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W il 1° Maggio Opzioni
azzurrag
Inviato: Friday, May 01, 2009 6:18:24 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/14/2009
Posts: 2,264


Il Lavoro nobilita l'Uomo ... ma mai lo renda simile ad una bestia.

In questo periodo, certamente transitorio ma difficile, l'augurio per tutti mi piace che sia quello contenuto nelle antiche parole di un Anonimo orientale:

"Scegli un lavoro che ti piace e in vita tua non dovrai lavorare nemmeno un giorno."

Buon 1° Maggio a tutti :-)
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Inviato: Friday, May 01, 2009 6:18:24 PM

 
RIOLOTERME
Inviato: Friday, May 01, 2009 7:50:38 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 7/26/2007
Posts: 1,016


che dire sul lavoro?onore e merito a tutte le persone oneste ;io dico questo!!!
wolfestein
Inviato: Friday, May 01, 2009 7:59:24 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/15/2009
Posts: 15,955
RIOLOTERME ha scritto:


che dire sul lavoro?onore e merito a tutte le persone oneste ;io dico questo!!!

Mi associo alle tue parole riolo.
Azzurra quell'anonimo deve essere stato veramente un grande.
azzurrag
Inviato: Friday, May 01, 2009 8:53:52 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/14/2009
Posts: 2,264
Avevo sentito quelle parole in una trasmissione radiofonica molto tempo fa e ne avevano attribuito la paternità ad un anonimo orientale.

Ma tu, Wolfestein, con l'aggettivo "grande" mi hai messo una grande pulce nell'orecchio ... ed ho fatto una verifica.

Non fu un anonimo ad averle dette, bensì Confucio (decisamente un grande nel pensiero) ed hanno una sfumatura ancora più bella: Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare un sol giorno in tutta la vita.
Forse, l'enciclopedico Monsee potrà precisare ulteriormente l'attribuzione della paternità e la traduzione delle parole.

Comunque, al di là di tutto, sarebbe proprio bello se per tutti fosse possibile far proprio quel pensiero e concretizzarlo.

wolfestein
Inviato: Saturday, May 02, 2009 12:58:56 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 2/15/2009
Posts: 15,955
azzurrag ha scritto:
Comunque, al di là di tutto, sarebbe proprio bello se per tutti fosse possibile far proprio quel pensiero e concretizzarlo.

Si sarebbe proprio bello.Ciao azzurra.
P.S.Aspettiamo anche il responso di monsee che mi sembra un buon conoscitore della cultura orientale.

