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Davvero ti acconteresti di così poco? E chi custodirà il custode? Io invece vorrei in un futuro più o meno prossimo vivere in uno stato dalla struttura più seria. Non senza averti augurato che, chi dovrà stabilire il livello della disonestà del governante che tu ipotizzi, non sia a sua volta un... disonesto.
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monsee ha scritto:Se mi fosse concesso di far dei mutamenti alla tua frase, la cambierei così:
Si parlava in generale (prescindendo dai casi specifici) dell'inopportunità che governi un disonesto, qualora il livello della sua disonestà -sul piano del benessere sociale generale- costituisca un rischio non irrilevante. Ciao Monsee io invece la ridurrei semplicemente così: Si parlava in generale (prescindendo dai casi specifici) dell'inopportunità che governi un disonesto.A mio modo di vedere un disonesto non può essere classificato per gradi di rilevanza. L'attributo è di per sè elemento qualificante. saluti Andrea
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Come ho già avuto modo di affermare, io non mi reputo talmente puritano (né così puro) da affermare che non esiston -anche per la disonestà- svariate gradazioni, le quali -essendo assai diverse fra di loro- vanno considerate ed affrontate in modi necessariamente differenti. A mio immodesto avviso, qualunque comportamento (incluso quello "poco onesto") DEVE sempre esser riguardato secondo la sua rilevanza. In quanto a "chi controlla il controllore?", rispondo: "Il popolo votante, ciascuno dando con coscienza -e intelligenza- il suo libero voto".
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io vorrei semplicemente che il popolo votante avesse a disposizione tutti i dati per una valutazione serena,incluse le sentenze(sia di condanna,sia di assoluzione) di procedimenti giudiziari,che non siano inficiate da prescrizione per i vari artifizi dei difensori o di leggi ad personam,e spacciate poi per assoluzioni dai media controllati.penso che sarebbe davvero un bel passo avanti nella possibilita di valutazione.
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Dovrebbe accadere che chiunque valutasse sempre e comunque esser COMPLETAMENTE INNOCENTE (per quente accuse gli sian state rivolte e per quante presunte prove si afferma siano state reperite conto di essa) qualunque persona che non sia già stata condannata in modo definitivo e senza ulteriori possibilità di appello di alcun tipo. Dunque, un candidato che non rientri in tale categoria DEVE esser sempre riguardato come COMPLETAMENTE INNOCENTE. Lo puoi votare oppure no. Ma è del tutto fuori luogo considerare il suo (solo presunto! NON "dimostrato") "crimine" nel fare tale scelta. Debbo tristemente constatare, però, che questo non avviene...
La Corte Costituzionale ha emesso il suo verdetto. Che va rispettato e che io accetto. Ma ciò non toglie che il Lodo Alfano (se ci fosse stato) sarebbe stata un'ottima Legge, di cui il Paese ha davvero bisogno.
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monsee ha scritto:Come ho già avuto modo di affermare, io non mi reputo talmente puritano (né così puro) da affermare che non esiston -anche per la disonestà- svariate gradazioni, le quali -essendo assai diverse fra di loro- vanno considerate ed affrontate in modi necessariamente differenti. A mio immodesto avviso, qualunque comportamento (incluso quello "poco onesto") DEVE sempre esser riguardato secondo la sua rilevanza. In quanto a "chi controlla il controllore?", rispondo: "Il popolo votante, ciascuno dando con coscienza -e intelligenza- il suo libero voto". A parte che (SEMPRE FACENDO UN DISCORSO GENERALE) il popolo (o parte di esso) per quanto intelligente, può subire processi di manipolazione, mi sembra di capire che non venga colta l'essenza del concetto dei diritti e doveri nello stato. Eppure si tratta di una questione semplice. Da millenni ce n'é consapevolazza. Fa sempre piacere ogni tanto Cicerone, un grande maestro: " In generale, quelli che si dispongono a governare lo Stato, tengano ben presenti due precetti di Platone: primo, curare l'utile dei cittadini in modo da informare ad esso ogni loro azione, dimentichi e incuranti dei propri interessi; secondo, provvedere a tutto l'organismo dello Stato, affinché, mentre ne curano una parte, non abbiano a trascurare le altre. Invero, come la tutela di un pupillo, così il governo dello Stato deve esercitarsi a vantaggio non dei governanti, ma dei governati. D'altra parte, quelli che provvedono a una parte dei cittadini e ne trascurano un'altra, introducono nello Stato il più funesto dei malanni: la discordia e la sedizione..."(De Officiis) Forse è proprio per l'attualità di queste parole (senza bisogno di scomodare i moderni), che un brano del medesimo trattato di Cicerone era nella prova di latino della maturità classica 2009. Ciao.
