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Ciao a tutti. Il sito di Aiutamici propone svariati programmi di utility e fra questi i deframmentatori. Ora per "noi" meno esperti risulta difficile scegliere a quale affidare la manutenzione dei nostri HD. chiedo al forum e a tutti gli amici esperti di inserire un loro parere ed esperienze così da indirizzare noi comuni utilizzatori verso il programma o i programmi migliori allo scopo. Grazie siete veramente forti
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Ne ho verificati diversi. Alcuni son carini (anche se un poco matti!) come -ad esempio- JTDefrag (che deframmenta a modo suo un po' particolare, tale che, poi, il Defrag di Windows, talune volte, ci litiga!; l'usavo, ma ora l'ho lasciato), altri, sinceramente "li eviterei come la peste" perché m'hanno deluso, e anche parecchio (il caso più eclatante, in questo senso è SmartDefrag, che non consiglierei giammai a nessuno). Ma -proprio scaricabile da Aiutamici- esiste un programmino per la deframmentazione che (e l'ho riscontrato "de visu") è PER DAVVERO valido (dirò di più: non solo NON "litiga" col Defrag di Windows, ma è tanto bravino nel fare le cose che il Defrag di Windows può starsene a dormir sonni tranquilli). Questo, sì, è un programma che consiglierei a chiunque: Defraggler (di Piriform, la stessa di CCleaner), liberamente scaricabile -grazie Alfonso! - proprio da Aiutamici. Non ne conosco un altro che sia -dico sinceramente- alla sua altezza.
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io avevo consigliato proprio smart defrag ma... non pensavo fosse deludente Monsee, ma se lo dici tu che ovviamente hai piu esperienza di me beh, mi scuso per il consiglio
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Guarda, Simone: le prove che ho fatto io con Smart Defrag m'hanno mostrato che ha la tendenza a deframmentare in una maniera -diciamo così- "tutta sua": per dirne solo una, mostra una bizzarra tendenza ad allontanare i files dalla parte iniziale dell'HD. Inoltre, tende a disporli più "secondo la frequenza d'utilizzo" che se ne fa (il che, per tanti e tanti files è davvero impossibile da definire con certezza!... tant'è che, a volte, crea perfino una "catetegoria intermedia" formata, presumo, da tutti quei files di cui non sa decidere se siano "usati spesso" oppure no) che secondo la loro reale "prossimità" e "affinità". Il risultato è che -alla fine- se immagini le "barre colorate" come stanno nella schermata del Defrag di Windows, avrai delle belle "barre blu" [tutto deframmentato, dunque], però posizionate verso il centro della schermata [non "sulla tua sinistra", dunque, discoste dalla zona iniziale dell'Hard Disk] e anche separate da delle discrete "zone bianche" [il che indica zone vuote di separazione fra i blocchi dei files: in pratica, ogni blocco viene assemblato dal programma in base all'uso che l'utente fa dei files: ci sono i files "più usati" -primo blocco- quelli "un pochino meno usati" -secondo blocco, che non sempre c'è- e quelli "poco usati" -terzo blocco, che diviene il secondo quando il blocco intermedio non c'è-...) Defraggler, invece, ti crea, al termine del suo operato, un'unica fascia blu, compatta e appoggiata bene sulla tua sinistra nella schermata del Defrag di Windows (niente "spazi intermedi vuoti" -o, comunque, strettissimi,- per cui anche il braccetto del lettore dovrà fare parecchia meno strada per saltellar da un punto all'altro e ne guadagnerà in "minor usura").
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ciao, ma a proposito di deframmentazione, mi chiedo e vi chiedo se e' utile ogni tanto deframmentare il file di boot cioe' di avvio.
