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Sentiamo cosa ne pensate di questo articolo dell'Ansa di oggi: http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1622257555.htmlAggiungo solo che gli interventi del Vaticano incominciano a scocciarmi e molto.
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Ritengo sia giusto e doveroso che tale farmaco sia stato messo a disposizione anche delle donne italiane (com'è, da molti anni, a disposizione di tante altre donne in svariate parti del mondo). Se il Vaticano, con ciò, mi scomunicasse, non me ne importerebbe un beneameto cípero (piccolo fiore dai colori delicati, alquanto amato dai poeti dell'antica Ellade). Il Vaticano (e, più in generale, Santa Romana Chiesa) ha sempre ostacolato l'Italia, gli italiani (ma ancor di più le italiane) e qualsivoglia processo di unificazione e armonizzazione che possa intaccare, anche solo di striscio, il suo potere [che è e sempre è stato esclusivamente di natura "temporale"]: non mi stupisce affatto che voglian stoppare il processo sociale che sta, a poco a poco, formando i canoni basilari della libertà femminile (conditio sine-qua-non per una vera e giusta "parità fra i sessi" [da sempre osteggiata da qualsivoglia Chiesa e qualsivoglia religione al mondo]). E non si fermeranno qui: è in gioco il loro potere, per cui non si fermeranno affatto innanzi a niente. Ne son più che convinto.
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Per chi volesse saperne di più : http://it.wikipedia.org/wiki/MifepristoneIn quanto al Vaticano, fa il suo mestiere; è logica una sua presa di posizione contro l'aborto in generale e nello specifico contro quello farmacologico. Prevedo che sulla questione avremo i due soliti schieramenti politici : governo contro ed opposizione a favore. In questo non c'è nessuna novità; l'unica cosa interessante sarà la posizione che assumerà la componente cattolica del PD. Da un punto di vista strettamente farmacologico la Ru 486 è una "bomba" ormonale che poterebbe facilmente produrre effetti non previsti nell'organismo (anche letali). Le prostaglandine assunte in un secondo momento non assicurano completamente la totale espulsione di quello che in crudi termini medici viene definito il "prodotto di concepimento" per cui bisognerà procedere in qualche caso alla "revisione della cavità uterina" (il cosidetto raschiamento), pratica che viene effettuata subito nel caso dell'aborto terapeutico. Pertanto non è "un aborto facile" o "casalingo", ma potrebbe capitare che la donna subisca due pratiche abortive anzichè una. Pertanto nel bilancio sanitario non ci sarebbe risparmio, ma solo un guadagno per le case farmaceutiche produttrici di RU 486.
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Concordo con quanto detto da monsee, più o meno è il mio pensiero.
@epipactis, rispetto il tuo pensiero, ma dissento in quanto trovo delle esagerazioni trovo prematuro fare delle considerazioni su un prodotto recente ed ancora poco noto in Italia, aggiungo che ogni farmaco ha le sue controindicazioni ed effetti collaterali, la comunissima Aspirina ne ha ed alcune persone sono anche morte, questo cosa vuol dire? aboliamo i farmaci o fermiamo la ricerca? D'accordo sui guadagni delle case farmaceutiche, ma produrre senza guadagni non lo fa nessuno. Alcuni farmaci essenziali e salvavita, sono dispensati gratuitamente dal SSN.
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Monsee: "Ritengo sia giusto e doveroso che tale farmaco sia stato messo a disposizione anche delle donne italiane (com'è, da molti anni, a disposizione di tante altre donne in svariate parti del mondo)." Condivido per una questione di libertà di offerta e di scelta.
Epipactis: "In quanto al Vaticano, fa il suo mestiere; è logica una sua presa di posizione contro l'aborto in generale e nello specifico contro quello farmacologico... Da un punto di vista strettamente farmacologico la Ru 486 è una "bomba" ormonale che poterebbe facilmente produrre effetti non previsti nell'organismo (anche letali). Le prostaglandine assunte in un secondo momento non assicurano completamente la totale espulsione di quello che in crudi termini medici viene definito il "prodotto di concepimento" per cui bisognerà procedere in qualche caso alla "revisione della cavità uterina" (il cosidetto raschiamento), pratica che viene effettuata subito nel caso dell'aborto terapeutico. Pertanto non è "un aborto facile" o "casalingo", ma potrebbe capitare che la donna subisca due pratiche abortive anzichè una. Pertanto nel bilancio sanitario non ci sarebbe risparmio, ma solo un guadagno per le case farmaceutiche produttrici di RU 486." Condivido.
Leggendo l'articolo, mi pare comunque che la somministrazione del farmaco venga fatta solo all'interno della struttura ospedaliera, quindi non è una pastiglietta che ci si può procurare facilmente, così come la scelta dell'aborto mi pare che di prassi venga prima valutato tra paziente e personale del Consultorio, o dei Servizi, o comunque con addetti ai lavori.
