Wolf......questa volta non mi trovi d'accordo.
Se qualcuno cerca di racimolare qualche euro, non ci vedo niente di male.
Di questi tempi poi, forse quei dipendenti, se leggono il tuo post, ti sbranano.
Oggigiorno, il lavoro è una prorità anche rispetto alle festività.
Sai quanti disoccupati penseranno: "beati loro".

1>Assumono stagisti a 300€ al mese e dopo 3 mesi li mandano a spigare per prenderne altri.Questo non mi sembra che sia occupazione.
2>Fare festa il martedi non è certo come la domenica ,quando la moglie lavora(speriamo)e figli vanno a scuola,una domenica al mese e otto aperture extra in un anno erano più che sufficienti.
3>Non sono un disfattista,ma un realista.Non si deve mascherare l'interesse della grande distribuzione con l'occupazione,i piccoli negozi non sono affatto felici di questa liberizzazione.

bisogna cambiare il senso dello sviluppo.non e' piu' sostenibile acquistare di tutto e buttare il 30% di quello che si compra.
secondo me queste aperture domenicali e festive sono eccessive e al di la' dell'organizzazione del lavoro con i precari del fine settimana ,a progetto con voucher e prestazioni occasionali e quindi con una ulteriore destabilizzazione
del mercato del lavoro porta anche a una distorsione della vita civile ,senza alcun momento di pausa o riflessione da passare in famiglia o con gli amici o solamente a stare seduti ai giardinetti a fare due chiacchiere.
e poi siamo sicuri che questa e altre presunte liberizzazioni porteranno ai vantaggi per le quali sono state deliberate.
io direi che vnno esclusivamente a sposare le tesi dei grossi gruppi di acquisto dalle coop alle pam varie.
provate a chiedere ai gestori dei negozi collegati nei centri commerciali se sono contenti delle aperture domenicali e guardate che sto parlando dei titolari non dei dipendenti degli stessi.i negozi sono vuoti le vendite languono e per contro i costi aumentano e gli stessi non possono neanche chiudere o rifiutarsi di aprire perche' legati da contratti o di affitto o di acquisto legati anche alle esigenze di chi ha costruito la struttura stessa.
e l'occupazione che si deve creare non e' aumentando i commessi che la si crea ma attuando una politica industriale degna di questo nome che dia spazio e sostegno a progetti innovativi destinati al futuro come energie alternative
e tutto quello ad esso collegato
e invece riducono anche le sovvenzioni a chi vuole diversificre per esempio il riscaldamento di casa con pratiche burocratiche che ti spompano e alla fine rinunci e gli esempi da portare sarebbero parecchi.
la verita' forse e' che di idee veramente nuove non ce ne sono ma si continua a operare sempre sulle stesse cose.
e allora forse non abbiamo bisogno di tecnici contabili da universita' da di tecnici veri che iniziino delle nuove strategie industriali che portino alla creazione di prodotti nuovi e innovativi legati al benessere delle persone e non a
soddisfare delle esigenze indotte.
purtroppo e' pura utopia.
vedremo l'indirio della gente alle prossime vicininissime elezioni amministrative che si terra' in qualche comune cosa ddovremo aspettarci per il prossimo futuro

Le compagnie che forniscono energia sono le prime a contrastare le rinnovabili,ENEL in testa,per non parlare delle compagnie petrolifere che dieci anni fa hanno bloccato lo sviluppo di motori alternativi,tra tutti quello a idrogeno.

Sì è un ricatto bello e buono.
Ed è una cosa che fà vomitare.
Ma.....adesso???
Non mi dire che si è pentito di aver rifiutato.

Ciao R16, si ricatto bello e buono, no pentito no, oggi ha iniziato a lavorare come addetto costruzione stand (tipo vodafone , smart, abarth ) da lunedi a venerdi' per 1200 euro al mese, ma ti diro' che in quanto ricatti siamo messi bene, io sono disoccupato da gennaio, mi è stato offerto un lavoro come operatore stampaggio plastica, con contratto di 15 giorni, il CCNL prevede che per i turnisti ci sia la mezz'ora di pausa pasto pagata, più le pause per motivi fisiologici, non ci crederai, ma per accettare il contratto mi hanno obbligato a rinunciare alla pausa pasto, e mi hanno concesso 10 minuti di pausa su 8 ore di lavoro, fino qui mi sono abituato , quello a cui non mi sono abituato che gli extra comunitari(nulla contro di loro) prevalentemente donne fanno la pausa di 30 minuti pagata, alla scadenza del contratto non mi è stato più rinnovato , questo è quanto accade in Italia e tutto sommato come dice Napolitano tutta sta dignità di essere italiano sinceramente mi fa schifo!!!!!!!!!!

Gli euro li racimolano i grossi gruppi che sfruttano l'onda della crisi.
Agli studenti universitari non so quanto convenga lavorare a 300€ al mese,si momentaneamente guadagnano qualcosa ma poi quell'introito andrà a sommarsi al reddito familiare(se supera i 2.250€ annui) influendo sulle tasse scolastiche e quel poco che hanno guadagnato lo ripagano con gli interessi.
Non è lavorando nelle festività che si risolve la crisi del lavoro,anzi si aggrava perché la piccola distribuzione ne soffrirà e sarà costretta a licenziare i loro dipendenti non potendo contrastare la forza della grande distribuzione.

be insomma sostenere che erano gli operai che dettavano le regole mi sembra un tantinello azzardato.
in fondo tra gli operai e gli impiegati del settore privato non mi rosulta ci fossero dei baby pensionati con 19 anni di contributi.
e se avere un reddito familiare che permetteva di acquistare con mutui la casa o fare studiare i figli senza patemi di animo lo consideriamo un vantaggio allora a questo punto non ho capito niente.
tra l'altro io appartengo alla generazione dei mitici anni 50 (di nascita) ed e' la terza volta che mi si allunga l'eta' pensionabile e a tutt'oggi che dovrei gia' esserlo devo lavorare altri 6 anni.
fortuna che non faccio il muratore e tra l'altro lo ribadisco opero nel settore della legislazione del lavoro e le brutture e storture che sono costretto ad applicare ogni giorno non vorrei proprio
raccontarvele.
parliamo di : lavoro a progetto,prestazioni occasionali,ricorso ai voucher ,tempi determinati che vanno avanti da anni con brevi interruzioni di apprendistato,laavoro a chiamata.lavori interinali,e chi piu' ne ha piu' ne metta.
ecco cosi abbiamo perso due generazioni produttive di italiani e italiane e pensiamo che andando a fare i commessi alla domenica tytto questo verra' risolto
direi che e' il momento che gli italiani facesserto sentire la propria voce non per mezzo dei partiti (qualunque partito) che oramai sono entita' al di fuori del mondo comune ma con iniziative clamorose