Bones, se va via Berlusconi ne arriva un altro, non cambia assolutamente nulla, almeno questo ci fa sorridere ogni tanto, teniamocelocosi com'è e il minore dei mali.

Volete votare lo stato attuale, votatelo, io mi astengo almeno ho la coscenza pulita. Il governo lo deve dirigere il popolo, la pena di morte deve deciderlo il popolo, se uno deve morire o vivere lo deve deciderlo il popolo e in questo caso ognuno per se stesso, se due uomini o due donne, vogliono unirsi in matrimonio devono deciderlo loro, nel caso uno muore l'altro deve avere i diritti di partner come gli etero, e cosi via tante altre cose, la mafia gestito dal governo e dalla chiesa fanno quello che cavolo vogliono, non dovrebbe essere cosi. Chi ammazza qualcuno deve andare a concimare i terreni non andare in albergo e poi uscire per buona condotta, chi supera il limite di velocità con l'auto dovrebbe avere l'auto rottamata e milioni di multa, se tutte le cose fossero fatte con Giustizia si vivrebbe molto, ma molto meglio.

Purtroppo cosi è stato, cosi è, e cosi sarà in eterno, in Italia e anche in tutti gli altri stati del mondo, quindi la cosa più sensata e di non rendersi complici di questi farabutti.

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alfonso_aiutamici@hotmail.it

Personalmente, concordo con l'idea di Azzurra: il voto è un mio DIRITTO e non me lo lascerò certamente togliere da chi m'invita a "andare al mare" o briga per rendere il mio voto inutile comunque. Intanto, a votare, io ci vado. Perché -se non ci andassi- sarebbe come dir che la democrazia (il mio "diritto al voto") non mi piace e non l'approvo (e che... vogliamo nuovamente aver le "monarchie assolute", per editto divino?)... Sarà che la democrazia "fa pure un poco schifo", ma è comunque meglio di ogni dittatura (sotterranea o eclatante che essa sia).
Se -così come è- lo Stato (il Governo, le Leggi che sono in discussione o sono state fatte) davvero non mi piace, è tramite il mio voto che io lo posso dire (l'alternativa -unica- è cominciare a metter bombe ovunque e andare ad ammazzar -è inevitabile, data la natura di una consimile rivolta- degli innocenti... il che non è accettabile davvero).
Che il voto di ciascuno "non val niente" è pura fanfaluca: si dannano il sedere, per aver qualche voto: ci investono, ci spendono, si svenano, scendono a compromessi, si "sporcano le mani" e (non di rado) perfino le coscienze... Se non valesse proprio niente, il nostro voto, a che pro farlo?
Anche casi recenti (la querelle riguardo alla data in cui tenere il prossimo Referendum) dicono proprio questo: il nostro voto CONTA!...
Basta solo pensare che -per un capello- il Governo stesso non è finito a gambe all'aria (giacché chi teme il voto NON voleva accorpare le Europee col Referendum, paventando che assai facilmente si sarebbe raggiunto in necessario quorum). Soltanto il fatto che si è scelto il giorno 21 (data in cui si pensa che gli aventi diritto preferiranno comunque "andare al mare" anziché a votare), ha consentito al Governo attuale di rimanere ancora in piedi.
Pensate soltanto una cosa: se il Referendum prossimo vincesse, davvero ritenete che non cambierebbe niente? (io son certissimo che cambierebbero -e parecchio!- molte cose... e quasi tutte in meglio)... Voi, forse, penserete che non cambia niente. Ma è evidente che i nostri politici, al contrario, sanno che le cose muteranno... e intendon far di tutto al fine di convincerci a non recarci a dare il nostro voto (perché, per loro, sarebbe una sentenza di condanna assai difficile da svicolare).

Quoto l'ultima frase di Polvere.
Votare è un dovere ma soprattutto un diritto che è costato sacrifici e sangue. Rinunciare al voto significa disconoscere i principi fondamentali della democrazia e autolimitare la propria libertà. Come diceva Montanelli, tante volte bisogna turarsi il naso prima di votare, ma votare si deve.
Ciao.