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In questo modo chi usa Windows non avrà più scuse per non utilizzare anche Ubuntu:Questo metodo, semplicissimo ed immediato, può essere utilizzato da chi vuole installare Ubuntu senza modificare le partizioni del disco rigido. Ubuntu viene installato o disinstallato, come un normale programma Windows, grazie ad una applicazione chiamata Wubi. Ci basta immettere il Nome utente, una Password e quindi fare click su Installa, andare a prendere un caffè, e quando si torna, troveremo tutto fatto. Più semplice di così non credo sia possibile. Se, poi, non vogliamo masterizzare il CD di Ubuntu, possiamo utilizzare, semplicemente, l'immagine ISO del CD .... Le videoguide mostreranno, come installare e disisnstallare, bene, Ubuntu, sia sotto Windows XP che sotto Windows Seven. .. Per maggiori informazioni e per le videoguide: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=372&Itemid=33Ciao, Antonio. Nuovo Forum Informatica Majorana
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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,597
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Mah... spingere i meno esperti ad usare wubi per installare Ubuntu, secondo me è uno sbaglio, per vari motivi: - fa credere erroneamente che Ubuntu sia "un programma per windows" - di solito ci sono più rischi di malfunzionamento - mette a disposizione dell'utente un nuovo SO, senza fargli capire che è un nuovo SO. L'utente si attende quindi di muoversi ed operare come se fosse ancora su windows. - a parte forse casi sporadicissimi, non vi è una reale utilità nell'usare wubi al posto di un live cd o di una vera installazione da .iso. Ricordo che la filosofia linux, non è quella di coinvolgere per forza il maggior numero possibile di utenti, ma quella di offrire un SO valido e completo a chi se la sente di fare i passi necessari (pochi e semplici) per usarlo correttamente. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Beh, debbo dire che -per quel poco che vale- WUBI, proprio per le ragioni addotte da Dead, non ha mai convinto molto neanche me...
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Iscritto dal : 12/13/2008 Posts: 11
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Wubi invece, secondo me, vale moltissimo. Se non tecnicamente, almeno come strumento di avvicinamento a Linux: lo dico per esperienza personale, conosco moltissime persone che hanno cominciato a usare Ubuntu proprio in questo modo, a cominciare da me. Le filosofie, vorrei dire a dead, devono andare incontro alla gente, altrimenti restano cosa per pochi. E trovo paradossale che qualcuno, usando Ubuntu sotto Windows, possa pensare si usare Windows! Il solo fatto che uno si sia imbattuto in Wubi dimostra che intende fare esperienza di un nuovo sistema operativo. Inoltre il paragone con il live-cd non regge proprio: con Wubi il sistema è velocissimo (almeno, molto, ma molto più di Windows: basta paragonare i tempi di avvio e, soprattutto, di spegnimento) ed è possibile salvare dati. So che ci sono dei problemi, ed uno assai grave l'ho segnalato in un post rimasto senza risposta ( http://forum.aiutamici.com/yaf_postst64594_Ubuntu-910-in-Windows-non-si-avvia-dopo-aggiornamenti-grub.aspx), problema alla soluzione del quale spero proprio che Antonio Cantaro possa dare il suo autorevole contributo. Ciao a tutti e grazie.
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Iscritto dal : 12/27/2009 Posts: 1,912
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Installare Rimuovere Ubuntu da Windows, non è altro che un paragrafo del video-manuale di Ubuntu: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=358&Itemid=33Siccome sto procedendo all'aggiornamento dello steso, ecco il motivo per cui lo propongo. Quindi solo in quanto aggiornato, cosa che farò con i successivi aggiornamenti. In particolare sarà molto curata la parte sul partizionamento. Detto questo, anche io non sono molto a favore di Wubi, proprio per alcuni motivi esposti da dead. Però giovanni61 ha detto una verità confermatami da un migliaio di e-mail di utenti. Tantissimi scappano sentendo parlare di partizioni, è come un'allergia o un tabù. In effetti è solo una paura stupida dettata dalla non conoscenza. Quindi wubi c'è e bisogna parlarne. Gli stessi utenti, dopo, prendendo più pratico con Ubuntu, passeranno all'installazione su partizione dedicata. In effetti se giri in rete alla ricerca di notizie sulle partizioni trovi solo il caos. Avevo tentato qualcosa di più semplice ed organico: http://www.istitutomajorana.it/index.php?option=com_content&task=view&id=377&Itemid=33ma voglio rivedere questo paragrafo per renderlo ancora più amichevole. Questo il mio pensiero. Antonio. Nuovo Forum Informatica Majorana
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Iscritto dal : 12/13/2008 Posts: 11
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antoniocantaro ha scritto:Quindi wubi c'è e bisogna parlarne. Gli stessi utenti, dopo, prendendo più pratico con Ubuntu, passeranno all'installazione su partizione dedicata. Infatti non discuto sulla opportunità di installare Ubuntu su partizione dedicata (l'ho fatto ad es. su uno dei due pc che posseggo), ma, se Wubi c'è, non mi sembra corretto rispondere, ogni volta che dà problemi, "sarebbe meglio che non ci fosse". E il problema dell'aggiornamento del Grub a cui accennavo, salvo non installarlo, vanifica letteralmente Wubi con la versione 9.10. Bisognerà pur informare di questo gli utenti (non pochi) di Wubi e gli autori di questa applicazione (ammesso che interessi anche a questi ultimi). Ciao.