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monsee ha scritto:Guarda, Simone: le prove che ho fatto io con Smart Defrag m'hanno mostrato che ha la tendenza a deframmentare in una maniera -diciamo così- "tutta sua": per dirne solo una, mostra una bizzarra tendenza ad allontanare i files dalla parte iniziale dell'HD. Inoltre, tende a disporli più "secondo la frequenza d'utilizzo" che se ne fa (il che, per tanti e tanti files è davvero impossibile da definire con certezza!... tant'è che, a volte, crea perfino una "catetegoria intermedia" formata, presumo, da tutti quei files di cui non sa decidere se siano "usati spesso" oppure no) che secondo la loro reale "prossimità" e "affinità". Il risultato è che -alla fine- se immagini le "barre colorate" come stanno nella schermata del Defrag di Windows, avrai delle belle "barre blu" [tutto deframmentato, dunque], però posizionate verso il centro della schermata [non "sulla tua sinistra", dunque, discoste dalla zona iniziale dell'Hard Disk] e anche separate da delle discrete "zone bianche" [il che indica zone vuote di separazione fra i blocchi dei files: in pratica, ogni blocco viene assemblato dal programma in base all'uso che l'utente fa dei files: ci sono i files "più usati" -primo blocco- quelli "un pochino meno usati" -secondo blocco, che non sempre c'è- e quelli "poco usati" -terzo blocco, che diviene il secondo quando il blocco intermedio non c'è-...) Defraggler, invece, ti crea, al termine del suo operato, un'unica fascia blu, compatta e appoggiata bene sulla tua sinistra nella schermata del Defrag di Windows (niente "spazi intermedi vuoti" -o, comunque, strettissimi,- per cui anche il braccetto del lettore dovrà fare parecchia meno strada per saltellar da un punto all'altro e ne guadagnerà in "minor usura").
Monsee, ciao... hai provato anche Auslogics disk Defrag? Io li ho provati un po tutti sinceramente. E la mia prova consisteva nel verificare a fine deframmentazione con l'analisi del Defrag di Windows Xp (nel mio caso) cosa risultava: ebbene ti confermo che solo Defragger e appunto Auslogics disk Defrag raggiungevano un risultato tale che quello di Windows non consigliava una nuova deframmentazione. La differenza che però ho notato è la velocità di esecuzione, secondo le mie prove (molto opinabili ovviamente) Auslogics è di molto più veloce. Ciao.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Auslogic Disk Defrag mi è piaciuto davvero solo quando si trattava di deframmentare i Volumi "Logici", specie se formattati in FAT32. Il risultato era abbastanza anonimo, inece, nel caso del Volume Primario (Attivo), specie se formattato in NTFS, e -più in generale- di tutti i Volumi formattati in NTFS. Anche in quanto a velocità d'esecuzione, a parer mio, il Defraggler è preferibile.
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Iscritto dal : 11/8/2008 Posts: 13,964
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E' importante deframmentare il file di paging, che i vari programmi non fanno. Io uso PageDefrag della Sysinternals, società rilevata dalla Microsoft nel 2006, questo è il link: http://technet.microsoft.com/en-us/sysinternals/default.aspx. All'avvio metti la spunta su: Defragment at next boot, deframmenta al primo riavvio del S.O. non va bene per Vista.
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Iscritto dal : 4/5/2005 Posts: 22,971
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Sì, anche il file di paging va deframmentato (ma non sempre: ogni tanto; chi "sforza" molto la RAM [esempio: chi fa video-editing o molta grafica] è bene che deframmenti il pagefile un po' più spesso... ma MAI "troppo" spesso!) Il programma indicato, qui, allo scopo è alquanto valido (in particolare, aiuta a ridurre i rischi di "splittaggio"). Ma si può giungere a deframmentare egregiamente il pagefile anche senza bisogno di installare alcun programma specialistico.
