Butto il sasso e vediamo cosa succede
Che ne pensate della trovata del ministero delle entrate di pubblicare l'elenco delle dichiarazioni dei redditi, e del garante della privacy, che spesso interviene solamente su casi altisonanti quando qualcuno solleva il problema, o solo quando sono coinvolti forti poteri.
E non tiratemi in ballo la storia che se uno non ha niente da nascondere se ne frega di quello che viene pubblicato.
Ciao

E non tiratemi in ballo la storia che se uno non ha niente da nascondere se ne frega di quello che viene pubblicato.
Ciao.

Per me possono mettere i anche i manifesti per le strade.

Guardate che i dati delle dichiarazioni dei redditi non sono coperti da segreto, é sufficente chiederle, percui (come a volte succede) giornalisti o persone comuni possono benissimo prendere visione, e nel caso dei giornalisti pubblicarle, però da qui a vedersele pubblicate e viste e salvate con un click del mouse ce ne corre, forse anche all'operaio da 800 euro al mese può dare fastidio, quello magari non mangia carne per 6 mesi per comprarsi un'orologio e far crepare d'invidia il vicino di casa, e poi viene sputtanato così, non pensate solo al dentista che dichiara 9.000 euro all'anno, ma anche ad un pò di orgoglio di altri.
Per il discorso non ho nulla da nascondere fate quello che volete, va benissimo, domani vi riempio la casa ed il posto di lavoro di telecamere e microfoni per accertarmi che nessuno abbia pensieri sovversivi o non approvi la politica e la religione del nostro paese, poi lo pubblico, compresi i commenti che avete fatto sulla moglie del panettiere all'angolo, ed il vostro datore di lavoro vi detrarrà i 2 minuti di chiacchiere con il vostro collega, e attenti a sfoghi del tipo "io quello gli faccio una faccia così", perché....
Il concetto é non esageriamo con dichiarazioni di questo tipo, perche il confine tra la privacy ed una telecamera nel c...o e breve ;D
Il mio voleva essere uno spunto, anche pensando all'episodio delle jene, che nel momento del servizio sulla droga nelle disco nessuno ha detto nulla, mentre la stessa prova fatta coinvolgendo parlamentari ha sollevato un cataclisma.
Il caso della peppermint, il garante si é mosso dopo che le associazioni dei consumatori hanno fatto casino, non prima, se il tutto fosse stato circoscritto ad un trafiletto sui giornali, secondo vuoi avrebbe fatto lo stesso??

Era un bel primo dell'anno soleggiato, e decisi di fare un giretto in collina
Il sole che c'é in inverno é bellissimo

Personalmente, NON rilevo niente di riprovevole nel fatto puro e semplice di render di dominio pubblico (mettendoli anche online) le cifre concernenti le Dichiarazioni dei Redditi dei Contribuenti. Ma, questo, solo se vengon rispettate due precise condizioni:
1) nessun dato (classificabile in qualsivoglia modo come "personale") estraneo al contesto deve essere incluso: ad esempio, non devono apparire cose quali la data o il luogo di nascita, il comune di nascita, il comune e l'indirizzo di residenza, il tipo e genere di reddito [dunque, neanche il lavoro o i lavori che consenton tali redditi], le specifiche attinenti al nucleo famigliare (anche le detrazioni non debbon esser riportate analiticamente, bensì -al più- come un tutt'uno inscindibile e non-analizzabile);
2) chiunque desideri consultare tale elenco nelle sue voci generali (ossia, NON le voci riferite ai singoli Contribuenti, ma gli eventuali totali [comunali, regionali, provinciali e nazionali] deve poterlo fare liberamente e anonimamente, ma... per consultare una voce relativa a un qualsivoglia singolo Contribuente (cosa che dovrebbe esser consentita a chiunque) sia imposto l'obbligo di utilizzare una "firma digitale certificata" o una "carta d'identità elettronica" vera e propria (col che, solo chi ne possiederà una potrà accedere, ma... dato che può aver la propria chiunque, un tale vincolo non costituisce ostacolo "alla fruizione del diritto di consultazione" per nessuno).
Rispettando pienamente ENTRAMBI i due punti suddetti, io sarei favorevolissimo al tenere online i Redditi dichiarati, anno per anno, da tutti i Contribuenti e a consentir libero accesso (sempre, rispettando i due punti qui sopra) a qualsivoglia Cittadino Italiano (che deve, prima, munirsi, però, di regolare "carta d'identità elettronica" o -quantomeno- di una "firma digitale certificata" che lo renda immediatamente e sicuramente identificabile).
Per come son state condotte, invece, le cose e al punto in cui ora siamo, io auspico che si lascino circolare in Rete nuovamente (e quanto prima) tutte le pagine Web che son state secretate dal Garante, evitando di cercar di "militarizzare" il Web, in modo da fare sgonfiare, con il passar dei giorni, l'interesse perfino un po' morboso nato attorno all'episodio.
Ritengo, inoltre, anche se non ho titolo alcuno per esprimere un qualsivoglia giudizio sul piano legale, che il ViceMinistro Visco abbia agito in modo quantomeno poco previdente (e, forse, neanche troppo intelligente) nel render di dominio pubblico questi dati così come, nel concreto, ha fatto.

Quasi tutti, a parer mio...