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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,597
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(ovviamente la domanda è rivolta a chi lavora o ha lavorato in passato)In genere, quando chiedi a qualcuno se gli piace il suo lavoro, ti dice sempre (ipocritamente?) che ne è entusiasta e che non farebbe altro nella vita. Io, nella maggior parte dei casi non ci credo. Personalmente per esempio, faccio un lavoro abbastanza vario e pagato decentemente, eppure non posso dire di essere appagato; alla fine molte cose sono noiose o proprio poco gradevoli (per esempio le trasferte in mezza europa per riunioni, clienti rompballe, ecc.). Lo stipendio è buono, ma potrebbe essere meglio, specialmente se vedi alcuni colleghi o capi fancazzisti essere retribuiti assai meglio... Insomma, ultimamente al mattino quando mi alzo mi capita sempre più spesso di pensare: che palle, devo andare a lavoro pure oggi! Capita solo a me e pochi altri o è una cosa diffusa? DISCLAIMER: per evitare le solite risposte off-topic e di circostanza preciso che: - so che c'è chi sta molto peggio di me - so che ci sono tanti disoccupati e che avere un lavoro è una fortuna - non ho ancora cambiato lavoro perchè: 1) negli anni ho cambiato posto 5 volte, ma dopo un po' l'insoddisfazione sopravviene comunque. 2) non è facile trovrne di equivalenti o migliori e per di più non so quale altro lavoro potrebbe essere più gratificante. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 9/12/2009 Posts: 6,632
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Ho notato che almeno al sud dove io vivo,che la stragrande maggiornaza delle persone fa un lavoro e va a lavoro solo perchè deve 'campare'.C'è una 'fetta' di queste persone che se gli vai a domandare, "roboticamente" ti dice pure che è soddisfatta (anche se faccio fatica a capire il perchè).Puttroppo ci sono molti fattori che incidono sull'argomento. Il più delle volte non puoi scegliere,ma devi pensare a portare la pagnotta a casa,il che è quasi (fatemi passare il termine)squallida come 'cosa'.Ti ritrovi a fare certe cose e peggio ancora avere a che fare con certa "gente" che per forza di cose ti viene la nausea la mattina quando devi andare a lavoro.Personalmente al momento non ho un lavoro(quasi quasi stavo chiedendo'aiuto'agli amici quì) ma aldilà del lavoro(del tipo-di lavoro) penso che in definitiva è come hai detto tu alla fine del post---dopo un po' l'insoddisfazione sopravviene comunque---è come il matrimonio;se fai spegnere la 'fiammella' e non trovi le motivazioni prima o poi ti viene il 'magone'..
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io si.
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Iscritto dal : 10/18/2008 Posts: 1,411
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Ciao Dead, trovo la tua domanda interessante e condivido tutte le tue argomentazioni; io ormai sono pensionato da oltre 10 anni, ma devo dire che il lavoro che svolgevo e che avevo durato non poca fatica a trovare, non era proprio quello che avevo sognato, ma aveva se non altro il pregio di essere un lavoro sicuro, stabile e ben retribuito, cosa che oggi è difficilissimo avere.
Adesso sono nonno di 6 nipoti e devo confessarti che, nonostante tutto, certe volte rimpiango il periodo del lavoro, almeno avevo un alibi che mi consentiva di sgattaiolare da certi impegni che, anche se piacevoli, a lungo andare divengono veramente onerosi molto più di un vero lavoro. Inoltre la pensione si sta con gli anni restringendo come una maglietta di cotone che ha subito molti lavaggi!!!
Ciao
Mario
Un amico è colui che cammina con te sulla spiaggia infinita della realtà, ma se un giorno voltandoti vedrai le impronte di una sola persona non pensare che ti abbia abbandonato nel momento in cui avevi bisogno di lui, ti ha soltanto preso in braccio.......
