Premesso che concordo nel ritenere inappropriato questo provvedimento in questione bisogna tener presente che la data di imbottigliamento non è affatto garanzia di freschezza del prodotto in quanto non è legata alla effettiva molitura delle olive (stagione di raccolta). E infatti possibile che spesso l'imbottigliamento sia molto lontano dalla molitura.
In considerazione di ciò è auspicabile che i produttori prendano sempre più l'abitudine a indicare l'annata di raccolta-molitura come molti nella collina Veronese da tempo fanno.
Del resto anche nei vini non viene indicata la data di imbottigliamento bensì la vendemmia.

no quelle sono le uova ! :ç)

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In tutta la Provincia di Verona si contano migliaia di piccoli produttori di olio che vendono direttamente il proprio prodotto.
A sentir loro vendono solo il prodotto fresco e ad una distanza di qualche mese dalla molitura. Giusto il tempo che per decantazione diventi sufficientemente limpido.
Però è plausibile che nelle annate di abbondanza non riescano a vender tutto l'olio di una annata e gioco forza è venduto la stagione successivasoprattutto se questa presenta delle carenza produttive. L'ulivo infatti è soggetto ad una spiccata alternanza produttiva (un anno abbondante, il successivo scarso per poi tornare abbondante) e non sempre le tecniche colturali riescono a mitigare questa caratteristica.

In ogni caso la pratica di vendere anche l'olio non fresco è ritenuta assai disdicevole.

Di per se l'olio se ben conservato dura anche più di due anni ma il gusto dell'olio non nuovo è assai diverso in quanto gli aromi sono volatili e implacabilmente più passa il tempo più se ne vanno.

Dal punto di vista commerciale sia la data di consumo che quella di imbottigliamento non significano nulla. Essendo un prodotto stagionale l'unica garanzia di freschezza è l'indicazione della stagione di raccolta (se veritiera).

La normativa fà riferimento al decreto legislativo nr 103/2016 del Regolamento Europeo,per quanto riguarda la commercializzazione dell'olio della raccolta precedente,ne hanno fatto riferimento alcuni quotidiani nazionali e riviste del settore.

Un particolare molto importante che molti non ne tengono conto o non ne sono a conoscenza è il grado di acidità più è basso e più l'olio si conserva a lungo.
Alcuni produttori lo mettono e indicano il grado, logicamente il costo è superiore a molti altri.
Il consumatore dovrebbe essere più attento quando acquista certi prodotti, se parliamo di olio extravergine una bottiglia che costa meno di 5€ al 90%, anche se è in offerta, si tratta di frode o di un prodotto molto scadente da non acquistare.