Ciao a tutti,
dopo i recenti fatti riguardanti la diffusione via internet di partite di calcio si sente sempre più dire che potrebbero essere attuati -da parte dei provider su richiesta di autorità competenti –dei blocchi riguardanti alcuni siti.Cosa che mi risulta sia già stata fatta per dei siti di scommesse stranieri.
Ma è lecito impedire l’accesso a siti che non esercitano di per se attività illegali,come penso in questo caso?
I provider non possono essere accusati di inadempienza contrattuale ,visto che tutti paghiamo per un utilizzo libero e completo della rete?
Grazie e ciao a tutti.

Il tutto gratis é bello, chi non vorrebbe ricevere un servizio senza pagare nulla?

Ma facciamo un'ipotesi, tu sei uno sacrittore, e per portare la pagnotta a casa devi vendere quello che scrivi, se qualcuno dopo aver acquistato una copia lo mettesse gratuitamente su internet, a te non girerebbero le cosine?

Internet é libera, ma l'illegalità non centra nulla con la libertà.

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Collaboratore Aiutamici

Salve ragazzi,quello che dite è ineccepibile,io però non volevo dire nè che si possa pretendere di avere gratis quello che è a pagamento,nè che non vadano tutelati i diritti d'autore,televisi ecc. (sacrosanti).
E' solo che ho il timore che adesso questa pratica prenda piede,per difendere interessi e privilegi o per eliminare concorrenti scomodi,più che per difendere la legalità.Internet diverrebbe una giungla di filtri e restrizioni,cosa tutt'altro che auspicabile.
E se andate un po' in giro su siti che trattano questi argomenti vedrete che non sono l'unico ad avere questo timore.
Ciao e grazie