Inutile ribadire che l'assassinio non possa trovare scusanti di alcun genere, però mi chiedo cosa succederebbe se Charlie Hebdo facesse una copertina con un "trenino" satirico come quello della vignetta sopra avente per soggetto 3 gay?! Apriti cielo: "Vade retro omofobiii!!! Che nessuno compri mai più Charlie Hebdo!!! Ecc....ecc...!!!" E' il rispetto per la cultura altrui che certi esponenti politici tanto decantano tanto da mettere al bando, ad es., i presepi, dove va a finire quando si parla di volgarità spacciata per satira e tanto difesa dagli stessi esponenti?! Qualcosa non mi quadra...aiutatemi a capire...! La religione, qualsiasi essa sia, tocca ognuno di noi nel più profondo del nostro animo, e la sacralità non può essere sbeffeggiata aldilà del nostro credo religioso o ateismo che sia. Discorso terra...terra, non mi meraviglierei che d'ora in poi qualsiasi individuo che nel corso di un litigio offenda la madre di un altro possa poi difendersi e dire che era solo satira e libertà di espressione incompresa da tanti sempliciotti retrogradi...!

"Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".

Ho aperto questa discussione lasciando il "commento" alla vignetta che raffigura un Kalashnikov contrapposto ad una matita. Il senso, pro Charlie Hebdo, ognuno lo percepisce, perchè è comprensibile che l'antagonismo non regge, il paragone è insostenibile. L'arma, che rappresenta la violenza omicida perde e basta!


In seguito mi son fatto un giro in internet per documentarmi sulla "produzione" della linea editoriale di Charlie e son rimasto colpito dalla vignetta che raffigura in atto di sodomia tra Padre, Figlio e Spirito Santo. La mia prima reazione non è stata quella di un bigotto che si ritiene offeso per parte presa, bensì ho pensato "guarda un pò come sono ecumenici questi di Charlie... offendono tutti, non solo Maometto!". (edit) Maometto è il profeta di Allah, sebbene sia stato solo un uomo per l'Islam non può essere raffigurato in immagini. Figuriamoci in quelle di Charlie!
In effetti, la natura stessa di esistere di Charlie Hebdo è quella dell'assenza del limite. Se la satira è solitamente l'eccesso, loro, Charlie, si spingevano oltre ogni possibile limite per pura speculazione intellettuale. In particolare sulle religioni quelli di Charlie erano/sono convinti che ognuna di esse abbia un portato di menzogna in un certo senso "nocivo" per l'uomo. Da questa determinazione attaccano qualsiasi simbolo religioso, credenza e, soprattutto, dogma riguardante una religione, anche se questa è quella RICONOSCIUTA da miliardi di persone.


Mi rifaccio alla massima di Voltaire: "non sono d'accordo con quello che dici, ma darei la vita perché tu possa dirlo". Ma proprio perchè lo dice Voltaire trovo credibile che la libertà sia connessa alla responsabilità.
Su questo aspetto dei limiti, c'è in atto un dibattito mondiale riguardante la libertà d'espressione nella forma cosidetta del genere satira, ossia se questa è ammissibile come "insultismo" tout court!

Beh, il Papa è andato oltre... ha parlato di pugno
Certamente è un paradosso per meglio esemplificare che una provocazione che offende i valori altrui può ottenere una reazione, chiaramente proporzionata.

Mi spiace che i media non hanno dato pubblico seguito alla seconda parte del discorso del Sommo Pontefice incerntrato sulla mitezza.






L'edizione di mercoledì di Charlie Hebdo è già in vendita su internet!

E sotto ò Vesuvio sono pronte le ristampe

Chissà perchè nel paragonare la satira ad un concetto distorto della libertà d'espressione, in particolar modo riferito alla religione, spesso si fanno esempi in cui compare la figura materna...! Io stesso l'ho fatto e non avevo letto ne il post di giza ne avevo sentito l'intervento del Papa...! Certo la cosa mi colpisce e fa riflettere su come si accosti la religione alle cose più care e degne di assoluto e indiscusso rispetto.