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Che le persone più "mature" costituiscano un'importante risorsa non è una novità. Una volta era scontato, adesso c'é bisogno di mettere in campo qualche dato per ricordarlo. Ecco questa recente ricerca dell'Ires. In sintesi: - 18,3 miliardi di Euro annui, è il valore delle ore non retribuite degli over 55 (assistenza dei nonni ai nipoti + attività di volontariato generico); - il valore di 18,3 miliardi corrisponde all'1,2% del Pil e si traduce in centinaia di milioni di ore per attività socialmente utili (tra cui comprenderei d'ufficio gli aiuti dati su Aiutamici). Un riconoscimento quindi anche a tutti gli over 55 che ci aiutano su questo Forum... Fonte: http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=124&ID_articolo=906&ID_sezione=274&sezione=Per i sociologi, il report della ricerca: http://www.spi.cgil.it/LinkClick.aspx?fileticket=qI7WwhzEe7Q%3d&tabid=1639
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Io ho l'opportunità di verificare ogni giorno quale rilevante ruolo sia occupato dai "nonni" sia all'interno della famiglia che nella comunità. Quasi quasi ho più a che fare con i nonni che con i genitori ... :-). Aggiungerei anche che molte famiglie riescono a vivere meglio grazie alla loro gratuita e preziosa presenza.
Avendo due genitori anziani e vedendo tante tristi situazioni in giro, spero per tutti i nonni che anche in età più avanzata possano avere la stessa attenzione, la stessa importanza, la stessa riconoscenza, lo stesso amore di quando erano stati ancora tanto "socialmente utili". Perchè si sta così poco a dimenticare...
:-)
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Io sono un over 70 e ringrazio magomagu per il pensiero, oggi i nonni sono indispensabili per l'aiuto che danno, io sono fra questi, oltre ai miei due nipotini, seguo altri sei bambini di una comunità di minori, non quotidianamente ma molto spesso, devo dire che lo faccio con molto piacere e lo trovo gratificante perchè oltre a dare aiuto serve anche a noi per mantenerci attivi, sono più impegnato ora di quando ero in attività, ma mi mantiene giovane.
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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@ Busto: complimenti!
@ Azzurra: la ricerca che ho evidenziato, mette in risalto "gli over 55" attivi e ha lo scopo di richiamare l'attenzione sul ruolo strategico che possono avere gli anziani, dato che la composizione demografica della società sta cambiando abbastanza velocemente. Sottolineare questo aspetto, non significa sottovalutare l'importanza che l' "anziano" ha in sé (che sia attivo o no), quantomeno come memoria e punto di riferimento, come aveva in passato e nelle nostre società contadine e come tende sempre meno ad avere adesso, dove molti sono portati ad associare l'uscita del mondo del lavoro all'inutilità...
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Ringrazio pure io magomagu.Anch'io sono un nonno over 60 e accudisco il mio piccolo nipotino in collaborazione con gli altri nonni e come cbbusto forse duravo meno fatica quando lavoravo,ma devo dire che il lavoro del nonno è il più bello del mondo anche se non retribuito.
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...santo cielo come vi invidio..(in forma buona si intende) io vivo in mezzo ai nonni di un istituto quasi tutti i giorni e loro non sono proprio felici come tanti altri.
Ieri una signora di 94 anni mi ha dato una lezione di vita da non dimenticare. Seduta sulla sua carrozella, davanti ad una vecchia rivista che fingeva di leggere mi ha detto: la vita mi riserva questa prova di sofferenza, ma mi permette di vivere e aspettare la tua carezza, il tuo sorriso, vedere nascere il nuovo giorno e viverlo con gioia.
Mi sono vergognata con me stessa per essemi lamentata di semplice un male di testa. buona domenica
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Iscritto dal : 10/10/2009 Posts: 1,670
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azzurrag ha scritto:.... Aggiungerei anche che molte famiglie riescono a vivere meglio grazie alla loro gratuita e preziosa presenza. .............................. :-) Non avete idea di quanto "molte famiglie riescono a vivere meglio" grazie a loro, qui al Sud. Avere un anziano/a in casa, con la sua modesta pensione e poi (spesso) con l'indennità di accompagno (quando sono più vecchi), per molte famiglie sta significando la sopravvivenza, letteralmente una "ricchezza". Nell'ambito del thread, forse questa sembrerà una considerazione cinica e poco adatta; ma è meglio tenere gli anziani in quelle tristi case di "riposo" che nominava ottavia4?
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@ottavia ... vivi con con il piacere quello che queste persone ti donano con il sorriso ... :O) ti invidio molto per questo
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Ringrazio Magomagu per l'iniziativa, ma vorrei precisare che essere nonni è un privilegio e non un titolo di merito; certo alcuni sono più nonni di altri, ma la sostanza non cambia.
La cosa più importante rimane quella di essere, anche come persone "mature" come tu gentilmente ci definisci ma che io senza mezzi termini chiamerei vecchie, ancora in grado di essere utili.
Viva tutte le persone che, senza età, lasciano da parte quella brutta bestia che si chiama egoismo per dedicare quanto possono anche ad altri più o meno ad essi vicini.
Un abbraccio a tutti
Mario
Un amico è colui che cammina con te sulla spiaggia infinita della realtà, ma se un giorno voltandoti vedrai le impronte di una sola persona non pensare che ti abbia abbandonato nel momento in cui avevi bisogno di lui, ti ha soltanto preso in braccio.......