paolopa
Inviato: Saturday, May 02, 2009 9:02:40 AM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 10/14/2008
Posts: 2,777
poterla ancora avere la possibilita' di scegliere un lavoro che ami....la vedo dura per i nostri ragazzi....buona giornata a tutti!
monsee
Inviato: Saturday, May 02, 2009 1:08:43 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/5/2005
Posts: 22,971
Verissimo: la frase qui citata è di Confucio.
Filosofo cinese, sì, ma anche fondatore di una vera e propria RELIGIONE (detta, dal nome suo, Confucianesimo).
Non si tratta del più antico "padre fondatore" di una religione che sia noto, neanche se ci limitiamo unicamente all'alveo cinese.
Lao Tze, che pure è figura in vasta misura "leggendaria" (di lui, sappiam pochissimo), ebbe del pari un'esistenza storica (storicamente accertata oltre ogni dubbio, esattamente come Confucio, il quale -essendo nato non troppi anni dopo- ebbe persino modo d'incontrarlo [e i due, probabilmente, non si piacquero]), nacque probabilmente una 50ina e rotti d'anni prima che nascesse Confucio. E, com'è ampiamente noto, l'intera base sulla quale è fondata la filosofia taoista (e il Taoismo, è -sia molto chiaro- RELIGIONE) fu quasi certamente elaborata proprio da Lao Tze (riguardo al quale è da aggiungersi che, probabilmente, aveva un nome proprio [quello vero: a noi è giunto solo col suo soprannome] che -per assonanza- doveva esser molto simile alla parola che nell'antico cinese letterario poetico indica il susino, nome che -sfortunatamente- non ci è mai pervenuto). Anche Gautama (il Buddha "padre fondatore" del buddismo) nacque attorno al 558 aC, ossia soltanto pochi anni prima che nascesse Confucio. Ma il primo "padre fondatore" di una religione la cui esistenza sia stata storicamente accertata è sicuramente Zarathustra (nato in Bactriana circa una 30ina d'anni prima di Lao-Tze e fondatore dello zoroastrismo), del quale ci rimangon, peraltro, svariati inni lirici -di tipo, più che altro, "Lamentatorio"...- racchiusi nell'Avesta.
Confucio -in questo filone di "padri fondatori di religioni"- fu, essenzialmente, quello che più di tutti puntò ad esaltare e ad imporre (alla gente) il "principio di autorità" (a tutti i livelli: dalla dedizione assoluta ch'era dovuta al Principe all'obbedienza che era comunque da tributarsi alla persona anziana). Ed è principalmente a questo che si deve, a parer mio, anche il successo della dottrina sua (diversamente dall'etica taoista di Lao Tze, il confucianesimo faceva comodo a chi stava al potere perché consentiva di meglio "persuadere" [e, in fondo, "dominar"] le masse contadine della Cina della necessità d'offrir sempre e comunque obbedienza a chiunque -per diritto divino- comandasse).
Dell'anno di nascita di Confucio siamo abbastanza certi: il 551 aC.
Rappresenta un esempio fra i più eclatanti di quanto possa esser fraintesa (e -talora, anche a sproposito- esaltata) una figura (poco conta, poi, se per davvero "storica" o solo "leggendaria") col semplice citare alcune "sagge frasi".
Citando, per esempio la frase sua che vien riportata in questo thread (frase ben assennata, condivisibilissima e che personalmente condivido), ci si scorda che scrisse (e consegnò alla Storia) anche frasi di ben diverso effetto -dir "negativo" è poco- e ben diverso peso.
Sua, per esempio (e si tratta di una "massima" dal carattere prettamente pratico, ossia di tipo applicativo [la cui millenaria applicazione in Cina ha avuto un ruolo pesante nel ritagliare alla "donna cinese" un ruolo che ben difficilmente le svedesi d'oggi invidierebbero]), è anche la massima che invita ogni uomo, quando rientra a casa propria dal lavoro, a bastonar per bene ogni sua moglie, giacché ella, quella bastonatura quotidiana, che il marito ne sia cosciente o meno, sicuramente se la merita...Not talking
ilrestodiniente
Inviato: Saturday, May 02, 2009 1:42:31 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/13/2004
Posts: 1,376
Bhe aiut-amici un po' di contraltare di tanto in tanto mi va di farlo anche considerando la composizione così ben affiatata e avveduta di questo forum (cosa assai rara da vedersi).
Di belle parole e belle frasi ne sono pieni libri e storia, la demagogia e il populismo hanno fatto la storia e il potere ne ha sempre attinto a piene mani per la sua celebrazione, basta vedere quel che succede oggi in Italia. Il lavoro in verità ha sempre abbrutito l'uomo. Pochi in ogni periodo storico hanno avuto la possibilità e le capacità per affrancarsi dal degrado fisico e morale loro inferto dal lavoro, nelle più disparate organizzazioni sociali. Paradossalmente una delle più belle concezioni di come dovrebbe essere organizzato il lavoro, e quindi la vita dell'uomo, l'ho letta in un piccolo saggio di Bertrand Russel che si intitola "Elogio dell'ozio", scritto tra le due guerre ma, a parer mio e mutatis mutandis, ancor valido ed attuale. Andrebbe letto.
Un caro saluto a tutti
Silvio
azzurrag
Inviato: Saturday, May 02, 2009 6:28:12 PM

Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/14/2009
Posts: 2,264
Think ... Ok, però ....
Se mi trovo in un campo pieno di erbacce ed intravedo un piccolo fiorellino che attira la mia attenzione e penso "Che bello sarebbe se tanti fiorellini così crescessero in questo posto..." (scusate l'esempio troppo femminile), posso pensare e magari condividere questo pensiero? Ovviamente contestualizzando il tutto.

Se Confucio, o qualsiasi altro, ha detto qualcosa di bello che mi ha colpita nell'animo, solo quella cosa posso pensarla bella per tutti e condividerla? (sempre contestualizzandola)

E' vero, di frasi fatte ce ne sono a valanghe. Per quanto mi riguarda, di tanto in tanto qualcuna mi colpisce e mi fa riflettere.

Comunque, per me è sempre bello sentire opinioni diverse, nonché aver fruito della lezione di Monsee e del suggerimento letterario di Silvio :-)

Ciao :-)
monsee
Inviato: Saturday, May 02, 2009 7:16:36 PM
Rank: AiutAmico

Iscritto dal : 4/5/2005
Posts: 22,971
Sul fatto che la frase in sé sia bella, non discuto.
Sottolineavo solo che l'aver scritto una gran cosa (creato una grande musica, dipinto un capolavoro, realizzato una grande scoperta, etc...) NON fa necessariamente "un grand'uomo" di un uomo... Non vale solo per il caso di Confucio, sia ben chiaro...
Francis Scott Fitzgerald (nel suo bellissimo Crack-up) ha scritto che il vero banco di prova dell'umana intelligenza consiste nel saper vedere nitidamente che una determinata situazione non ha nessun genere di soluzione eppur seguitare a cercare -con calma e lucida pazienza- ugualmente un'efficace soluzione.
Ho sempre pensato che avesse ragione; mutatis mutandis, si potrebbe applicare il suo ragionamento, qui e adesso, al mio discorso, concludendo sommariamente: a volte, un piccolo uomo può dire una gran cosa, il che non rende mai "più grande" l'uomo, né "piccola" la cosa...
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