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Obbligo di rettifica per i Blog: maxi multe da 12 mila euroData 15-06-2010di eWeek europe Se i blogger e i gestori di piattaforme con contenuti generati dagli utenti non provvederanno alla rettifica entro 48 ore potranno essere sanzionati con multe salatissime fino a 12.500 euro. Lo dice il decreto sulle intercettazioni
Ci risiamo ancora una volta. Blogger e gestori di piattaforme di contenuti generati dagli utenti (user generated content o Ugc) dovranno stare attenti: il Ddl intercettazioni non riguarda solo la carta stampata ma ha uno “strascico velenoso“. L’esperto di diritto Guido Scorza avverte che l’attuale comma 29 dell’art. 1 del Ddl Intercettazioni nasconde una “poison pill per la blogosfera”: all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, anche i blogger dovranno rispondere con sollecitudine ad ogni richiesta di rettifica ricevuta. Se non provvederanno entro 48 ore, in caso contrario potranno essere colpiti da sanzioni salatissime fino a 12.500 euro.
Già il Decreto Romani e precedenti goffi tentativi di bavagli digitali alla blogosfera italiana avevano provato a mettere una museruola ai contenuti Ugc. Ora ci riprova il famigerato Decreto Intercettazioni.
Il governo vuole burocratizzare il Web 2.0 italiano, per addomesticare la libertà di espressione? Il dubbio è legittimo vista la numerosa serie di tentativi di bavagli digitali inanellati dai governi (di centro-sinistra e di centro-destra) in Italia negli ultimi dieci anni (basta ricordare l’ultima serie: i Ddl Carlucci, scritto in realtà dal presidente di Univideo, e il Ddl Barbareschi ). Con il Decreto Intercettazioni, voluto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, la Rete italiana rischia di essere chiusa per rettifica. O per paura di maxi multe.
Già un anno fa ci siamo mobilitati contro la scure dell’obbligo di rettifica: ma ancora una volta il Cultural Divide dei parlamentari italiani, o una “infelice formulazione”, fa correre il rischio di far arretrare la blogosfera italiana di anni luce.
L’Italia è un paese per Internet o no? La blogosfera amatoriale non potrà permettersi l’obbligo di rettifica in 48 ore, così come sono a rischio il giornalismo dal basso su Youtube, Facebook e MySpace. Il Ddl Intercettazioni è un blog killer.
“All’entrata in vigore della nuova legge, infatti, sarà sufficiente pubblicare - e non sarà difficile elaborare uno script che vi provveda in automatico - in calce ad ogni post un link che inviti, chiunque abbia interesse alla rettifica, a comporre autonomamente un commento di un numero di caratteri corrispondente all’informazione da rettificare e pubblicarlo, sempre autonomamente, sul blog stesso, giusto di seguito, rispetto al post incriminato” spiega Scorza. Oppure si potrà pubblicare “su server collocati all’estero”. Fonte EWeek Europe.
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Imporre l'obbligo di RETTIFICA (di notizie erroneamente oppure imprecisamente date e specie se ledono l'immagine e la dignità di qualcuno) è cosa non soltanto GIUSTA, ma proprio SACROSANTA. Ben venga il decreto voluto oggi dal Governo (che, anzi, per certi versi è -a parer mio- anche troppo lassista e non tutela -come invece si dovrebbe- il diritto alla privacy del cittadino [di qualsivoglia cittadino!]). È giusto che TUTTI (i media esattamente come Internet) siano obbligati a rispettar la verità e a dar lesta e ben visibile smentita di eventuali loro notizie (specie se ledono la dignitè personale di qualcuno) riportate infondatamente.
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A parer mio, e non sono giurista, se non per caso, il decreto per la parte riguardante la rettifica, non dice che deve essere per forza, verso notizie infondate, ma semplicemente , credo, basta comunicare la rettifica in un senso che più ci piace, anche solo per rompere i cosiddetti, e non ha niente a che vedere nè col giudizio, ne con la verità, e soprattutto, con la coerenza di quanto scritto. È vero che cè, chi scrive a casaccio, ma nel caso del giornalismo, quello serio, chi scrive articoli, dovrebbe farlo con "prove alla mano.
