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suarez73 ha scritto:E' un pò come se io come mamma non rispettassi alcuna regola e poi pretendessi dai miei figli rispetto educazione etc.. non ti sembra? No, Sue: hai invertito le cose. Tu metti nel ruolo di "mamma" la classe politica, come se i cittadini di un certo Paese discendessero dai loro politici. Non stan così le cose: la "mamma" è il popolo, la gente; sono i politici del Paese che discendono dalla gente di quel Paese. Azzurra ha ragionissima: NON è proprio possibile (è vano, illusorio) "cambiar la gente a cominciare dai politici". Vale solo il percorso opposto: "cambiare i politici a cominciar dal popolo del Paese", giacché -in qualsivoglia Democrazia Parlamentare, sana o malata che sia- son l'espressione culturale diretta del popolo (frutto della cultura di quel popolo e di nient'altro), i politici...
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:-) Non è assolutamente per sfiducia, Suarez, anzi, ma "a questo punto del cammin della mia vita" :-) ho capito che non è fruttevole aspettare che qualcosa arrivi dal prossimo o dall'alto. Aspettarsi qualcosa può deludere, deprimere o portare all'indifferenza. Nella mia umana imperfezione quello che mi aspetto è solo da me! Poi, posso discutere, argomentare, condividere, controbattere ma ... come in una malattia il primo che si deve dar da fare per curarsi è il paziente, l'individuo. Spero che il pranzo non ti vada di traverso con queste argomentazioni :-) Ciao
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figurati Azzurra ci mancherebbe è bello potersi confrontare aiuta a crescere. Comunque penso di non essermi riuscita a spiegare io intendevo che io come persona non amo seguire la massa, di conseguenza anche se molte colleghe non rispettano le regole a me non interessa e vado per la mia strada per utopico che possa essere il mio pensiero mi permettono di vivere tranquilla con la mia coscienza sicura di aver compiuto ciò che ritengo giusto e con questa mia "ideologia" trovo difficile se non impossibile sentirmi rappresentata da un governo simile, da un governo che giura sulla costituzione e poi alza il dito medio sulle note dell'inno di Mameli! Io ritengo di essere una mamma che da il buon esempio, non sempre è facile ma è doveroso nei confronti dei miei figli, sicuramente hai ragione Monsee se talune persone governano il nostro paese è perchè il 52% (non so se è la cifra esatta!) l'ha votato e quindi si rispecchia, ma dato che io non mi ci ritrovo in nulla trovo inammissibile la fiducia a delle persone così, però ripeto questo è lo specchio della mia ideologia quindi forse solo una bella favola, ma l'idea di dovermi turare il naso perchè "così fan tutti" non è per me. Detto questo amo l'Italia e gli italiani, non tutti forse, gli aiutamici italiani sicuramente! Ciao ragazzi!
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Qui è il cane che si morde la coda,per cambiare cultura ad un popolo ci vogliono dei buoni insegnanti che a sua volta vengono dal popolo,io mi posso anche curare ma se non ho un buon medico che faccio.Quando ad un popolo gli si insegna che quel conta è solo il denaro e la posizione sociale ignorando i valori umani,la cultura,il rispetto per gli altri.Purtroppo siamo in periodo di decadentismo di cui non si intravede ancora la fine,anzi questo viene accentuato dai mass media e dai network televisivi.Quando una trasmissione come veline ha il più alto share di ascolto vuol dire che siamo alla frutta,se non al caffè?
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.... Infatti, la faccenda è duretta, o forse durissima! Allora mi piace sentirmi dentro una frase recitata da Benigni che, utilizzando le parole bellissime di Kant, dice "Voglio vivere con il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me". E se almeno in qualche momento ci si sente così armonici, beh ... un passetto in più è stato fatto ........ ..... spero :-)
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Rudewolf ha scritto:Quando una trasmissione come veline ha il più alto share di ascolto vuol dire che siamo alla frutta,se non al caffè? mi sà che abbiamo finito pure il caffè...
