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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Iscritto dal : 5/15/2001 Posts: 320
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Non è una novità, caro cbbusto -- i politici sono sempre stati dei grandi privilegiati (nel caso migliore), degli approfittatori scientifici nei casi peggiori. Anche i movimenti nuovi e "rivoluzionari", quelli che avrebbero dovuto creare un costume nuovo e più pulito, si sono adeguati: mi riferisco alla Lega, all'investitura di Bossi junior a successore, ai tanti famigliari "sistemati".
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Dei Critici si dice: "chi non riesce a fare arte, passa a fare il Critico". Qualcosa del genere accade pure in politica (ai bassi e medio-bassi livelli, quantomeno): "Chi non riesce nel lavoro e nella propria vita, si trova una bella nicchia comoda in politica (così può darsi da fare a far casini anche nelle vite degli altri)". L'ho constatato di persona (e non sto parlando né della Lega né dell'attuale Maggioranza [le quali, comunque, non penso affatto sian molto diverse]) coi miei occhi: il "mangia-mangia" è FISIOLOGICO (ci basan la loro stessa sopravvivenza, sia fisica che sociale, su questo "sistema", che è ormai storicamente "istituzionalizzato" [e lo è da molti più secoli di quel che si crede!], generale e assolutamente trasversale). Precisamente questa è una delle ragioni per cui si cerca di mantenere viva la SFIDUCIA della gente nella politica. Meno gente andrà a votare, meno voti servirà (a chicchessia) andare a raccattare -in qualsivoglia modo- per "far la differenza" e contare di più. Insomma, a ben guardare, è il fatto puro e semplice che (è un fenomeno storico assai antico, inaugurato qui in Italia dalla Chiesa, che -tramite il suo Papa del momento- invitò, sin dal principio, i Cattolici Cristiani a disertar le urne... e seguitò così finché lo Stato non cedette e diede ai "beni della Chiesa" i più ampi -e irrevocabili- privilegi; soltanto dopo questo, Santa Romana Chiesa -che già s'era opposta con tutte le forze all'unità d'Italia, talché la si dovette letteralmente prendere a cannonate- diede agli italiani il proprio viatico recarsi al voto) tanta e tanta gente NON si rechi ai seggi a dare il suo voto a consentir la diffusione, il radicamento e l'incredibile capillarizzazione che mostra, al giorno d'oggi, dai più alti ai più infimi livelli, la politica. Se tutti andassero a votare e esprimessero il proprio voto (liberamente e secondo coscienza) con costanza e regolarità, i "grandi corruttori" (quelli "piccoli" salterebbero subito, quelli "medi" durerebbero assai poco pure loro) avrebbero da faticar parecchio per mantenersi in sella: di colpo, occorrerebbe loro andare a raccattare il triplo (se non il quadruplo!) dei voti che raccattano già oggi. Non credo ce la farebbero. E lo san bene anche loro.
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Iscritto dal : 11/7/2006 Posts: 1,180
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poi dicono che l'inps e' in rosso e che bisogna tagliare le pensioni dei lavoratori, meglio che mi fermo qui altrimenti alfonso mi banna a vita dal forum.
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Iscritto dal : 4/17/2002 Posts: 166
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Quando lo vedo vado in depressione, mi riferisco a quel SEMPREAGALLA di Giuliano Amato. Ve lo ricordate braccio destro (o sinistro?) di Craxi? Quello che non aveva mai avuto sentore del giro di soldi che entravano e uscivano da Via del Corso e, a onor del vero, l'unico del vicesegretari (gli altri erano De Michelis e Martelli) a non essere preso in pieno dall'onda di Tangentopoli. Tranquilli ragazzi, alla Treccani è sprecato, aspetto a breve di ritrovarmelo in qualche cosa di più ingombante politicamente. E poi uno così ben agganciato con tutti, volete che si accontenti di miseri 150.000 euro l'anno??
Chi vivrà vedrà, ciaooo.
