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La notizia ormai è molto diffusa: http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=12#mpos2Mi chiedo, e credo che molti altri se lo chiederanno: 1. ma perché denunziare dopo tanti anni dal fatto ? 2. come mai lo fa solo dopo tanti mesi dalle ultime clamorose vicende di Polanski (arresti domiciliari, richieste estradizione …) ? 3. ma non c’è la prescrizione di questi reati dopo xx anni,? quindi perché denunciare? 4. perché fare subito la conferenza stampa, forse addirittura prima (oppure senza) l’iter giudiziario? 5. come mai la Lewis, 4 anni dopo la violenza, recitò tranquillamente, pare, con lo stesso Polanski in un suo film (e chiaramente non disse nulla allora)? Mostrarsi scettici, potrebbe significare avallare violenze ed ingiustizie sulle donne. Ma un minimo “va a quel paese …” a qualcuna che, tramite una vicenda dolorosa (se è stata involontaria), sembra voler rilanciare la carriera … Non ho dubbi che, nel mondo del cinema, quasi tutto sia piegato al carrierismo ed ai soldi.
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Salve Square
[[apriamo un Topic Gossip?]]
- Per il punto 5, mi permetto di dare un modesto parere. E' assolutamente possibile. Diciamo per semplificare -molto- che può essere una forma di "formattazione" della colpa. (non ti imparerò nulla dicendoti che la maggiore parte delle vittime di violenze carnali sviluppano -fra altro- un devastante senso di colpa). Riavvicinare il colpevole può essere letto come un tentativo di cancellazione del fatto, un azzeramento. Come riscrivere il personale scenario cestinando le scene cattive e partendo da un foglio bianco. (per restare in tema cinematografico..). Particolarmente importante per la "coerenza" di questa elaborazione mentale conservare un contesto il più possibile assomigliante a quello del fatto iniziale: stessi attori, stesso ambiente. Solo il raggiungimento del Happy-End in questa seconda chance potrà procurare un illusione di pace. Nel caso specifico (ammesso che la storia fu effettivamente quella che abbiamo letto),la Lewis può non avere detto nulla perché intenta allora ad, appunto, "formattare" la sua personale storia.
Bye.
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non voglio litigare :O) ma l'unica cosa che chiedo è non ergersi su un piedistallo a dettar opinioni a sentenze da ambo le parti e da parte mia cercherò di essere come sempre :O) ... educato senza rime :O)))))) però dire che la maggiore parte delle vittime di violenze carnali sviluppano -fra altro- un devastante senso di colpa .... certo che è sempre esistito ... in quanto è nascosto dalla vergogna .... o impotenza di reagire che poi sviluppa con l'andare del tempo solo rabbia ed una necessita di reazione con violenza elaborazione mentale conservare un contesto il più possibile assomigliante a quello del fatto iniziale ... le immagini della vita rispondono sopratutto ai ricordi che se belli portano alla serenità ... se violenti alla depressione :O)
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maopapof ha scritto:
però dire che la maggiore parte delle vittime di violenze carnali sviluppano -fra altro- un devastante senso di colpa ....
certo che è sempre esistito ... in quanto è nascosto dalla vergogna .... o impotenza di reagire che poi sviluppa con l'andare del tempo solo rabbia ed una necessita di reazione con violenza
Maopapof, tu ragioni da maschio adulto e, scusami se mi permetto, non è esattamente la stessa cosa che essere una donna più o meno adulta, o addirittura un/una bambino/a sui quali venga usata violenza. Per quanto irrazionale, il devastante senso di colpa c'è proprio tutto: dovresti provare, ma non puoi perchè sei un maschio adulto, al massimo puoi tentare di comprendere con la ragione, ma non certo con tutto il resto del tuo essere. Per fare un esempio apparentemente più leggero: sai che anche i bambini si sentono in colpa quando mamma e papà si separano? Pensano che sia colpa loro, perchè le ragioni dei grandi sono per loro incomprensibili. E, poi, non sto a illustrare tutte le manifestazioni che a livello psicofisico accadono in loro.
