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Siamo arrivati veramente all'estorsione da parte del governo per mantenere questo baraccone ed i suoi accoliti. Cica tre mesi fa ho acquistato una coppia di ram da 1gb,per la precisione 2 Corsair Xms2 6400-800 pagandole 60€,venerdi scorso sono andato ad acquistarle per metterle sul mio pc perché voglio installare l'aggiornamento a W7 64bit,ebbene la solita coppia l'ho pagata 76€ perchè anche sulle ram c'è il balzello per la siae.Forse in nostri governanti non sanno che una ram è una memoria volatile. Non rimane che un'alternativa;acquistare all'estero come faccio per i cd e dvd e a questo punto mi verrebbe la voglia di dire viva la pirateria.
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bravo wolfestein, è uno schifo come dici tu.
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meno male che la parola d ordine doveva essere "niente tasse"!!!
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Era noto già da mesi che codesta tassa ci sarebbe stata. La SIAE la pretendeva e non sentiva ragioni. Anche gli Hard Disks, ormai, sono -analogamente- tassati (per cui, si paga sulla RAM, sull'HD, sul Processore, etc... etc...; fino a rimetter nelle tasche della SIAE, euro su euro, quel che la SIAE -ormai da anni- pretende). Il punto vero non è la pirateria: il punto vero è che la diffusione dell'uso dei PC ha reso un po' più obsoleti (e meno redditizi) altri sistemi ch'eran validi in passato (cinema, teatro, concertoi, CD, libri, DVD, etc...)... E qualsivoglia governo al mondo deve fare una scelta: o trova la maniera di "foraggiare" (in qualche modo stabile e perenne) la produzione di "cultura, arte e puro e semplice intrattenimento" per il presente e per il futuro... o rischia l'impoverimento linguistico-culturale per la sua nazione (sempre meno [nuovi] films, sempre meno teatro, sempre meno libri, sempre meno concerti, sempre meno dischi prodotti, etc... etc..) ... Perché la SIAE (che nei decenni scorsi s'è arricchita a dismisura sino ad ingrassare più di un'oca) non ha nessunissima intenzione di sputare un centesimo per mantener gli standard culturali di un Paese (meno che meno, se si tratta di "cultura popolare").
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Capito nulla, prima dici che il governo deve trovare soldi per la cultura, poi dici che la SIAE, che incassa i soldi dei diritti d'autore non dà soldi per la cultura. Forza Monsee, puoi fare di meglio, erano meno di 2.000 parole ;)
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Commenta:Non rimane che un'alternativa;acquistare all'estero come faccio per i cd e dvd e a questo punto mi verrebbe la voglia di dire viva la pirateria manca un particolare volgliono tassare internet in nome della crisi dell'editoria tassa su internet da punto informatico mi consenti di dire (viva la pirateria ) cia
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Iscritto dal : 5/17/2009 Posts: 659
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wolfestein ha scritto:Siamo arrivati veramente all'estorsione da parte del governo per mantenere questo baraccone ed i suoi accoliti. Cica tre mesi fa ho acquistato una coppia di ram da 1gb,per la precisione 2 Corsair Xms2 6400-800 pagandole 60€,venerdi scorso sono andato ad acquistarle per metterle sul mio pc perché voglio installare l'aggiornamento a W7 64bit,ebbene la solita coppia l'ho pagata 76€ perchè anche sulle ram c'è il balzello per la siae.Forse in nostri governanti non sanno che una ram è una memoria volatile. Non rimane che un'alternativa;acquistare all'estero come faccio per i cd e dvd e a questo punto mi verrebbe la voglia di dire viva la pirateria. Premesso che il provvedimento è alquanto discutibile, mi sembra che l'aumento che hanno praticato sia eccessivo. Mi ero interessato al decreto Bondi 2 mesi fa, quando ho acquistato un portatile nuovo per mio figlio: da quello che ho capito, ti avrebbero dovuto applicare un sovraprezzo di Euro 3,22X2 (art.2, punto r del Decreto qui sotto) http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1263481888506_d1.pdfProbabilmente, gli altri 10 Euro se ne sono andati per cambio di listini, speculazioni varie, ecc. ...
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Iscritto dal : 2/15/2009 Posts: 15,955
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E' costume in italia speculare su tutto se poi dai anche il pretesto per farlo e nessuno controlla quello che dovrebbe aumentare 5 aumenta 10. Esa i soldi della siae non vanno a finanziare la cultura ma ad ingrassare le tasche degli autori e a pagare il baraccone.Pensa che negli States i dipendenti dell'agenzia che corrisponde alla nostra siae sono un terzo meno che in italia. berlusconi ha dato un aiuto alla cultura togliendo la tariffa agevolata alla spedizione postale degli abbonamenti di giornali libri e riviste e non solo l'ha tolta all'editoria ma anche alle associazioni di volontariato che senza il loro supporto la protezione civile sarebbe inesistente. Però i vestiti firmati dei governanti li paghiamo noi.
