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Iscritto dal : 9/21/2006 Posts: 2
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per Alfonso (od altri Esperti): Essendomi scaduto l’abbonamento per la versione 6 di “Internet Security” di Kaspersky, ho ritenuto migliorativo acquistarne la versione 2009, anziché fare il download a pagamento per il programma scaduto. Domanda: cosa ne pensate di due particolarità, mai incontrate nelle suite di sicurezza: caratteristiche, illustrate nella “Guida dell’Utente, quali ora vado ad esporre? 1) si consiglia di scaricare un “finto” virus (fornito dalla Casa) per verificare la configurazione dell’applicazione. 2) Kaspersky Security ti rende noto che verranno raccolti, conservati ed utilizzati (…e divulgati per eventuali necessità) tutti i santi dati del tuo computer (sia pure rispettando l’anonimato del padrone del computer!). Voi direte: “bontà loro che ti avvisano! Magari altri lo fanno e non ti dicono nulla! . Però – e qui mi sembra più oscuro – visto che è poi possibile disattivare questa funzione della suite, nella “Guida per l’utente” si dichiara (sic) che “se si sceglie di trattenere le informazioni o i dati richiesti, potremmo non essere in grado di fornire alcuni dei servizi dipendenti dalla raccolta dei dati” Vi prego, illuminatemi su questo rebus… Grazie Koti
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Iscritto dal : 8/7/2007 Posts: 11,016
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Ciao. A mio avviso, non mi interessa un tubo se loro dicono: "potremmo(nota bene "potremmo") non essere in grado di fornire alcuni dei servizi dipendenti dalla raccolta dei dati”. Tengo DISATTIVATA questa opzione, e si attaccano al tram. Ma figuriamoci se dò i miei dati del pc a perfetti sconosciuti, e per di più "utilizzati" per i loro (sporchi ?) comodi. E in quanto a "scaricare un “finto” virus (fornito dalla Casa) per verificare la configurazione dell’applicazione, NON lo scarico per niente. Si attaccano due volte al solito tram. Intendiamoci koti, questo è un parere mio personale.
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Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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r16 ha scritto:Ciao. A mio avviso, non mi interessa un tubo se loro dicono: "potremmo(nota bene "potremmo") non essere in grado di fornire alcuni dei servizi dipendenti dalla raccolta dei dati”. Tengo DISATTIVATA questa opzione, e si attaccano al tram. Ma figuriamoci se dò i miei dati del pc a perfetti sconosciuti, e per di più "utilizzati" per i loro (sporchi ?) comodi. E in quanto a "scaricare un “finto” virus (fornito dalla Casa) per verificare la configurazione dell’applicazione, NON lo scarico per niente. Si attaccano due volte al solito tram. Intendiamoci koti, questo è un parere mio personale. ...................che condivido pienamente.
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Riguardo al "virus di prova" (il ben noto EICAR), non fa alcun problema. Si tratta di un innocente script che viene utilizzato, appunto, per testare la bontà degli antivirus. Riguardo alla riservatezza nel conservare (e nel non divulgare) dati, c'è da decidere se ci si vuol fidare oppure no... quando si usa come antivirus un software che, per sua stessa natura, collaziona dati. Gli antivirus che fan questo (seppure in misura fra loro parecchio diversa) sono essenzialmente DUE (in tutte le loro versioni, senza eccezione alcuna). Il primo è Avast!... Avast! collaziona "in profondità" i dati del computer essenzialmente allo scopo di utilizzarli successivamente per poter meglio tentar di "riparare" futuri "files infetti". Questa "raccolta dati", però, NON vien fatta "automaticamente": dev'essere avviata dall'Utente (gli Utenti di Avast! avranno di certo notato, nel tray, una seconda icona di avast! contrassegnata dalla lettera i... ebbene, è quando essa si muove e "scodinzola" che Avast! raccoglie dati dall'intero Disco Fisso... Codesta "fotografia" vien fatta, dagli Utenti, in genere, abbastanza raramente, per cui si potrebbe dire che diviene assai presto, nella maggior parte dei casi, un po' vecchiotta e anche imprecisa (talché risulta raro che l'antivirus arrivi a usar questa funzione per riparare i files infetti)... Codesti dati, non vengono -per quel che mi risulta- messi a disposizione di Alwill (se non nella misura che interessa l'eventuale riscontro di nuovi generi di virus), ma restano sul computer e posson esser scovati (e letti) eventualmente, da chiunque ne abbia i necessari mezzi e ne sia capace. L'altro antivirus che effettua una "raccolta dati" completa, capillare e approfondita (basata su dei rootkits