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Iscritto dal : 9/10/2005 Posts: 1
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<font face='Verdana'><img src=icon_smile_shock.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_shock.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_shock.gif border=0 align=middle><img src=icon_smile_shock.gif border=0 align=middle> Quindi giza e dae convivono all'interno dello stesso corpo...sdoppiamento di personalità? O sono io addormentato che non l'avevo ancora capito?</font id='Verdana'>
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Iscritto dal : 12/18/2005 Posts: 2,690
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No non ti eri addormentato. E' che il personaggio è un gran burlone - di se stesso ovviamente e gli piace ravvivare il forum a modo suo. Dae e giza sono due degli alterego di kbir che al momento è addormentato mentre sarwad è stato preso dall'interpool per cui dobbiamo attendere anni di... prigionia. Giza ecc non t'arrabbbbbbbiare ma mentre tu ti diverti così io mi diverto cosà .... <img src="http://digilander.libero.it/gifanimatepascal/fantasy/5critterclock2.gif" border=0> perchè sono curiosa su cosa e come mi o ci risponderai. ciaoooooooooooooo by
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Rank: AiutAmico
Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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ho saputo tramite msn che dae e kbir dal primo gennaio lasceranno l'italia per paesi lontani lasciandovi nel grigiore delle domande e risposte. (avete notato che le visite a questo argomento sono cospicue? evidentemente i frequentatori del forum cercano anche momenti di svago oltre ai tristi e ripetitivi quesiti posti, dei quali alcuni banali e di facile soluzione si possono trovare cercando in internet).
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Iscritto dal : 5/4/2006 Posts: 1,156
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Ma da quando sei diventato così saggio??? E perchè non hai cercato di trattenere i tuoi amici?? Sono molto più simpatici di te!!!! Falli restare, oppure invitane altri, altrimenti restiamo in troppo pochi a scrivere....ciao
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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La saggezza è lo stato nel quale un essere è in grado di giudicare, con coerenza constatabile col passare del tempo: pensieri, azioni, e comportamenti. La saggezza è spesso intesa come capacità di desiderare e scegliere ciò che, valutato a lungo termine, possa ottenere l'approvazione di un buon numero di persone. In questo senso, una scelta "saggia" implica che l'azione (o la non-azione) sia stata strategicamente corretta se giudicata alla luce di una teoria dei valori ampiamente condivisa. In nessun caso però la saggezza può essere valutata in termini di consenso popolare. La saggezza consiste nel riconoscere la differenza tra ciò che è bene e ciò che è male, e nello scegliere di conseguenza il bene. Secondo altri la saggezza è invece la consapevolezza dell'assenza di una linea che separa bene e male. Tutto ciò che accade è il risultato di infinite forze "negative" e "positive" che, intrecciandosi, portano inevitabilmente alla situazione presente. Riconoscere ciò che è saggio vuol dire quindi riconoscere le conseguenze di ciò è stolto o addirittura folle: "follia" è il termine filosofico opposto a "saggezza". Come ogni decisione, una decisione saggia va presa anche quando le informazioni a disposizione sono incomplete. Pertanto, per poter agire saggiamente, bisogna essere capaci di intravedere al meglio gli scenari futuri prospettati dalle conseguenze di una certa azione, di desiderare il meglio per i più (anche a scapito del proprio personale interesse) e di agire in maniera consequenziale. Una definizione filosofica standard dice che la saggezza consiste nel "fare il miglior uso possibile della conoscenza che si ha a disposizione". Molte autorità e governi moderni, nonché religioni ed etiche, affermano che la saggezza richiede una "prospettiva illuminata". Tale prospettiva è spesso definita in un modo meramente utilitaristico, come supporto a lungo termine per il bene comune. Le azioni e le intuizioni che sono considerate dai più come sagge tendono a: innalzarsi al di sopra di un singolo punto di vista, aspirando ad un modo di essere che sia compatibile con più di un sistema etico; aver cura della vita, del bene pubblico e degli altri valori impersonali, senza anteporre loro il proprio ristretto interesse personale; avere una solida conoscenza dell'esperienza del passato (senza per questo essere incapaci di svincolarsene), ed essere al contempo in grado di anticipare le probabili conseguenze future di certe azioni; non prestare ascolto solo alla voce dell'intelligenza, – ma anche a quella dell'intuizione, del sentimento, dello spirito, etc. Tradizionalmente, la saggezza è collegata alla virtù. È tautologico affermare che chi è saggio è anche virtuoso. Le virtù più spesso associate alla saggezza sono l'umiltà, la compassione, la temperanza, la carità, intesa come capacità di amare senza distinzioni o pregiudizi, la tolleranza e la mancanza di presunzione. Alcuni sostengono che il più universale (ed il più utile) significato del termine saggezza sia quello di essere in grado di vivere stando bene insieme agli altri. In questa prospettiva, il saggio è colui che è in grado di mostrare agli altri la pochezza delle cose del mondo e l'intrinseca interconnessione di ogni cosa ad ogni altra. Colloquialmente, si considera la saggezza come una qualità che sopraggiunge con l'avanzare dell'età. Alcune religioni considerano la saggezza un dono offerto da Dio. Il libro ebraico dei Proverbi, contenuto nel Vecchio testamento, afferma che "L'inizio della saggezza è il timore di Dio". In ogni caso, l'intera Bibbia cristiana riconosce che la saggezza, ancorché dono di Dio, non può essere ottenuta senza una adeguata preparazione dell'uomo a riceverla.