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Iscritto dal : 10/4/2000 Posts: 19,055
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Monsee rimettiti i guantoni, stiamo per iniziare una nuova bisticciata ehehehehehhehehe Al momento sto utilizzando SmartDefrag perchè fra le sue ottime caratteristiche permette la deframmentazione in tempo reale, non devi più stare a ricordare di doverlo fare, lo fa autonomamente quando il sistema non viene utilizzato. Per quanto riguarda la disposizione dei file e poco importante metterli tutti in fila, la cosa importante e che i file di accesso più frequente siano posizionati nella parte intena del disco e SmartDefrag lo fa ottimamente, certo si vede dei file anche a centro disco, quelli usati di meno ma la loro disposizione a vista disordinata non è certo un problema, l'importante e che i file vengano deframmentati, ovvero che vengano riuniti in modo che la testina nel leggere un file non debba spostarsi centinaia di volte, con aumento di prestazioni e minor usura della testina Proprio adesso che sto scrivendo mi sta deframmentando il disco autonomamente, la deframmentazione automatica avviene solo sul disco C: dove i file di sistema vengono modificati di frequente, il disco D: e successivi devono essere deframmentati spesso solo se si apportano molte modifiche ai file, ma dopo una deframmentazione iniziale anche quelli risultano molto veloci in quanto il programma legge solo i file deframmentati. Certo il programma resta sempre in esecuzione sprecando un po' di memoria RAM, infatti sull'articolo ho citato questo fatto e sconsisagliato a chi ha poca memoria RAM. Mettere i file tutti in fila è un procedimento sbagliato, non fa altro che aumentare il tempo della deframmentazione in quanto ogni volta per fare spazio a uno deve spostarne un altro. In ogni caso i programmi di deframmentazione sono tutti ottimi, e quelli presenti su aiutamici li ho testati tutti a lungo e non hanno mai presentato problemi di alcun tipo alfonso_aiutamici@hotmail.it
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Lungi da me mettermi in mezzo a DUE MOSTRI come il bos e Monsee. Ma una domanda vorrei fare: io stò utilizzando defraggler, come consigliatomi da Monsee tempo fa, e non avendo problemi di ricordarmi a deframmentare in quanto uso il mercoledì per le pulizie generali, e poi perchè è in italiano che per i sprovveduti come me non guasta, la domanda: ma il programma che fa la deframmentazione in tempo reale non rallenta??
grazie
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Nessuna "litigata", questa volta, credimi. Pareri diversi, ma non tipo "materia-antimateria" (come ci accade, invece, in altro campo [che, poi, è semplicemente quello della cosiddetta "accessibilità" riguardo agli eBook in PDF... e alle modalità d'utilizzo del PDF, come formato, nel comunicar arte e cultura]). Semplicemente, io sono dell'avviso che compattare i files deframmentati sia, a conti fatti, un gran vantaggio. Per cui, non penso che un programma che per deframmentare segue un ordine diverso dal seguente: "files vicini localmente [ergo: appartenenti al medesimo programma] e affini [ossia: collaboranti fra di loro] vanno tenuti fra loro vicini". In quanto allo spazio per poi deframmentare, è il processo di frammentazione medesimo, per quel che ho visto io, che li crea. Ritengo, inoltre che "la frequenza d'uso" di un file non sia un criterio affidabile in alcun modo (vuoi perché non è quasi mai facile determinare un ordine sensato -files fra loro molto distanti fisicamente e correlati a programmi, servizi e funzioni che li differenziano totalmente l'uno dall'altro possono aver benissimo una "percentuale d'utilizzo" praticamente identica... e finir conglobati assieme anche quando non vengono utilizzati mai assieme,- vuoi perché non è certo la frequenza d'uso ad indicar, per la testina, il "risparmio" migliore: ritengo che si debba guardare, invece, alle interrelazioni fra i singoli files. In altri termini: quando uso, ad esempio, Word, ritengo che sia meglio -per risparmiar lavoro alla testina dell'HD- che tutti i files che collaborano in Word si trovino, fra loro, molto vicini... sia quelli che tiro in ballo più di frequente che quelli che tiro in ballo più raramente. Infine... non mi convince affatto la "deframmentazione silenziosa" (quella che avviene, in automatico, "sotterranea"). E questo per la stessa natura dell'opera di deframmentazione. Deframmentare un file richiede un lavoro di "cancellazione" e di "scrittura" sull'Hard Disk (il file viene "ricompattato" cancellando quelle sua parti che si son sparpagliate da dove sono e ricopiandole fra loro più vicine). De facto, son due gli aspetti che proprio non mi seducono nel dare a quest'operazione una patente "di automatismo": 1) non penso sia per niente facile determinare quando un frammento di file debba esser dichiarato "troppo lontano" e lo si debba andare a "rimettere al suo posto" (se non c'è automatismo, invece, una tale operazione viene avviata a mano dall'Utente, che un poco lo può giudicare, guardando la disposizione dei files sull'HD, e un poco si può regolare scegliendo un "intervallo" minimo di tempo (poniamo: 3 settimane, oppure un mese o due, secondo l'uso che del computer si fa) da praticare fra una deframmentazione e l'altra. 2) non penso faccia bene al Disco Fisso "in sé" [alla sua testina, magari, invece, sì] l'andare a deframmentare i files troppo spesso. Per la testina -che deframmentando lavora- è pur vero che si risparmia, magari, lavoro più in là. Invece, per l'HD -che ha un limite superiore al numero delle riscritture (e non dimentichiamo che anche il "cancellare" è una riscrittura)- questo "deframmentar continuamente" non giova, ad impressione mia, proprio per niente. Rimane, certo il fatto che il numero delle riscritture possibili è altissimo, ma penso ciò non giustifichi il fatto di abusarne... specie perché il guadagno (rispetto ad una scelta di "deframmentazione periodica"), sarà -quantomeno- irrisorio (se non -come sospetto io- addirittura negativo)...