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La Storia ci presenta figure diffusamente ammirate, le quali -a onor del vero- meriterebbero, invece, principalmente esplicito disprezzo (e ce ne mostra altre, sovranamente disprezzate, le quali -per converso- meriterebbero un non piccolo grado di riabilitazione). Fra queste (quelle che meritan di esser disprezzate più di quanto accada), io pongo proprio la figura del succitato Cicerone (che non soltanto "predicava in un modo e razzolava in un altro", ma si portò -allorquando gli accadde di governare- in pessima maniera veramente). Nei decenni (o, al massimo, nei secoli) a venire, il lavoro degli Storici moderni dimostrerà che l'attuale nostra idea della vita e delle azioni di quel grande oratore (che fu certo un istrione di temperamento) è alquanto distante da quello che davvero fece e veramente accadde.
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secondo me il lodo alfano non sarebbe stata una buona legge,ma il suo scopo l ha ottenuto:procrastinare un processo,che sarebbe gia giunto all appello,avviandolo verso una prescrizione che ci verra' sbandierata come un assoluzione da qualche tg.capisco benissimo che molti siano contenti di questo,io,personalmente,lo considero uno schiaffo alle regole,ma ognuno vede cio' che puo' o vuole vedere.
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paolopa ha scritto:secondo me il lodo alfano non sarebbe stata una buona legge,ma il suo scopo l ha ottenuto:procrastinare un processo,che sarebbe gia giunto all appello,avviandolo verso una prescrizione che ci verra' sbandierata come un assoluzione da qualche tg.capisco benissimo che molti siano contenti di questo,io,personalmente,lo considero uno schiaffo alle regole,ma ognuno vede cio' che puo' o vuole vedere. E' del tutto condivisibile quello che dici. Monsee La Storia ci presenta figure diffusamente ammirate, le quali .......... Devo dire che mi prendi per sfinimento. L'unica spiegazione che riesco a darmi di questo tuo... interloquire, è che tu stia facendo esercitazioni pratiche di due corsi post-universitari che hai seguito: "ESTETICA DEL MONOLOGO" e " I FONDAMENTI DEL SOFISMO". Quanto porterai al tuo prof. i resoconti di questo forum (escluso sezioni informatiche), farai un figurone. Nel frattempo, mi metto in attesa. Aspetterò pazientemente che, dopo che avrai frequentato (spero) " LA BELLEZZA DEL DIALOGO" e " COME CAPIRE I PUNTI DI VISTA DEL PROSSIMO E CONSEGUENTI RISPOSTE A TONO", incomincerai le relative esercitazioni. Ciao ciao.
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Son lontanissimo da qualsivoglia filosofia, te l'assicuro: è, invece, la Matematica che guida la mia maniera d'elaborare e esprimere le idee.
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monsee ha scritto:Son lontanissimo da qualsivoglia filosofia, te l'assicuro: è, invece, la Matematica che guida la mia maniera d'elaborare e esprimere le idee. Ed è un ragionamento matematico che ti porta a giustificare gli eventuali "furti di mele" (cassette intere) di Berlusconi?