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Iscritto dal : 5/4/2006 Posts: 1,156
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Non credevo che avessi in mente di scrivere un trattato sulla saggezza!! Adesso mi metti in "crisi": dovro stare più attenta alle parole che uso!!! La "crisi" del proprio sistema di valori e della propria concezione del mondo, più o meno articolata, risulta un momento cruciale, delicato, sovente decisivo nella biografia di un individuo. È il momento in cui un uomo (una donna) cambia le impostazioni della sua vita, rivoluziona il suo modo di pensare, rivede le sue posizioni di fronte a questioni che sembravano definitivamente acclarate, muta i suoi atteggiamenti, scopre nuovi interessi e abbandona i vecchi, trova nuovi valori, nuove ragioni, nuovi orizzonti.
La "crisi" è pertanto un momento potenzialmente positivo, e tale possiamo e dobbiamo considerarla se la vagliamo alla luce del suo possibile esito, del suo risultato finale: la trasformazione del vecchio in nuovo, il rinnovamento delle energie interiori, la rigenerazione dello spirito umano. Pensata in questa luce, la soluzione della crisi appare come la giustificazione del suo stesso formarsi: non conclusione virtuosa di una crisi accidentale, ma essenza stessa del problema, di cui la crisi rappresenta il confuso affiorare e la soluzione l’autentica presa di coscienza.
Questo tipo di interpretazione e il conseguente atteggiamento positivo consentono di agire sulla crisi in modo costruttivo e ne accelerano la risoluzione. Troviamo questo atteggiamento in alcune correnti della moderna ricerca psicologica, ma non in tutte, almeno non nella stessa misura e con la stessa chiarezza di pronunciamenti. È questa infatti una posizione di tipo teleologico, in cui il fine dell’azione viene riconosciuto come "causa finale", ed è pertanto contrapposta alla posizione causalistico-meccanicista delle correnti di pensiero del positivismo ortodosso, per le quali un evento è soltanto il risultato dell’azione meccanica della somma degli eventi precedenti. Naturalmente, anche l’azione impostata sul pensiero meccanicista può portare ad una soluzione positiva: rimuovendo le cause del malessere, esso, quantomeno, si ridurrà, anche se rimarrà in ombra la sfera dei significati, di cui l’anima umana sembra proprio avere bisogno. Chissà se sono stata chiara.... (Chiara non ha nulla a che fare con il bianco dell'uovo, che normalmente si chiama "albume").
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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come diceva platone; il vecchio non è saggio ma è la saggezza che ti fa vecchio.
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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come diceva platone; il vecchio non è saggio ma è la saggezza che ti fa vecchio. e sofocle disse :il vecchio saggio è colui il quale ha fatto nella sua vita esperienze negative e non ha mai avuto tempo per quelle positive
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Iscritto dal : 5/4/2006 Posts: 1,156
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E tu come ti senti? Vecchio o saggio???
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Iscritto dal : 5/2/2006 Posts: 6,184
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O tutti e due!
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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la saggezza dei vecchi è data dall'esperienza, quella dei giovani è data dall'impulsività. io sono impulsivo
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Iscritto dal : 5/4/2006 Posts: 1,156
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Ma per concludere tu sei più vecchio che saggio o il contrario (che poi è lo stesso!)???????
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Iscritto dal : 5/4/2006 Posts: 1,156
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Scsa, non ho girato pagina e sono stata ripetitiva!!! Ciao Ragazzino....ma se la tua teoria fosse esatta io a volte avrei dieci anni e a volte 126...mio marito invece, per esempio, sarebbe sempre un ...neonato!!!!Ciao!
Edited by - bilancia46 on 12/16/2006 11:32:23
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Iscritto dal : 5/3/2006 Posts: 7
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Bla!Bla!Bla!!!
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,617
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bilancia 46(non il peso ma l'anno di nascita)MA CAPISCI QUANDO PARLO?
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