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Fuori le opinioni personali avanti alla censura di regime. Che vergogna!!! Rude,sai come la penso ma sono una signora educata ed è meglio che io non aggiunga quello che penso di questo decreto vergogna e di chi lo appoggia. Approfitto del tuo post per rinnovare un link http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2497807&yy=2010&mm=06&dd=11&title=contro_il_bavagliobrvi_faremoCiao P.S. non ho problemi ad essere intercettata,non ho nulla da nascondere!!!
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francesca64;Se io desidero dire per telefono a mia moglie"ti voglio bene " o "vorrei esserti vicino" non mi va che il maresciallo di turno ascolti le mie giuste effusioni nei confronti di mia moglie. monsee;Sono d'accordissimo con il tuo pensiero
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troleo ha scritto:francesca64;Se io desidero dire per telefono a mia moglie"ti voglio bene " o "vorrei esserti vicino" non mi va che il maresciallo di turno ascolti le mie giuste effusioni nei confronti di mia moglie. ............ e perchè mai un maresciallo di turno dovrebbe ascoltare le giuste effusioni amorose di un troleo qualsiasi? C'è molta confusione nella tua affermazione,a meno che il qualsiasi troleo non sia sottoposto ad indagine per "traffici illegali" di diversa natura non ha da temere di essere ascoltato.
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francesca64;L'idea del maresciallo me la sono fatta in quanto da quello che ho appurato leggendo vari giornali,tanti intercettati sono risultati estranei a qualsiasi fatto illegale,ma sono stati distrutti prima di averne appurato l'estraneità
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Troleo, un conto è quello che ha scritto Monsee, Giusto equiparare le notizie sul web come qualsiasi altro massmedia e concordo. Ma da quì a limitare i mezzi di contrasto alla malavita,come le leggi sulle intercettazioni,proprio no è un regalo ed un vantaggio immenso che si dà a criminali,mafiosi, corruttori, e corrotti. Vai tranquillo che non gliene importa a nessuno,delle effusioni tra coppie., e banalità del genere, è solo propaganda per far passare quello schifo di legge,che fa comodo a questi politici supercorrotti. Basta mantenere ,sulle intercettazioni, la legge attuale,con l'obbligo ferreo, di stralciare, quello che no è penalmente pertinente. Critiche dalla stampa estera, soprattutto anglosassone, contro la legge sulle intercettazioni. Per l’Economist è una legge “controversa”che dovrebbe preoccupare “più gli inquirenti dei reporter”: il settimanale sottolinea che la lotta alla mafia dovrebbe essere più importante della privacy di Silvio Berlusconi. Le cronache mettono in evidenza l’aspro scontro in Senato e le critiche di opposizione, magistrati e giornalisti. Il Daily Mail invece punta sul clamore suscitato dall’intercettazione delle telefonate del Papa. L’Economist presenta gli italiani come rimbecilliti e l’Italia come la patria della corruzione. E osserva che il più ovvio beneficiario della legge è Berlusconi, che l’anno scorso è stato «messo in imbarazzo» da un’inchiesta per corruzione da cui è venuto fuori che ospitava feste, invitando anche call girls. «Tra le conseguenze del lungo predominio di Silvio Berlusconi sull’Italia è l’intorpidimento delle sensibilità democratiche dei suoi compatrioti», esordisce il settimanale, facendo notare che nemmeno si commenta il fatto che la legge più controversa in Parlamento sia messa a punto in riunioni presiedute dall’avvocato di Berlusconi, l'onorevole Ghedini. Il settimanale ricorda che in Italia il segreto istruttorio è spesso violato e ricorda il caso di Amanda Knox e del suo ragazzo, Raffaele Sollecito, condannati per l’omicidio di Meredith Kercher. Alcune restrizioni previste dalla legge – nota l’Economist – sono considerate normali in altri paesi. Per esempio, la legge vieta la pubblicazioni di dettagli di un’inchiesta fino a dopo l’incriminazione, quando i giornalisti possono raccontare la sostanza delle conversazioni registrate ma non le esatte parole, impedisce ai pm di fare commenti sulle loro inchieste, limita le riprese in tribunale. «Ma l’Italia non è come altri paesi», continua. «È notoriamente corrotta, e così politica e giustizia si sovrappongono». Le