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Si tratta di un ragionamento che parte dal concetto che esiston diversi tipi di "mancanza" rispetto a un qualsivoglia genere di Regolamento. E che bisogna sempre vedere di quale tipo di "mancanza" stiam parlando -e tenerlo nel debito conto, giacché molte "mancanze" sono da considerarsi umanamente minimali- prima di trarre qualsivoglia conclusione. La matematica, invece, è quella che mi informa che, se CHIUNQUE è da considerarsi COMPLETAMENTE INNOCENTE sino a definitiva e inappellabile condanna, allora una persona (quale che sia) è sempre da considerarsi TOTALMENTE INNOCENTE (ad ogni effetto), a dispetto del numero e della gravità delle accuse fatte a carico suo, sino a quando non verrà condannata con sentenza inappellabile e definitiva. La Storia, infine, m'insegna che tante condanne (definitive e inappellabili) si sono dimostrate, poi, COMPLETAMENTE SBAGLIATE, dato che le persone condannate son risultate, ad un più attento e ponderato esame, prove alla mano, ASSOLUTAMENTE INNOCENTI. Le carceri traboccan d'innocenti (ingiustamente perseguitati dai Magistrati e definitivamente condannati), non scordiamolo. E invece, per converso, tanti colpevoli (anch'essi, definitivamente condannati) vengono rilasciati ed escon fuori. Non sarà mai possibile tenere chiusi in carcere i colpevoli veri (quelli condannati in via definitiva, ma che son -stranamente,- spesso, fuori) sinché non saran fuori -innanzitutto!- gli innocenti (tutti quanti).
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monsee ha scritto:Si tratta di un ragionamento che parte dal concetto che esiston diversi tipi di "mancanza" rispetto a un qualsivoglia genere di Regolamento. E che bisogna sempre vedere di quale tipo di "mancanza" stiam parlando -e tenerlo nel debito conto, giacché molte "mancanze" sono da considerarsi umanamente minimali- prima di trarre qualsivoglia conclusione. La matematica, invece, è quella che mi informa che, se CHIUNQUE è da considerarsi COMPLETAMENTE INNOCENTE sino a definitiva e inappellabile condanna, allora una persona (quale che sia) è sempre da considerarsi TOTALMENTE INNOCENTE (ad ogni effetto), a dispetto del numero e della gravità delle accuse fatte a carico suo, sino a quando non verrà condannata con sentenza inappellabile e definitiva. La Storia, infine, m'insegna che tante condanne (definitive e inappellabili) si sono dimostrate, poi, COMPLETAMENTE SBAGLIATE, dato che le persone condannate son risultate, ad un più attento e ponderato esame, prove alla mano, ASSOLUTAMENTE INNOCENTI. Le carceri traboccan d'innocenti (ingiustamente perseguitati dai Magistrati e definitivamente condannati), non scordiamolo. E invece, per converso, tanti colpevoli (anch'essi, definitivamente condannati) vengono rilasciati ed escon fuori. Non sarà mai possibile tenere chiusi in carcere i colpevoli veri (quelli condannati in via definitiva, ma che son -stranamente,- spesso, fuori) sinché non saran fuori -innanzitutto!- gli innocenti (tutti quanti). Mio caro Monsee perdonami ma francamente non si capisce dove vuoi arrivare. Primo: nessuno vuole mettere Berlusconi in galera prima del tempo, qui si sta solo dicendo che se non si sottopone ai processi per i furti delle cassette di mele (come sono stati definiti i processi in questo forum) dovrà essere sempre considerato innocente, come giustamente asserisci. Secondo: visto che " La Storia, infine, m'insegna che tante condanne (definitive e inappellabili) si sono dimostrate, poi, COMPLETAMENTE SBAGLIATE, dato che le persone condannate son risultate, ad un più attento e ponderato esame, prove alla mano, ASSOLUTAMENTE INNOCENTI. e continui con l'inverso, vuoi forse asserire che è inutile celebrare più processi vista la loro fallacia? Non hai tutti i torti dal momento che nulla cambierebbe se non che gli innocenti siano fuori. Poi un processo con giudici di sinistra è inconcepibile, forse con quelli di destra...Bisognerebbe trovare dei giudici di centro casomai anche androgini per non avere preconcetti sul sesso dell'imputato/a. Terzo: un uomo politico non esercita le sue funzioni solo con le azioni ma anche con gli esempi personali. Se Berlusconi scende in piazza a favore dell'unità della famiglia e poi ne ha due o tre e si trastulla con le giovincelle perché il cittadini normale dovrebbe essere ligio ai doveri familiari? Se il troppe volte citato corrompe ed evade perchè il cittadino normale dovrebbe pagare le tasse e conservare una morale sociale (tanto più che non può essere neppure sollevato dalla gratificazione di aver costruito un ponte sullo stretto). Ne ho sentite tante e fra le più disparate ma che sia tollerabile il comportamento di quel signore in forza della matematica ....
