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casorci
Inviato: Friday, September 05, 2008 8:17:50 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 7/22/2007
Posts: 472
Da altro sito




Dopo l'entusiasmo delle prime ore, arriva il momento dell'analisi ponderata. Quella che prende il posto del colpo di fulmine e invita a guardare un pò più da vicino e con molta attenzione dettagli che così insignificanti non sono.

E non si tratta semplicemente di bug: quelli sono normalmente in dotazione nelle beta (e non solo in quelle), quanto di una serie di clausole, quelle che così spesso si sottoscrivono forse con troppa leggerezza, e che qualche interrogativo finiscono per sollevarlo.

Nelle prime ore di ieri, a ridosso del rilascio della prima beta, l'entusiasmo per Chrome era alle stelle. E i dati pubblicati da Clicky lo confermano: in questo momento il browser di Google ha una share del 3,555%, oltre il doppio, giusto per intenderci, di quella di Opera. Il dato, va da sè, è del tutto irrilevante. Non solo per le numeriche di Clicky, che analizza 45.000 siti unici, ma soprattutto perché questa percentuale è indicativa di un elevato numero di persone che hanno scaricato il browser e lo stanno mettendo alla prova. Il che non significa necessariamente che continueranno a utilizzarlo nella stessa percentuale e nella stessa misura in futuro.

Però poi sono saltati fuori i primi bug, ad esempio una vulnerabilità in WebKit rimasta non sanata in Chrome.

E soprattutto si sono lette le famose clausole sulla licenza d'uso. Ed è qui che sono suonati i primi campanelli d'allarme.

Sotto i riflettori alcune clausole contenute nel contratto. Nella 12.1, ad esempio, si legge: Il Software utilizzato dall'utente può scaricare e installare automaticamente aggiornamenti resi disponibili di volta in volta da Google. Tali aggiornamenti sono studiati per migliorare, potenziare e ulteriormente sviluppare i Servizi e possono assumere la forma di correzioni bug, funzioni potenziate, nuovi moduli software e versioni completamente nuove. L'utente accetta di ricevere tali aggiornamenti (e autorizza Google a fornirli) come parte dell'utilizzo dei Servizi.
Questo significa dare a Google l'autorizzazione di installare gli aggiornamenti, senza riservarsi possibilità di intervenire o rifiutarli.

Ancora più controversa è la clausola 11.3: L'utente riconosce che Google, nell'esecuzione delle operazioni tecniche necessarie per fornire i Servizi ai propri utenti, può (a) trasmettere o distribuire i Contenuti dell'utente su varie reti pubbliche e con vari mezzi e (b) apportare ai Contenuti dell'utente le modifiche necessarie per renderli conformi ai requisiti tecnici delle reti, dei dispositivi, dei servizi o dei mezzi di connessione. L'utente accetta che tale licenza dovrà autorizzare Google a intraprendere tali azioni.
Di nuovo qui si parla di concedere a Google l'autorizzazione a modificare o distribuire a sua discrezione i contenuti visualizzati con Chrome. Fossero anche, come qualche blog comincia a insinuare in rete, le email contenute in una casella di webmail.

E poi si arriva al capitolo 17. In questo caso vale la pena leggere con attenzione tutti i singoli articoli: 17.1 Alcuni Servizi sono finanziati dalle entrate derivanti dalla pubblicità e possono visualizzare annunci pubblicitari e promozioni. Tali annunci pubblicitari possono essere mirati al contenuto delle informazioni memorizzate nei Servizi, a ricerche effettuate tramite i Servizi o ad altre informazioni. 17.2 Lo stile, le modalità e l'ambito degli annunci di Google sui Servizi sono soggetti a modifica senza specifico preavviso all'utente. 17.3 In considerazione della concessione da parte di Google all'utente dell'accesso e dell'uso dei Servizi, l'utente accetta che Google possa inserire tali annunci pubblicitari sui Servizi.
Qui scattano tutte le legittime riserve sulla privacy. Quante e quali informazioni raccoglie e conserva Google, con l'obiettivo di personalizzare gli annunci pubblicitari? Quanto vengono tracciate le abitudini di navigazione degli utenti?
Tutto questo sembra in singolare contrasto con il battage che ha accompagnato l'introduzione della modalità "incognito", che serve sì a garantire l'anonimato dell'utente durante la navigazione, ma lo fa nei confronti dei siti visitati e delle macchine utilizzate, ma non certo nei confronti di Google. Che dunque ha la possibilità di continuare nella sua raccolta di informazioni, con evidenti fini pubblicitari. Che alla fine è tutto quello che conta.
www.01net.it

Aggiornamento: A poche ore di distanza dal rilascio di Chrome, Google ha apportato alcune modifiche alla licenza d'uso del suo nuovo browser.
Rebecca Ward, Senior Product Counsel for Google Chrome, ha giustificato l'iniziativa come un modo per venire incontro agli utenti, semplificando il più possibile. Le modifiche apportate alla licenza d'uso (EULA), hanno effetto retroattivo e riguardano, quindi, anche tutti coloro che abbiano già scaricato il browser del colosso di Mountain View.
Sponsor
Inviato: Friday, September 05, 2008 8:17:50 PM

 
granuz88
Inviato: Friday, September 05, 2008 10:19:10 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/10/2005
Posts: 3,476
Facciamo attenzione.