restrizioni poste dalla legge rischiano dunque di compromettere la lotta contro la criminalità organizzata: «Un giudice antimafia siciliano – conclude l’Economist - ha detto che nessuno dei due ‘boss dei boss’ di Cosa Nostra sarebbe finito in carcere, se questa legge sulle intercettazioni fosse stata in vigore prima (quando sono stati arrestati, ndr). Un monito che i legislatori italiani dovrebbero prendere più seriamente del diritto di Berlusconi a mantenere privata la sua vita sessuale fonte http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-11/visti-lontano-intercettazioni-allestero-155900.shtml?uuid=AYtgkkxB&fromSearchBilodiego
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wolfestein ha scritto:Obbligo di rettifica per i Blog: maxi multe da 12 mila euroData 15-06-2010di eWeek europe Se i blogger e i gestori di piattaforme con contenuti generati dagli utenti non provvederanno alla rettifica entro 48 ore potranno essere sanzionati con multe salatissime fino a 12.500 euro. Lo dice il decreto sulle intercettazioni Ci risiamo ancora una volta. Blogger e gestori di piattaforme di contenuti generati dagli utenti (user generated content o Ugc) dovranno stare attenti: il Ddl intercettazioni non riguarda solo la carta stampata ma ha uno “strascico velenoso“. L’esperto di diritto Guido Scorza avverte che l’attuale comma 29 dell’art. 1 del Ddl Intercettazioni nasconde una “poison pill per la blogosfera”: all’entrata in vigore della nuova legge anti-intercettazioni, anche i blogger dovranno rispondere con sollecitudine ad ogni richiesta di rettifica ricevuta. Se non provvederanno entro 48 ore, in caso contrario potranno essere colpiti da sanzioni salatissime fino a 12.500 euro. Già il Decreto Romani e precedenti goffi tentativi di bavagli digitali alla blogosfera italiana avevano provato a mettere una museruola ai contenuti Ugc. Ora ci riprova il famigerato Decreto Intercettazioni. Il governo vuole burocratizzare il Web 2.0 italiano, per addomesticare la libertà di espressione? Il dubbio è legittimo vista la numerosa serie di tentativi di bavagli digitali inanellati dai governi (di centro-sinistra e di centro-destra) in Italia negli ultimi dieci anni (basta ricordare l’ultima serie: i Ddl Carlucci, scritto in realtà dal presidente di Univideo, e il Ddl dstt Barbareschi ). Con il Decreto Intercettazioni, voluto dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, la Rete italiana rischia di essere chiusa per rettifica. O per paura di maxi multe. Già un anno fa ci siamo mobilitati contro la scure dell’obbligo di rettifica: ma ancora una volta il Cultural Divide dei parlamentari italiani, o una “infelice formulazione”, fa correre il rischio di far arretrare la blogosfera italiana di anni luce. L’Italia è un paese per Internet o no? La blogosfera amatoriale non potrà permettersi l’obbligo di rettifica in 48 ore, così come sono a rischio il giornalismo dal basso su Youtube, Facebook e MySpace. Il Ddl Intercettazioni è un blog killer. “All’entrata in vigore della nuova legge, dstti infatti, sarà sufficiente pubblicare - e non sarà difficile elaborare uno script che vi provveda in automatico - in calce ad ogni post un link che inviti, chiunque abbia interesse alla rettifica, a comporre autonomamente un commento di un numero di caratteri corrispondente all’informazione da rettificare e pubblicarlo, sempre autonomamente, sul blog stesso, giusto di seguito, rispetto al post incriminato” spiega Scorza. Oppure si potrà pubblicare “su server collocati all’estero”. Fonte EWeek Europe. questo è un grosso problema. Sono trovare una soluzione troppo
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,698
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troleo ha scritto:francesca64;L'idea del maresciallo me la sono fatta in quanto da quello che ho appurato leggendo vari giornali,tanti intercettati sono risultati estranei a qualsiasi fatto illegale,ma sono stati distrutti prima di averne appurato l'estraneità Sinceramente che un maresciallo senta le mie effusioni con mia moglie non mi interessa assolutamente; sicuramente, comunque, non mi intercettano perchè sono persona onesta e i magistrati sono persone competenti. Gente toglietevi le fette di salame dagli occhi, questa è l'ennesima legge fatta per proteggere i disonesti.
