Sono perfettamente d'accordo con monsee(complimenti per il piccolo saggio di storia,lo farò leggere a mia moglie appassionata egittologa)perchè se vuoi sapere dove andrai prima devi sapere da dove sei venuto.

La TAC alla mummia, ovviamente.
Il punto è che da quella TAC possiam renderci conto di cos'è veramente la nostra esistenza (la nostra Storia, nonché la verità che sta nascosta dietro ai molti "miti" che guidano le nostre vite ancora oggi [dunque, l'intera Umanità, non solamente alcuni]). Possiam capire da dove sono nati (e come sono nati, e come si sviluppano ancor oggi, e come son gestiti) celato asservimento e sotterranea schiavitù... e come fare per combatterli e -questo è il vero auspicio- alfine liberarcene. Se butti via la possibilità di rendere un giorno liberi i tuoi figli soltanto per salvare la pellaccia tua (o quella di qualcun'altro, cambia poco) non fai all'Umanità poi un gran servizio, non lo fai a te stesso, non lo fai neanche a quell'altro tizio che hai salvato e -men che meno- lo fai a tutti i vostri (e ai nostri) figli...
Gli sforzi spesi per ampliar la conoscenza sono assolutamente indispensabili: sono vitali, irrinunciabili. L'alternativa è l'ignoranza (il non poter capire mai cos'è che si nasconde dietro la mera apparenza [spesso "truccata ad arte" da questa o quella "cricca al vertice"], dunque non poter far mai nulla per poter giungere -un domani- anche a gestire in modo indipendente, in prima persona, la pura e semplice esistenza nostra). Quello cui -scellerati- rinunciamo, dicendo scioccamente no! a tutto quello studio che porta nuova conoscenza, è il nostro libero arbitrio, il puro e semplice esser padroni di noi stessi e del nostro destino, la sana "capacità critica di analisi" che necessariamente spetta al libero pensiero, l'anelito vitale all'autodeterminazione. Una rinuncia che coinvolgerebbe, se mai fossimo tanto folli da abbracciare un simile suicidio collettivo, non noi soltanto ma pure tutti quanti i discendenti nostri, che -ignari quanto innocenti- nascerebbero e vivrebbero "da ignoranti" senza nemmeno mai saperlo. Il che, eticamente, è il crimine peggiore che si possa mai fare.
Per cui, conta capir cos'è accaduto un tempo all'uomo il cui corpo, oggi, è una povera mummia; conta l'esperimento fatto al Cern (che è un tassello piccolo, però molto importante, per poter meglio comprendere, un domani com'è che veramente opera la Fisica dell'Universo... e che potrebbe anche portarci un giorno a elaborare una qualche valida "Teoria del Campo Unificato" che fonda in una disciplina sola sia la Teoria dei Quanti che la Teoria della Relatività). Non dico che la vita umana (la vita di un singolo uomo, di una singola donna, di ogni singola persona) non sia importantissima. Lo è: è preziosissima! Al punto che c'è anche chi accetta il rischio di poter morire (e, a volte, muore) nel tentativo di salvare proprio quella singola vita (vita di qualcuno che magari neanche conosce). Basta già questo a dir quant'è importante, per un uomo, la vita umana in sé. E il fatto che studiare quella mummia (o quel fenomeno fisico, o quel reperto, o quella teoria) conti anche di più ci dice quanto sia più preziosa -per gli uomini di oggi così come quelli che potran nascere domani- la lotta strenua che facciamo per meglio comprendere come davvero stan le cose, per arrivare -in fondo- a una migliore comprensione, frutto di conoscenza.

io ho un po' di debiti, se fosse così non avrei più problemi. ma di sicuro vedrai che qualche raccomandato se la cava ugualmente!