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black02 ha scritto:... ma il programma che fa la deframmentazione in tempo reale non rallenta? Sì e no. Dipende da che cosa intendi quando scrivi "rallenta". Se intendi: "un tale processo non assorbe, per essere eseguito, delle risorse?" ( extra, intendo)... la risposta è: "Sì che ne assorbe". Dunque, tali risorse non restan disponibili ad altro uso (posto che serva in quel momento) e -di conseguenza- possiamo dir che un pochettin "rallenta"... Specifichiamo: per "risorse extra assorbite" NON intendo quelle utilizzare per far la deframmentazione, ma quelle che il Programma utilizza per monitorar l'Hard Disk continuamente e in tempo reale al fine di determinare (con criteri suoi, che -ritengo io- non è per nulla detto sian sempre -caso per caso- da considerarsi sensati) se e quando un certo files sia da deframmentare. In questo senso, dunque, un "assorbimento extra di risorse", innegabilmente, avviene (ed è perciò -io credo- che Alfonso, giustamente, sconsiglia l'utilizzo di un tale programma a chi non dispone di molta RAM). C'è anche da sottolineare, però, che -in generale- ci sono oggi in giro parecchi computers che, di risorse, ne hanno anche da vendere (e una risorsa, quand'è inutilizzata, non è che serva a tanto: sicché, l'utilizzarla anziché farla marcire lì, può aver un suo certo vantaggio). Se intendi, invece: "un tale processo non andrà a bloccare altri processi in atto, rallentandone l'esecuzione?"... la risposta è "No." Di fatto, la deframmentazione automatica viene avviata solo su files che -in quel momento- non sono "in uso". Se tali files vengono "richiamati al dovere" (ovvero, "posti in uso") mentre la deframmentazione è in corso, la loro risposta sarà un po' più lenta (giacché il loro processo di deframmentazione dovrà, prima di tutto, essere sospeso), ma dubito che ne venga fuori un rallentamento per davvero percettibile (a meno che, a tentare di percepirlo non sia un computer!)