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Iscritto dal : 4/2/2009 Posts: 1,367
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monsee ha scritto:Si tratta di un ragionamento che parte dal concetto che esiston diversi tipi di "mancanza" rispetto a un qualsivoglia genere di Regolamento. E che bisogna sempre vedere di quale tipo di "mancanza" stiam parlando -e tenerlo nel debito conto, giacché molte "mancanze" sono da considerarsi umanamente minimali- prima di trarre qualsivoglia conclusione. La matematica, invece, è quella che mi informa che, se CHIUNQUE è da considerarsi COMPLETAMENTE INNOCENTE sino a definitiva e inappellabile condanna, allora una persona (quale che sia) è sempre da considerarsi TOTALMENTE INNOCENTE (ad ogni effetto), a dispetto del numero e della gravità delle accuse fatte a carico suo, sino a quando non verrà condannata con sentenza inappellabile e definitiva. La Storia, infine, m'insegna che tante condanne (definitive e inappellabili) si sono dimostrate, poi, COMPLETAMENTE SBAGLIATE, dato che le persone condannate son risultate, ad un più attento e ponderato esame, prove alla mano, ASSOLUTAMENTE INNOCENTI. Le carceri traboccan d'innocenti (ingiustamente perseguitati dai Magistrati e definitivamente condannati), non scordiamolo. E invece, per converso, tanti colpevoli (anch'essi, definitivamente condannati) vengono rilasciati ed escon fuori. Non sarà mai possibile tenere chiusi in carcere i colpevoli veri (quelli condannati in via definitiva, ma che son -stranamente,- spesso, fuori) sinché non saran fuori -innanzitutto!- gli innocenti (tutti quanti). ......... e così sia,però facciamolo sto benedetto processo,poi se ne riparlerà........ altrimenti si andrà avanti fino allo sfinimento
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raresquare ha scritto:Monsee perdonami ma francamente non si capisce dove vuoi arrivare. Magari, non l'ho scritto in lingua italiana, chi lo sa... 1) chiunque non sia ancora stato condannato in via definitiva (e senza che, per lui, ci sia più alcuna possibilità di appello) è da considerarsi INNOCENTE; 2) un qualsivoglia uomo politico, ancorché accusato di questo o di quello, se non è stato ancora condannato in via definitiva e senza che ci sia, per lui, più alcuna possibilità di appello, è da considerarsi INNOCENTE. Ergo, la sola cosa che un elettore potrebbe ricavare dal sapere che un uomo è accusato di qualcosa (sino alla sua condanna definitiva e senza possibilità di ulteriori appelli) è che tale uomo (ancorché politico) sia PIENAMENTE INNOCENTE. E non è che la condanna, anche qualora ci sia e sia definitiva e senza appello, costituisca un criterio di giudizio sempre tale da evitarci di malgiudicare un innocente, giacché la Storia ci riporta un'autentica marea di casi di veri INNOCENTI che son stati -ingiustamente e spesso artatamente, in Processi sovente persecutorii- condannati lo stesso in via definitiva e senza possibilità di appello. E giacciono in galera, ma invece non dovrebbero. Spero di averlo scritto in italiano, finalmente.
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Iscritto dal : 10/14/2008 Posts: 2,777
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certamente un procedimento giudiziario in corso non implica che l imputato sia colpevole,ma quando vedo un accanimento con tutti i mezzi disponibili a voler evitare il processo,a far slittare i tempi,a depenalizzare reati di cui si puo essere accusati,allora la cosa mi puzza un poco.ho molto ammirato Fini per il suo comportamento nel rifiutare di avvalersi del lodo alfano,non posso dire altrettanto per altri uomini politici.ognuno ha il suo punto di vista sulle questioni,un piccolo esempio:per molti craxi è stato un martire,per me era solo un latitante.