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suarez73 ha scritto:io come persona non amo seguire la massa, di conseguenza anche se molte colleghe non rispettano le regole a me non interessa e vado per la mia strada per utopico che possa essere il mio pensiero mi permettono di vivere tranquilla con la mia coscienza sicura di aver compiuto ciò che ritengo giusto Pienamente concorde: anch'io cerco di vivere seguendo una coerente linea etica, esattamente come te. suarez73 ha scritto:con questa mia "ideologia" trovo difficile se non impossibile sentirmi rappresentata da un governo simile Che ti sembri "difficile", va bene: è anche legittimo. Ma che sia anche "impossibile" sta a dire che non sei capace di adeguarti ad una scelta CORRETTA (che piaccia oppure no, se un certo Parlamento democraticamente eletto dà vita a un Governo che ottiene la Fiducia, per quanto possa essere "difficile", lo si DEVE accettare: se non accade questo, salta per aria l'impianto stesso della Democrazia). suarez73 ha scritto:se talune persone governano il nostro paese è perchè il 52% [...] l'ha votato e quindi si rispecchia, ma dato che io non mi ci ritrovo in nulla trovo inammissibile la fiducia a delle persone così No, questo non è affatto giusto: si può benissimo non essere d'accordo col voto espresso dalla maggioranza dei votanti, però... non è possibile (non senza ammazzar sul colpo la democrazia, perlomeno!) definire "inammissibile" la fiducia in chi ha -liberamente- espresso il suo voto alle Urne. Il responso delle Urne è pursempre "volontà popolare" e, proprio in quanto tale, va sempre e comunque rispettato. suarez73 ha scritto:... ma l'idea di dovermi turare il naso perchè "così fan tutti" non è per me. Né lo devi fare (ci mancherebbe altro!): è giusto -un tuo pieno diritto- lottare affinché le tue giuste idee (e son sicuramente giuste, quantomeno per te) finiscan con l'avere il giusto peso nello sviluppo futuro della nostra società; è l'istituto democratico medesimo (col diritto al voto e col diritto d'ogni cittadino a fare -se lo vuole- "attività politica") che te ne fornisce i necessari mezzi. Che tu non sia d'accordo con questa o quella cosa (intendo dire, con ciò, che una "posizione politica" -quale che sia- dovrebbe esser sempre riferita a delle idee, giammai a delle persone) e cerchi di cambiarla, è una lotta legittima.
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monsee ha scritto: Azzurra ha ragionissima: NON è proprio possibile (è vano, illusorio) "cambiar la gente a cominciare dai politici". Vale solo il percorso opposto: "... Però il potere di legiferare ce l'ha solo la classe dirigente (che con questa legge elettorale è stata scelta dai partiti e non da noi) e noi dobbiamo solo ubbidire. Questo è giusto in una democrazia parlamentare, ma se guardiamo le leggi che sono state fatte ultimamente e quella che stanno attuando oggi.. Provate a chiedere a Napolitano quanto gli interessa l'immunità parlamentare. L'immunità la chiede solo chi ha la coscienza sporca. Altro che magistratura comunista. E l'esempio deve venire anche dall'alto. Se Brunetta vuole andare giù duro con la PA, faccia pure, ha ragione, ma non vedo perchè ai nostri poco onorevoli rappresentanti non viene mandato il medico fiscale se non sono presenti in Parlamento. Anche ieri alla Camera non hanno potuto votare una legge perchè mancava il numero legale. Poverini, vanno a Roma il Lunedì e devono rimanerci, pensate, fino a Giovedì, per 15 mila euro al mese. Tuttavia questo non giustifica il fatto che anche noi dobbiamo comportarci come loro. E' anche la cultura che deve cambiare. Finchè l'evasore fiscale è considerato un furbo e il lavoratore dipendente un coglione, non ci sarà alcun cambiamento. Finchè l'obbiettivo di molti adolescenti meridionali sarà di fare lo camorrista, l'Italia non andrà da nessuna parte. Finche abbiamo un ministro ROZZO E IGNORANTE che alza il dito medio all'Inno Nazionale, che non vorrebbe al nord gli insegnanti del sud, mi dite che futuro avrà l'Italia?
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Ciao Monsee, inamissibile intendevo dal mio punto di vista ma non per questo mi permetto di giudicare il voto di altre persone! Ci mancherebbe! Ho accettato il voto espresso dagli italiani anche se diverso dal mio, e con tutto ciò non voglio dire che io ho ragione e tutti gli altri no, ognuno dal proprio punto di vista ha ragione! p2 condivido in toto...il senso di tutti i miei post!
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Quando un popolo ne ha le tasche piene di tutto (o vuote di tutto) e le eliche girano a go-go, allora che cosa fa il Popolo? Una bella rivoluzione, ecco cosa fa! Per noi Italiani ci vuole ancora un po' di tempo, perché ci scoccia un po' la rivoluzione, vediamo prima se si può sistemare la faccenda in maniera indolore ... con degli aggiustamenti tecnici. Per fugare qualsiasi dubbio, ci tengo a precisare che sono per la non violenza e in cucina mi danno fastidio persino i coltelli!
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azzurra_g ha scritto:Quando un popolo ne ha le tasche piene di tutto (o vuote di tutto) e le eliche girano a go-go, allora che cosa fa il Popolo? Una bella rivoluzione, ecco cosa fa! Per noi Italiani ci vuole ancora un po' di tempo, perché ci scoccia un po' la rivoluzione, vediamo prima se si può sistemare la faccenda in maniera indolore ... con degli aggiustamenti tecnici. Per fugare qualsiasi dubbio, ci tengo a precisare che sono per la non violenza e in cucina mi danno fastidio persino i coltelli! giusto!