Infine, ma è prioritario rispetto a tutto, la scelta di abortire non è proprio una questione facile per una donna, anche qualora possa condividere il percorso con il compagno più meraviglioso del mondo. E' difficile da far comprendere: le donne vivono uno stato che per gli uomini è ovviamente incomprensibile, fisicamente senz'altro incomprensibile e, di conseguenza, emotivamente, psicologicamente, affettivamente incomprensibile. Con questo intendo dire che, pillola o non pillola, non cambia poi molto per la donna nel momento (davvero mai facile) della scelta di abortire.
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In quanto Ateo mi astengo dal commentare, altrimenti vi divento antipatico :o) alfonso_aiutamici@hotmail.it
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a.roselli ha scritto:In quanto Ateo mi astengo dal commentare, altrimenti vi divento antipatico :o)
Ma la questione non è religiosa... Diciamo che dipende dalla volontà di ogni donna.... lasciamo stare gli interventi del Vaticano, perchè la sua posizione la sappiamo già. Ho sentito donne atee dirmi che non sono d'accordo nell'abortire, altre si, e viceversa! La religione in questo caso non centra un tubo, anche se ce lo vogliono far credere, tantomeno la politica... By Granuz88
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a.roselli ha scritto:In quanto Ateo mi astengo dal commentare, altrimenti vi divento antipatico :o) ... ma figurarsi! Son ateissimo anch'io (e in bella serenità): fossi domineddio, le abolirei di colpo tutte quante, fedi di qualsivoglia genere e religioni. PER Azzurra: nessuna donna (nessuna, ne son convinto) affronterebbe un aborto "con leggerezza". Qualunque donna, se sceglie di abortire, lo fa sempre e comunque per una validissima ragione (che può, magari, non piacere a me, al Santo Padre o a Domineddio in persona, ma che resta -comunque- valida lo stesso). Non è MAI "un gioco": è un grosso dramma, invece, per qualsivoglia donna che -sventuratamente- v'incappi... e certi atteggiamenti di condanna dell'ecclesia miran semplicemente ad aggravarlo. PER Granuz: la religione, amico mio, c'entra... e parecchio. La religione NON è (né mai è stata) altro che una maniera molto furba per gestire il comando (l'avevan ben capito, ai loro tempi, pure i Faraoni [puoi domandare a Giza ]). Sbagliato, sbagliatissimo, lasciare che l'ecclesia (qualsivoglia ecclesia) possa liberamente "fare il suo [ sporco, dico io] lavoro": il suo lavoro -a conti fatti... e Storia insegna- è comandarci.
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azzurrag ha scritto: Leggendo l'articolo, mi pare comunque che la somministrazione del farmaco venga fatta solo all'interno della struttura ospedaliera
Però l'espulsione dell'embrione può avvenire in qualsiasi momento, anche per strada. Come ha detto azzurrag l'aborto è un evento drammatico per la donna , traumatico nel fisico e nella mente, con l'aborto farmacologico questo trauma potrebbe essere ben maggiore. Più del parere del Vaticano, conta quello delle donne (solo loro a subire e noi maschi discutiamo soltanto).
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,695
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Concordo pienamente con il primo intervento di Monsee, sono altresì d'accordo che il Vaticano fà il suo mestiere di moralizzatore però lo faccia sempre e non solo quando gli fà comodo o quando gli chiudono la bocca con promesse di favori. L' Italia è sempre stata sotto alla mercè del Vaticano che ne ha bloccato riforme importanti. I nostri politici sono dei bacia pile che baciano l'anello papale o cardinalizio, fanno il family day e poi vanno, compiacendosene, a puttane magari minorenni. Io credo in Dio e sono sicuro che esiste ma non credo a chi pretende di rappresentarlo. Granuzz una volta ha scritto credo in Dio ma non voglio intermediari, ebbene condivido pienamente questo. Tornando alla pillola Ru486 in Italia, come tutte le cose, era sicuramente a disposizione di chi poteva permettersela pagando fior di soldi.
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granuz88 ha scritto: Ma la questione non è religiosa... Diciamo che dipende dalla volontà di ogni donna.... lasciamo stare gli interventi del Vaticano, perchè la sua posizione la sappiamo già.
Ho sentito donne atee dirmi che non sono d'accordo nell'abortire, altre si, e viceversa! La religione in questo caso non centra un tubo, anche se ce lo vogliono far credere, tantomeno la politica...
Concordo in toto con la posizione di Granuz
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Iscritto dal : 5/15/2001 Posts: 320
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crilupa ha scritto:L' Italia è sempre stata sotto alla mercè del Vaticano che ne ha bloccato riforme importanti. ...... Magari fossero solo le riforme, che il Vaticano ha bloccato ... Montanelli attribuiva alla Chiesa cattolica la principale responsabilità storica del fatto che noi Italiani ci sentiamo sempre "sudditi", e mai "cittadini" consapevoli e pronti a prenderci le nostre responsabilità, e del fatto che in Italia ci sia la "doppia morale", quella pubblica e quella privata.