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Iscritto dal : 11/30/2004 Posts: 514
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Ciao a tutti, ho sentito queste autorevoli opinioni,e resto confuso. Uso ubuntu da circa un anno ho fatto varie installazioni ed ovviamente disinstallazioni, sempre su una partizione propria, vi e' solo Ubuntu, ha sempre funzionato normalmente, per disinstallarlo ho formattato la partizione. Per installarlo inserisco il CD, disconnetto internet, apro l'immagine, appaiono i vari file di Ubuntu tra cui Wubi, un click su Wubi ed inizia l'installazione, viene chiesta la partizione, nome, password ecc e via.... chiedo che razza di installazione e' questa? Per me ha funzionato sempre bene, e' come installare un normale software con XP. Dite "sarebbe meglio che Wubi non ci fosse". Ma e' nel CD originale? Come fa a non esserci? Quindi chiedo: quale sarebbe l'installazione ideale'? Quali sarebbero le differenze? Grazie a tutti.
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Iscritto dal : 12/13/2008 Posts: 11
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porrugia ha scritto:Ciao a tutti, ho sentito queste autorevoli opinioni,e resto confuso. Uso ubuntu da circa un anno ho fatto varie installazioni ed ovviamente disinstallazioni, sempre su una partizione propria, vi e' solo Ubuntu, ha sempre funzionato normalmente, per disinstallarlo ho formattato la partizione. Per installarlo inserisco il CD, disconnetto internet, apro l'immagine, appaiono i vari file di Ubuntu tra cui Wubi, un click su Wubi ed inizia l'installazione, viene chiesta la partizione, nome, password ecc e via.... chiedo che razza di installazione e' questa? Per me ha funzionato sempre bene, e' come installare un normale software con XP. Dite "sarebbe meglio che Wubi non ci fosse". Ma e' nel CD originale? Come fa a non esserci? Quindi chiedo: quale sarebbe l'installazione ideale'? Quali sarebbero le differenze? Grazie a tutti. In realtà le cose sono abbastanza chiare. Hai fatto benissimo ad installare Ubuntu su una partizione propria (è l'installazione ideale) e c'è da aspettarsi che funzioni benissimo. Anzi, in molti aspettiamo che cambi il mondo, il che vorrebbe dire poter acquistare un pc, anche di marca, e sentirsi dire dal commerciante: "quale sistema operativo preferisce?" "ci sarebbe Windows 7 Home Premium a 300 euro, oppure Ubuntu che è gratis..."; "per scrivere e calcolare vuole Office tra 100 e 400 euro, oppure OpenOffice gratis?" Vorrebbe dire anche una Pubblica Amministrazione che usa sistemi operativi e programmi opensource, risparmiando milioni e milioni di euro... Bene, in attesa della Rivoluzione, abbiamo un bellissimo sistema operativo, semplice da usare, ma sconosciuto ai più, chiamato Ubuntu. A qualcuno piove in testa un'idea brillante per fare pubblicità a questo sistema: si inventa Wubi. "Conoscete soltanto Windows"? "Sapete installare programmi solo da Windows"? Ok, vi offriamo una straordinaria possibilità: installare dentro Windows, come un normale programma, un vero, nuovo sistema operativo! Solo Linux può farlo! Così, come ci insegna giustamente Antonio Cantaro, "non ci sono più scuse" (sono inesperto... non capisco nulla di partizioni ecc.) per provare Ubuntu. Tutto perfetto, dunque? Non proprio. La grande differenza è che, se Ubuntu è ospitato da Windows, un problema a quest'ultimo che costringa, ad esempio, a formattare la partizione (cosa, ahinoi, frequentissima) farebbe perdere anche Ubuntu, che invece si salva di certo se ha a disposizione un appartamento tutto suo. Ma allora Wubi va benissimo come mezzo di avvicinamento graduale a Linux, come primo passo verso l'affiancamento di Linux a Windows. E siccome (provare per credere) funziona alla grande (perfetta l'installazione, sia pure dentro una sorta di hd virtuale, perfetta e pulitissima la disinstallazione, ottimo il funzionamento, con performances assai vicine a quelle di Ubuntu in una partizione sua), dico: il giocattolo non va abbandonato. Se ci son problemi, non possono essere elusi dicendo: rinuncia a Wubi e impara a partizionare! Va bene, si imparerà, ma intanto occorre risolvere quei problemi (come quello del grub che ho segnalato in altro post, pare dovuto a un bug, mi dice Antonio Cantaro): per rispetto a chi Wubi l'ha voluto (dici bene, è addirittura nel cd di installazione della distro) e per chi lo usa. Ciao.