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A proposito dell'Inno Nazionale: che il prode Mameli ci abbia messo la frase ".. che schiava di Roma Iddio la creò!" non è per niente casuale. Il senso vero della frase (bisogna riferirsi all'uso del linguaggio, specie in ambito poetico, dell'epoca) è l'idea che Domineddio in persona avesse decretato insindacabilmente che Roma sarebbe stata NECESSARIAMENTE la capitale dell'Italia (l'Italia, dunque, non è affatto "schiava di Roma": è invece la sua stessa creazione -insomma, proprio la sua nascita storica e politica- che, per decreto divino [è il "Dio lo vuole!" mameliano], è subordinata al fatto che Roma ne sia la capitale!)... Non stupisca il fatto che Mameli (che stava combattendo, quando scrisse il testo, contro Santa Romana Chiesa e, in quei combattimenti, ci morì) tiri per la giacchetta pure Domineddio (avendo per nemico nientepopodimeno che il Papa, s'è giustamente rivolto direttamente al suo "datore di lavoro"): quello che intende dire (i poeti dicono spesso parecchie cose utilizzando poche parole) è che il Papa, tenendosi Roma, stava agendo CONTRO la volontà di Dio (parla dell'epoca sua, naturalmente: ma certo, se anche avesse potuto gettar lo sguardo proprio sul futuro, avrebbe confermato, senza dubbi, il suo duro giudizio), giacché si ostinava a comandare in Roma. Tant'è che il buon Mameli, con ammirevole coerenza, s'industriò ad aiutar come poteva Garibaldi (il quale, a propria volta, aveva posto in fuga il Papa! [che, se non fosse fuggito via a gambe levate sarebbe stato quasi certamente giustiziato])... "Siam pronti alla morte", scrisse: e fece seguire l'esempio alle parole (morì da eroe, Goffredo Mameli, nel tentativo di tenere le mani insanguinate del Santo Padre lontane quanto più possibile da Roma). E non aveva affatto torto, quel ragazzo: non ci scordiamo che per "far l'Italia", i Savoia, l'hanno dovuto prender proprio a cannonate -e non "per scherzo",- il Santo Padre! Tutto questo per dire: a volte -nei rarissimi momenti di ozio- mi chiedo se tutti quelli (e specialmente i cattolici più ferventi, quelli ciecamente fedeli a Santa Romana Chiesa) che intonano, nell'italiche piazze, l'Inno di Mameli (glorioso, sebbene non gran che musicalmente), s'accorgan che il senso profondo di quel che stan cantando è che bisogna andare, a qualsivoglia costo, a lottar contro il Papa... perché perfino Dio domanda questo. Del resto, quell'identica situazione, al giorno d'oggi, è nuovamente attuale: la Chiesa fece di tutto allora per impedir l'unificazione d'Italia esattamente come farà di tutto oggi (e anche domani!) per impedire il processo d'unificazione dell'Europa (e tutto sempre per l'identica ragione: in una Europa politicamente unita, Santa Romana Chiesa conterebbe meno!)...
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NON SO SE É VERO MA M IHANNO DETTO CHE HA RIPULITO SOLO LE VIE PRINCIPALI, POI SBAGLIO O AVEVA COMINCIATO PRODI A FAR PULIRE LE STRADE MANDANDO L'IMMONDIZIA IN GERMNANIA E POI IL FURBONE DEL BERLUSCA SI PRENDE IL MERITO?
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adrians ha scritto:NON SO SE É VERO MA M IHANNO DETTO CHE HA RIPULITO SOLO LE VIE PRINCIPALI, POI SBAGLIO O AVEVA COMINCIATO PRODI A FAR PULIRE LE STRADE MANDANDO L'IMMONDIZIA IN GERMNANIA E POI IL FURBONE DEL BERLUSCA SI PRENDE IL MERITO? Non vivo a Napoli e, di recente, non ci sono stato. Ma ho alcuni amici che vivono proprio in quella città. E -a quel che mi hanno scritto- la situazione è per davvero nettamente migliorata da quando è intervenuto con determinazione il Governo. Prima, a detta loro, era una vera tragedia: adesso, l'area è tornata vivibile e si può circolar senza problemi. Soltanto due categorie, ancora oggi, in città, son furibonde e incavolate: gli "antigiottini" (che, more solito, ardono dalla voglia di vandalizzare un poco tutt'in giro) e la camorra (che, con la fine dell'emergenza-spazzatura, ci ha rimesso dei bei soldoni [certi futuri suoi "guadagni a medio-breve termine" sui quali, certa, ormai contava, inopinatamente sono evaporati]).
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Proprio così, purtroppo! Il fatto è che, prim'ancora che un fatto "politico", alla base di questi avvilenti "andazzi" c'è un fatto, in sostanza, meramente culturale. Bisogna cambiare, innanzitutto, il modo di "pensar le cose" se davvero si punta a "cambiare le cose"... Il sud d'Italia è per davvero "stretto in una morsa", ma essa è essenzialmente di natura culturale: se non si cambia innanzitutto la cultura generale, l'intervenir sulla politica ci condurrà tutti, dritti-dritti, alla palude...
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