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monsee ha scritto:Pareri diversi, ma non tipo "materia-antimateria" (come ci accade, invece, in altro campo [che, poi, è semplicemente quello della cosiddetta "accessibilità" riguardo agli eBook in PDF... e alle modalità d'utilizzo del PDF, come formato, nel comunicar arte e cultura]). Monsee avevi già accennato sugli eBook in un'altra discussione, adesso lo ripeti qui, quale è il problema? Forse me ne sono dimenticato, ma non mi risulta che abbiamo mai discusso di eBook, o meglio ne abbiamo discusso molti mesi fa, rinfrescami la memoria. Ah si ora ricordo, me ne parlavi sull'ebook EON il fumetto che tu dicevi di metterlo nella sezione eBook, ma se è quello il problema la risposta e che non ho tempo, mica perché non ce lo voglio mettere. Chiariamo la situazione eBook. Tornando alla deframmentazione, non finisce certo il mondo se non si deframmenta in modo continuo, SmartDefrag lo sto usando da poco, prima usavo JKdefrag che in una sola passata deframmentava tutte le partizioni, basta lanciare il programma e non pensare più a nulla. Per chi non lo sapesse Tutti i deframmentatori sono basati sulle API di deframmentazine di Microsoft, una libreria di sistema che è inclusa in Windows 2000, 2003, XP, e Vista, inclusi i deframmentatori commerciali. Quello che cambia e solo l'interfaccia grafica e l'aggiunta di qualche opzione per avviare una procedura invece di un'altra, ad esempio fare una deframmentazione veloce sui file importanti piuttosto che impiegarci ore per farlo approfondito. Qui sotto vi posto le varie opzioni a riga di comando utilizzabili con JKDefrag tanto per far capire che tipo di opzioni sono possibili: Code: JkDefrag è completamente automatico. Le opzioni a riga di comando NON sono necessarie per un utilizzo normale. JkDefragCmd.exe [-a N] [-e "mask"] [-s N ] [-f N] [-d N] [-l "filename"] [items] -a N Seleziona un'azione da eseguire. Il numero N è un valore tra 1e 6, default è 3: 1 = Analizza solamente, non deframmenta ne ottimizza. 2 = Analizza e deframmenta, non ottimizza. 3 = Analizza, deframmenta, e ottimizza velocemente (default). 5 = Analizza e forza l'ottimizzazione, non deframmenta. 6 = Analizza, deframmenta, e muovi alla fine del disco. 7 = Analizza e ordina per nome. [LENTO] 8 = Analizza e ordina per dimensione (Più piccoli prima). [LENTO] 9 = Analizza e ordina per data ultimo accesso (Nuovi prima). [LENTO] 10 = Analizza e ordina per data modifica (Più vecchi prima). [LENTO] 11 = Analizza e ordina per data di creazione (Più vecchi prima). [LENTO] -e "maschera" Esclude file o cartelle nella maschera. I file non verranno deframmentati ne spostati. Usa wildcards '*' e '?' nella maschera per creare un set di file o cartelle. Se la maschera contiene una spazio deve essere racchiuso nelle doppie virgolette ("). L'ultimo carattere nella maschera non deve mai essere uno backslash (\). Alcuni esempi: JkDefrag -e *.avi -e *.zip -e *.log JkDefrag -e D:\MySQL\Data\* -u "maschera" I file che corrispondono alla maschera vengono spostati nella zona 3. Esiste già una maschera predefinita nel programma: file suepriori a 50MB, file non utilizzati nell'ultimo mese,archivi, file nel cestino, file degli agiornamenti di windows ed altri directory di backup.Usa wildcards '*' e '?' nella maschera per creare un set di file o cartelle. Se la maschera contiene uno spazio deve essere racchiuso nelle doppie virgolette ("). Alcuni esempi: JkDefrag -u *.avi -u *.zip -u *.log JkDefrag -u D:\MySQL\Data\* -s N Rallenta a N percento (1...100) della velocità normale. Default è 100. -f N Imposta la dimensione dello spazio a N percento (0...100) della dimensione del volume. Lo spazio libero è un'area vuota all'inizio del volume per i file temporanei. Default è 1%. -d N Seleziona il livello di debug, per controllare i messaggi che verranno scritti nel file di log. Il numero N è un valore da 0 a 6, default è 1: 0 = Errori fatali. 1 = Messaggi di avviso [default]. 2 = Messaggi generali. 3 = Messaggi dettagliati. 4 = Informazioni dettagliate sui file. 5 = Messaggi dettagliati sul riempimento degli spazi vuoti. 