Mi consenta...
La Festa di Halloween è di origini assai antiche e viene da una festa CELTICA pre-cristiana.
E i celti sono una delle etnie di base della civiltà europea. Nessun "colonialismo" (coi nei o senza nei), dunque, in questo caso. Perché -a quel che dicono gli studi- la Festa di Halloween nasce in Gran Bretagna (per l'esattezza, o nella bassa Inghilterra o nell'Irlanda meridionale).
Il nome attuale, questo è vero, deriva da quello della Festa (cristiana, dunque assai posteriore) di Ognisanti ("All Hallows Eve" era, in inglese antico, "Vigilia di Ognisanti"), attraverso il passaggio intermedio
Hallowmas (che significava "Messa di Ognisanti"). Ma la festa "in sé" deriva verosimilmente (stando ai più recenti studi storico-antropologici e alle evidenze archeologiche) da una festa dedicata alla FINE DELL'ESTATE (
Samhain [in gaelico antico,
Samain]), festa che cadeva attorno al primo di Novembre e che costituiva, allora, il Capodanno. L'idea dei morti tipica della cultura celtica (quella antica, intendo) non contemplava affatto "timore" o "paura" (cosa del tutto logica, peraltro: e perché mai i nostri cari, dopo morti, dovrebbero desiderar farci del male?), sicché i morti erano invitati al desco famigliare (venivano, difatti, lasciati cibi apposta per loro, in posti vuoti a tavola, per farli accomodare): da qui, discende, in realtà, la battuta odierna: "Dolcetto o scherzetto"? che fanno i bambini itinerando "di porta in porta" nella notte.
Anche gli antichi romani, accolsero questa festa e la fecero loro (la chiamaron
Samonios e la dedicarono alla dea Pomona), ma non è chiaro se codesta tradizione sia arrivata loro dai celti per via diretta oppur, più indirettamente, tramite la Grecia antica o tramite gli etruschi (io inclinerei di più per quest'ultima via).
Molti secoli dopo, non riuscendo a sradicare quest'antica tradizione, diffusissima ovunque in tutta Europa -Italia inclusa,- il Papato impose una data "slittata" al 13 di maggio. Neppure questa mossa, tuttavia, ebbe successo e, pochi secoli dopo, si tornò a sovrapporre la festività cristiana a quella celtica, riportando la data al 1 di novembre (l'idea, era che la sovrapposizione, con il trascorrere delle generazioni, avrebbe cancellato anche il ricordo dei rituali celti).
L'origine di questo genere di celebrazioni, comunque, è ancor più antica e può ben farsi risalire alla Mesopotamia
pre-sumera.
Anche l'attuale
Cantico dei Cantici conserva, nelle sue pieghe, vasti echi delle antiche
Processioni sacre (da cui proviene l'itinerare "magico" presente anche in Halloween) che caratterizzavano la festa più importante e più sacrale (peraltro, aperta a tutti e caratterizzata da toni spiccatamente orgiastici [nonché da ampie "re-distribuzioni pubbliche" -ovviamente, gratuite- di cibi e di bevande]), la
Festa dell'Anno Nuovo (certamente la più importante e -per quel che ne sappiam sin'ora- anche la più antica festa collettiva dell'intera Umanità).
Dov'è che si può mai vedere, in tutto ciò, una "neocolonizzazione"?
Halloween è "americano" proprio in quanto "gli americani" discendon -come noi- dagli antenati nostri. Le tradizioni popolari messicane sulla
Festa dei Morti nascon nell'antica Iberia celtica, non da un improbabile sforzo "neo-colonizzatòrio" dell'Impero del Dollaro, e son da considerarsi, in effetti, il corrispondente locale della tradizione di Halloween (magramente arricchito da qualche vago e antico influsso proveniente dai Precolombiani [la cui cultura venne "rasa al suolo", già in corso d'invasione, dagli inviati della Chiesa Romana, sicché non sopravvisse che per briciole sparute]). Halloween, in realtà, è NOSTRA (di noi italiani, discendenti degli antichi etruschi, degli antichi celti e degli antichi romani), non meno che degli odierni americani.