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Iscritto dal : 7/26/2007 Posts: 1,016
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io sono un dipendente e faccio un lavoro da magazziniere poco apprezzato ,insomma siamo l'ultima ruota del carro aumenti non se ne vedono ....
e' anche vero che non riesco a migliorare la mia situazione un po per paura e un po causa che non saprei dove orientarmi oggigiorno !!!!ma vorrei tanto dare un impulso alla mia vita.
viaggiare e' bello si vive una volta sola !!il piu' e' coniugare lavoro/svago in giro(penso sia difficilissimo)
io ho notato una cosa:piu' ti fai vedere attaccato al lavoro e piu' ti sfruttano!!!mentre se sei uno che e' abbastanza distaccato e hai una bvuona dialettica o altro (bastardi dentro) farai carriera...pensa te
provate a leggere transurfing di vadim zeland lo consiglio a tutti....capirete tante cose.
in questo momento vorrei tanto dare una svolta..ora vado in ferie sperando che passandomi lo stress si aprino piu' soluzioni.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Del lavoro svolto nel concreto sino ad ora, son molto soddisfatto. Parecchio meno soddisfatto sono del riconoscimento dei risultati, ma non si può pretendere di aver tutto...
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Iscritto dal : 4/10/2005 Posts: 3,476
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Io ho cominciato a lavorare da un anno circa come sistemista. Per ora sono soddisfatto, ho un capo che appena può mi fa girare da clienti e sono a contatto con realtà sempre nuove dove c'è bisogno di "inventarsi" sempre qualche cosa per risolvere problemi, ecc... Inoltre sto arricchendo le mie conoscenze in ambito server in maniera consistente (sia in ambito Windows che Linux). Si, è il lavoro che cercavo! Certo che ci sono sempre i giorni storti... soprattutto i giorni "morti". Capita che magari ci siano dei clienti che non hanno problemi per diverso tempo e quindi me ne sto in ufficio a fare manutenzione interna (che su una azienda di poco meno di 15 dipendenti non è una grande cosa). Adesso comunque vedrò di tentare una "pazzia". Ci sono due posti aperti come sistemisti nientedimeno che al CERN di ginevra... ho inviato il CV ed entro pochi giorni sarà chiusa l'iscrizione... Vedremo il responso! By Granuz88
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Iscritto dal : 3/6/2009 Posts: 2,913
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una sofferenza unica il mio lavoro,col 90 % dei colleghi non parlo,io ho un carattere difficile lo ammetto,lavoro in una cooperativa,i miei colleghi sono perlopiù extracomunitari,qualche tossico qualche sbandato.colpa mia che non ho studiato
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Iscritto dal : 12/18/2005 Posts: 2,690
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Si, io ne sono stata veramente soddisfatta ho avuto la fortuna di trovare il lavoro adatto a me. Mai monotono, sempre vario, d'ufficio ma non di segretaria ma autonoma, ho viaggiato, non spesso la famiglia prima di tutto e sono in pensione da parecchi anni (lavoratrice precoce). Sinceramente non mi manca, ormai la sveglia era diventata un incubo ma anche la realtà lavorativa dovuta a difficoltà di lavoro, subentrate anche con l'apertura dei confini (essendo la mia città una di quelle). Nell'insieme, non potevo scegliere meglio di così. Il lavoro....in breve controllo, spedizione terrestre e marittimo di tutte le merci dall'origine alla destinazione finale incluse documentazioni bancarie, assicurative, doganali ed anche giuridiche in quanto le provenienze erano internazionali. Una delle merci era il caffè, poi a seguire il cotone, materiali ferrosi oltre che alimentari ecc. Si le lingue erano importanti ma ero già bilingue per famiglia e nel corso degli anni ne ho aggiunte altre due con corsi serali...è stata dura ma ci sono riuscita. Ciaoo by
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Iscritto dal : 10/31/2004 Posts: 7,183
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@dead un lavoro non gratifica .... deve solo rendere poi sei solo tu che lo puoi rendere interessante o ideale :O)