6 = Messaggi dettagliati sulla ricerca degli spazi vuoti. -l "filename" Specificare un nome per il file di log. Default è "JkDefrag.log" e "JkDefragCmd.log". Specifica una stringa vuota "" (due doppie virgolette) per disabilitare il file di log. -h -help --help /? Solo per la versione a riga di comando. Mostra l'help. -q Solo per la versione con finestra. Chiude il programma al termine del defrag. items Gli oggetti che devono essere deframmentati ed ottimizzati, come file, cartelle, dischi, o volumi, incluso media rimovibili (Floppies, dischi USB, Penne USB). Wildcards '*' e '?' sono permesse per selezionare file. Se la maschera contiene una spazio deve essere racchiuso nelle doppie virgolette. L'ultimo carattere nella maschera non deve mai essere uno backslash (\). Alcuni esempi: "C:", "D:\MySQL\Data", "F:\*.log"
Queste e altre indicazioni su JKDefrag si trovano sul sito - http://web.tiscali.it/danilovic/jkdefrag.htm alfonso_aiutamici@hotmail.it
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JKDefrag era il programma che utilizzavo prima di scoprire (grazie proprio a te) il Defraggler. In effetti, si tratta di un programma valido. In particolare, funziona molto bene la versione "portable" (quella da pen-drive, ma... che si può anche mettere sul Disco Fisso... e che consente assai più ozioni di scelta per impostare le cose [la versione che intendo NON è quella USB "standard" [quella "zippata", intendo], bensì JKDefrag_Portable, scaricabile dal sito di Portable.apps). In quanto alla questione riguardante i PDF, mi riferivo ad uno scambio di vedute che scambiammo all'inizio, quando ci conoscemmo, via email. Riguardo ad EON, non avevo alcun dubbio che, se non l'avevi spostato ancora, ciò si dovesse puramente alla mancanza di tempo, NON certo alla cattiva volontà. Non dubito che provvederai a metterlo al posto giusto non appena potrai.
Per rinfrescarti i "termini della questione" (riguardo all'utilizzo dei PDF) nella divergenza nostra, essi riguardavano l'accessibilità. La tua posizione -grossomodo e "molto semplificando" [processo che non rende giustizia alle opinioni tue, ma che non so proprio, al momento, come evitare]- era la seguente: sostenevi che il formato PDF fosse, in linea generale, "troppo pesante" e che un formato derivato dall'HTML (portavi ad esempio il formato .lit) fosse di gran lunga preferibile. Ciò, in base al fatto che il file che poi ne derivara era assai più leggero, dunque più facilmente fruibile, in Internet, anche da parte di chi non poteva permettersi un computer potente. Sostenevi, inoltre, che il primo criterio da seguire per la compilazione (che, in verità, è "creazione", a parer mio) di un eBook fosse il renderlo accessibile da parte di tutti, dunque, farlo quanto più possibile "leggero", anche andando ad intaccar, più o meno, le sue eventuali caratteristiche di "alta qualità" (per metter chi possiede anche un computer obsoleto e lento -magari ulteriormente appesantito da una connessione saltellante e lenta- in condizione di poterne a sua volta fruire quanto più facilmente -e celermente- possibile). La mia posizione, invece, era diametralmente e inconciliabilmente opposta (e, ovviamente, lo è tutt'ora). Ritengo che un eBook abbia il formato PDF come suo "formato ideale" e che il formato HTML e i suoi derivati (mi riferisco, qui, al formato .lit) siano, invece, inadatti e fuorvianti (van bene, insomma per fare un Manuale Tecnico, non certo per un eBook con ambizioni "artistiche": ed è, invece, proprio il versante "artistico" -a parere mio- il vero futuro del PDF). Io penso che gli eBooks (intendo, quelli artistici e/o d'argomento strettamente culturale [da quelli "di poesia" a quelli che trattan di dipinti, scultura, architettura, storia, scienza, etc...]) debbano esser redatti senza timore alcuno di farne dei files PESANTI (perfino "pesantissimi", alle volte). E che precisamente in quella "pesantezza" -che crea tanti problemi a chi non ha computer e connessione abbastanza potenti- stia il nucleo principale del loro valore. Faccio, se mi consenti, un piccolo esempio per chiarire cosa dev'essere "in concreto" un eBook (perché, sia ben chiaro, l'eBook NON è e NON può certo essere -non ne ha le qualità- un possibile "sostituto" del Libro cartaceo: l'eBook è altra cosa: ha un suo proprio afflato, una propria vita lontana da quella che può avere un