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Iscritto dal : 5/15/2001 Posts: 320
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Mi chiedo perchè, in paesi dove la percentuale dei votanti è sempre più bassa che in Italia (tipo gli USA, la Germania, la Gran Bretagna, forse anche la Francia), la politica "funzioni" meglio, o almeno ci sia più un governo reale, e un po' più di onestà. Lì, se devono prendere una decisione energica, a volte contro gli interessi elettorali, sono capaci di prenderla. Da noi, calcolano i voti che possono guadagnare o perdere, poi prendono la decisione che ALLA CASTA conviene elettoralmente di più; come potranno mai intervenire concretamente sui problemi?
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Iscritto dal : 3/11/2009 Posts: 2,276
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Amato (il cosidetto " dottor sottile") è stato quel tristo figuro che da una notte all'alba ha deciso di prelevare "una tantum" una percentuale dai conti correnti degli Italiani. Una vera e propria rapina legalizzata; possibile che nessuno se ne ricordi più? Una volta si diceva quod licet Jovi non licet bovi ed il popolo italiano dimostra proprio in troppe occasioni di avere la stolidezza di un bove........
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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Di Amato e delle sue imprese, credo si ricordino in parecchi. Vedo tra i riciclati altri personaggi noti e meno noti, come l'ex-ministro Finanze Fantozzi (un nome che è tutto un programma), l'ex- responsabile della Protezione Civile Zamberletti (quello dei terremoti perfetti), ecc. Speriamo si arrivi presto alla riduzione del numero dei parlamentari e al superamento del bicameralismo.
Purtroppo non va dimenticato che che ci sono anche tutti i politici delle Regioni, delle Province, dei Comuni, dei vari enti intermedi. Solo i Comuni sono più di 8.000: e i riciclati sono a migliaia. Non c'é più il posto di assessore? Vai nel cda della municipalizzata. Oppure presiedi la Comunità Montana. Sono finiti i posti nei vari enti? Ecco pronto un bell'incarico triennale da consulente per il Comune o la Provincia...
Dovrebbe venire approvata entro l'anno una legge sulla riorganizzazione degli enti: abolizione delle Circoscrizioni nei Comuni con meno di 250.000 ab., riduzione drastica di comunità montane e altri enti minori, forse abolizione delle province. Vedremo fra non molto i contenuti e chi voterà a favore. La riduzione degli enti che non servono e il contenimento dei costi della politica porteranno certamente alla quasi scomparsa degli eterni riciclati.
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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un tetto! ci vuole un tetto alle pensioni. 50mila euro e basta come limite. 100 milioni di lirette che sono quasi 10 milioni al mese credo che siano sufficenti. e se non bastassero, attingano da quelli che hanno messo via. e BASTA privilegi. se il berlusca o d'alema vanno in gelateria, il gelato glielo offrono (secondo la teoria che chi più ha meno spende) e quando devono pagare, non pagano (vedi mastella)
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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@magomagu vedo che sei molto ottimista, magari si avverasse quello che tu dici, ti ricordo che sono diversi anni che esiste una legge per l'abolizione dei famosi Enti inutili, bene i risultati sono deludenti, ne sono stati eliminati pochissimi, la maggior parte resiste ancora, la loro eliminazione si scontra con le solite pastoie burocratiche, ci sono centinaia di uffici con personale senza alcuna mansione e non sanno come fare a far passare la giornata e ricevono regolarmente lo stipendio, questa è la cruda realtà. Stai tranquillo che anche questo governo il problema non lo risolverà.
