http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=144571

Non aggiungo commenti. Mi pare una protesta fatta per motivi molto seri.

Ragazzi, state parlando di un noto dittatore, tutto quello che fà lo fa per far apparire la sua superiorità, il problema non sono le ragazze pagate per assistere al suo show, ma il fatto che lo stato Italiano (cioè noi), stia pagando dei soldi per "debiti di guerra", soldi cammuffati per pagare un presunto aiuto sul controllo sugli immigrati clandestini (avete notato che le televisioni non ne parlano quasi più, evidentemente non arriva più nessuno :D :D), e per avviare affari con gruppi italiani, di cui il gruppo del nostro primo ministro ci va alla grande.
Per il resto, hostess, cavalli e cavalieri, trebbiatura del grano, comizi e controllo dell'informazione sono robe normali per un dittatore.

Mi pare la fiera dell'ipocrisia. Chi sia Qaddafi lo sappiamo tutti. Che la Libia ci fornisca metà del metano di cui abbiamo bisogno lo ricordano in meno, per cui dobbiamo accettare a Roma il dittatore con circo annesso. Le signorine che si sono prestate sapevano dal bel principio cosa dovevano fare e con chi avevano a che fare. I radicali in lutto? E quando vengono i Cinesi (paladini delle più alte forme di democrazia.....) perchè non protestano? Perchè è la loro economia che ci tira ora fuori dal pantano. I più fessi di tutti infine siamo sempre noi Italiani, che in trenta anni di occupazione della Libia non ci siamo accorti del mare di petrolio che c'era sotto i nostri piedi.
Ultima nota: in Africa vivono dromedari e non cammelli (che sono asiatici...).

credo che il discorso sia " tu dai qualcosa a me e io a te". Berlusconi e' riuscito a strappare diverse commesse di lavoro in libia per alcune aziende italiane e il tornaconto e' stato accogliere gheddafi in grande stile permettendogli di parlare e spiegare l'islam ad un gruppo di persone (selezionate e pagate). Personalmente sono contro a questa sceneggiata e soprattutto non mi va che si venga in italia a dire "convertitevi all'islam che sara' la religione del futuro", in pratica il messaggio era questo. Secondo voi esiste un paese musulmano che permetta ad un cattolico di andare la' e parlare della propria religione? Inoltre gli sarebbe consentito di costruire una chiesa?

queste sono le amazzoni-guardie del corpo di Gheddafi. dicono siano vergini. manderemo alfonso a controllare.

L'Islam è nato con sei secoli di ritardo sul nostro Cristianesimo (il che non è un demerito: è solo un mero fatto storico).
Sicché è normalissimo che la sua "evoluzione" sia -rispetto a quella della "filosofia cristiana" attuale- decisamente in ritardo (neanche questo è un demerito, ma una pura conseguenza del succitato "fatto storico").
Avremo un Islam molto diverso, certamente, in avvenire. Considerate solamente come eravamo messi noi seicento anni addietro (nel 1.410 d.C.)...
Ma, nella apparente "contrapposizione religiosa" dell'Islam di oggi, il problema è tutto un altro e a prima vista non si nota.
Dietro alla contrapposizione odierna c'è un fatto basilare di "filosofia del potere", NON semplicemente un fatto filosofico-religioso. Il punto che spesso dimentichiamo è che, nella stragrande maggioranza dei casi (a cominciare proprio dall'Arabia Saudita) chi detiene il potere -peraltro, assoluto- lo fa in base al fatto accettato che dietro il suo potere c'è, ben preciso e definito, il volere di Allah. Laddove i nostro governanti, invece, governan sulla mera base di un banale "mandato elettorale"...
Si tratta di un sistema di governo (quello assoluto, basato totalmente su di un'accettata "divina unzione") che NON può tollerare che i suoi sudditi guardino con occhi liberi dal preconcetto verso altri sistemi di tipo, invece, elettorale. Da qui, tutti i conflitti e le tensioni.

@sabbb. mi raccomando l'antivirus
http://www.akuel.it/

li conosce tutti lui..

Beh, Dead, io la vedo in maniera leggermente (non tanto) "diversa": la religiosità cristiana, a parer mio, discende (ovvero, è una sua evoluzione) proprio dalle antiche religiosità "pagane" (credimi: ci sono santi -e sante- che, pur se hanno un proprio cantuccio in Paradiso, sono null'altro che antichi dei e dee che il Cristianesimo ha poi santificato [peraltro, inventandone a piè pari sia l'esistenza in vita che il doveroso "martirio"]).
Vero, invece, è -come da te giustamente rilevato- che il respiro delle mie spicciole considerazioni postate prima è giocoforza un po' ristretto: una cultura è fatto ben più complesso, più ampio e variegato di quel che ho lì descritto, ma... m'è parso giusto far così per mantenere il più possibile "semplice" il discorso.