Al Politecnico di Milano hanno realizzato una carrozzella che si muove "leggendo" gli impulsi elettrici direttamente dal cervello.
Il Politecnico di Milano ha realizzato la prima sedia a rotelle che si muove grazie alla forza del pensiero, "un ausilio robotizzato che sfrutta un'interfaccia cerebrale (BCI - Brain Computer Interface) per consentire al suo passeggero di comandarla senza utilizzare alcun muscolo, ma solo con l'attività cerebrale", come ha spiegato il professor Matteo Matteucci.
I destinatari di quest'invenzione, per ora allo stadio di prototipo, sono i malati di sclerosi amiotrofica laterale (Morbo di Gehrig), paresi, sclerosi multipla o affetti patologie della colonna vertebrale.
Chi userà la carrozzella avrà degli elettrodi posti sulla testa, i quali "leggeranno" l'attività elettrica del cervello per poi inviare i comandi corrispondenti al motore. Per spostarsi in un deteminato luogo, il soggetto dovrà solo concentrarsi sull'immagine relativa, visualizzata su un monitor.
Per evitare di incorrere in ostacoli durante lo spostamento, due laser effettueranno la scansione dell'ambiente circostante e la direzione cambierà di conseguenza, mentre due telecamere rivolte verso l'alto permetteranno di seguire un percorso prefissato segnato sul soffitto degli ambienti chiusi predisposti.
Il prossimo passo nello sviluppo del progetto è riuscire a rendere perfettamente sicuro anche il movimento all'aperto, obiettivo raggiungibile grazie ai sensori.
Quando sarà finita, la carrozzella che si guida col pensiero costerà al massimo il 10% in più rispetto a una tradizionale.
[ZEUS News - 23-01-2009]