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maopapof ha scritto:non voglio litigare :O)
caro mao, perchè dovresti litigare? Guarda bene quello che abbiamo scritto: non c'è questo rischio; stiamo (sia io che sioux) esponendo un fatto e le nostre opinioni. Non c'è nessun contrasto, solo due modi di pensare sulle possibili cause e sviluppi. Esponi tranquillamente anche la tua opinione, ben accettata, particolarmente da me. [--ora leggo l'intervento di azzurra] @ sioux: >> [[apriamo un Topic Gossip?]] Perché no? Un’altra delle cose che possiamo imparare dalle donne … Soprattutto (e qua non faccio riferimento al mondo femminile ), è piacevole sparlare degli altri; ci fa sentire superiori, senza metterci in ballo personalmente. >> - Per il punto 5, mi permetto di dare un modesto parere......... Ricostruzione affascinante, ma troppo intellettuale per me; mi pare troppo drammatica o scenografica, io sarei più banale nello spiegare … Penso che lei ha riavvicinato il colpevole per fare un film, che era il suo interesse predominante, e soprattutto penso (adesso arriva la mia battuta cinica !!) che il “vizietto” di Polanski nell’ambiente doveva essere noto, tra gli addetti; le attricette (e le loro madri\gli agenti) ne erano assolutamente al corrente.
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Mao; Facciamo una tappa a cronometro, ciclista; ho poco tempo oggi. Go!!!!! ==>>
-"non voglio litigare :O)" Ma non mi dire... :)
-"ma l'unica cosa che chiedo" Non hai niente da chiedere a titolo personale, sopratutto se la mia risposta non ti era indirizzata. Io non do mance. Se ti intrometti, o lo fai in modo costruttivo, o dovrai assumere. (la vedo dura, ancora 'na volta.)
-"impotenza di reagire che poi sviluppa con l'andare del tempo solo rabbia ed una necessita di reazione con violenza" Falso. Il "solo" è di troppo.
-"... le immagini della vita rispondono sopratutto ai ricordi che se belli portano alla serenità ... se violenti alla depressione" Waooooooow; una pietra miliare nell'edificio della psicologia.
Square
Niente drammaticità, è solo un possibile meccanismo di riparazione sviluppato anche nel caso di [titolo del topic \On] violenza sulle donne[titolo del topic \Off]. Forse ti conveniva essere meno generico -o più centrato sul caso specifico- con il titolo del topic? Questo meccanismo si nota spesso in caso di violenze nel ambito famigliare, per evidenti cause di promiscuità. In questi casi questo tentativo di "riscrivere" la propria storia si rielabora regolarmente, quasi tutti i giorni: "Una nuova giornata comincia; andrà tutto bene... "
Bye.
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La violenza sulle donne è un atto terribile; penso che solo una donna possa comprendere pienamente cosa succede ad una donna che abbia subito uno stupro.
Ciao.
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Le ragioni che possono aver spinto Charlotte Lewis (attrice, fra l'altro, che stimo parecchio... e non soltanto a cagione della sua bellezza) a comportarsi come ha fatto (ossia, a non denunciare all'epoca le cose, comportarsi per molti anni successivi come se nulla fosse avvenuto [mi consta che i suoi rapporti personali col regista -ufficialmente, quantomeno- si sian mantenuti decisamente amichevoli non solamente prima ma anche dopo la data denunciata oggi dalla Lewis] e denunciar le cose, invece, solo oggi) possono essere una gran quantità (anche solo considerando possibili motivazioni personali). Non credo, così, di primo acchito, che il caso in questione possa esser preso come "esempio tipico di violenza sulle donne" (potrei sbagliarmi, ovviamente: ma questa, al momento, è la mia impressione). Resta comunque il fatto che, se vero stupro ci fu, son cose gravi e che non possono giustificarsi in nessun modo. Fermo restando pure che spesso le cose son molto più complesse e più intricate di quel che normalmente appaion a chi le guarda (anche con sguardo attento) e che la cosa più complicata al mondo (non solamente "da gestire", ma anche semplicemente "da capire") è data dal mutare, spesso tempestoso, dei "rapporti umani"...