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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,597
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porrugia ha scritto:Ciao a tutti, ho sentito queste autorevoli opinioni,e resto confuso. Uso ubuntu da circa un anno ho fatto varie installazioni ed ovviamente disinstallazioni, sempre su una partizione propria, vi e' solo Ubuntu, ha sempre funzionato normalmente, per disinstallarlo ho formattato la partizione. Per installarlo inserisco il CD, disconnetto internet, apro l'immagine, appaiono i vari file di Ubuntu tra cui Wubi, un click su Wubi ed inizia l'installazione, viene chiesta la partizione, nome, password ecc e via.... chiedo che razza di installazione e' questa? Per me ha funzionato sempre bene, e' come installare un normale software con XP. Dite "sarebbe meglio che Wubi non ci fosse". Ma e' nel CD originale? Come fa a non esserci? Quindi chiedo: quale sarebbe l'installazione ideale'? Quali sarebbero le differenze? Grazie a tutti. Ecco, senza nulla voler togliere all'amico porrugia che ha fatto la scelta che più gli aggradava, questo è un tipico esempio dei problemi a cui porta wubi: non rendersi bene conto della differenza tra installare un programma ed installare un SO. Intendiamoci, uno vive benissimo senza saperla, è un po' come chi l'automobile la usa senza sapere nemmeno dove va messo l'olio e chi ne conosce bene il motore e tutto il resto. Tutti e due la possono guidare senza inconvenienti, ma forse il secondo la utilizza più efficacemente. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 4/26/2008 Posts: 706
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by a tutti intervengo anche io non come tecnico ma come utilizzatore ancora sporadico del sistema. io ho iniziato ad avvicinarmi a linux con wubi e a parte qualche problema di disinstallazione mi sono sempre trovato bene e quindi come strumento per avvicinarsi e provare lo trovo utilissimo. adesso per esempio non uso wubi ma mint su penna usb ma sono a questo punto dopo aver provato e il prossimo passo sara' l'installazione su partizione dedicata. adesoo so cosa fare in futuro se mai penseroì di abbandonare windows e a questo punto ringrazio wubi. certo avrei potuto provare con altri sistemi di installazione e forse il risultato sarebbe stato analogo ma in fondo l'importante e' avere degli strumenti perche' molte persone nella maggior parte dei casi e' completamente persa nell'utilizzo di sistemi operativi io incluso. e' comunque un argomrnto destinato a non chiudersi mai saluti fabrizio
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Iscritto dal : 2/8/2010 Posts: 3
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mah!, da neo utente del forum (saluto tutti per iniziare..)
posso dire che sto usando ubuntu installato con wubi da un mesetto (prima volta con linux), ed ora dopo aver fatto un paio di "pasticci" risolti cancellando la cartella creata con wubi e reinstallando, mi sono deciso a passare ad una installazione seria. Senza voler fare pubblicità, ho trovato molto chiare ed interessanti le pagine sul sito getito dal prof. cantaro; credo che per chi si avvicina a linux senza troppe conoscenze tecniche (partizioni ecc..), wubi consente di "assaggiare" il so libero e magari (come per il sottoscritto) incuriosirlo e spingerlo smanettare in modo diverso da come abituato (win..), ad informarsi e magari dopo essersi rassicurato, passare ad una installazione seria. Già la possibilità di installare ubuntu come una qualunque cartella di win, rassicura i nubbi (come il sottoscritto), e può spingerli a provare
saluti nik57
p.s. mi sono appena accorto che le mie considerazioni sono già state ampiamente fatte nei post precedenti, mi scuso per il post praticamente inutile...
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