Ho guardato il foglio informativo della banca: il tasso minimo non c'é. E non mi sembra che ci siano inghippi.
E' una formula interessante, un po' più cara del variabile standard (dello 0,6% circa), ma dà la protezione del tetto al 5,50%.
Comunque non esiste la formula migliore in assoluto (perché tutti ci si butterebbero), esiste solo la formula migliore in rapporto alle proprie esigenze.
Siccome in campo economico si conosce il passato e il presente (ma non il futuro), occorre riflettere bene sulla propria situazione e se possibile farsi assistere da una Ass. Consumatori qualificata o un buon notaio.
Adesso i tassi sono scesi moltissimo e tutti si aspettano rialzi anche consistenti, sia dell'Euribor (per il variabile), sia dell'Irs (per il tasso fisso)
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/06/mutui-tassi_euribor-irs-bce.shtml?uuid=48ddba3c-64da-11de-92fb-d2a03643c8e2&DocRulesView=Libero(ma nessuno ha la sfera di cristallo).
Gli economisti continuano a dire:
- tasso variabile, lo faccia chi ha un mutuo fino a 10-15 anni e può permettersi oscillazioni anche consistenti della rata;
- tasso fisso: lo faccia chi fa mutui lunghi e avendo reddito fisso ha bisogno della certezza dell'importo costante della rata.
Contrattare il più possibile, in ogni caso, il tasso di spread (cioé la parte del tasso che rappresenta il guadagno della banca), perché in molti casi è contrattabile.