Salve,
ho di già approfittato della vostra disponibilità e della vostra bontà, ponendovi alcuni quesiti , senza curarmi preliminarmente di presentarmi e me ne scuso.

Mi chiamo Clotilde,ho una laurea in giurisprudenza, e sono una di quei tanti giovani sfruttati sul lavoro dopo tanti anni di studio, entrata nel girone dei praticanti avvocati, costretta ad andare avanti indietro, su e giù, a fare qualosa che al " dominus" non và più di fare; il lavoro più "sporco", le estenuanti file, i continui cazziatoni, le innumerevoli multe per parcheggi in doppia fila.

Interminabili giornate di 12 ore lavorative, in vista di scadenze, senza neanche un per favore o un grazie?
Neppure un centesimo-euro. Il l codice deontologico forense parla di compenso proporzionato al lavoro, ma talvolta anche il semplice rimborso spese per una notifica , una marca da bollo , rappresenta un sogno.

Sono comunque spinta da una forte passione e continuo imperterrita a perseguire il sogno anche se troppo spesso umiliata, martoriata, forse perchè non voglio gettare la spugna, forse perchè consapevole che non ho altre possibilità.

Purtroppo oggigiono questo tipo di precariato è reso legale illegalmente.

Chiedo scusa per lo sfogo, un abbraccio ed un augurio a tutti, Clotilde.

Salve

Il mondo non si limita al "bel paese".
Vai, vai finché sei ancora in tempo => .
Tanti sinceri auguri :)