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Iscritto dal : 9/12/2009 Posts: 6,632
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Permetti? Il lavoro gratifica e come!.(o almeno dovrebbe)
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Iscritto dal : 12/18/2005 Posts: 2,690
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maopapof ha scritto:@dead
un lavoro non gratifica .... deve solo rendere poi sei solo tu che lo puoi rendere interessante o ideale :O) a prescindere dal mio caso, sono d'accordo con te. Se già si deve lavorare per vivere rendiamo in qualche modo diciamo interessante. Si deve pensare che il lavoro è una parentesi della vita e la vera vita è quella che inizia dopo il lavoro. Mio marito il cui lavoro ha sempre odiato chiudeva la "saracinesca" e cominciava a vivere con la famiglia. by
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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,597
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edvige ha scritto:maopapof ha scritto:@dead
un lavoro non gratifica .... deve solo rendere poi sei solo tu che lo puoi rendere interessante o ideale :O) a prescindere dal mio caso, sono d'accordo con te. Se già si deve lavorare per vivere rendiamo in qualche modo diciamo interessante. Si deve pensare che il lavoro è una parentesi della vita e la vera vita è quella che inizia dopo il lavoro. Mio marito il cui lavoro ha sempre odiato chiudeva la "saracinesca" e cominciava a vivere con la famiglia. Su questo non sono assolutamente d'accordo: il lavoro è gran parte della vita, anzi , la più grossa. Pensare di ridurre la propria vita al tempo che rimane è masochismo puro. Anche pensare che il lavoro deve solo rendere è secondo me limitativo. Qualcuno di voi andrebbe a spalare cacca 10 ore al giorno per tutta la vita se lo pagassero, che so, 10.000€ al mese? Io no. Il lavoro deve gratificare, se no tutta la vita, privata e non, ne risente. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 3/6/2009 Posts: 2,913
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uno si adatta a ciò che trova,se ha bisogno di lavorare,poi può cercare di migliorarsi!io guadagno sui 1500 ,ma lavoro nel rumore e respiro veleni..
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Iscritto dal : 4/26/2008 Posts: 706
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ola ragazzi che bello questo argomento si vede che le ferie ispirano pensieri filosofici che dati i tempi sembrano quasi e sottolineo il quasi fuori luogo.D'altronde sono anni che la menano che non conta piu' il lavoro o il tipo di lavoro ma avere le opportunita' di lavorare.Cioe' non aspirare piu' al posto fisso ma ad una miriade di lavori nei quali ognuno possa sviluppare le proprie inclinazioni professionali e non.............. che tristezza che presa per i fondelli collettiva che assurba frammentazione del mondo del lavoro con ricadute da medio evo.Allora io sono poco soddisfatto del mio anche se opero come dipendente in uno studio di legislazione del lavoro che in teoria e' sicuramente variegato e poco monotono perche' il solo seguire le innumerevoli modifiche legislative dei rapporti di lavoro che oggi non e' solo il dipendente ma va dai lavori a progetto alle prestazioni occasionali alle fornitura di mera manodopera per non parlare dei vari voucher degli stage finti o reali che siano ecc rendono la giornata tutto tranne che monotona. sono insoddisfatto perche' stiamo regredendo e tutte queste presunte novita' altro non sono che rapporti reali di lavoro camuffati per fare guadagnare poco chi li esercita e spendere ancora meno chi li dovrebbe utilizzare. quindi un giovane che voglia oggi realizzarsi o fare delle ipotesi sul futuro che era tutto quello che ha fatto andare avanti noi non puo' non sentirsi smarrito e insoddisfatto del proprio lavoro e finanche totalmente frustrato. questa e' purtroppo il triste risultato dei moderni rapporti di lavoro. e' un argomento che andrebbe sviluppato e se interessa lo si potrebbe fare By fabrizio
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Iscritto dal : 9/12/2009 Posts: 6,632
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E' un argomento che andrebbe sviluppato "si".
