Vorrei inaugurare una nuova discuzzione in omaggio a quegli utenti senpre pronti a riprendere chi per fretta, disattenzione o deficitari in grammatica, posta errori e strafalcioni.
Confido in tal modo di dar loro materiale su cui rifletere, sfogare la propira animosità e non sentirsi soli.
Comincio con questa chicca dal sito di Repubblica (mica noccioline!):

"Il collettivo francese ha studiato vari casi, dalla frontiera tra Stati Uniti e Marocco..."
Mop.

La s e la z sono vicine nella tastiera ma rappresentano una chiara provocazione, come una provocazione è il post.
Esiste senza dubbio una grande differenza tra la fretta nello scrivere e le manchevolezze grammaticali, però occorre fare delle osservazioni.
Prima di tutto quando si scrive un post non penso si stiano squagliando i gelati o stia fuoriuscendo il caffè dalla macchinetta, quindi un po' più di tempo, prima di pubblicarlo, si dovrebbe avere per rileggere quanto scritto, non fosse altro per il rispetto che si deve agli altri e, perché no, a sé stessi.
Le manchevolezze grammaticali, invece, sono un problema più serio e, ti do ragione, bisognerebbe avere comprensione per chi non ha avuto la possibilità di studiare, senza per questo additarlo al ludibrio generale.
Poi ci sono le parole scritte in maniera errata, italiane o straniere che siano. Mi ritengo tra i fortunati ad aver avuto la possibilità di studiare e leggere molto, scrivo quindi in un discreto italiano, ciò non toglie che spesso abbia dei dubbi, se non delle dimenticanze, su come scrivere un vocabolo ma mi premuro di ricorrere alla rete o al vocabolario per trovare la forma esatta.
Voglio dire, in definitiva, che penso che la maggioranza degli strafalcioni siano dovuti al menefrighismo di chi scrive, alla completa strafottenza (se non ad un gusto perverso) di apparire ignoranti.
La forma non è un dettaglio, non è fine a sé stessa, è la maniera con cui ci si presenta agli altri, sulla pubblica piazza o in un forum, e spesso è la cifra esatta di chi se ne veste.

Non è mica detto che una frontiera debba essere una linea di reticolato o una sbarra che si alza. Può essere benissimo un oceano intero. L'italia per esempio, confina anche con l'Egitto e la Spagna. Mi ricordo benissimo che alle medie ci insegnavano così.

Era una prof. fantasiosa...eterea.....quasi inesistente. E poi chi ha detto che era femmina? Non hai colto l'ironia!




Attento a come scrivi. Rischi di essere preso di mira.
Al.

Salve
L'Italia ha trattati coi paesi confinanti per la definizione della piattaforma continentale ,(non con tutti)
basta andare in biblioteca e sfogliare un atlante, sui migliori i punti sono segnati con longitudine e latitudine.
Ciò serve per un eventuale sfruttamento, vedasi guerra dei merluzzi tra Gran Bretagna ed Islanda.
Saluti