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esafluoruro ha scritto:Capito nulla, prima dici che il governo deve trovare soldi per la cultura, poi dici che la SIAE, che incassa i soldi dei diritti d'autore non dà soldi per la cultura. La SIAE incassa e ridistribuisce (e in parte, se li tiene, com'è ovvio) i soldi. Punto e basta. Non fa cultura affatto: non è stato mai suo compito, peraltro. Suo compito precipuo è unicamente l'incassar denaro (eventualmente, ricorrendo pure a vie legali), laddove la Legge glielo consente, e ridistribuirlo -in parte- alle varie figure che risultan coinvolte nella creazione della cultura (sia "di elite" che "popolare"). In quanto alla Stato, esso non ha le risorse "spirituali" (e manco "intellettuali") indispensabili per crear della cultura. Né si può dire che la SIAE sia "il Governo". Il Governo è solo e puramente la guida pragmatico-economico-politica di uno Stato. Chi può crear cultura, ovviamente, è il Popolo (visto come "la gente", l' agorà). Chi crea sempre cultura -spesso, anche di buon livello,- è l'intellettuale, l'artista, lo scienziato. L'industria della cultura, poi, consente a noi fruitori di poter accedere alla "cultura" che, a mano a mano, viene generata (sia quella meno raffinata che quella più sofisticata). Ed è all'industria della cultura (di cui la SIAE fa anche parte), che di cultura non ne crea minimamente, ma è anche l'unica che può gestirla e -in qualche modo,- o bene o male, dominarla, che va la maggior parte del denaro raccolto tutt'attorno dalla SIAE. E un'altra fetta (minoritaria assai, comunque), vien poi diretta anche verso chi quella cultura l'ha prodotta per davvero. Sicché, qualcosa, alla fine, anche a chi la cultura la produce, in fondo in fondo, arriva. Talora, tanto da consentir di viver decentemente pur seguitando a creare vieppiù cultura. La maggior parte del raccolto serve a mantenere in piedi, bene o male, quell'industria -oggi parecchio concentrata- che si occupa di cercar di diffonderla ovunque, quella cultura. ... Come ben vedi, è molto facile da capire.
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Iscritto dal : 9/6/2006 Posts: 7,698
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Sono leggi fatte da persone ignoranti che non sanno neanche cosa sia un pc o una parte di esso. I nostri politici sono dei demagoghi che dicono di togliere le tasse ma le aumentano, dicono da 15 anni che faranno le riforme ma "si riformano" solo ad personam. Anch'io vorrei dire viva la pirateria.
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Iscritto dal : 4/10/2005 Posts: 3,476
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C'erano una volta tre maniscalchi, che guadagnavamo molto bene grazie al loro lavoro. Purtroppo l'evoluzione tecnologica ha permesso che venisse inventata l'automobile, un mezzo molto più comodo e veloce del cavallo. I maniscalchi, come è ovvio che sia, hanno cominciato ad avere paura di perdere il lavoro. Dovevano fare qualche cosa: Maniscalco 1) Persona giovane e intelligente, amante del progresso. Si è rimboccato le maniche, ha studiato, e poi è riuscito ad aprire un'officina. Aveva capito che questo è il futuro. Maniscalco 2) Persona che lavorava ormai da moltissimi anni come maniscalco, ormai anzianotto ma persona che non si dava mai per vinta. Grazie alla sua intelligenza è riuscito a farsi assumere nell'officina del Maniscalco 1) Maniscalco 3) Persona abituata a guadagnare molto dal suo lavoro. Aveva un'impresa di maniscalchi a suo tempo. Ormai non era abituato a lavorare molto, i soldi gli arrivavano a palate. Trovandosi spiazzato di fronte all'invenzione dell'automobile, la cosa più logica che gli è venuta da fare è stata quella di protestare e chiedere che venisse approvata la tassa dell' equino compenso. Chi ha orecchie per intendere... By Granuz88
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Precisamente, Granuz: qui, TUTTI si stan comportando come il maniscalco "numero 3" della parabola. Non c'entra alcun Governo (non è un "problema italico": c'è uguale in tutto il mondo): semplicemente, accade che -praticamente- TUTTI, o quasi, i "maniscalchi" della Terra SON DECISISSIMI a chiudere i battenti -seccamente- se non vien loro garantita la "tassa dell'equino compenso". O lo si fa oppure il meccanismo di "distribuzione" della fruizione culturale, semplicemente, salta... E grave sarebbe se "saltasse" ovunque. Ma anche più grave sarebbe se in certi Paesi "saltasse" e in altri (che, invece, la "tassa dell'equino compenso" l'han messa), invece no... Il risultato che ne deriverebbe sarebbe uno scompenso culturale (minuscolo, in principio, ma che diverrebbe voragine col tempo) tale da porre in crisi l'esistenza culturale stessa di quei Paesi che non hanno avuto l'accortezza di mantenere un proprio standard di "distribuzione culturale" omogeneo e comune...
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Iscritto dal : 12/27/2008 Posts: 2,018
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l'utima in tema di siae è questa : suonare l'inno di mameli costa 1000€ siae da punto informatico
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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thepiratebay ha scritto:l'utima in tema di siae è questa : suonare l'inno di mameli costa 1000€ siae da punto informatico Non credo verrà loro dato un soldo, in questo caso. Dovran soprassedere, punto e basta (possono anche strapparsi i capelli: giammai avranno in pasto il sangue versato dai nostri "Padri Fondatori").
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Ne dubito, l'inno di Mameli é esente dai diritti d'autore, come altri brani, che hanno superato il limite degli anni previsti dalla legge Italiana, al limite devi pagare i diritti d'autore se suoni un'arrangiamento, ma nessuno ti obbliga a suonarlo, se non sbaglio quello che hanno chiesto é il costo dell'affitto dello spartito, che loro evidentemente hanno preso da una casa editrice, che, visto che l'ha stampato se lo fà pagare, in ogni caso la cifra non é di sicuro di 1000 euro.
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esafluoruro ha scritto:Capito nulla, prima dici che il governo deve trovare soldi per la cultura, poi dici che la SIAE, che incassa i soldi dei diritti d'autore non dà soldi per la cultura. Forza Monsee, puoi fare di meglio, erano meno di 2.000 parole ;) ma il governo non doveva trovare i soldi per la cultura con il lotto e super enalotto????? (esa, non è un attacco verso te ma, solo un'aggiunta)
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