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Acquisto nuova fotocamera compatta Opzioni
marignaro
Inviato: Friday, August 10, 2012 11:53:08 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/18/2008
Posts: 1,411
Ciao a tutti,
sono qui per chiedere consiglio agli esperti:

stanco di portarmi appresso qualche chilo fra reflex ed obiettivi varii, avevo intenzione di dotarmi di una compatta dalle buone prestazioni;

sarei indeciso fra:

Panasonic DMC tz30 circa 280 euro

Canon POWERSHOT SX240 HS, circa 250 euro
.

La mia prima propensione sarebbe per la tz30 soprattutto per l'ottica.

Voi cosa ne pensate?
Accetto anche consigli su altre opportunità nel medesimo range di spesa.

Cari saluti a tutti

Mario, lo spendaccione pieno di debiti.

Un amico è colui che cammina con te sulla spiaggia infinita della realtà, ma se un giorno voltandoti vedrai le impronte di una sola persona non pensare che ti abbia abbandonato nel momento in cui avevi bisogno di lui, ti ha soltanto preso in braccio.......
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Inviato: Friday, August 10, 2012 11:53:08 AM

 
epipactis
Inviato: Friday, August 10, 2012 12:28:00 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
Secondo me queste due macchine sono specchietti per le allodole. Prima di tutto, a prescindere dalla qualità delle ottiche, 20x significano 480 e 500 mm di focale per i teleobiettivi. Pertanto a queste focali l'uso del treppiede è indispensabile (ed allora il peso e l'ingombro del treppiede le porta sullo stesso piano di una reflex). Veniamo ora al punto cruciale: un'ottica zoom di 20x significa un obiettivo sicuramente scadente. Hai una reflex? fatti prestare una compatta da un amico e confronta (possibilmente a parità di risoluzione) due files croppati al 100% e ti rendi conto delle differenze qualitative. Una compatta che regga minimamente un confronto con una reflex costa 450-500 euro (Canon G12, Nikon P7000), per cui per queste macchine il rapporto qualità prezzo è decisamente inferiore a quello di una reflex; la compatta ha il solo vantaggio di essere ...compatta. Quando poi parlo di reflex, intendo quelle entry-level, che hanno prezzi del tutto simili (o anche inferiori) alle compatte di fascia alta (che sono quelle citate prima). Un consiglio finale? risparmia i soldini e continua ad usare la reflex.
marignaro
Inviato: Friday, August 10, 2012 12:57:12 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/18/2008
Posts: 1,411
Ciao Epi,

detto da te sono costretto a seguire il tuo consiglio: hai troppa esperienza nel settore e lo hai sempre dimostrato sia con le tue foto che con i tuoi interventi.

Le compatte da te segnalate non risolvono il problema dell'ingombro, che è simile alla mia reflex; la mia prima digitale è stata la Canon G5.

Pertanto porterò con me la mia, anche se datata, EOS 450D con il solo 18-55 is e, perché no, il cinquantino da 1,8.

Quando non sarò in sua compagnia, userò per fare foto e filmati lo smartphone.

Un grazie ed un abbraccio

Mario


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epipactis
Inviato: Friday, August 10, 2012 1:19:34 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
Hai un'ottima reflex, un obiettivo ben più prestante di quelli delle compatte, ed il fisso da 50 mm ti darà foto dettagliatissime. Ti ho mandato un PM.
Saluti.
marignaro
Inviato: Sunday, August 12, 2012 12:49:02 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/18/2008
Posts: 1,411
Rivevuto e visto.

Conclusione: butto via anche la reflex!!!

Ma come fai?

Non ho tutta la tua pazienza e non guardo tanto alla qualità della foto; mi dedico soprattutto a fermare momenti di vita irripetibili.

Complimenti.

Mario

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epipactis
Inviato: Sunday, August 12, 2012 1:21:13 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
marignaro ha scritto:
Conclusione: butto via anche la reflex!!!

Dimmi dove e quando che te la prendo subito io....
Per quanto riguarda le macrofoto, bisogna veramente avere pazienza e sopportare anche disagi dovuti a posizioni scomode, spesso sotto il sole battente, ma per il resto anch'io cerco di mettere nelle foto le mie sensazioni. Quando viaggio uso la macchina come un taccuino in cui mettere i miei sentimenti . Successivamente c'è la fase di fotoritocco, che può essere assolutamente minimo nelle foto "normali" ma più attento quando uso la tecnica HDR per far risaltare di più la materia nelle foto di architettura. Comunque mi diverto veramente tanto quando c'è la possibilità di partecipare a qualche workshop e fotografare le modelle.
Buona domenica e buona luce!
marignaro
Inviato: Thursday, August 16, 2012 8:55:03 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/18/2008
Posts: 1,411
Ciao Epi,

questo è il senso della fotografia che ho io; Eugene era veramente un genio: ciascuna immagine è una vita intera.

http://www.google.it/search?q=eugene+smith&hl=it&prmd=imvnsob&tbm=isch&tbo=u&source=univ&sa=X&ei=7j8tUIfJG-ag4gT9yIG4CA&sqi=2&ved=0CFIQsAQ&biw=1536&bih=688

Un caro saluto

Mario

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epipactis
Inviato: Friday, August 17, 2012 8:11:51 AM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 3/11/2009
Posts: 2,276
Un Grande veramente; le foto sono perfette non solo stilisticamente ma anche tecnicamente. Oltre all'esposizione ( e le pellicole di allora avevano poca latitudine di posa ed erano a bassa sensibilità) c'era un lunghissimo lavoro in camera oscura: sviluppo della pellicola (e la scelta dei bagni influiva moltissimo sulla resa finale) e poi trasferimento sulla carta dell'immagine negativa. Anche qui c'era da scegliere la carta più adatta e si potevano fare degli interventi manuali durante l'esposizione. Ad esempio, se il fotografo vedeva dal negativo che alcune parti erano troppo chiare (e quindi ombre chiuse nella stampa), interponeva tra la carta e la proiezione dell'ingranditore un batuffolo di cotone (sorretto da una bacchettina) per intercettare la luce ed avere la giusta luminosità nella carta....
Pertanto bisognava essere maestri nella composizione e ripresa, sapere esporre correttamente e poi essere maghi nella camera oscura.
Bisogna dire che prima dell'avvento delle digitali la fotografia, per un fotoamatore comune, era un hobby a metà. Infatti ci si limitava allo scatto, sviluppo e stampa erano affidati a terzi, che spesso "interpretavano" il colore a modo loro e spessissimo tagliavano le inquadrature perchè formato della carta e quello del negativo non coincidevano. Ora è tutto più facile e più difficile. Più facile perchè possiamo in PP modificare l'inquadratura, correggere distorsioni, modificare colori e livelli, correggere in maniera selettiva solo alcune parti (altro che il batuffolo di ovatta...) ma è anche più difficile perchè siamo portati a pensare di meno al momento dello scatto ("tanto c'è la PP che risolve tutto"), a scattare mitragliate di foto spesso insulse ("tanto non costa niente e si cancella..."). Però almeno, nel bene e nel male, ora siano responsabili in tutto del risultato finale.
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