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Iscritto dal : 10/4/2000 Posts: 19,056
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Sull'argomento ecco il mio parere, ogni persona dovrebbe essere libero di scegliere per conto suo quello che vuol fare, abortire oppure no, morire per eutanasia oppure no, divorziare oppure no, unione fra omosessuali, e tante altre cose che adesso non mi vengono. Invece, noi tutti siamo una massa di idioti che non capiamo un accidenti, devono essere loro, politici e religiosi, con la loro casta mafiosa a dirci quello che possiamo o non possiamo fare, ricordo a quei signori che il popolo e sovrano, fateci votare le leggi importanti, voi preoccupatevi solo come gestire la finanza e nient'altro. E per quanto riguarda la religione, non si riesce ancora a capire perché con un 2 per cento di seguaci su tutta la popolazione, lo stato Italiano deve continuare a sborsare milardi di euro al Vaticano, soldi che farebbeo molto comodo ai pensionati, farei vivere un vescoco o un parlamentare con 250 euro al mese. Mafiosi, vergognatevi Popolo, non andate più a votare altrimenti siete complici. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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Iscritto dal : 3/11/2009 Posts: 2,276
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Ormai è assodato che tutti ce l'hanno col Vaticano; resta da sapere che cosa ne pensino le donne (che sono le vere interessate) della RU 486, perchè l'articolo da cui ha preso spunto cbbusto presenta due motivi di riflessione: la presa di posizione del Vaticano e la pillola stessa. Sinora si è molto parlato (da parte dei signori del forum) del Vaticano, ma poche sono state le voci delle signore del forum sulla questione dell'aborto farmacologico.
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epipactis ha scritto:Ormai è assodato che tutti ce l'hanno col Vaticano; resta da sapere che cosa ne pensino le donne (che sono le vere interessate) della RU 486, perchè l'articolo da cui ha preso spunto cbbusto presenta due motivi di riflessione: la presa di posizione del Vaticano e la pillola stessa. Sinora si è molto parlato (da parte dei signori del forum) del Vaticano, ma poche sono state le voci delle signore del forum sulla questione dell'aborto farmacologico. Su questo argomento non c'è da fare una votazione, ognuno deve poter scegliere per conto suo, se una ragazza e stata violentata, o se è rimasta incinta senza volerlo, deve essere lei a decidere cosa fare, nessun'altro al mondo dovrebbe digli si o no, ma vi rendete conto che viviamo sotto una dittatura da 2000 anni, e di chi è la colpa principalmente? La chiesa ci ha soppresso, ci ha tritato sotto i piedi, qualche secolo fa c'era il rogo, oggi si sono calmati un po' ma solo perché fanno cassa altrimenti tornerebbe il rogo. Svegliatevi gente. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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Per continuare la parentesi sul Vaticano, in Vaticano SpA è riportato che tra 8/1000, ICI non pagate, contributi alle scuole pubbliche tasse tassine e ammenicoli varie lo stato del Vaticano costa allo stato Italiano Euro 9.000.000.000 (novemiliardi di Euro) all'anno.
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epipactis ha scritto:... ma poche sono state le voci delle signore del forum sulla questione dell'aborto farmacologico. E' pure vero, Epipactis, che anche qui in Aiutamici come in tanti altri settori la maggioranza numerica siete voi, perciò numericamente si sente di più la vostra "voce":-) Per ragioni personali, non legate a questioni religiose, se la Medicina avanza anche questa modalità nel caso di interruzione volontaria della gravidanza, ritengo che possa essere accolta come ulteriore possibilità di scelta, a condizione che, come viene scritto nell'ultima parte dell'articolo, sia "... garantito il ricovero in una struttura sanitaria, cosi' come previsto dall'art. 8 della Legge sull'aborto. Questo perché dal momento dell'assunzione del farmaco sino alla certezza dell'avvenuta interruzione della gravidanza, e' necessario escludere la possibilità di complicanze. La stessa legge n.194 prevede inoltre ''una stretta sorveglianza da parte del personale sanitario cui e' demandata la corretta informazione sul trattamento, sui farmaci da associare, sulle metodiche alternative disponibili e sui possibili rischi, nonché l'attento monitoraggio del percorso abortivo onde ridurre al minimo le reazioni avverse (emorragie, infezioni ed eventi fatali)''. Per ragioni personali, non legate a questioni religiose, so che mai farei uso di tale "pillola", ma non ritengo giusto limitare ad altre donne la possibilità di una libera scelta o del libero arbitrio.
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Brava azzurra, concetto chiaro e condivisibile. Aggiungo, siete poche ma validissime, complimenti a tutte.
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Quoto toto corde azzurrag e cbbusto
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