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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@ cbbusto Forse hai ragione, dato che sono tanti anni che si parla di riduzione dei costi della politica e ben poco è stato fatto. Vedremo. In ogni caso, terrei distinti responsabilità/ruoli dei politici, da ruoli/responsabilità dei dipendenti pubblici. Questi ultimi sono in gran parte persone serie, molto spesso guidate da dirigenti incapaci oppure che non fanno il loro dovere perché tanto non rendono conto a nessuno dei loro (pessimi) risultati e proprio per questo vengono confermati dai politici che nulla vogliono cambiare. Ovviamente - e concludo - se si andrà verso l'eliminazione di enti inutili, andranno garantiti i posti di lavoro mediante percorsi di mobilità in enti che sono sotto organico (non possiamo permetterci disoccupati in più). @ raresquare "Mi chiedo perchè, in paesi dove la percentuale dei votanti è sempre più bassa che in Italia (tipo gli USA, la Germania, la Gran Bretagna, forse anche la Francia)" Dato che parlavi di percentuali votanti, se mi permetti, ti posterei questo link dove ci sono dei dati riepilogativi molto interessanti: 1) la percentuale dei votanti nelle elezioni politiche italiane dal dopoguerra ad oggi (il dato precedente non è molto interessante, perché il suffragio universale - comprensivo del voto alle donne - è solo dal dopoguerra in poi); 2) la percentuale dei votanti alle politiche dei principali Paesi Europei. Penso che i dati siano esatti, perché sono stati usati nella scuola di mio figlio. http://www.cattaneo.org/pubblicazioni/analisi/pdf/Analisi_Cattaneo_Politiche2008_Astensionismo.pdf
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Iscritto dal : 5/15/2001 Posts: 320
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Sulla Francia, a quanto pare, mi sbagliavo, ma non ci sono quelle della Gran Bretagna. Sugli USA sono sicuro che le elezioni sono scarsamente frequentate (le ultime, per Obama, pare siano state tra le più frequentate). Sarai d'accordo, comunque, che la percentuale di frequenza alle elezioni non è collegata con la maggiore maturità politica e con la serietà amministrativa del popolo interessato.
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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Se posso fare una battuta: più che dalla percentuale di votanti, misurerei la maturità di un popolo dai risultati delle elezioni...
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Scusate, ma IN DEMOCRAZIA la "maturità politica di un Popolo" si può misurare solo dalla sua capacità di accettar serenamente (senza mai cercar di "gambizzarlo") il risultato delle elezioni -indipendentemente dal fatto che siano "andate bene" oppure "no" per questo o quello-... fino al giorno in cui si terran -trascorso il giusto tempo- le successive elezioni. Il Popolo "votante" (chi ci potrebbe andare ma evita di andarci, al voto, per questo, si "mozza le tibie" da sé) è davvero SOVRANO: è questa la base irrinunciabile della democrazia.
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Iscritto dal : 5/15/2001 Posts: 320
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monsee ha scritto:Scusate, ma IN DEMOCRAZIA la "maturità politica di un Popolo" si può misurare solo dalla sua capacità di accettar serenamente (senza mai cercar di "gambizzarlo") il risultato delle elezioni -... Monsee, questo non è accaduto quando c'era il centro-sinistra al governo (v. le polemiche dei giornali di destra sulle "corruzioni" - poi rivelatesi fasulle - di Prodi con Cirio e sulla Telecom-Serbia, e le sue feroci caricature come "mortadella"), nè accade oggi con i vari attacchi della sinistra - a volte solo personali - su Berlusconi. La conclusione, seguendo il tuo ragionamento, sembra ovvia ...
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Sì, certo: è ovvia, ma... ciò non significa che NOI (tu e io, in prima persona... e tutti gli altri che -come noi- credono nella bellezza della vera democrazia [che è il miglior tipo di Governo possibile]) ci si debba, a questo gioco "sporco", rassegnare... Ripeto: abbiamo un'arma grande (il voto), un'arma irresistibile, micidiale: dobbiamo solo usarla SCIENTEMENTE (ovvero, intelligentemente: valutando i pro e i contro con freddezza, attento calcolo e grande lucidità, insomma, e non andando al voto come se andassimo allo Stadio a fare tifo -per Pinco anziché Palla- piuttosto che a votare [operazione, quella del voto, -a dire poco- veramente "sacra"!])...