veri e propri -di tipo "non maligno", ovvero: non dannosi- che crea e che poi usa per accelerare le proprie scansioni) è proprio Kaspersky. Nel corso di OGNI singola scansione, Kaspersky raccoglie e collaziona dati, tenendo conto di ogni singolo file scansionato, al fine di poter velocizzare ulteriormente le scansioni future (Kaspersky, diversamente da Avast!, non usa questa "raccolta dati" per riuscire a riparere eventuali files infetti, bensì unicamente per "andar più veloce" durante le scansioni). Diversamente dalle "fotografie" che scatta Avast!, le "fotografie dell'hard disk" scattate da Kaspersky sono sempre ben aggiornate (le aggiorna ad ogni singola scansione) giacché questo meccanismo (invisibile, perché interamente basato su dei "rootkits buoni") scatta comunque sempre "in automatico" (ad ogni singola scansione) e non dipende da un'attivazione manuale da parte dell'Utente. Anche lo "schedario di foto" creato da Kaspersky, comunque, resta sul computer (viene inviato alla Casa Madre solo quel che può interessar nella ricerca di nuovi virus). Gli "invii" alla Casa Madre (frequenti per qualsivoglia antivirus, ma non-pericolosi, giacché sono minuscoli e riguardan dati identificativi dei virus incontrati) avvengono sempre in occasione degli "aggiornamenti del database". Deve esser chiaro, dunque, che, in tutti i casi, i dati collazionati restano sul computer (leggibili a chi ne sia capace e ne abbia i mezzi, ma... inutilizzabili da parte di chi non abbia accesso al computer). Questo, di norma. Proprio Kaspersky, comunque, venne usato, qualche anno fa, per "raccogliere" dati "gentilmente forniti" (a loro stessa insaputa) dagli Utenti. Ma non si trattò di truffa e non si tirò in ballo il marchio Kaspersky. Venne creato, difatti, un antivirus freeware (disponibile unicamente in lingua inglese) che era in tutto e per tutto Kaspersky (compresi aspetto grafico, motore e database), ma che recava un diverso nome: si chiamava Active Virus Shield. Chi l'ha installato ha accettato, con l'installazione, che i suoi dati venissero messi a libera disposizioni di chiunque avesse, in quel momento, "sponsorizzato" la realizzazione del database-virus che veniva scaricato con l'aggiornamento di quello specifico momento. In pratica, un sacco di Utenti (felici di poter usare Kaspersky senza sborsare un centesimo) si son trovati "derubati" [si fa per dire] dei propri dati senza nemmeno accorgersene, perché, all'avvio di ciascun aggiornamento, veniva prima inviato il flusso dei dati raccolto da Active Virus Shield durante la precedente scansione, dopo di che, immediatamente, partiva il flusso di dati diretto all'antivirus e contenente l'aggiornamento del database. Tutto questo era presente (in modo non sottolineato, ma abbastanza esplicito) pure nell'EULA... al punto tale che chi installava si impegnava -senza mezzi termini- a "lasciarsi spiare" senza diritto di poter sapere a chi sarebbero andate, alla fin fine, le varie informazioni... Per questa ragione (non perché fosse poco inefficace) io ho sempre sconsigliato a tutti di installare Active Virus Shield (programma che è stato discontinuato e che, fortunatamente, oggi non esiste manco più). Del tutto differente, lo ripeto, è la situazione di Kaspersky, giacché l'EULA non autorizza la Casa Madre a rendere noti i dati eventualmente collazionati se non previo esplicito assenso dell'Utente (da ottenersi in "separata sede"). Gli Utenti di Kaspersky (che son, tutti quanti, "paganti") possono, dunque, stare tranquilli. Anche se è vero che l'antivirus collaziona dati (ad esempio: cataloga tutti i files contenuti nell'Hard disk e tiene nota di tutti i cambiamenti) si tratta di informazioni che sono destinate a rimanere (invisibili) dentro all'Hard Disk del computer, senza mai uscire.
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Iscritto dal : 9/21/2006 Posts: 2
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Ringrazio r16, Rudewolf e monsee per le tempestive risposte al mio dilemma… condividendo pienamente - per ragioni di <principio> - quanto mi dicono i “primi” 2 Amici; però l’opinione di monsee è supportata da tanta competenza ed esperienza che, “forse”, lascerò mano libera al mio prossimo Kasperski 2009; in fondo, con la versione 6, mi ha servito bene per un anno (malgrado abbia permesso, durante la difesa proattiva, l’ingresso di un troiano, poi scovato durante la scansione di C!)… del resto, come dice monsee, tanto non c’è nulla da fare, autorizzazione dell’utente o meno! E per quanto riguarda il finto virus offerto per le prove, beh, rimanga pure a casa sua tra le steppe della “santa Russia” Koti
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