Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 10/10/2009 Posts: 1,670
|
magomagu ha scritto:azzurrag ha scritto: Per questo ho scritto che sta diventando un'abitudine abbastanza diffusa dubitare di tutto e di tutti.
Io qualche punto fermo ce l'ho............ Avere qualche punto fermo mi pare che sia l'unica posizione accettabile, in un mondo che disgrega a mo' di macina miti e sicurezze ideologiche, come succedeva raramente nel passato. Se oggi vivesse Marx, giornali e Internet lo ridicolizzerebbero in pochi giorni, a torto o a ragione. Personalmente, devo ammettere che - rispetto a quando ero ragazzo - i miei punti fermi sono purtroppo diminuiti di un bel po' ... ora, sempre più spesso, mi capita di condividere punti di vista ed opinioni che prima controbattevo d'istinto. E a volte penso che sia una cosa positiva. Ma parlo di posizioni\opinioni generali e soprattutto politiche, e non certamente degli aspetti della vicenda Falcone-Borsellino che è stata sempre chiara e coerente nel suo sviluppo normale; i punti da chiarire sono l'epilogo e l'attentato dell'Addaura, ma in questo loro non c'entrano...
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 5/4/2003 Posts: 2,845
|
magomagu ha scritto:Mi sembra del tutto fuori luogo citare uno squinternato come Guzzanti. Uno che da diversi anni ha preso un colpo di sole e vede il kgb perfino sotto il suo letto. Guzzanti ha credibilità zero. Quando era relatore della Commissione parlamentare Mitrokhin, arrivò a sostenere, tra le altre cose, che Prodi era al soldo del kgb, che le BR uccisero Moro sotto la guida del kgb, che la strage alla Stazione di Bologna era frutto di un patto tra stato e palestinesi. Concluse dicendo: "Va riscritta la storia d'Italia!". Peccato solo che per riscrivere la storia occorra partire da documenti certi e fatti inconfutabili. Mentre il consulente del buon Guzzanti era un certo Scaramella, che fu riconosciuto come non attendibile e finì pure in carcere. E adesso se ne esce col kgb autore delle stragi di Falcone, Borsellino e le loro scorte! Ma mi faccia il piacere. Anche Dead mi ha sconcertato. Se ha documenti o fonti certe per mettere in dubbio le storie inoppugnabili di due uomini esemplari, le tiri fuori. Altrimenti, può andare a fare compagnia a questi due giovani. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/07/12/news/su_facebook_insulti_a_falcone_e_borsellino_scatta_la_denuncia_per_due_fratelli-5539822/ vedi, Magu, a me Guzzanti sta sul c*** e anche sul resto...ho solo citato un blog in cui si discute dell'argomento sollevato in questo thread. Punto e basta. Tua la filippica contro Guzzanti, tue tutta una serie di affermazioni che trovano puntuale documentata, come pretendi, smentita sul blog menzionato. Ho provato a seguire tutta la vicenda e la mia opinione proprio diverge totalmente dalla tua. Ma questo è il bello della diretta.
|
Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
|
@ Lui 49
Innanzitutto: bentornato in questa sezione del Forum.
In secondo luogo: il blog di P. Guzzanti è, secondo la mia opinione, vera e propria spazzatura. Così come il suo Autore è personaggio totalmente inaffidabile e ho già spiegato il perché. Basti solo dire che il KGB era stato sciolto un anno prima della morte di Falcone e quindi in quel periodo era totalmente disgregato. Poi ognuno si sceglie il mèntore che preferisce.
Più fondati mi sembrano gli ultimi approfondimenti, che indicano in Milano la sede dove partirono gli ordini di uccidere Falcone e Borsellino. I risultati di questi giorni contro la criminalità organizzata sembrano accreditare questa ipotesi: è noto la profonda infiltrazione e ramificazione delle mafie in tutto il Nord Italia.
E in questa direzione sembra orientarsi anche il Procuratore Nazionale Antimafia, Grasso.
Parlando degli sviluppi delle indagini, il procuratore Grasso ha fatto amare rivelazioni ai 2.500 studenti arrivati a Palermo da tutta Italia sulla "nave della legalità": «Non solo la mafia aveva interesse a eliminare Giovanni Falcone, era inviso anche a tanti centri di interesse. Lui non voleva combattere la mafia e l'illegalità a metà, le voleva eliminare dalle fondamenta. Voleva tagliare le relazioni tra la mafia e gli altri poteri. E su questo le indagini sono ancora attuali». Grasso ha raccontato a lungo la sua amicizia con Falcone: «Il rapporto d'amicizia tra noi due è cominciato dopo il maxiprocesso. Poteva sembrare una persona altezzosa e sprezzante, ma nell'intimità, con gli amici, era una persona diversa: scherzosa, quasi demenziale, e molto affettuosa con i nostri figli. Aveva una grande forza, nonostante le avversità ogni volta si ritirava su ed era pronto a lottare di nuovo. Falcone e Borsellino sono i punti di riferimento che mi aiutano nei momenti di sconforto». Quindi ha spiegato il mutamento che la mafia ha avuto dalle stragi a oggi: «Ha fatto un salto di qualità, ha capito che le stragi non pagano e cerca di rendersi invisibile. La forza della mafia oggi è questa: non ha visibilità e si ristruttura e si organizza negli affari, diventando sempre più potente». Pertanto, secondo Grasso, è importante l'educazione: «I problemi non si risolvono mettendo in carcere i mafiosi, ma se voi giovani riuscirete a costruire una classe dirigente che dica no alla mafia e all'illegalità». (Corriere della Sera, 23 maggio 2010)
|