ci sono altri siti, il fatto quotidiano, lettera 43, il blog di Beppe Grillo, servizio pubblico, rai.tv per vedersi Report, la7.tv per vedersi Italialand di Crozza, youtube, ecc. Su una cosa siamo d'accordo, tutti i siti e le trasmissioni che hai nominato, sono tutti fra i miei preferiti. Ciao
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