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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@ Busto, Wolf, Marignaro:
ho un ex-collega, in pensione da alcuni anni, che ogni tanto mi viene a trovare. E' una persona squisita, ha due nipoti (2 e 5 anni). Mi dice che lui prova per i nipoti un sentimento più profondo di quello che ha per suo figlio. A me sembra impossibile che si possa volere bene a qualcun altro, più del bene che si vuole a un figlio... Quella del mio ex-collega, vi sembra un'affermazione condivisibile?
@ square
Sei andato un po' oltre rispetto alla mia intenzione di valorizzare l'importanza degli over-55 (schiera a cui fra qualche annetto mi aggiungerò anch'io). Che ti posso dire? Forse sei tu che pensi male o forse la crisi economica fa sentire i suoi effetti anche in questo modo. Certo che tenere i super-anziani lontani il più possibile dalle Case di Riposo è un obiettivo condiviso da molti, al punto che molte Regioni danno un contributo cospicuo a chi tiene i super-anziani in casa. Questo viene fatto anche per motivi economici (gli alti costi delle Case di Riposo), ma soprattutto per non estraniare i super-anziani dalle loro radici e dai loro affetti. Ovviamente per tenere un super-anziano in famiglia - oggigiorno - richiede quasi sempre l'aiuto di un badante, che sono ormai tutti stranieri (dell'est) e si aprirebbe qui il discorso degli stranieri, degli immigrati, ecc., ma non spingiamoci troppo oltre...
@ ottavia
Un saluto alla nonnetta di 94 anni...
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"Super-anziano" ... ah, è così che attualmente vengono chiamati i vecchietti? Io ero rimasto a "diversamente-giovane". Trovo un po' comico questo rincorrere sempre nuove forme di "politically correct", non tanto per le parole in sè (non mi è mai piaciuto chiamare qualcuno "cieco" o "paralitico" o "handicappato", in sua presenza), quanto per il fatto che ogni pochi anni si sente il bisogno di modificarle . Da che cosa dipendono, secondo voi, questi continui cambiamenti delle definizioni ?
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Direi innanzitutto che la lingua è una cosa vive e si evolve... in secondo luogo, quelle definizioni me le ero un po' "inventate" io, perché quello che mi interessava era parlare degli over 55 in generale e del prezioso contributo sociale che danno (spesso sottovalutato)... La ricerca dell'Ires che ho postato differenzia tra "persone mature" (55-64 anni) e anziani (over 65). Gli studiosi inoltre stanno discutendo sulla definizione più appropriata per te e sono abbastanza concordi su super-super-super-matusalemme...
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magomagu ha scritto: La ricerca dell'Ires che ho postato differenzia tra "persone mature" (55-64 anni) e anziani (over 65).
Mi piace. Però, quelli tra 35 e 55, come sarebbero chiamati? Quasi-maturi? magomagu ha scritto:Gli studiosi inoltre stanno discutendo sulla definizione più appropriata per te e sono abbastanza concordi su super-super-super-matusalemme... Mi riconoscerai che (almeno) il mio cervello va ancora bene ...
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magomagu ha scritto: @ Busto, Wolf, Marignaro:
ho un ex-collega, in pensione da alcuni anni, che ogni tanto mi viene a trovare. E' una persona squisita, ha due nipoti (2 e 5 anni). Mi dice che lui prova per i nipoti un sentimento più profondo di quello che ha per suo figlio. A me sembra impossibile che si possa volere bene a qualcun altro, più del bene che si vuole a un figlio... Quella del mio ex-collega, vi sembra un'affermazione condivisibile?
La situazione diventa estremamente complicata messa in questi termini; verso le persone che si amano, nel caso specifico figli e nipoti, senza nascondersi dietro al solito dito ipocrita, dobbiamo essere franchi e riconoscere che alcuni hanno da parte nostra un gradimento maggiore di altri; certo verso i nipoti, almeno io, ho una maggior tolleranza di quanta non ne avessi con i miei figli quando erano piccoli, l'educazione è delegata al 90% ai genitori e non mi intrometto anche perchè li hanno tirati su nella maniera migliore possibile. Più amore verso i nipoti che verso i figli? Non so risponderti, ma posso dirti che vorrei prendere su di me tutto quanto di male potesse capitare a ciascuno di essi. Per la cronaca ho 3 figli e 6 nipotini. Ciao Mario Un amico è colui che cammina con te sulla spiaggia infinita della realtà, ma se un giorno voltandoti vedrai le impronte di una sola persona non pensare che ti abbia abbandonato nel momento in cui avevi bisogno di lui, ti ha soltanto preso in braccio.......
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marignaro ha scritto:magomagu ha scritto: @ Busto, Wolf, Marignaro:
ho un ex-collega, in pensione da alcuni anni, che ogni tanto mi viene a trovare. E' una persona squisita, ha due nipoti (2 e 5 anni). Mi dice che lui prova per i nipoti un sentimento più profondo di quello che ha per suo figlio. A me sembra impossibile che si possa volere bene a qualcun altro, più del bene che si vuole a un figlio... Quella del mio ex-collega, vi sembra un'affermazione condivisibile?
Per la cronaca ho 3 figli e 6 nipotini. Ciao Mario Bella famiglia, complimenti Mario, un caro saluto, anche ai 6 nipotini.
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