Hello Square
- Hai capito perfettamente per quello che riguarda le due opzioni.
Ma devo fare una premessa:
In sintesi quello che penso -veramente- è che abbiamo effettivamente la facoltà (chiamiamola cosi, finché risiede nelle limbe del non-dimostrato) di registrare tutta la nostra vita. Il backup, appunto. Un processo intimo di raccolta istantanea + stoccaggio .
Dunque ecco il seme del mio intervento: l'esistenza di una banca dati dove viene scrupolosamente archiviato il film della nostra vita fino al momento presente. Confortano questa mia idea gli esempi di Flash-back che ho illustrato.
Questo è, diciamo cosi, la parte portante e razionale (!) del mio discorso. Punto.
Il resto sarà frutto di qualche trauma e di un interesse forte benché turistico per le neuroscienze e la sociologia. Aggiungi una lacrima di passione per tutte le forme di narrativa di anticipazione e l'augurio che le bio\nanotecnologie continuassero a fare passi da giganti. Agiti bene e hai il Cocktail da consumare con moderazione.
Cocktail che spiega -senza giustificarla- la parte "più intima", quella in cui parto in delirio narrativo:
Accettata l'idea di questo "Backup di Vita" possiamo tentare qualche innesto (le "opzioni intermedie" come giustamente le chiami):
1)Codesto Backup è nostro, in quanto effettiva immagine della nostra esistenza.
o
2)Ci è imposto, è un semplice copione\programma da seguire.
Soltanto per la prima ipotesi ci vorrebbero pagine. Scriverò a ruota libera senza pretese, cosi da rispondere indirettamente ad altre tue domande sulla perversione del mio Modus Operandi:
Dunque sviluppiamo l'ipotesi 1: Il Backup è nostro.
OK.
E che 'zzo ne facciamo, narrativamente parlando, di questo benedetto Backup?
1,1)MMmhhh.... Perché non tentare di aprirlo? Localizzarlo, bucare l'algoritmo di cripto. Estrarre, convertire per visionare. (E per inciso penso seriamente che questo, in un futuro assai vicino, sarà veramente possibile).
Pronti per altre venti sotto-possibilità di sviluppo del delirio, eccotene una a caso:
1,1a)Convertiamo il file in ologramma.
T'immagini, Squarre? Un episodio della scuocera\Il ritorno in Total 3D:
Andiamo al BackBuster (il Backup delle persone defunte vengono prelevati e custoditi in un archivio statale. La spiegazione ufficiale parla di salvaguardia della dignità del defunto: le sequenze di atti fuorilegge, sgradevoli o lesive della morale vengono cancellate. Io penso che questi bastardi raccolgono una montagna d'informazione... stanno tentando di capire i meccanismi della devianza per elaborare degli inserti "socialmente utili"...), presentiamo la tessera per provare il legame di parentela e preleviamo il file.
Tornati at Home, inseriamo il file nell'elaboratore, scegliamo una sequenza (quella in cui la suocera aveva sputtanato il Mac Donald e "i cibi da selvaggi" davanti a tutta la famiglia mentre si stava carbonizzando l'arrosto di vitello in cucina). Se scegliamo l'opzione "Inside" cioè quella che ci inserisce all'interno della scena, dobbiamo sincronizzare (semplice applicazione di elettrodi) la linea temporale adeguata del nostro personale Backup con il file della suocera. Se no, basta l'opzione "Outside" per semplici spettatori. Regoliamo poi i parametri della proiezione con l'ultima versione di PhotoShoop Ologram Editor: volume fisico dell'ologramma se proiezione "Outside", tipo di ambiente, grado di dettagli, intensità degli stimoli sensoriali per opzione "Inside" ecc... E ci spariamo un episodio della Matrona nel bel mezzo del salotto per rallegrare una piovosa serata di Novembre. Magari di mercoledì; la moglie ha il corso di cucina.
Avanti cosi Square.... Vedi; persino questa miserabile sotto-opzione 1,1a suggerisce in modo quasi autonomo un infinità di vie possibili, di sfumature. E l'ho sparato alla svelta, senza tanti riguardi per la validità (intesa come coerenza intrinseca di costruzione) della narrazione.
Poi... avanti ancora... ramo 1,1b, poi 1,1c poi si passa al 2,1...ecc.
Assomiglia ad una rete... più ci sono collegamenti, più hai possibilità di sviluppare, estrapolare, fusionare nuovi scenari.
Se fossi un'attimino vizioso, direi che assomiglia tanto ad una rete neuronale...
Comunque non sparo mai totalmente alla cieca. Bisogna sempre proporre un corrimano a chi legge. Forse "corrimente" sarebbe la parola giusta. Un piccolo, sottile aggancio con la realtà. Attutisce la sensazione di vertigine e aguzza la curiosità.
Esempio:
Hy People...
Il
fratello balla piuttosto bene per essere morto da quasi 10 anni... A parte l'appoggio al suolo incerto e la definizione migliorabile, direi che non è male come proiezione olografica....
;)