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monsee ha scritto:..................... Non credo, così, di primo acchito, che il caso in questione possa esser preso come "esempio tipico di violenza sulle donne" (potrei sbagliarmi, ovviamente: ma questa, al momento, è la mia impressione). ..................... Non lo credo neanch’io - io sottolineavo un malcostume nel mondo del cinema (sesso -solitamente volontario- per avere possibilità di carriera) e soprattutto un andazzo dei nostri giorni: denunciare qualcosa (probabilmente vera, ma questo nel contesto diventa secondario) per ottenere qualcos’altro. Sta succedendo anche in altri campi: vedi l’impiegata che ha denunciato falsamente il datore di lavoro per violenza, o le mogli (specie in America) che accusano il marito di cose infamanti. IMHO. (a proposito, monsee, presupponevo che lei fosse un'attrice di second' ordine, pare invece di no ... per che cosa è famosa?).
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@ azzurraq .... volevo solo dire che :O) la reazione che si ha al soppruso ed alla violenza personale subita porta ad essere vittima dell'affronto fatto alla propria persona questo porta la persona che ha subito questo affronto a voler dimenticare .. ed ecco perchè solo dopo tanto tempo ritornano alla luce e sono manifestate apertamente a denuncia di quanto è accaduto. di fatto questo porta a reagire con l'andare del tempo con rabbia sull'accaduto o per quanto è successo e porta il cervello di ognuno di noi, ad una necessità di reazione alla violenza che si vorrebbe infliggere alla persona che ha abusato o fatto violenza la violenza non ha sesso ! @sioux .................................. ok và bene ..... ... se per l'uno o l'altro non ci degnam di sguardo, vivremo felici e d'incanto saran contenti anche gli amici :O)
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maopapof ha scritto: ... se per l'uno o l'altro non ci degnam di sguardo, vivremo felici \...
- Beh, a dire il vero; è la linea che personalmente sto seguendo ormai da tempo (Circostanze permettendo, ovviamente). Lieto di vedere che sei arrivato alla stessa conclusione. Bye.
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square ha scritto:... presupponevo che lei fosse un'attrice di second' ordine, pare invece di no ... per che cosa è famosa? Ha interpretato ruoli in opera di differente spessore (sia in film che in telefilm), ma sempre mostrandosi brava. L'esordio suo -se non m'inganno, nell'86- fu proprio nel film "Pirati" (accanto al grandissimo Walther Mattau). Fra gli altri suoi ruoli, ingiustamente negletto quello che ha interpretato in "Minaccia d'amore", di Ruggero Deodato. Altra sua buona prova anche ne "Il Bambino d'Oro", di Michael Ritchie, al fianco di Eddie Murphy. Né va dimenticata l'ottima interpretazione ne "Il mistero di Storyville", di Mark Frost, accanto a James Spader, Joanne Whalley-Kilmer e al grande Jason Robarts. Ha dimostrato bravura anche in alcune pellicole "d'azione", al fianco di partners quali Lance Henriksen (qui in Italia, divenuto noto in TV per esser stato protagonista della serie "Millennium" [che richiamava un po' le atmosfere degli X-Files]) e Dolph Lungren (quello del famoso "Ti spiezzo in due!" rivolto al Rocky di Stallone), oltre che in altre pellicole (ha lavorato, per esempio, anche al fianco di Alyssa Milano in un film d'argomento "vampirico" diretto da Anne Goursaud). Infine, ha interpretato ruoli (senza peraltro mai negarsi a scene anche osé e sempre ottimamente riuscendo) anche in svariati telefim... fra essi, merita forse menzione un episodio della serie "Red Shoes Diaries" (episodio che vede la presenza anche di David Duchovny), in cui -oltre alla solita bravura- dà mostra anche della propria bellezza...
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