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No, no...
Non servivano le virgolette, Francesca. Avevo capito l'impostazione della tua battuta. Anzi mi ci sono agganciato senza tanti complimenti: Tutto si può dire di questo inutile topic, tranne che sia sconfinato nel cattivo gusto. Almeno fino al riferimento di kobold alla "gola profonda" (post del mercoledì 24 novembre 2010 22.14.07). Mah... L'ho trovata infelice, la battutina. L'unico autentico accenno di volgarità del Thread, a parere mio. - Non conosco Deathh ma mi sono sentito in imbarazzo nei suoi confronti. Forse per questo mi sono appoggiato al tuo post per prendere la mira e lavorare il "fine" kobold. Non ho rimorsi; il dilettante è solito fare incursioni nei posts con battutine opache ed agrodolci. Sarò sempre disponibile per aiutarlo a partorire il non-detto che adombra i suoi pensieri. Poi... chi fa riferimento alle gole profonde saprà senz'altro ingoiare un rospo.
Francesca, ti auguro di cuore una fantastica Domenica. ;)
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Noi adulti siamo pronti a scandalizzarsi sul modo espressivo dei giovani,non codificabile alla nostra mentalità e pronti a criticarli ma non a capirli.
deathh sei stata molto brava e più saggia di noi a capirci ed adeguarti alla richieste del nostro " buongusto"
Mi sto chiedendo in che modo arrivi il linguaggio parlato nei giovani all’orecchio degli adulti: è scurrile sguaiato villano o semplicemente incompreso? Non capisco perché, in certi casi questi linguaggi vengono definiti volgari, giudicati, ed eliminati di conseguenza; altre volte invece, ci sono adulti “interessati” alla nostra parola, che si impongono di volerla comprendere: non mi giustifico nemmeno questo; lo definiscono un linguaggio dei giovani e poi pretendono di capirlo sino in fondo, perché? Penso che se esiste questo linguaggio è perché gli adolescenti cercano un gergo tutto loro con lui comunicare, una lingua che tenga appositamente distante il mondo degli adulti. Questo modo di esprimersi non può venir definito incivile solo perché non lo si sente pronunciare al telegiornale o non lo si legge sui quotidiani; e il motivo è ovvio: gli adulti rimangono freddi, o esterrefatti addirittura, all’utilizzo di certi termini. La reazione dei giovani invece è l’opposta, con “le nostre parole” riusciamo a esprimere sicuramente meglio le nostre emozioni, i nostri sentimenti e i nostri stati d’animo. Pur essendo un modo insolito vi assicuro che a volte il servirsi di certi termini al posto di altri per noi risulta decisamente più efficace. Il linguaggio parlato dei giovani e il linguaggio ascoltato degli adulti non penso che costituiscano né uno scontro né un incontro, ma semplicemente qualcosa che caratterizza la nostra generazione.
Martina Cocchi dell'Istituto Melloni - classe 4 B ERIKA
Il linguaggio parlato dai giovani al giorno d’oggi, è un linguaggio totalmente diverso da quello parlato solo dieci anni fa. E’ un linguaggio fatto di parole strane, di abbreviazioni, di espressioni straniere e soprattutto (purtroppo) di parole volgari. Io non so cosa possono pensare gli adulti quando sentono parlare un giovane, so solo che il nostro linguaggio, quello dei giovani, e il loro, quello degli adulti, sono 2 mondi diversi. Non so se è per la differenza di età o se davvero in questi anni è cambiato qualcosa. Secondo me c’è poco rapporto giovane-adulto, e una causa potrebbe essere proprio questa, la diversità di linguaggio; dunque bisogna trovare un punto d’incontro tra le 2 parti, altrimenti col passare degli anni questa differenza aumenterebbe fino ad arrivare al punto dove esisterà il mondo dei giovani e quello degli adulti.
Broden del Liceo Ulivi - classe 4 F
CBBUSTO tutto chiarito,grazie.
Bilodiego
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@: per caso è tuo parente bilodiego il nik kobold, oggi : 29/11/10 h-:9:44:00 ti a gentilmente preso in prestito il tuo avatar :-)
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