libro, un disco oppure un film: si tratta di una forma di comunicazione ASSOLUTAMENTE AUTONOMA -l'altra, che più gli somiglia, è il fumetto- votata, peraltro, ad un ambito essenzialmente artistico-culturale). Diciamo, per ipotesi, che io e te si scelga di scrivere un eBook che tratta della Cappella Sistina (intendo riferirmi, nello specifico, agli stupendi affreschi michelangioleschi). L'eBook in PDF è il formato IDEALE, ben più di un documentario -anche se ben curato- fatto per la televisione. Perché? Perché possiamo mettere, grazie al formato PDF, le immagini dell'affresco michelangiolesco fino nei più minuscoli dettagli (chi leggerà, potrà, poi, ingrandire a suo piacere ogni riquadro, fino a studiare nei dettagli ogni singola crepa, ogni più minuta pennellata). Naturalmente, avremo fra le mani, alla fine, un file PDF del peso, magari, di 3 o 400 Mb!... Ma ne vale la pena, per aver l'occasione di studiare DAVVERO, coi nostri occhi, l'incanto che c'è nel capolavoro di Michelangelo. Potremmo cavarne un PDF alquanto "più leggero"? Sì, certamente! Potremmo averne, per esempio, un file di soli 4 o 5 Mb (o addirittura molto meno). Ma quel che poi ci troveremmo dentro NON è l'incanto dell'opera d'arte di Michelangelo! Ne è soltanto l'ombra indefinita, una "copia slavata" che ha perso ogni dettaglio. Chi andasse ad ingrandire ciascun quadro, si troverebbe innanzi a cose vaghe, non certo innanzi all'opera di un genio. Ben vengano, dunque, gli eBook in PDF di 20, 50, 100, 300 e 500 Mb! (secondo i casi e le necessità; del resto, i files video sanno esser anche molto più pesanti!) Son proprio e unicamente loro il canone più vero e autentico del formato PDF, non certo gli slavati files "leggeri" (son mille volte meglio i libri a stampa, che non quelli!... Ma nessun "libro a stampa", per quanto ben curato, potrà paragonarsi ad un eBook PDF "pesante" parimenti ben curato!)... Io dico che la scelta è solo questa: o ci mettiamo a fare degli eBooks in PDF "pesanti", o quello che otterremo -in ultima analisi- sarà solo "il tramonto dell'eBook", un'occasione splendida -e irripetibile!- storicamente persa... Il punto vero è che NON bisogna tenere in alcun conto, mai e per nessunissima ragione, le logiche dell'accessibilità e della fruibilità. Se se ne tiene conto, NON sarà mai possibile realizzare un'opera buona per davvero: avremo, al più e ben che vada, "degli ottimi compromessi fra qualità e accessibilità"... e il "compromesso" (quale che sia e indipendentemente dalle sue ragioni) va sempre e in tutti i casi RIFIUTATO: ammazza arte e scienza e non genera niente...
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[quote=a.roselli]Monsee rimettiti i guantoni, stiamo per iniziare una nuova bisticciata ehehehehehhehehe Al momento sto utilizzando SmartDefrag perchè fra le sue ottime caratteristiche permette la deframmentazione in tempo reale, non devi più stare a ricordare di doverlo fare, lo fa autonomamente quando il sistema non viene utilizzato. Ho installato Smart Defrag .....ma non ne vuole sapere di fare le scansioni in automatico........ ...da che puo' dipendere?
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Monsee non me lo ricordo proprio questa discussione, non sono affatto contrario al PDF come formato per gli eBook e neanche alla pesantezza, ovvio che se è pesante contiene qualcosa come il manuale in PDF della guida a Ubuntu da 160 pagine con oltre 200 immagini e dal peso di oltre 5 Mb. Il formato LIT va bene solo per i romanzi senza immagini, ma a questo punto il LIT e praticamente scomparso dal mercato a favore del PDF più pratico in ogni senso. Mi piacerebbe moltissimo incrementare la sezione eBook, come anche la sezione Giochi on Line, ma se faccio quelli devo abbandonare il Software, quindi devo per forza vincere al lotto :o) alfonso_aiutamici@hotmail.it
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chiarapini ha scritto:Ho installato Smart Defrag .....ma non ne vuole sapere di fare le scansioni in automatico........ ...da che puo' dipendere? Se il computer è impegnato in altre operazioni lui non parte, si avvia solo quando le risorse impegnate non superano il 20%. alfonso_aiutamici@hotmail.it
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