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Giusto monsee quello che dici, col voto possiamo cambiare persone, però il problema è che non possiamo sceglierle noi , ma dobbiamo scegliere fra quelle che ti propongono e gira e rigira i nomi son sempre quelli, qualche nome nuovo, ma sempre pilotato dai soliti capoccia, però anch'io sostengo che non andare a votare è sbagliato. Vedi di convincere alfonso che è un astensionista convinto...eheheh.
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Beh, "possiamo scegliere solo da quello che ci propongono" anche perché non siamo andati a votare affermativamente all'ultimo Referendum elettorale (quello che verteva, appunto, su tre punti precisi dell'attuale Legge Elettorale), per cui -vox Populi!- gli italiani, evidentemente, han detto chiaro e tondo che non desiderano poter scegliere liberamente fra chi votare, ma preferiscon che tali scelte vengano fatte esclusivamente dai vertici delle Segreterie di Partito e che -una volta selezionate le liste- codeste Liste rimangan "bloccate" (ossia, che siano sempre e soltanto i Vertici di Partito a poter fare quel che pare loro [cambiando, magari, a seconda di dove sffia il vento, subito dopo il termine delle votazioni]). Perfino questa, a parer mio, è democrazia: la gente (non recandosi alle urne ad esprimere il proprio voto al Referendum) ha detto chiaro e tondo che vuole dare il maggior potere possibile ai vertici delle Segreterie di Partito (e ridurre al lumicino, per converso, il potere suo, naturalmente!)... Per cui, abbiamo quel abbiamo chiesto. La situazione è questa e in questa precisa situazione (con l'arma invincibile del nostro voto, che è il soffio pulsante della democrazia) possiamo realizzar, nel prossimo futuro, tutti quei miglioramenti cui puntiamo. Sarà la maggioranza DEI VOTANTI (di quelli che "vanno regolarmente a votare", dunque) a stabilire per davvero su quale strada c'incammineremo -tutti quanti- nel futuro.
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@ monsee Scusate, ma IN DEMOCRAZIA la "maturità politica di un Popolo" si può misurare solo dalla sua capacità di accettar serenamente (senza mai cercar di "gambizzarlo") il risultato delle elezioni
Avevo detto in premessa che avrei fatto una battuta... In ogni caso, mi sembra che l'apice "dell'immaturità politica" (come intesa da Monsee) si sia raggiunta da noi nel 2006: chi perse le elezioni disse subito che non erano valide e si rifiutò di congratularsi col vincitore (che oltretutto non riconosceva come tale!)
Da questo punto di vista, l' "immaturità politica" italiana rappresenta un po' un'anomalia, in Europa. Credo sia riconducibile a diversi fattori, ne dico solo qualcuno: 1) lo stato italiano si è formato (150 anni fa) con un ritardo di molti secoli rispetto ad es. a Francia, Inghilterra, ecc., che sono nazioni molto più coese e con un ben più forte senso di identità; 2) abbiamo avuto nel dopoguerra un sistema politico nel quale l'alternanza politica è stata bloccata per 50 anni (la famosa conventio ad excludendum nei confronti del Pci), favorendo così in maniera abnorme la corruzione, lo spreco, la collusione con la mafia, il mancato ricambio di classe politica, ecc. Speriamo per il futuro. In teoria, non possiamo che migliorare.
P.S.: @ monsee democrazia [che è il miglior tipo di Governo possibile]
Questa è un'affermazione non dimostrata. Siamo tutti democratici convinti (ci mancherebbe altro), tuttavia i filosofi della politica hanno fatto presente da parecchio che "in democrazia non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che dice la maggioranza". Ovviamente si tratta di una provocazione amichevole, comunque a me piace pensare che un domani possano elaborarsi forme di governo (se possibile) ancora più evolute. (Ovvio che, se questo sarà possibile, occorrerà una maturità dei popoli ancora maggiore).
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