Uhm.. quella guida come inizio può andare, bisognerebbe però precisare che il metodo descritto non rende del tutto portatili le applicazioni. Provo a essere semplice e conciso, per fare un po di chiarezza.
Prima di tutto, un'applicazione
standalone non è la stessa cosa di un'applicazione
portatile: le prime sono applicazioni che si può dire "sanno stare da sole", nel senso che funzionano anche una volta spostate dalla loro posizione originale (in questo senso sono moltissimi i programmi di questo tipo); le seconde possiamo dire che sono più raffinate, perché oltre ad essere in grado di funzionare anche una volta mosse, cosa più importante non salvano dati al di fuori della loro cartella (cioè non salvano impostazioni né in cartelle di sistema né nel registro).
Detto questo, rendere un'applicazione portatile non è semplice per vari motivi, in particolare perché ogni applicazione salva le proprie impostazioni a modo suo (non c'è quindi un metodo standard per renderla portatile). In breve i passaggi da fare sono: estrarre il programma dall'installer, far salvare file di setting e chiavi di registro in una sottocartella del programma ed eventualmente comprimere il programma con UPX.
Come fare? La parte difficile è proprio "deviare" il salvataggio delle impostazioni dalla posizione predefinita ad una cartella a nostra scelta. Le soluzioni sono solo 2:
- o si contatta l'autore del programma e gli si chiede di rendere l'applicazione portatile (cosa ovvia, ma non così stupida.. gli autori possono risultare molto disponibili e a loro può tornare utile avere anche una versione portatile ufficiale da far usare ai propri utenti);
- oppure si usa un launcher (che va però correttamente compilato e configurato) che avvii il programma in modalità portatile.
L'argomento è molto vasto, questa mia mini guida è una breve introduzione a riguardo (in inglese, appena ho tempo la traduco):
http://www.lupopensuite.com/db/oth/portablize.htmSe volete maggiori informazioni basta chiedere