Google ci spia. Traccia e registra i nostri movimenti sulla rete. Vede quello che cerchiamo, vede quello che leggiamo o guardiamo. Sa dove siamo. Conosce i nostri interessi, anche quelli che vogliamo tenere nascosti. Controlla il contenuto e i destinatari delle nostre email. Pochi lo sanno, qualcuno lo sospetta, quasi tutti lo ignorano, ma è proprio così. Ci spia. E poi ci scheda, conservando la mole di informazioni che ci riguardano in un database per un anno e mezzo. Otto italiani su dieci che usano Internet sono finiti nei database di Google. Più riesce a conoscerci, più specifica, corrispondente ai nostri gusti e quindi efficace sarà la pubblicità che ci farà trovare sui siti che visitiamo...

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Su questo forum qualcuno ha più volte affermato che la Microsoft è un'azienda spiona, che Windows Media Player e Windows defender sono programmi spia. Può anche essere, ma anche se così fosse, non è peregrino azzardare la seguente proporzione:
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ho paura che hai ragione

Non vedo grandi differenze fra lo "spionismo" innato di Google e quello -parimenti strutturale- di Microsoft.
Son parimenti estesi e gravi entrambi. Insomma, si tratta, in ambo i casi, di "rapina a mano armata", non di "furto di galline"...

Abbiamo capito tutto Da quando hai cominciato a lavorare in questo settore(ho letto che stai facendo il sistemista) ti sei buttato,o meglio, sei passato "all'altra sponda" .. (scherzo..o forse no )

Ciao, granuzz,
è vero che personalmente non mi sono mai trovato in situazioni spiacevoli a causa di Google, però hai ragione fino un certo punto. Alcuni abusi Google li ha realmente fatti con Street-view , la qual cosa ha messo in allarme anche la Merkel che considera il servizio come una palese violazione della privacy. Ma non serviva la Merkel a farcelo notare, qualche denuncia c'è già stata da parte di qualcuno che si è riconosciuto per strada. Riguardo alla pubblicità, è vero che il colosso deve pur vivere (sic!) , ma l'articolo parla esplicitamente di profiling, cioè profilazione degli utenti. E Google lo farebbe in modo capillare. Non so se hai letto l'articolo per intero, ma l'esperimento anti-schedatura ( si legge al paragrafo Sempre intercettati) è quanto meno inquietante. Qui non si tratta di indicizzazioni automatiche, ma di vere e proprie schedature. E non è simpatico sapere che qualcuno ti entra nel computer e ti piazza delle mocrospie digitali per sapere tutto di te. Chi mi autorizza a pensare che tutto avvenga in forma anonima? E chi mi dice che i dati raccolti non finiscano in mani sbagliate? Anche io ho un blog e quando l'ho aperto ero consapevole che se il colosso dava qualcosa a me, io dovevo dare qualcosa a lui. Ma me sembra di pagare un prezzo troppo alto. Qualcuno poi mi dovrebbe spiegare perchè Google, contro ogni normativa, non chiede l'autorizzazione per il trattamento dei dati personali. Lo fa e basta.
Certo, niente allarmismi esagerati, ma qualche dubbio permettimi di averlo.

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Personalmente non ho ne i "mezzi",ne il tempo per dimostrare ciò.Ad ogni modo,non è solo la mia impressione..

Infatti...(mi associo) Mettiamoci nei panni di zio Bill. Ma immaginate di quale tecnologia dispone???E di quali collaboratori?Di certo non gli ultimi arrivati! Stiamo parlando di soldi,e molti pure (anzi,moltissimi) I nostri computer sono giocattolini al confronto. E dovremmo pensare che se ne stia lì buono buono li senza speculare (o spiare) cosa fanno le 'sue creature'?ed oltre..