La questione della licenza è stato un errore di google, non è stato fatto apposta. In sostanza google ha "copiato-incollato" la licenza che usa su altri suoi programmi e si è accorta dopo del misfatto, con l'aiuto degli utenti.

In sostanza per farla breve, c'era un punto della licenza che diceva che tutto quello che pubblichiamo su internet con chrome diventa di proprietà di google. Molti hanno gridato allo scandalo senza mettere in moto un po' il cervellino. E' naturale che google non ne ha il diritto, è stato un semplice errore.


Commenta:
Però poi sono saltati fuori i primi bug, ad esempio una vulnerabilità in WebKit rimasta non sanata in Chrome.


E' già stata sanata, ma l'aggiornamento deve essere ancora distribuito.
Tanto per curiosità, è la stessa falla che ha permesso ad un noto hacker di bucare un MAC in due minuti, durante una famosa competizione di sicurezza. Anche google si è dimenticato di aggiornare il motore webkit, che è opensource tra l'altro, ed è usato anche in Safari.
La falla ormai sarà sistemata da un anno... chissa! Forse google ha sviluppato chrome sul webkit vecchio....

Comunque, anche qui: perchè vi scandalizzate? E' una beta! BETA...
Se fosse stata una versione stabile la questione sarebbe diversa!
Google lo ha distribuito apposta: avrà molti utenti che lo userano e scoveranno i bug molto più in fretta.


By Granuz88
POLVERE
Inviato: Saturday, September 06, 2008 3:39:03 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/5/2001
Posts: 2,565
A chi può interessare ecco altre recensioni.
http://www.swzone.it/articoli/chrome/printver.php
sioux
Inviato: Saturday, September 06, 2008 5:17:41 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/5/2008
Posts: 2,336
Facciamo attenzione. Bis.

Intanto, non credo che una mega ditta come Google possa "fare degli errorini", men che meno facendo del "copia\incolla" su un contratto di licenza.....;)
Lo scopo dichiarato ( e legittimissimo, ci mancherebbe...) di Google è di fare business, mettendo in piedi (e sfruttando) il più formidabile database mai esistito.
Saranno i mezzi ad essere troppo .... liberali?:

Quanto a Chrome (almeno nel primo rilascio) la disinstallazione sembra lasciare qualche "traccia".
In particolare una chiave di registro che sembra in grado di "abbassare" il livello di protezione di IE impostato dal' utente .
Fonte: http://www.korben.info/google-chrome-et-son-spyware.html

Certo, sarebbe affrettato parlare di atteggiamento discutibile da parte del nostro grande amico Google, pero un po di sana prudenza non guasta.
Certo, è una Beta.
Una Beta può contenere dei bugs , delle imperfezioni, delle mancanze.
Sembra che questa pecca invece per eccesso....

Buona giornata gente.
Kintaro04
Inviato: Saturday, September 06, 2008 5:20:29 PM

Rank: Member

Iscritto dal : 7/2/2007
Posts: 27
Dico la mia :) aldila dell'errore di google, personalmente sono scettico di natura nei suoi confronti infatti da sempre mi son guardato bene dall' installare le sue varie toolbar e robe varie perchè non so perchè ma mi san tanto da "mina-privacy" e poi perchè non vedo l'utilità di installarle, figuriamoci poi se con queste perplessita che ho, mi metto a navigare con il loro browser che ho provato ma che sinceramente almeno al sottoscritto non ha entusiasmato . Onetsamente io non riesco proprio a capire come un browser eccelso come Opera sotto tutti i punti di vista, occupi una fetta cosi bassa del mercato...davvero non lo capisco.
granuz88
Inviato: Saturday, September 06, 2008 10:39:45 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/10/2005
Posts: 3,476
Capisco la paura verso google. Nemmeno io mi fido tanto, dato il suo enorme mercato pubblicitario, ne trarrebbe molto giovamento nel rifocillarsi di informazioni preziose sugli utenti.

Il fatto del copia-incolla mi pare invece molto plausibile. Le licenze non vengono riscritte ogni volta, dato che sono dei papiri enormi. Avete mai letto quelle dei videogiochi o di qualsiasi programma? Tutte uguali!
Penso che nell'area licenze il copiare ed incollare sia molto diffuso.
Basta sostituire il nome dell'applicazione e via!

D'altronde stiamo parlando di un argomento che certamente irrita le persone (come è successo). Secondo voi google ha tentato "perchè tanto nessuno legge la licenza?". C'è sempre qualcuno che fa il precisino, e google lo sa benissimo. Come sapeva benissimo che mettere una riga del genere avrebbe scatenato un putiferio. Credo quindi che sia stato un errore, ma d'altronde la verità la sa solo BigG.