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La scelta di Fini l'ho ammirata anch'io (proprio perché si è trattato di una scelta eroica: sappiamo tutti che un processo può non soltanto andare a rotoli pure se si è innocenti, ma anche essere tirato avanti -dall'accusa, intendo- praticamente all'infinito). Ammiro i gesti eroici, ma nondimeno evito di pretenderli comunque e da chiunque. Io non lo so, se -fossi stato al posto di Fini- avrei fatto la stessa scelta che ha fatto lui. Mi avrebbe certamente molto trattenuto il fatto che un Presidente della Camera non può perdere tempo per seguire un procedimento giudiziario a proprio carico senza, con questo, rischiar di ledere pesantemente gli interessi di quei cittadini che l'hanno votato (non perché "uomo politico", ma per la carica specifica che occupa e che richiede un tempo molto ampio messo completamente al servizio del ruolo). Comprendo pienamente, dunque, le ragioni di un Presidente della Repubblica, di un Presidente del Senato, di un Presidente della Camera e di un Presidente del Consiglio che NON vogliano mettere a repentaglio gli interessi del Paese facendosi rinchiudere per ore, giorni e settimane, a perder tempo prezioso a smontar tagliole giuridiche piazzata ad arte contro di loro... Ripeto: il Lodo Alfano non è e non sarà mai una Legge. E questo, oggi e in Italia, è un vero peccato. Detto questo, sono contento che il Governo (votato dagli italiani [anche se non da me personalmente] a schiacciante maggioranza) seguiti a funzionare e m'auguro duri, compatto e forte, sino alla fine dell'attuale Legislatura. Dopo, quando ci saranno elezioni politiche nazionali nuove, andremo ancora a votare, ciascuno secondo coscienza e in piena libertà. Nella speranza di ottener dal voto un governo più solido e migliore.
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Iscritto dal : 4/2/2009 Posts: 1,367
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monsee ha scritto:Commenta:La scelta di Fini l'ho ammirata anch'io (proprio perché si è trattato di una scelta eroica: sappiamo tutti che un processo può non soltanto andare a rotoli pure se si è innocenti, ma anche essere tirato avanti -dall'accusa, intendo- praticamente all'infinito). Ammiro i gesti eroici, ma nondimeno evito di pretenderli comunque e da chiunque. Io non lo so, se -fossi stato al posto di Fini- avrei fatto la stessa scelta che ha fatto lui. Mi avrebbe certamente molto trattenuto il fatto che un Presidente della Camera non può perdere tempo per seguire un procedimento giudiziario a proprio carico senza, con questo, rischiar di ledere pesantemente gli interessi di quei cittadini che l'hanno votato (non perché "uomo politico", ma per la carica specifica che occupa e che richiede un tempo molto ampio messo completamente al servizio del ruolo) ............a sentirti parlare sembra che non abbia neanche il tempo di respirare.............. però!!!!!!!!! [quote]Comprendo pienamente, dunque, le ragioni di un Presidente della Repubblica, di un Presidente del Senato, di un Presidente della Camera e di un Presidente del Consiglio che NON vogliano mettere a repentaglio gli interessi del Paese facendosi rinchiudere per ore, giorni e settimane, a perder tempo prezioso a smontar tagliole giuridiche piazzata ad arte contro di loro... Ripeto: il Lodo Alfano non è e non sarà mai una Legge. E questo, oggi e in Italia, è un vero peccato. ............. scusami ma,se non fosse tragica,riderei di brutto!!!!!!!! Ma cosa fanno sti signori gli avvocati di se stessi? hanno rinunciato alla difesa di un avvocato e devono preparare in autonomia e con non pochi sacrifici un'autodifesa......... ma da quando in italia se hai un processo passi le giornate a trovare strategie?e poi che strategie?di che? in italia monsee,esistono gli avvocati,più soldi hai più te ne puoi permettere........... ma pensano a tutto loro anche a trovare le strategie per aggirare .......gli ostacoli Commenta:.......a smontar tagliole giuridiche piazzata ad arte contro di loro .. ma da chi??????.........mi chiedo se ci credi davvero in quello che scrivi.........