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Iscritto dal : 4/2/2009 Posts: 1,367
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Certo che sono soddisfatta del mio lavoro soprattutto in questo periodo che sono in vacanza!!!
A parte gli scherzi,il mio lavoro mi piace,lo faccio volentieri e senza subirne l’onere,non nego, però ,che capita di sentire il peso della quotidianità,della burocrazia e dei sempre più pesanti rapporti con gli adulti(tralascio volutamente le varie direttive e scelte ministeriali che non meritano neanche di essere citate) . Di certo fare un lavoro che piace aiuta e non poco a farci apprezzare di più quello che facciamo ma, come un po’ in tutte le cose, quando scatta la solita routine ci viene spontaneo e difficoltoso affrontare la giornata serenamente.
Dovessi cambiare lavoro …….. mi occuperei di piante, adoro e mi affascina il mondo vegetale ma credo che con l’andar del tempo anche quello si ridurrebbe a semplice lavoro e finirei per sentirne il peso ………. alla fine come in tutte le cose la routine crea effetti indesiderati.
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Iscritto dal : 7/4/2009 Posts: 221
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Ciao Dead e a tutti, eccomi dopo mesi di assenza, e rispondo volentieri al tuo quesito. Io sono quasi pienamente soddisfatta del mio lavoro, il quasi è da specificare che dopo anni di questo lavoro, comincio a stancarmi di essere sempre in giro, con molta responsabilità, molto rischio anche personale e anche non pagata per il servizio svolto. Ma non è una lamentela, anzi mi piace ancora e per ora non penso di cambiare, anche se delle offerte ne arrivano spesso.Ultimamente mi sono presa un periodo di ferie che erano anni che non facevo così lungo, e un poco di relax al mio maso e il resto con la moto ancora a viaggiare, ma questo mi rilassa, non è lavoro, che a volte ti devi guardare le spalle a vicenda con un tuo collega. In conclusione vado avanti senza nessun problema e ti dirò che il tempo mi vola!!
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Iscritto dal : 12/18/2005 Posts: 2,690
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dead ha scritto:edvige ha scritto:maopapof ha scritto:@dead
un lavoro non gratifica .... deve solo rendere poi sei solo tu che lo puoi rendere interessante o ideale :O) a prescindere dal mio caso, sono d'accordo con te. Se già si deve lavorare per vivere rendiamo in qualche modo diciamo interessante. Si deve pensare che il lavoro è una parentesi della vita e la vera vita è quella che inizia dopo il lavoro. Mio marito il cui lavoro ha sempre odiato chiudeva la "saracinesca" e cominciava a vivere con la famiglia. Su questo non sono assolutamente d'accordo: il lavoro è gran parte della vita, anzi , la più grossa. Pensare di ridurre la propria vita al tempo che rimane è masochismo puro. Anche pensare che il lavoro deve solo rendere è secondo me limitativo. Qualcuno di voi andrebbe a spalare cacca 10 ore al giorno per tutta la vita se lo pagassero, che so, 10.000€ al mese? Io no. Il lavoro deve gratificare, se no tutta la vita, privata e non, ne risente. Da dove deduci che il sugo di quanto asserito significa per te ...ridurre la propria vita al tempo che rimane è masochismo puro... mi è incomprensibile. Ma siccome rilevo una nota quasi quasi polemica e non vedo la ragione, tengo a precisare che si lavora per vivere e non viceversa e quindi soddisfatti o non il lavoro non deve mai essere portato a casa. E' come avere due vite. Se riesco a farmi comprendere...bene, altrimenti va bene lo stesso ognuno interpreti a suo parere. Visto che il post aperto chiede "siete soddisfatti del vostro lavoro ??" ognuno ha espresso la sua soddisfazione o insoddisfazione. Ciao dead e..buon lavoro. by
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