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Iscritto dal : 10/14/2008 Posts: 2,777
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sono perfettamente daccordo sul fatto che questa legge è fatta perchè il potere protegge il potere,e fa quello che gli pare.le priorita'sarebbero ben altre,ma vuoi mettere il potersi fare gli affari propi senza problemi??!!a chi ha detto che vorrebbe poter dire a sua moglie qualcosa senza che il maresciallo senta credo di poter dire con certezza che al maresciallo importa na mazza se la cosa non ha rilievo penale,che il problema di essere intercettato per la persona comune non si si pone propio.ma sono altresi' convinto che qualsiasi cosa si possa dire,qualsiasi prova del fatto che stanno facendo una porcata sbatterebbe contro un muro di gomma,per partito preso o per palese influenza dei mezzi di comunicazione.e chi ha davvero qualcosa da nascndere ringrazia.quando hanno distribuito l obiettivita' troppa gente era in bagno....
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Iscritto dal : 10/10/2009 Posts: 1,670
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Sono pienamente d’accordo con i timori di chi vede concretamente limitare la libertà Internet e della stampa; questo deve essere intollerabile, per tutti. Però sulle garanzie alla privacy individuale, vorrei capire di più. Mi pare chiaro che il cittadino normale nella vita normale debba temere poco, tuttavia osservo che non è sempre così; poniamo il caso di sera io mi fermi in macchina a chiedere (sul serio) un’informazione ad una passeggiatrice\passeggiatore, e venga ripreso e pubblicato senza spiegazioni, oppure se alcune mie conversazioni private relative al lavoro\datore di lavoro venissero rese pubbliche ed utilizzate per danneggiarmi, e via continuando: ci sono molti casi in cui tutti possiamo temere qualcosa, ed è giusto avere garanzie. L’unico punto fermo, per me, è che non si possono mettere limiti ricattatori alla libertà di stampa e di Internet. Per il resto, io vorrei capire concretamente cosa hanno approvato\proibito; la mia impressione (come di tanti altri) è che abbiano buttato sia l’acqua sporca (le violazioni di privacy personale) che il bambino (la possibilità di perseguire reati, la libertà di notizie), e che la legge debba essere di molto corretta.
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Iscritto dal : 4/10/2005 Posts: 3,476
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troleo ha scritto:francesca64;Se io desidero dire per telefono a mia moglie"ti voglio bene " o "vorrei esserti vicino" non mi va che il maresciallo di turno ascolti le mie giuste effusioni nei confronti di mia moglie. monsee;Sono d'accordissimo con il tuo pensiero Ma tu pensi di essere intercettato? ha ha ha! Ma dai... I politici giocano molto sul fattore personale, proprio perchè sanno che è quello che sta a cuore tutti. Il problema è che le intercettazioni non sono un problema di tutti, ma solo di alcuni. E' naturale che cerchino di farlo diventare un "problema di tutti" in modo da far crescere una certa paura nello strumento dell'intercettazione e avere quindi la popolazione dalla loro parte. Ricordo qualche tempo fa che un certo Mister B. aveva insinuato che in italia ci sono più di tre milioni di persone intercettate.Ma vi rendete conto di questa falsità? Molta gente si ferma a queste notizie "senzazionalistiche" e non và oltre.... Ma basta pensare a quali e quanti strumenti servano, e soprattutto a quante risorse umane sarebbero necessarie per attuare una cosa del genere. E' impossibile. E poi, a che servirebbe intercettare tre milioni di persone? Basta farsi queste domande per mettersi a ridere a crepapelle... La realtà dei fatti è che le persone sotto intercettazione sono molte molte di meno... poco più di 100mila in tutta italia se non erro (devo trovare la fonte dove ho letto), e lo sono per una ragione ben precisa. Le intercettazioni sono spesso l'unico strumento utile per scovare criminali e attività illecite. E' naturale che non tutte le telefonate sono utili allo svolgimento delle indagini, ma bisogna per forza analizzarle tutte (la sfera di cristallo non l'hanno ancora inventata)... Quindi ci può benissimo scappare di intercettare le effusiuoni con la moglie o l'amante di turno, ma è naturale che non sono dati utili alle indagini e vengono quindi scartati. Chi pubblica queste cose private non è un giornalista, è chiaro... è un pirla. Ma questo non vuol dire che lo strumento dell'intercettazione sia da bandire. Tornando alla legge sull'informazione.... Monsee, la legge in questione non ha nulla a che fare con la "verità"... il problema è che se dici la verità ti castrano, perchè la verità fa male purtroppo! Per fortuna si sono dimenticati di aggiungere che linkare contenuti esteri sul proprio sito non è reato... By Granuz88
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Iscritto dal : 6/20/2008 Posts: 7,111
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"Per fortuna si sono dimenticati di aggiungere che linkare contenuti esteri sul proprio sito non è reato". Granuz, non ricordarglelo !!
