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Iscritto dal : 3/2/2008 Posts: 5
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Salve a tutti. Vorrei cercare di capire se ci sono state delle evoluzioni nella ricerca sulle cause dei difetti visivi. Sappiamo infatti che qualche generazione fa erano ben in pochi a portare gli occhiali, un po’ come nei paesi un po’ arretrati. Al giorno d'oggi invece, già da bambini sono veramente in tanti a vederci poco bene e non si capisce a cosa è dovuto. Si pensava che fosse la tv, ma poi credo sia stata scartata come ipotesi. Qualcuno dice che è colpa dell'alimentazione... ma dove sarà la verità? Ci sono dei nuovi studi in proposito? Qualche link? E per chiudere, cosa fareste per vostro figlio, per ridurre al minimo il rischio di doversi accollare un paio di occhiali per tutta la vita (operazione esclusa, eh?) Grazie a chiunque mi risponderà. __________________ Mai visto idee regalo così? ( gift ideas in inglese, geschenkideen in tedesco o idée cadeau in francese)
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Corbezzoli, che domanda! Capisco, comunque (anche se, ahimé, non rientro in questa bella categoria) le naturali ansie d'ogni buon genitore (ma viver troppo d'ansie è fare un grave danno ai propri figli, giacché vedere genitori ansiosi li rende assai più fragili e insicuri: è bene non scordarlo). In quanto alle specifiche questioni che hai posto, ti invito a legger quel che dicono alla pagina Web cui ti conduce il sottostante link: http://www.medicitalia.it/02it/consulto.asp?idpost=17389Non è l'Enciclopedia Britannica, lo ammetto, ma può essere un valido punto di partenza. Riguardo a un campo un poco più vicino a quello che trattiamo normalmente (il computer), eccoti un altro link. Qui si parla di potenziali problemi di vista (problema che può porsi pure nei bambini) in relazione all'utilizzo del computer e delle metodologie adottabili al fine di porvi argine. http://www.universonline.it/_sessoesalute/salute/06_03_31_a.php
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Iscritto dal : 11/11/2007 Posts: 3
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MAGARI AVESSI UNA RISPOSTA.....
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Iscritto dal : 3/2/2008 Posts: 5
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monsee ha scritto:Corbezzoli, che domanda! Capisco, comunque (anche se, ahimé, non rientro in questa bella categoria) le naturali ansie d'ogni buon genitore (ma viver troppo d'ansie è fare un grave danno ai propri figli, giacché vedere genitori ansiosi li rende assai più fragili e insicuri: è bene non scordarlo). In quanto alle specifiche questioni che hai posto, ti invito a legger quel che dicono alla pagina Web cui ti conduce il sottostante link: http://www.medicitalia.it/02it/consulto.asp?idpost=17389Non è l'Enciclopedia Britannica, lo ammetto, ma può essere un valido punto di partenza. Riguardo a un campo un poco più vicino a quello che trattiamo normalmente (il computer), eccoti un altro link. Qui si parla di potenziali problemi di vista (problema che può porsi pure nei bambini) in relazione all'utilizzo del computer e delle metodologie adottabili al fine di porvi argine. http://www.universonline.it/_sessoesalute/salute/06_03_31_a.php grazie intanto per la risposta. vado a studiarmi i link che mi hai dato ciao
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Iscritto dal : 10/27/2006 Posts: 9,618
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nel passato non ci facevamo caso se un bambino scriveva e leggeva da vicino, si considerava solo un difetto di postura- ora invece col martellamento che ci fanno per la sanità su giornali, tv ecc. al minimo dubbio corriamo a fare visite e con gli strumenti che la scienza oggi mette a disposizione ci accorgiamo dei difetti fisici e corriamo ai ripari. certo influenza molto guardare la tv e usare il pc, ma anche gli spazi ristretti in cui viviamo che limitano il campo visivo e ci abituano alle corte e brevi distanze mentre una volta guardavamo l'orizzonte ora guardiamo in casa del vicino .
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Iscritto dal : 9/20/2004 Posts: 1,597
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E' un po come il discorso delle alllergie: ai miei tempi (40 anni fa), i bambini che avevano allergie si contavano sulle dita di una mano; adesso praticamente tutti sono allergici a qualcosa. In realtà penso che sia solo il miglioramento nelle tecniche diagnostiche a evidenziare anche le minime allergie che un tempo nemmeno si notavano. Mio figlio per esempio si grattava sempre e aveva un po di arrossamenti lievi. Un tempo non ci avrebbero nemmeno fatto caso. Oggigiorno con una serie di esami del sangue hanno scoperto che è allergico in maniera leggera alla mela ed all'uovo. Non aumentano le malattie (semmai diminuiscono) aumentano le capacità diagnostiche. Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Quoto, in vasta misura. Nel senso che concordo anch'io sul fatto che sia aumentata la capacità diagnostica e non il numero effettivo dei casi (che c'eran pure prima, ma nettamente li si sottovalutava). Aggiungerei, però, che certi problemi di una volta oggi son di parecchio meno frequenti (un po' perché curati, un po' per via dei mutamenti climatici e ambientali che -sia pure molto lentamente- si van manifestando), e in loro vece ne sono apparsi -nuovi o quasi- certi altri (nuove comparse dovute essenzialmente ai mutamenti ambientali in corso e all'allungamento progressivo del fattore "longevità"). Nel caso delle allergie, poi, agisce in maniera pesante un ulteriore fattore: tenendo lontano dai giovani sistemi immunitari i loro nemici naturali (virus, batteri, funghi, muffe, etc...) non si fa niente -a dire il vero- di sbagliato. Ma "esagerando" pesantemente (come talora -o, meglio, spesso: specie dove c'è più "civiltà"- accade) succede che il sistema immunitario possa, col tempo, cominciare a prender degli "abbagli" (non essendo allenato affatto a riconoscere "il nemico") e mettersi ad aggredire anche laddove NON bisogna aggredire, creando -nei casi più lievi- una leggera sindrome di natura "allergica" e -nei casi più gravi- una devastante (talora anche mortale) "sindrome di autoimmunità"...
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Iscritto dal : 3/2/2008 Posts: 5
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Io ho letto di uno studio australiano che dice che stare all'aria aperta fa bene alla vista, perchè il sole fa produrre alla retina una sostanza che aiuta l'occhio. Sarà vero? Mah!
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Io non ci farei sopra un esagerato affidamento... Ma penso che lasciar libero tuo figlio di giocare all'aperto -in compagnia di altri bimbi suoi coetanei- non possa fargli che parecchio bene.
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