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monsee ha scritto:raresquare ha scritto:Monsee perdonami ma francamente non si capisce dove vuoi arrivare. Magari, non l'ho scritto in lingua italiana, chi lo sa... 1) chiunque non sia ancora stato condannato in via definitiva (e senza che, per lui, ci sia più alcuna possibilità di appello) è da considerarsi INNOCENTE; 2) un qualsivoglia uomo politico, ancorché accusato di questo o di quello, se non è stato ancora condannato in via definitiva e senza che ci sia, per lui, più alcuna possibilità di appello, è da considerarsi INNOCENTE. Ergo, la sola cosa che un elettore potrebbe ricavare dal sapere che un uomo è accusato di qualcosa (sino alla sua condanna definitiva e senza possibilità di ulteriori appelli) è che tale uomo (ancorché politico) sia PIENAMENTE INNOCENTE. E non è che la condanna, anche qualora ci sia e sia definitiva e senza appello, costituisca un criterio di giudizio sempre tale da evitarci di malgiudicare un innocente, giacché la Storia ci riporta un'autentica marea di casi di veri INNOCENTI che son stati -ingiustamente e spesso artatamente, in Processi sovente persecutorii- condannati lo stesso in via definitiva e senza possibilità di appello. E giacciono in galera, ma invece non dovrebbero. Spero di averlo scritto in italiano, finalmente. Perdonami forse non ho risposto in italiano, chi lo sa. Un individuo accusato di qualsivoglia misfatto non si saprà mai se è colpevole o innocente se non si sottopone al giudizio e alla sua fallibilità. Ancora: "...gli interessi del Paese facendosi rinchiudere per ore, giorni e settimane, a perder tempo prezioso a smontar tagliole giuridiche piazzata ad arte contro di loro.." avrai elementi scevri da qualsiasi pregiudizio spero (altrimenti potresti ricorrere alla matematica) per affermare che le accuse rivolte al signore in questione siano tagliole giuridiche piazzate ad arte. Dichiari fallibile il giudizio di un tribunale, che tra l'altro nel caso specifico non ha ancora potuto sentenziare, ma assolutamente infallibile il tuo. Questo è l'italiano che conosco, per cui non saprei esprimermi in altre lingue ma francamente non mi par problema d'idiomi.
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ilrestodiniente ha scritto:Un individuo accusato di qualsivoglia misfatto non si saprà mai se è colpevole o innocente se non si sottopone al giudizio e alla sua fallibilità. Falso, naturalmente: QUALUNQUE individuo è INNOCENTE (completamente e assolutamente innocente) sino a dimostrata (e verificata) prova contraria. Chiunque non sia stato CONDANNATO con sentenza definitiva è INNOCENTE. Non c'entra, in questo, "il mio giudizio" o "il tuo giudizio" (infallibili o meno che essi siano):: questa è la BASE del nostro ordinamento giudiziario. ilrestodiniente ha scritto:avrai elementi scevri da qualsiasi pregiudizio spero (altrimenti potresti ricorrere alla matematica) per affermare che le accuse rivolte al signore in questione siano tagliole giuridiche piazzate ad arte. Dichiari fallibile il giudizio di un tribunale Sì, o lo dichiaro "fallibile" precisamente in quanto ha fallito (e numerose volte!) sino ad ora, non solo lasciando liberi i colpevoli (e passi, può accadere), ma -cosa assai più grave e inaccettabile in qualsivoglia società degna della qualifica di "civile"- condannando e poi lasciando a marcire nelle patrie galere molte persone che invece erano INNOCENTI: La Storia insegna quante false accuse (montate ad arte, architettate dai sui nemici) son state rivolte a questo o a quello, spesso giungendo ad un giudizio di condanna inappellabile che poi la Storia stessa (e un'indagine della verità scevra di preconcetti) ga successivamente ribaltato. Sovente, le accuse fatte in nome (e per conto) dell'ambizione ad esercitare un potere (come fa la Magistratura odierna, qui, in Italia) son semplicemente "tagliole" (talora, vere e proprie trappole) "contro il nemico odiato"... francesca64 ha scritto:... a sentirti parlare sembra che non abbia neanche il tempo di respirare Il tempo di respirare, certo l'avrà (soltanto i morti e le pietre non respirano). Ma una giornata è fatta di 24 ore, che sono una bazzecola -se provi a farti i conti- rispetto a quanto, invece, servirebbe per affrontare i problemi di un Paese (e peggio ancora, se c'è aria di crisi [com'è, peraltro, l'epoca attuale]). Non credo affatto che avanzi molto tempo (non solo al Presidente del Consiglio, ma anche al Presidente della Repubblica o ai Presidenti dei due rami del nostro Parlamento) per dedicarsi a qualcosa che non sia specificamente incluso nelle sue attività squisitamente "ufficiali". francesca64 ha scritto:... scusami ma,se non fosse tragica,riderei di brutto! Volevi forse intendere: "Riderei di cuore"? Perché non è carino, "ridere di brutto"... non è neanche sensato: è solo innaturale.
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