Ciao.
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Come sempre, monsee appoggia indiscriminatamente tutte le porcate di questo governo e di quel losco personaggio che lo dirige, libero di farlo, ma sinceramente non lo capisco, non mi pronuncio su questo decreto perchè dovrei usare parole troppo forti, spero solo che non arrivi in porto definitivamente.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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cbbusto ha scritto:Come sempre, monsee appoggia indiscriminatamente tutte le porcate di questo governo e di quel losco personaggio che lo dirige, libero di farlo, ma sinceramente non lo capisco, non mi pronuncio su questo decreto perchè dovrei usare parole troppo forti, spero solo che non arrivi in porto definitivamente. Ben 7 milioni di italiani ( cittadini italiani... e non penso davvero che siano così tanti, nel nostro popolo, i criminali!) sono IN QUESTO MOMENTO "intercettati" (peraltro, con costi abnormi per lo Stato). Spero che una Legge anti-intercettazioni venga approvata quanto prima (e che la Corte Costituzionale non divenga "incostituzionale" abrogandola ottusamente per puro e semplice "partito preso" anti-berlusconiano [e anti-governativo]), perché la situazione attuale è per davvero democraticamente insostenibile e materialmente inaccettabile.
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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Scusa monsee, non voglio essere offensivo giudicandoti un CREDULONE, ma l'affermazione assurda di Berlusconi che oltre 7 milioni di italiani sono intercettati, è una grandissima bugia, praticamente impossibile, basterebbe informarsi e documentarsi e non credere subito alle innumerevoli panzane e menzogne che il ns premier ci propina ogni giorno, la ragione è semplice, non vuole essere intercettato LUI per non scoprire tutti i suoi loschi affari, questa è la verità, quando verrà capito da tutti, sarà troppo tardi. Sempre con simpatia, un saluto.
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Iscritto dal : 4/13/2004 Posts: 1,376
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Berlusconi all'assemblea di Confcommercio: "Siamo tutti spiati: 150 mila telefoni controllati". Silvio Berlusconi ha iniziato così il suo intervento all'assemblea di Confcommercio. "Considerando 50 persone per ogni telefono, vengono fuori così 7 milioni e mezzo di persone che possono essere ascoltate" Chiaramente la stima, perché fatta da lui, è affidabile e subito riportata dai suoi fedeli.
Ma questa è ancora più esemplificativa: "Bisogna riformare la nostra Costituzione. L'architettura istituzionale scritta dai nostri padri risentiva del timore che ritornasse la dittatura. E quindi hanno spartito i poteri tra i diversi organi: Parlamento, Capo dello Stato, Corte costituzionale, e tolto ogni potere al Consiglio dei ministri e al presidente del Cdm". Dunque,bisogna riformare la Costituzione" Più chiaro di così! Chi vuole intendere intenda, gli altri facessero pure ipocrita professione di democrazia.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Neanch'io voglio esser offensivo giudicando te "un credulone": ma è più probabile che il numero degli intercettati sia anche più alto che non più basso... E tieni in conto che NON è soltanto la Magistratura che autorizza e esegue le intercettazioni (purtroppo!): l'ha fatto direttamente Telecom (tanto per dirne una) per un pezzo (e io sospetto che lo seguiti a fare pure ora) e l'hanno certamente fatto anche molti altri. Io credo sia una cosa che debba assolutamente finire... Chiamami pure "credulone", ma spero che finisca quanto prima.
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