Commenta:
Onetsamente io non riesco proprio a capire come un browser eccelso come Opera sotto tutti i punti di vista, occupi una fetta cosi bassa del mercato


Questa è una tua opinione personale. Anche a me Opera piace, ma trovo firefox migliore dato che è opensource e quindi mi offre una certa sicurezza.
Anche Chrome è OpenSource, comunque. Quindi bosogna vedere se google ha il coraggio di inserire linee di codice spia in un prodotto che è sotto gli occhi di tutti... ne dubito, anche se non si può dire.

Il fatto che Opera occupi una fetta bassa di mercato lo devi chiedere alla Microsoft. Manda una mail a Steve Ballmer, forse ti risponde... Drool


By Granuz88
sioux
Inviato: Sunday, September 07, 2008 2:22:01 AM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/5/2008
Posts: 2,336
Non si tratta di paura, Granuz, ma di semplice principio di precauzione.
Lo stesso che induce il BSI (Ufficio federale per la sicurezza delle tecnologie dell'informazione) Tedesco a raccomandare grande prudenza nel uso di Chrome, perlomeno nella versione attuale.
Oltre al classico rischio inerente allo stato di Beta (bugs, falle di sicurezza), il BSI è preoccupato "dalla frenesia di raccolta di informazioni" di BigG.
Mi dispiace non potere fornire un link in Italiano, ma in sostanza il porta voce del seriosissimo ente Tedesco esprime una reale perplessità nei confronti della politica sulla Privacy seguita -o ignorata- dal gruppo Google.
Fonte: http://www.spiegel.de/netzwelt/tech/0,1518,576664,00.html

Ribadisco l'evidenza: i mezzi che permettono l'elaborazione, l'archiviazione e la gestione dei dati e delle abitudini (di surf ma non solo) degli utenti hanno un importanza enorme, quasi strategica. Essere in possesso di queste informazioni significa andare ben oltre agli guadagni stratosferici indotti dalla pubblicità.
Fatto sta che Google possiede ormai tutti questi mezzi.

Senza cedere alla paranoia, credo che è nostro comune interesse cercare di usare il Web con un minimo di senso critico, e di non cedere al miraggio delle comode novità.

Il gioco si fa duro, a tutti i livelli. E sempre più difficile per noi comuni mortali distinguere le cose che si celano dietro alle cosiddette evidenze.
Firefox è Open Source?
E evidente, sono d'accordo con te. L' Open Source dovrebbe essere una garanzia d'indipendenza e di auto controllo.
Pero Google finanza al 85% la Mozilla Foundation...
Sarà solo per motivi di agevolazioni fiscali?

Ciao Granuz, e tanto di capello per la guida Ubuntu. Lavoro stupendo.




monsee
Inviato: Sunday, September 07, 2008 2:59:37 AM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/5/2005
Posts: 22,971
Se Google tenterà di "fare il furbo", potremo accorgercene immediatamente e senza manco bisogno di metterci a controllare...
Essendo il "codice" sotto gli occhi di tutti, NON sarà lì che Google proverà a tirare a tutti i suoi Utenti adorati l'eventuale buggeratura.
Sarà su di un campo totalmente defilato e "laterale": quello degli "add-ons" PROPRIETARI (gli add-ons "open source" saranno, invece, sicuri).
Basterà semplicemente questo (il fatto puro e semplice che vengan lanciati degli "add-ons" proprietari [il cui codice NON sarà affatto "sotto gli occhi di tutti"], benché gratuiti e sicuramente NON-firmati da Google [che NON se ne assumerà responsabilità alcuna], bensì attribuiti a questo o a quell'Utente) a farci subodorare la buggeratura...
Sul piano teorico, sarei tentato di condividere le preoccupazioni dell'esperto tedesco, sulla base del fatto che Google Chrome è assai spartano (l'ideale, se si vuole invogliare gli Utenti ad installare successivamente montagne di add-ons!), ma devo onestamente rilevare che è proprio di Google -e non, dunque, relato al caso attuale- il fatto d'adottar vesti "spartane"... Sicché, almeno per adesso, io terrei "sospeso" il giudizio...
sioux
Inviato: Sunday, September 07, 2008 9:09:42 AM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 1/5/2008
Posts: 2,336
Chrome è una mossa assai logica nella strategia di Google.
BigG non fa niente a caso. E non è sicuramente un ente caritativo. Staremmo a vedere.

Un altra bella innovazione che porta la tecnologia "amica" in casa nostra: il riconoscimento facciale di Picasa 3.0:
http://googleblog.blogspot.com/2008/09/introducing-picasa-30-and-big-changes.html
Passato quasi inosservato durante il Tsunami Chrome.
Basterebbe cosi poco per usare anche questo strumento a fine di raccolta informazioni.
Map, Picasa, Chrome.
Dove, chi, cosa.

Mea Culpa: La lettura di Orwell in tenera età mi avrà probabilmente traumatizzato, però sembra ancora cosi attuale. ;)

Vi propongo infine questo link per chiudere il mio modesto intervento su una nota di ottimismo.
Illustri sconosciuti alimentano questo enorme serbatoio di fotografie.
Belle, brutte, tenere o cattive; sono il riflesso del nostro mondo e della sua inestimabile diversità.
http://pixdaus.com/

Buona Domenica gente.
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