quello e vero però noi siamo a casa nostra però loro potrebbero anche rispettarci di +.
perchè noi non andiamo a casa loro a fare queste cose.
se a casa loro lo facciamo ci ammazzano loro vengono qui fanno di tutto vanno in caserma e in 30 minuti sono liberi.

come pochi anni fa uno straniero andava a cambiare i prezzi nei supermercati una cosa da 500 la faceva passare con 200 euro.
e poco tempo fa un'anziano italiano perchè aveva rubato 1 etto di prosciutto perchè aveva fame e andato in prigione.

Questo è un altro discorso, l'altro giorno hanno rilasciato quello della strage di Bologna, certo lui ha smentito di aver partecipato a quella strage ma ha ammesso altri omicidi, pertanto di qualcosa era colpevole, bene dopo 26 anni, pur avendo ammazzato qualcuno adesso è libero di passeggiare per le nostre città, questo non è peggio di quello che fanno ALCUNI stranieri?

Se vogliamo essere razzisti, siamolo verso chi se lo merita.

SI alla pena di morte per gli assassini
ABBASSO all'associazione Non ammazzare caino.

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alfonso_aiutamici@hotmail.it

Caro Bones, tu hai ragione ad arrabbiarti.

Ma la "colpa" non è proprio tutta da una parte, tutt'altro.

Dici che altrove certe cose non si fanno, ma da noi sì. Il problema sta nel chiarire, applicare e far rispettare le regole e le norme della convivenza civile.

Hai mai avuto a che fare con i bambini? E' la stessa cosa! Se non ci sono regole o non le si fanno rispettare, le regole, stai sicuro, le fanno loro. E son dolori assicurati.

Ti dico solo questo: due anni fa degli insegnanti Finlandesi (la cui scuola è considerata la migliore del mondo) sono venuti in visita nella mia scuola. Ad un incontro di lavoro loro chiacchieravano di sottofondo e disturbavano. E' stato fatto notare, mooooolto delicatamente, che non era proprio adatto. Risposta dei Finlandesi, data in Inglese,: siamo in Italia, no?

Morale della favola: se persino degli educatori stranieri fuori dalla loro Nazione si adattano alle abitudini locali, vuol dire che il problema è dentro di noi e solo noi possiamo stabilire, prima di tutto con l'esempio, come ci si deve comportare nella nostra società.

:-)

Sulle regole ha ragione Azzurra.
Anni fa è successo che a Trieste (la mia città), alcuni turisti stranieri tentarono di raggiungere uno sportello alla posta "saltando" la fila. I presenti protestarono. Gli stranieri risposero che in Italia nessuno rispetta le file. Al che una persona replicò: -Sì, ma a Trieste siamo Austroungarici! -
Questione di educazione ....

Avete detto quello che avrei detto anch'io, ma vorrei aggiungere una cosa alla discussione, che in questi casi non viene mai detta: smettiamola, per favore, di chiedere sempre leggi "più severe", ben sapendo che quelle che abbiamo vengono rararamente (molto raramente, e con molta difficoltà) applicate. E' inutile, forse controproducente, è come gridare al babau.
Chiediamo invece che i responsabili/colpevoli VENGANO SCOPERTI (= indagini efficienti) e poi PUNITI secondo le leggi attuali (= quindi giudici che lavorano di più e severi), facendo sconti di pena SOLO A POCHISSIMI (e non certo quando c'è stata una strage di cittadini e bambini o per reati quali pedofilia o violenze famigliari).

in Messico, paese cattolicissimo, nel giorno dei morti fanno una festona in cimitero e tutti si portano da mangiare e cantano e ballano su e intorno alle lapidi.

Paese che vai...

Senza contare che magari la tomba era di un loro parente e quello che facevano era in sintonia con il loro credo...(boh, si può seppellire un non cristiano in un cimitero? credo di si in quanto è suolo pubblico, mica proiprietà della chiesa!)

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Sono cosi avanti che quando guardo indietro vedo il futuro.

Una decina di giorni fa hanno beccato due(italiani)che facevano all'amore su di una tomba perciò come vedete tutto il mondo è paese purtroppo.

Quoto alla grande

Non ho intenzione alcuna di aprire un'altra controversia, ma... ti propongo un esempio.
Diciamo che -essendomi appena arrivata una precisa delibera in merito firmata da Domineddio (e facciam finta che la firma sia vera per amor di discussione)- ho avuto, dall'alto, l'incarico di rendere applicabile e legale (sin da subito e retroattivamente) la pena di morte in Italia. Diciamo che la si potrà applicare senza -facendo ciò- andar fuor della Legge (dello Stato e pure della Chiesa, intendo).
Per applicarla, sia ben chiaro, ho già preparato un'allegra combriccola di espertissimi superprofessionali (camera a gas, impiccagione, una puntura letale, taglio della testa sul ceppo tramite scure, tramite "scimitarrone", ghigliottina, lapidazione, crocefissione, fucilazione... insomma, ho scelto della bella gente appassionata assai al lavoro suo e molto esperta nel farlo con la massima freddezza e precisione).
Ciascuna pena sarà applicata a partire da subito a tutti quelli che sono stati o che verranno condannati per omicidio volontario. A TUTTI loro e A LORO SOLAMENTE.
Ciascuna esecuzione verrà applicata -che tu lo voglia o no- sempre e comunque NEL TUO NOME.

Sei ancora favorevole alla pena di morte? Sì?

OK. Diciamo che entro le 13 (prima di pranzo: perfino il Boia deve far pausa per mangiare!) vengano giustiziate 4 o 500 persone...
Son state tutte quante condannate, sia ben chiaro. TUTTE son state riconosciute colpevoli da un Tribunale [ovvero, da un collegio di tre Giudici] del preciso reato di omicidio volontario.
Sicuro, amico mio, che TUTTI -per davvero- fossero COLPEVOLI?
Sicuro che qualcuno fra loro non fosse, al contrario, INNOCENTE?
Sicuro che non possa mai -in nessun caso!- esser condannato chi è per davvero INNOCENTE?

Se tu ne sei sicuro, buon per te: potrai, nelle prossime notti, seguitare a dormir sonni tranquilli.
Perché saranno stati uccisi nel tuo nome sempre e soltanto i veri colpevoli, senza eccezioni.
Ma se non sei sicuro pienamente, se nutri anche soltanto un dubbio, per quanto esso sia minimo, allora non penso che dormirai più.
Perché quegli innocenti che verranno ASSASSINATI nel TUO NOME dallo Stato verseranno il loro sangue... ed esso ricadrà SOPRA DI TE.
Perché, votando un innocente alla morte tu trasformi te stesso in assassino (in un omicida volontario, non tanto differente da quelli che, mi par, tanto ti preme veder ammazzati).

In quanto a me, sarò sempre e comunque CONTRO qualsivoglia condanna priva di un possibile "ritorno".
La storia quotidiana ci ha insegnato che son comunque sempre stati in tanti, quelli che son finiti in carcere anche se erano innocenti (e ce ne siamo accorti DOPO: e per fortuna che non li abbiamo ammazzati al momento, perché così -se non altro- abbiam potuto liberarli e consentire loro di poter ritornare, o bene o male, al quotidiano vivere).
Se e quando lo Stato ucciderà nel nome mio (giacché è sempre "in nome del Popolo Italiano" -e, qui, ci rientro anch'io- che lo Stato va a far codeste porcherie), rinnegherò lo Stato e mi chiamerò fuori.